| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 13:19
Sintetizzo quanto ha scritto Ls83.
Puoi fotografare chi vuoi.
Puoi pubblicare solo quelle immagini dove i protagonisti dello scatto non sono persone riconoscibili (oppure ti fai firmare una liberatoria).
I protagonisti possono essere: i primi piani di uno tra il pubblico in sala, tre invitati che prendono il caffè durante il coffee break, un gruppetto seduto che prende appunti.
Se al pubblico in sala è stata fatta firmare una liberatoria dall'organizzatore allora chi pubblica dovrà solo accordarsi per l'utilizzo delle fotografie che ha fatto.
Carlo |
| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 13:28
"Puoi pubblicare solo quelle immagini dove i protagonisti dello scatto non sono persone riconoscibili (oppure ti fai firmare una liberatoria)."
Non è esatto. Puoi pubblicare anche quando sono perfettamente riconoscibili, anche minorenni, ma il soggetto è la folla/evento e non il singolo. Se la foto non cambia di significato togliendo la singola persona, di quella persona non hai bisogno di liberatorie.
E ancor di più, se la pubblicazione è a fine culturale, tipo se porto avanti il progetto della mia tesi di laurea in antropologia, puoi pubblicare senza liberatoria anche i ritratti. |
| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 13:52
“ Del resto sono invitati e sanno che ci saranno fotoservizi, quindi il problema non sussiste. „
La normativa ufficiale è un conto.
L'applicazione della normativa ufficiale è tutto un altro paio di maniche.
Personalmente, da fotografo ufficiale, mi piazzo proprio di fronte alle persone: se non battono ciglio mi sento autorizzato a fare ciò che voglio, se si girano dall'altra parte o nascondono il volto non scatto la foto e mi sposto da un'altra angolazione.
Se invece faccio foto a eventi aziendali privati chiedo sempre al committente che uso posso fare delle foto, e basta la parola.
Mi è capitato che alcuni mi abbiano firmato la liberatoria e poi abbiano cambiato idea, in qual caso cancello le foto pubblicate.
Sarebbe buona norma piazzare un cartello con scritto "sarà presente all'evento un fotografo e le sue foto potranno essere pubblicate", faccio sempre una foto al cartello in modo da pararmi il coulomb in caso di controversia, ma non ce n'è mai stato bisogno.
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| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 16:06
“ E ancor di più, se la pubblicazione è a fine culturale, tipo se porto avanti il progetto della mia tesi di laurea in antropologia, puoi pubblicare senza liberatoria anche i ritratti. „
Su questo non posso dire nulla perché sono ignorante in materia. Io sapevo dei fini giornalistici, quelli culturali no quindi prendo per buono quello che scrivi essendo probabilmente più informato di me.
“ La normativa ufficiale è un conto.
L'applicazione della normativa ufficiale è tutto un altro paio di maniche. „
Certo Checco ma qui si sta parlando di quello che si può fare secondo le norme. Che poi sui social ci siano milioni di foto "illegali" è un altro discorso. Nessuno (o perlomeno quasi nessuno) si rivolgerebbe ad un avvocato per una foto (normale, non denigratoria) in primo piano su Facebook. E anche se si rivolgesse ad un avvocato questi gli darebbe ragione ma a meno di utilizzi commerciali non delibererebbe nessun risarcimento oltre alla rimozione della foto in questione.
Il cartello all'ingresso legalmente non vale molto mentre se è scritto sull'invito/biglietto sì. Poi vale quanto ho scritto sopra...
ciao
Carlo
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| inviato il 21 Ottobre 2024 ore 16:08
“ Puoi pubblicare anche quando sono perfettamente riconoscibili, anche minorenni, ma il soggetto è la folla/evento e non il singolo. „
E' quello che intendevo io. Tre persone che riempiono il fotogramma diventano giocoforza il soggetto della foto pertanto serve la liberatoria. Idem un Primo Piano, una coppia ecc. Un gruppo in Campo Largo ovviamente no. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 11:11
“ ma qui si sta parlando di quello che si può fare secondo le norme. „
C'è una tale confusione che l'unico modo è mettersi d'accordo tra le parti.
Oppure, se è una questione di lavoro, prima ci si preoccupa di portare a casa il servizio e poi si cerca di capire cosa si può pubblicare.
Ho un sacco di aneddoti sulla questione, all'inizio mi preoccupavo e la vivevo con ansia, poi col tempo li ho molto ridimensionati. Una volta mi ha addirittura chiamato l'avvocato di un'azienda, sono entrato senza permessi in un'area abbandonata di loro proprietà per fotografarla e ho pubblicato le foto. Mi ha chiesto gentilmente di rimuovere le foto ed è finita lì.
Sono della scuola di Doisneau, "la fotografia è un atto di disobbedienza"  |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 14:15
È meglio rivolgersi a un avvocato esperto in materia e non a un forum. Riceverete tante risposte diverse quanti sono gli utenti.  |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 14:17
Pizza Diavolo, mi fai tornare in mente che la TAU Visual offriva supporto legale in caso di diatribe in ambito fotografico. Ne parlo al passato perché non so se lo offra ancora come servizio, ma per chiedere basta poco. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 15:35
E pensare che se le stesse identiche foto si scattano con uno smartphone non ci si fanno problemi...si scattano con una macchina fotografica e partono le pippe mentali. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 17:11
"E pensare che se le stesse identiche foto si scattano con uno smartphone non ci si fanno problemi...si scattano con una macchina fotografica e partono le pippe mentali."
In realtà con lo smartphone è peggio!!! Coordinate GPS, caricamento automatico in Cloud con generazione tag automatici e riconoscimento facciale, ecc ecc. Per non parlare della locazione geografica dei server Cloud in cui vanno le foto per le implicazioni di Gdpr, comunicazione databreach a tutti i fotografati ogni volta che ti fregano la password, ecc ecc |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 19:29
Ls83 sei dell'FBI ti ho scoperto! |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 13:12
A me capita ogni tanto di fotografare inaugurazioni di mostre o presentazioni di libri, mi accordo con gli autori che le foto sono in ogni caso mie e poi glie le regalo. In quelle occasioni scatto candidamente ritratti a tutti poi vengono pubblicati su Facebook e di problemi in anni che faccio questo non ho mai avuto problemi. Forse ho sempre avuto a che fare con gente che non conosce la legge oppure non si fa tante menate. |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 14:01
Forse è vero che Facebook è utilizzato principalmente da persone che amano vedere le proprie foto su Internet. Altrimenti le foto non sarebbero principalmente selfie. Sì, e cibo, ovviamente.  |
| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 14:23
Pizza Diavolo, per quel che mi riguarda FB resta la miglior piattaforma su cui condividere immagini e permette anche delle belle discussioni sotto alle foto o agli album. Ho amici che lo usano solamente per rimanere aggiornati sugli eventi, ma proprio per questo fanno fatica a fare senza.
IG è più virale ma anche molto più chiuso da questo punto di vista.
TikTok è troppo giovane e "veloce", ci sono i miei clienti. Se mai, ci sono i miei clienti futuri
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| inviato il 24 Ottobre 2024 ore 18:52
Sicuramente ho esagerato un po' e FB può anche essere usato in modo sensato. Ma quasi tutti hanno una foto ritratto nel loro profilo e quindi mi sembra che alla gente non dispiaccia avere il proprio volto su Internet.
Ma ci sono anche persone che soffrono di una sorta di mania di controllo e vogliono comunque che queste cose siano permesse. La legge li sostiene in questo, che in linea di principio è una buona cosa. |
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