| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 21:36
In generale c'e' da dire comunque che all'estero sono piu' avanti nella riscoperta della fotografia con pellicola ********** ********** Negli Stati Uniti c'era stato un improvviso ritorno della pellicola negli anni fra il 2006 e il 2007, e la cosa pareva procedere pure abbastanza bene, poi nel 2008 c'è stata la crisi economica che tutti ricordiamo ed è andata a finire a schifìo! |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 22:22
“ La cosa importante è solo il risultato finale, non come è stato conseguito. „ Un'altro luogo comune recita: “ A volte l'importante è il viaggio, non la meta. „ “ Si, va tutto bene fino a quando non specifichi che tu scatti a pellicola e come sviluppi. Ecco da quel momento finisce la Fotografia e inizia l'esibizionismo. „ Poi c'è chi "solo in manuale (l'esposizione )", "solo con i fissi (gli obbiettivi), "solo *.jpg no raw." e via cantando. Quindi finiamola co sta storia della pellicola, potendo essa esser una forma di esibizionismo al pari di tante altre. Oppure trattasi semplicemente di scelte? |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 22:27
non so se chi dice che l'importante è il risultato finale abbia mai visto nascere l'immagine di una stampa b/n in una vasca... Ora, c'è chi adora collezionare fotocamere... vogliamo declassare il piacere di vedere apparire l'immagine scattata dentro una vasca con il reagente... ma avete mai provato? La fotografia è una passione a tutto tondo, come i trenini, e vederli muovere nel plastico (paragonabile alla stampa finale) è solo una fase della passione. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 22:33
“ non so se chi dice che l'importante è il risultato finale abbia mai visto nascere l'immagine di una stampa b/n in una vasca... „ in pochi presumo. ... |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 22:50
Voglio essere un dentista vintage: basta anestesia, voglio sentire la gente gridare come negli anni '30 e fare le impronte delle arcate dentarie con quella pappa di alginato che fuoriusciva anche dal naso e soffocava tutti. Quelli si che erano i bei vecchi tempi |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:02
“ @MaxVax Voglio essere un dentista vintage : basta anestesia, voglio sentire la gente gridare come negli anni '30 e fare le impronte delle arcate dentarie con quella pappa di alginato che fuoriusciva anche dal naso e soffocava tutti. Quelli si che erano i bei vecchi tempi. „ Nessuno glielo impedisce. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:07
Max, guarda che sei un dentista vintage anche se scatti con una E-510 |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:33
“ Voglio essere un dentista vintage: basta anestesia, voglio sentire la gente gridare come negli anni '30 e fare le impronte delle arcate dentarie con quella pappa di alginato che fuoriusciva anche dal naso e soffocava tutti. Quelli si che erano i bei vecchi temp „ questi simpatici paragoni, certamente ironici, lasciano però il tempo che trovano. Ci si dimentica che la fotografia è (o dovrebbe essere) un processo creativo (a differenza del lavoro di un dentista )in cui il fotografo decide la catena di lavoro che lo porterà al risultato finale. (Digitale, Analogico, Antiche Tecniche etc etc) Le motivazioni che portano a scattare in analogico sono le più disparate; sicuramente una % modaiola ci sarà, ma ho la presunzione di pensare che sia decisamente minoritaria; ma proprio tanto minoritaria. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:36
Siete dei vecchi bacucchi... Io apprezzo chi scatta ancora in pellicola, come Alice. Seriamente, quanto valgono questi rullini scaduti? A me è rimasto mezzo frigorifero pieno e non le userò mai... Avevo pensato di buttarle, ma poi ho visto Alice e ci ho ripensato... Magari le vendo e mi faccio la pensione d'oro! |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:37
Moda o meno, è del tutto legittimo appassionarsi al procedimento e considerarlo parte essenziale del processo creativo. Basta non avere l'illusione e/o la pretesa di poter tirare fuori un risultato che non otterrei con procedimenti meno affascinanti ma infinitamente più flessibili. Detto da chi un po' di ore in camera oscura ce le ha passate. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:40
la vedo dura anche per il dgt realizzare risultati identici alle Antiche Tecniche ad esempio ... Bromolio, Gomma bicromatata, collodio, carta salata etc etc .... |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:49
@Scyter, dici? "Digital negatives have revolutionized the world of alternative photography processes, providing photographers with greater flexibility. At RadLab Studio, we understand the importance of achieving incredible accuracy in alternative photography prints. That's why we have developed custom curves for processes like Salt print, Cyanotype, Carbon Print, and Gum Bichromate" radlabstudio.com/the-power-of-digital-negative-methodology-over-mythol |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 23:53
“ @Scyter, dici? „ si certo, dico !! assolutamente d'accordo ... il digitale ha una parte preponderante (lo faccio anch'io) per realizzare più facilmente NEGATIVI con curve ad hoc ... MA LA STAMPA di quei negativi E' SEMPRE ANALOGICA! Una carta salata, un bromolio, una kallitipia NON la fai in dgt. Il digitale ti aiuta tantissimo a realizzare il NEGATIVO. |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:01
Quindi alla fine parliamo di un processo che, fatto seriamente per arrivare a una stampa, si è ibridizzato prendendo il meglio dei mondi analogici e digitali. Se invece opti per l'analogico per poi scansionare i negativi e usarli prevalentemente su Instagram stai facendo una operazione con molto poco senso. Ed è questo il motivo per cui tra poco metterò in vendita lo scanner per pellicole plustek 7200 che a casa prende polvere. |
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