| inviato il 30 Settembre 2024 ore 19:10
Il rolling shutter è dovuto alla bassa velocità di lettura del sensore, che comporta la deformazione dell'immagine descritta, a fronte di soggetti in rapido movimento o spostamenti repentini della macchina, quando si utilizza l'otturatore elettronico. Per quanto concerne l'autofocus, è una situazione rognosa. 1) la profondità di campo è molto ridotta 2) si lavora a distanze di messa a fuoco molto ridotte, e uno spostamento di pochi cm del soggetto può richiedere una rotazione del motore autofocus di un angolo relativamente ampio 3) il valore di f-stop effettivo aumenta con il rapporto di ingrandimento. Questo è dovuto al fatto che, per via del movimento delle lenti all'interno dell'ottica (per correggere la messa a fuoco), la lunghezza focale aumenta, mentre il diametro della pupilla d'ingresso rimane costante. Ad esempio, per l'ef 100mm f2.8 macro L is usm Canon dichiara +1EV a 1:3, che arrivano a +2EV a 1:1. Questo implica che all'autofocus arriva sempre meno luce, ma mano che l'ingrandimento aumenta, e la cosa ha impatto negativo sulle prestazioni. 4) i movimenti involontari trasmessi alla fotocamera possono causare errori di messa a fuoco, per via del punto 1), e del fatto che in servo af la fotocamera esegue un calcolo predittivo, dato che la messa a fuoco si blocca prima dello scatto. Per quanto concerne il rolling shutter e deformazioni dell'immagine, suggerisco di passare all'otturatore meccanico: prova anche a ridurre la velocità dello scatto continuo, dato che più questa è elevata, e meno tempo avrà la fotocamera per eseguire la messa a fuoco tra uno scatto e l'altro. Se tale intervallo temporale non basta, la fotocamera può scattare comunque la foto (che sarà fuori fuoco) o ridurre la velocità di scatto, così da prendersi più tempo per la messa a fuoco: a differenza delle reflex, dove si può regolare la priorità tra uno e l'altro aspetto (in ai servo), sulle mirrorless della serie r non vi sono settaggi siffatti in servo af, ed è la fotocamera a decidere cosa fare, in base alla modalità di scatto impostata. Infine, per quanto concerne one-shot, è una modalità per soggetti statici, per cui non è adatta a foto di insetti che volano. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 20:53
ho parecchio lavoro fatto su insetti in volo... si va dalle farfalle alle piccolissime zanzare. Il metodo e' sempre lo stesso... in una giornata con moltissima luce si scatta alla massima velocita' possibile un ottomillesimo, diaframma chiuso al massimo (seguendo la luce), iso a palla (sempre seguendo la luce). I risultati migliori li ho ottenuti con reflex e obiettivi a fuoco manuale. Ma anche qualche ML come la RP funziona. Tanto fa anche la post. Comunque normalmente si punta un fiore con su un insetto e lo si mette a fuoco. Quando l'insetto parte si scatta. Servono riflessi rapidi ma con la reflex e' facile. La focale deve essere piuttosto corta... se vai su focali lunghe (180-300mm) la profondita' di campo diventa troppo stretta ed e' difficile tenere a fuoco l'insetto. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 21:09
Fantastico queste due risposte me le stampo??????.. grazie Siete dei veri professionisti. Purtroppo ho iniziato troppo tardi con questa passione della macro, ed il Tempo è sempre poco. Per adesso il tempo è ancora bello, speriamo regga in modo da poter provare sul campo i vostri preziosi consigli. Grazie |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 22:31
Come tempi se fotografi intorno ai fiori 1/4000 è tranquillamente sufficiente (volendo puoi provare a spingerti anche più in basso ma ad 1/4000 non dovrebbe certamente esserci rischio di micromosso sul corpo dell'insetto, oltre in questa situazione solo se ti interessa congelare anche le ali), per il diaframma più è chiuso e più è vasta l'area a fuoco, quindi sicuramente bello chiuso anche se secondo me non per forza al massimo, per gli ISO lasciali scegliere alla macchina. Se vuoi provare ad utilizzare il fuoco manuale cerca di vedere come si comportano per provare a capire quando stanno per partire o come si muovono intorno ai fiori ed atterrano per cercare di azzeccare al momento dello scatto il loro posizionamento. |
| inviato il 30 Settembre 2024 ore 23:08
Grazie Samuel, gli ISO preferisco dare un limite e lasciare in automatico. Vedendo che, ho praticamente buttato una mattinata, avendo lasciato fare alla macchina senza dare un tetto massimo. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 10:01
Occhio a non avere troppa disparità sullo sfondo, tipo soggetto scuro su fiori chiari, altrimenti gli ISO si ballano. In casi simili sempre manuale, io. Che se devo usare il correttore d'esposizione tanto vale scattare in manuale (io comunque in genere scatto tutto in manuale, a parte l'AF). |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 10:58
Grazie Mauro |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 11:19
Per l'illuminazione si può anche utilizzare un flash dedicato alla fotografia macro, anche se questo non risolve i problemi dell'autofocus descritti sopra. Parlando di autofocus, mi ero di menticato un punto. Utilizzi un'ottica non prodotta da Canon, per cui il firmware della macchina e tutte le funzioni in esso implementate non sono state ottimizzate e messe a punto per lavorare con tale obiettivo. Questo complica ulteriormente la situazione, nel momento in cui si opera in situazioni che metterebbero in difficoltà l'autofocus anche con ottiche Canon...Chiaramente nemmeno con ottiche Canon avresti la garanzia di una corretta messa a fuoco (tra l'altro, il 100mm f2.8 macro L is usm rf soffre di problemi di back focus ufficialmente riconosciuti dalla casa, in certi casi), ma l'uso di ottiche di terze parti non migliora di certo la situazione. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 11:48
Il problema con il flash è che scendono i tempi quindi poi deve essere abbastanza buio perché la luce ambiente non interferisca (non l'ho mai fatto ma probabilmente sarebbe fattibile all'ombra o dopo il tramonto con ISO bassi e flash, con il sole temo che nemmeno a f/32 ISO 100 si riesca ad eliminare la luce ambiente con la velocità del sincro flash, probabilmente intorno ad 1/200 di secondo) inoltre se lo sfondo è un po' distante dal soggetto diventa nero. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 11:54
Esiste la modalità hss, nel caso, per cui si può scattare fino a 1/8000s. Chiaramente si riduce anche la potenza del flash, rispetto alla sincronizzazione con la prima tendina, ma si è comunque molto vicini ai soggetti. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 11:59
Ah non lo sapevo, allora è fattibile anche non escludendo la luce ambiente che così può comunque illuminare un po' lo sfondo. |
| inviato il 01 Ottobre 2024 ore 19:08
Si i limiti di questo obbiettivo li conosco, comunque un obbiettivo di terze parti non aiuta granché. Sono contento abbastanza del focus stacking con il sigma e r7 impilamento in camera. Direi che, con un po' di accorgimenti un pizzico di fortuna dovrei comunque portare a casa qualche risultato . I tempi di sincronizzazione flash mi pare sono 250 sulla seconda tendina otturatore elettronico per la r7, ho provato ma non ricordo bene. Col flash sono riuscito a fare delle belle foto alle api ma più su soggetti statici. Grazie se avete altri suggerimenti ben vengano.Beppe |
| inviato il 02 Ottobre 2024 ore 8:53
Impostazione ai servo. Otturatore meccanico. Tempo da 1/2500 a 1/6400. Utilizza dxo o topaz per ripulire i file dal rumore. |
| inviato il 02 Ottobre 2024 ore 10:22
Il flash può comunque illuminare lo sfondo, nella fotografia macro, se questo è relativamente vicino al soggetto che si fotografa (questo può essere, o meno, un vantaggio). Per quanto concerne la r7, con l'otturatore elettronico non è possibile utilizzare un flash: al limite si può operare con l'otturatore con la prima tendina elettronica. Se il flash supporta la modalità hss, si può scendere fino a 1/8000s, pur se con la limitazione che citavo sulla potenza. Il flash torna utile sia per illuminare meglio il soggetto, che per migliorare il rapporto segnale rumore, nonché agevolare il congelamento del movimento. Alternativamente, si può decidere di operare con tempi relativamente elevati, e giocare con l'effetto mosso, cercando ad esempio di avere il corpo dell'insetto relativamente nitido, con le ali in movimento (e relativo effetto scia). Tra l'altro, la luce del flash rimbalza su ciò che circonda l'insetto (fiori, foglie, rami ecc.), e la luce cambia temperatura colore di conseguenza, oltre al fatto che anche i dettagli della flora circostante vengono fatti risaltare meglio. Se poi vi sono delle gocce d'acqua o brina, il flash può farli rilucere maggiormente. Alcuni flash per la fotografia macro hanno anche delle luci pilota, che possono tornare utili anche per agevolare il lavoro dell'autofocus. |
| inviato il 02 Ottobre 2024 ore 12:00
Si , con l'otturatore elettronico non funziona il flash vado di otturatore elettrono prima tendina . Per quanto riguarda topaz , lavora anche sui file JPEG? Grazie. Con il flash però bisogna per forza rinunciare alla raffica. Tempo fa sono stato particolarmente fortuna a congelare un' ape al volo. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4811661&srt=&show2=1&l=it Questa mi pare di averla fatta in una bella giornata, qualche problema l'otturatore elettronico me lo ha dato. Ma allora scusare la domanda, in quali situazioni focus stacking a parte, si usa l' otturatore elettronico? |
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