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Se ti ricordi gli anni 60-70-80-90 sei come me, ovvero fai parte di quelli che hanno cambiato il mondo e sono responsabili, nel bene e nel male, di quello che è il mondo adesso.
“ Se ti ricordi gli anni 60-70-80-90 sei come me, ovvero fai parte di quelli che hanno cambiato il mondo e sono responsabili, nel bene e nel male, di quello che è il mondo adesso. „
Vero, ma, giusto per non essere troppo severi con gli italiani di quella generazione lì (quella che secondo Gaber "ha perso") va ricordato che dal dopoguerra in poi il nostro bel paese è stato un paese a sovranità limitata e a democrazia limitata: siamo stati liberi di fare qualsiasi cosa volessimo purchè non si disturbasse il controllo degli USA sull'Europa. L'italia non era più "un'espressione geografica", certo, ma era diventata "una portaerei naturale". E in più eravamo il paese che ospitava la sede centrale della chiesa cattolica. Perciò abbiamo avuto stragi di stato, Moro l'hanno fatto fuori, e tante altre belle cosine che avevano come scopo il mantenimento dello status quo politico. Chi voleva cambiare le cose in meglio non aveva di fronte solo avversari interni, che di per sè erano abbastanza inconsistenti e perfino, a volte, ridicoli, ma andava a sbattere contro poteri ben più forti. Inutile cercare scuse, la mia generazione ha davvero perso, non siamo stati bravi abbastanza, questo è fuor di dubbio, ma il danno è stato enorme, bisognava essere più bravi, capire meglio la situazione ed essere più furbi. Pensarci è una vera sofferenza.
EDIT: qualcuno obietterà che le mie considerazioni sommarie di geopolitica all'ingrosso relative alla prima repubblica non c'entrino nulla col malessere diffuso che proviamo oggi. Fosse vero ...
Non è così Goatto .. benché l'ignoranza fosse stratosferica negli anni addietro , la bontà diffusa c'era.. la gente parlava per la strada... c'erano i tavolini sui marciapiedi, anche a Biella... e ci si aiutava... Oggi ci si mostra... e basta... siamo solo più esseri vanitosi, avidi e senza nessuna lungimiranza... Il mondo sta precipitando e non c'è più nulla da insegnare a nessuno , tutti sanno già tutto o almeno lo credono... Accettiamo tutto quello che accade , trovando conforto in qualunque spiegazione che troviamo su infernet e che ci aggrada... e non una spiegazione dettata dal ragionamento serio.. dal confronto.. Oggi è tutto iperealisticamente finto... ma siamo troppo anestetizzati dalla qualunque cosa , per reagire.. troppa fatica....
E chi visse sperando... La speranza è l'ultima a morire.. Aspetta e spera... Chi spera dispera... C'è n'è per tutti i gusti... ma alla fine dopo 30 anni di speranze, quel che rimane di buono è sempre meno... Siamo una razza autodistruttiva non c'è nulla da fare... Come diceva Franco B.. "E per che il.sol dell'avvenire splenda ancora sulla terra ,facciamo un pó di largo con un altra... guerra... " e anche quelle non mancano... forse sono ancora troppo poche... ? Certo che se bisogna aspettare sempre il fondo del barile per cominciare a migliorare , non c'è grande speranza... e per ora è andata sempre così mannaggia ... !
Capita a tutti di essere depressi, e di solito passa da sé, ma se a uno non gli passa, ci vuole un aiutino esterno.
Oggi stiamo meglio che in passato, si campa di più, si campa meglio, facciamo più ferie ed abbiamo più quattrini: dati di fatto incontrovertibili, ISTAT, vita media, reddito procapite, PIL, etc.
C'è l'invasione degli imbe cilli, per dirla con Umberto Eco, è ahimè vero, ma basta fregarsene e basta, dato che sono imbe cilli, fregarli, tanto sono mezzi sce mi è facile.
Tranquillo, magna bene, bevi meglio, scopa tutto lo scopabile (........oggi è tanto più facile di un tempo!) e goditi la vita che ne hai una sola, il tempo scorre sempre troppo velocemente e......... non torna mai indietro.
Universo 25....alla fine siamo animali come loro. La natura ci ha messo dentro un seme, un genoma, un istinto o chiamatelo come volete. Quando siamo troppi ci dobbiamo ridurre. La pace, la convivenza, la ricchezza per tutti ed ogni discorso contro la guerra e la violenza sono tutte cose contro natura. Negli ultimi 80 anni, periodo di pace relativa, siamo quasi quadruplicati come numero. Perché qualcuno sopravviva bisogna che ci si ammazzi oppure si muoia di fame e carestie o pandemie. Io starei tranquillo Gion, non ci puoi fare niente ed è inutile prendersela, anzi godiamoci il godibile! Se saremo fortunati non assisteremo al naturale olocausto che ci attende, altrimenti ad un modo od ad un altro schiatteremo noi e quasi tutti. E sarà una cosa naturale, la natura non sbaglia, mai! Comunque buona giornata
Da quando ho l'uso della ragione ho sempre sentito le generazioni più anziane lamentare il peggioramento della qualità della vita, dei comportamenti delle persone del tempo presente, con considerazioni particolarmente pessimistiche per il futuro. Per quel che sembra a me, invece, la qualità della vita è migliorata per tutti, se lo si vuol, ma anche se lo si può, vedere. Rilevo, però, che siamo bombardati da un eccesso di informazioni (social e internet in genere), le quali evidenziano gli aspetti negativi dei comportamenti umani e ci sembra che le persone si comportino peggio di come si comportavano in passato. A mio parere la storia ci insegna che così non è e il 900 è emblematico in questo senso. L'umanità è sempre stata composta di persone buone e cattive, da fara.butti e galantuomini, si è sempre fatta la guerra, ci sono sempre stati coloro che si arricchiscono alle spalle della povera gente, l'umanità ha sempre sfruttato natura e territorio, arrivando anche a distruggerli. Oggi siamo in 8,2 miliardi ad abitare questo mondo, negli anni '70, ovvero quelli della mia adolescenza, eravamo in 3,7 miliardi ed è questa variabile che fa risaltare gli aspetti negativi della nostra vita e l'opinione pessimistica che abbiamo per il futuro. E tale variabile è la sfida che l'uomo deve affrontare per risolvere il futuro delle prossime generazioni. Anch'io ho dei dubbi che effettivamente ci riesca, ma per indole tendo a guardare il bicchiere dalla parte dove è rimasto ancora qualcosa e continuerò a sperare in un futuro migliore.
il problema di queste stime, è che ogni volta prevedono un limite massimo e insuperabile che è sempre circa il 20% in più dell'attuale o, meglio, quello che le proiezioni al momento danno raggiunto da li a 20 anni.
La verità è che, probabilmente, la Terra ha risorse per sostenere anche 100 miliardi di persone, specialmente se supportati da un livello tecnologico in grado di trarre dalla natura tutto quello che serve.
O forse no, sarebbe opportuno fare degli studi seri, che non sono certo quegli studi di pessimismo isterico che da 40 anni prevedono la fine del mondo nei prossimi 10.
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