| inviato il 02 Ottobre 2024 ore 23:12
Ah ok, allora probabilmente i North Pole sono un'ottima scelta. I 3 che ti ho indicato (Salewa, DAFENP e North Pole) sono tutti silenziosissimi, non sono plastica come altre soluzioni. Il North Pole fra l'altro si usa bene anche in estate. Per me, la prima cosa è la comodità, mi piacciono elastici e leggeri, poi chiaramente ognuno di noi ha le sue esigenze.  |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 9:40
@Maxrizzo, quello che ti hanno detto non è corretto,esistono membrane impermeabili e traspiranti ( goretex ed altre).Io oltre alla fotografia pratico sci alpinismo, ed uso capi in goretex 3 strati con i quali rimani asciutto anche sotto nevicate/ nevebagnata ecc oltre ad essere traspiranti per permettere di risalire dislivelli importanti senza fare la sauna. Ovviamente sono capi che costano un botto anche 700/1000€ tra giacca e pantalone. |
user207727 | inviato il 03 Ottobre 2024 ore 9:56
Il problema del goretex, oltre al prezzo, è la durata. Di solito, dove tende a piegare la membrana cede. Ad esempio, tutte le scarpe in goretex che ho provato, dopo poche uscite infiltravano acqua. Inoltre, non può fare miracoli, nemmeno come traspirabilità. Difficile non sudare in un capo in goretex sotto il sole, si percepisce che comunque c'è una membrana che limita la traspirazione. Forse i capi molto costosi rendono meglio. Giro spesso sotto la pioggia con mantella, sovrappantalone e stivali in gomma (non per fare foto quindi del rumore non mi importa) e, in ambiente così umido di una maggiore traspirabilità non ho mai sentito il bisogno. Certamente se fai sport e ti metti a correre sudando come un pazzo le cose probabilmente cambiano (come dice Cristiano73). Tutto sta a quanto e come si sta fuori. |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 10:27
Giustamente, bisogna intendersi sull'utilizzo. Io faccio escursioni, trekking leggero e voglio scarpe e pantaloni comodi e leggeri, visto che magari li tengo su un giorno intero. La protezione dalla pioggia con i miei Salewa c'è ed hanno anche una buona traspirazione. Non sono mai stato tante ore sotto una pioggia veramente forte e abbondante, perché in quei casi vado a cercarmi un riparo!
C'è anche tutto il contesto a contorno, uno zaino adeguato, giacca ecc… per esempio, per me è indispensabile avere un abbigliamento il più possibile resistente agli strappi perché mi capita spesso di uscire dai sentieri ed avventurarmi in mezzo alla boscaglia fitta e “spinosa”!
E questo cozza con l'abbigliamento agile purtroppo… i pantaloni da caccia della Decathlon sono indistruttibili però hanno altre controindicazioni non da poco. |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 10:50
Ciao Max.
io mi son trovato bene con abbigliamento da caccia. chiaro che sotto il diluvio non tengono ma per pioggerella funzionano bene, son silenziosi e traspiranti (devi cercare i modelli con le "prese d'aria" = zip con retina dietro...).
Comunque se qualcuno conosce di meglio (che non costi 400 euro  ) ben venga!!!
@Francesco in realtà dipende da persona a persona e da cosa stai facendo (chi ha aperto il post credo chieda abbigliamento per andare a far foto in circostanze particolari). c'è chi suda zero e chi suda parecchio. Se fai salite con buona pendenza in clima umido, freschino (0-5 C°) e con attrezzatura dietro (5-6kg tra corpo+supertele) ti scaldi molto (e tendi a sudare se il capo non traspira). Dopo la salita capita di stare un'ora in appostamento, dove un capo che non tiene il calore ti fa prender freddo.
L'esigenza (anche mia) è di indumenti traspirabili ma al contempo impermeabili e termici. Al momento mi son trovato benissimo con intimo in lana merinos + giacca e pantalone da caccia.
@Pierino 64: li ho provati solo 4 giorni quest'anno ma mi son trovato bene... non sono certamente il top del top, ci sarà di molto meglio, ma per il prezzo han fatto il loro lavoro. che modello hai preso? |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 11:19
Non uso quasi più i pantaloni tecnici, quando vado a fotografare, che pure in passato ho spesso usato. Preferisco pantaloni tipo cargo, in cotone elasticizzato, moderatamente idrorepellenti, di diversa pesantezza in base alla stagione. Quando fa molto freddo indosso un sotto-pantalone termico. Se il terreno e la vegetazione sono bagnati indosso le ghette, di quelle silenziose da cacciatore, utili anche per camminare su terreno innevato. Se piove indosso sopra la giacca (comunque anch'essa discretamente impermeabile) una mantellina, un po' pesante perché gommata, ma assolutamente morbida e silenziosa. Però non mi riesce più di stare ore e ore sotto la pioggia, come in passato. In caso di pioggerella un po' persistente mantellina e ghette proteggono abbastanza bene, anche la porzione scoperta delle gambe, tra ghette e mantellina. Ma se piove intensamente mentre sto rientrando, ho sempre con me un paio di sovra-pantaloni in GoreTex, di quelli che si aprono interamente ai lati e possono essere indossati abbastanza velocemente in caso di emergenza.
Dopo aver provato svariati modelli di calzature in GoreTex sono tornato a utilizzare scarponi interamente in pelle, da ingrassare periodicamente per renderli impermeabili. Sono certamente più pesanti, ma i piedi devono rimanere assolutamente asciutti, altrimenti diventano un punto di eccessiva dispersione del calore. D'inverno ho sempre con me anche gli scarponi da neve, quelli alti, totalmente impermeabili attorno al piede e traspiranti nella zona della caviglia. All'occorrenza indosso quelli. |
user207727 | inviato il 03 Ottobre 2024 ore 11:49
“ Dopo aver provato svariati modelli di calzature in GoreTex sono tornato a utilizzare scarponi interamente in pelle, da ingrassare periodicamente per renderli impermeabili. Sono certamente più pesanti, ma i piedi devono rimanere assolutamente asciutti, altrimenti diventano un punto di eccessiva dispersione del calore. D'inverno ho sempre con me anche gli scarponi da neve, quelli alti, totalmente impermeabili attorno al piede e traspiranti nella zona della caviglia. All'occorrenza indosso quelli. „ Sottoscrivo in pieno |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 11:49
Quel tipo di pantaloni, mi riferisco ai cargo, li avevo guardati anche io, ci sono i Rains che mi sembrano piuttosto validi, però sono veramente orribili... anche l'occhio vuole la sua parte!
Questi qua:
www.it.rains.com/collections/pants-men |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 11:55
“ Pierino, a me non preoccupa il freddo. In inverno uso sotto dei sotto pantaloni. In negozio mi han sempre detto che se voglio averli idrorepellenti, non possono essere traspiranti e soprattutto silenziosi. Il materiale è rumoroso. „
e hanno detto il vero, se li vuoi idrorepellenti non puoi avere traspirazione. anche le bombolette spray che si comprano per spruzzarle sugli scarponi o altri indimenti di fatto vanno a creare una pellicola repellente che ottura anche le microfessure che possono esserci nella trama dei tessuti. ne ho provati tanti nel tempo di indumenti idrorepellenti ma alla fine mi ritrovo sempre zuppo di sudore; preferisco indumenti con un buon livello di impermeabilità (che non vuol dire idrorepellenti) ma traspiranti; gli unici elementi idrorepellenti che ho sono gli zaini e le sacche dove ripongo attrezzatura e/o vestiti di ricambio |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 12:56
Mah, non sono totalmente d'accordo. Probabilmente i miei pantaloni non resistono a troppe ore di acqua battente, però io vedo un ottimo compromesso fra traspirazione ed impermeabilità, molto si gioca sulla trama e sui materiali utilizzati. Non è vero che dove passa l'aria, passa anche l'acqua, però non sono un esperto di materiali tessili e quindi fornisco solo la mia esperienza personale. Sicuramente sarà un compromesso, ma io vedo che pantaloni tipo i Salewa che utilizzo io, forniscono buone prestazioni come impermeabilizzazione e non fanno sudare. Se poi io sudo per la fatica, è un altro paio di maniche. Sugli spray invece sono d'accordo al 100%. Li uso a volte sui jeans da moto, ma sono terribili, non passa più nulla!
Avevo letto anche di spray che durano solo per il tempo di una pioggia, ma non mi sono mai interessato troppo all'argomento... |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 13:15
La traspirabilita si puo ottenere con prese d'aria rivolte verso il basso….che secondo me è l'ideale |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 13:16
Pierino64 in realtà uso pantaloni un po' più normali che trovo nelle armerie e similari (vedi RedRock, ad esempio, che non è troppo lontano dai miei tragitti), ovvero le versioni più povere dei vari Beretta, Fjallraven, eccetera. Comunque sono d'accordo con te che se uscissi con quelle braghe si metterebbero a ridere anche i cervi . Il mio intento non è prettamente quello di risparmiare, ma di cercare un ragionevole compromesso tra traspirabilità, idrorepellenza (mi basta che non si inzuppino alle prime gocce) e rumorosità. Come ho scritto tendo a proteggermi in altro modo dalla pioggia. Cerco anche di trovarli di un colore adatto per non farmi notare troppo. Le giacche (goretex di tipo silenzioso o similari e che non presentino lucidità) tendo a non prenderle troppo pesanti, preferendo vestirmi a cipolla, indossando eventualmente più pile di diverso peso sotto.
Per quel che mi riguarda, quando fa freddo, do priorità a scarpe che non facciano passare acqua, ai guanti caldi con le dita che si possano liberare per fotografare, e un buon berretto che mi ripari la pelata.
Aggiungo: avendo la barba bianca non posso trascurare di tenerla nascosta, quindi passamontagna, oppure beanie con mezza mascherina da soft air. |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 13:25
Ho anch'io provato diversi capi , però dipende sempre da cosa fai , se stai fermo và bene il tessuto idrorepellente ma più ti muovi più ti scaldi ed il sudore non esce , un'altro fattore è il clima , con il goretex và abbastanza bene , ma se fa freddo il sudore non esce , si condensa sulla superficie interna del tessuto data la differenza di temperature , purtroppo non ho trovato nulla che mi faccia restare asciutto se mi muovo , inoltre più sono idrorepellenti e più fanno rumore , se passi negli arbusti gli animali ti sentono benissimo , dopo vari tentativi ora arrivo con un vestiario fino in prossimità dell'arena e poi mi cambio con qualcosa che tenga un pò la pioggia ed anche il caldo e sembra funzionare , gli animali non si spaventano e posso arrivare in prossimità
www.juzaphoto.com/me.php?pg=358133&l=it
Ciao
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| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 14:02
“ Mah, non sono totalmente d'accordo. Probabilmente i miei pantaloni non resistono a troppe ore di acqua battente, però io vedo un ottimo compromesso fra traspirazione ed impermeabilità, molto si gioca sulla trama e sui materiali utilizzati „
eppure a me sembra di essere stato chiaro: come ho già scritto:
“ indumenti con un buon livello di impermeabilità (che non vuol dire idrorepellenti) „
“ se li vuoi idrorepellenti non puoi avere traspirazione. „
i tuoi sono impermeabili, non idrorepellenti
se lo fossero non importa quante ore sottol'acqua stai, non passa
se sono impermeabili, dopo ore di pioggia battente l'acqua passa
ripeto: IDROREPELLENTE e IMPERMEABILE sono 2 cose diverse |
| inviato il 03 Ottobre 2024 ore 15:06
Provo a dire la mia relativamente a una mia esperienza professionale. Tessuto impermeabile (oltre i 30.000mm di colonna d'acqua) vuol dire che l'acqua non può passare e si tratta di materiale per nulla traspirante. Idrorepellente vuol dire che l'acqua, nella sua forma fisica liquida non dovrebbe poter entrare -ma dipende dal grado di idrorepellenza, ovvero dal grado di pressione dell'acqua che il materiale può sostenere-. La buona idrorepellenza va da 15.000 a <30.000 mm di colonna d'acqua-, dove l'acqua sotto forma di vapore può uscire -ma anche qui dipende dalla capacità di traspirare di un determinato materiale, che non sembra essere sempre uguale-.
Riassumento: da 5.000 a 15.000 mm di colonna d'acqua = idrorepellenza condizionata da una relativa pressione dell'acqua per un periodo di tempo medio - da 15.000 a 30.000 mm = idrorepellenza molto più efficace per un periodo di tempo prolungato - >30.000 mm di colonna d'acqua = materiale tessile impermeabile che non fa passare l'acqua, ma neppure il vapore in senso inverso. Nei diversi siti internet questi valori possono essere rappresentati in modo anche sensibilmente difforme.
Il vapore va sempre e comunque in direzione della minor pressione. In pratica vicino alla pelle è più caldo sussistendo una maggior pressione che veicola il vapore verso l'esterno, dove è più freddo e si riscontra una pressione inferiore. Se nel suo percorso il vapore trova una membrana fredda (evidentemente più fredda del suo punto di origine), si catalizza e riacquista la sua forma fisica liquida (condensazione interstiziale). Solo per confermare ciò che ha scritto Scosse. |
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