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“ Sono sempre scelte personali, nessuno ti impone di fare la maestra o il calzolaio. „
Beh, in genere la scelta del lavoro della propria vita viene prima della scelta delle modalità con cui sia possibile farlo. Questo per le persone dotate di cuore e anima. Le altre non mi interessano.
Ayps, sei solo invidioso ed ignorante sull'argomento. Come molti, lavoro in proprio, pago il 100% delle tasse dovute, mantenendo la mia famiglia e molti parassiti. Non ho malattie, ferie, tredicesima, tfr, mensa, corsi o altri benefici che un dipendente ha. Ho molte più spese, rischi, adempimenti, ore non retribuite ed una costante repiribilità. Se un dipendente al netto prende 1500 euro, io devo fatturarne almeno 6000 per andare in pari. Lo faccio perché ho la testa, le capacità e le palle per mettermi in gioco, senza aspettarmi qualcosa dall'alto o dagli altri.
Lo Stato, anno dopo anno, è divenuto sempre più un peso: meno servizi e di minore qualità, più sprechi (quasi sempre a favore di parassiti), più burocrazia. Un esempio di incapacità ed immoralità. E' ora di finirla con le solite contrapposizioni tra dipendenti (sia pubblici che privati), autonomi ed imprenditori, giovani e vecchi, quando c'è un cancro da estirpare.
Per alzare gli stipendi e le pensioni, bisogna tagliare i rami secchi (la pubblica amministrazione, con i piccoli e grandi parassiti ad essa collegati: furbetti, nullafacenti, mafiosi, lobby, categorie privilegiate, ...), aumentare la produttività (meno adempimenti, tempi rapidi, leggi semplici e certe, una formazione di qualità), punire gli evasori e i furbetti, fornire servizi a lavoratori ed imprenditori (infrastrutture, asili, scuole, mezzi di trasporto, ...).
Per quanto riguarda la formazione, bisogna puntare non solo sulle competenze lavorative. Serve una scuola che renda l'individuo libero e maturo, mettendo al primo posto il rispetto PER gli altri. Un individuo capace di indignarsi davanti alle ingiustizie, di agire contro di esse, di capire l'estremo bisogno di rispettare le leggi quando giuste e di ribellarvisi quando sono chiaramente ingiuste, di capire il valore della Democrazia, della Repubblica, della Costituzione. Che tragga insegnamento dalla storia. Che sappia apprezzare il bello, il buono e ciò che costa sacrifici. Che capisca che i risultati più grandi si ottengono in gruppo e sono ancora più gratificanti perché condivisi. Che non abbia "valori" vuoti come lo Stato o la Patria, inculcati da persone che non hanno nulla da insegnare. Che riconosca l'importanza di avere un pensiero proprio, da rielaborare e mettere in dubbio costantemente.
E' brutto a dirsi, ma l'Italia è un paese piccolo, con piccole aziende, piccoli stipendi e piccole pensioni, perché le persone sono piccole e non anelano ad altro.
Tra minorenni, pensionati, inabili al lavoro, disoccupati ecc ecc ben meno della metà degli italiani lavora (e quindi paga tasse sul lavoro).
Gli altri non certo tutti lavorano in nero e quindi sono mantenuti dalle tasse dei lavoratori. E anche i pensionati sono di fatto dei mantenuti (o come pare li vedi tu "parassiti") dai lavoratori, la pensione non sono i contributi che hai pagato tu (già spesi subito dallo stato, non certo messi da parte), ma le tasse di chi lavora mentre tu sei in pensione. Per fare tornare i conti, man mano che la popolazione invecchia e il rapporto fra il numero dei pensionati e dei lavoratori cambia, deve calare di conseguenza l'importo di tutte le pensioni in modo retroattivo. L'alternativa è alzare lo stipendio dei lavoratori tanto quanto serve per fargli pagare abbastanza tasse per mantenere il carrozzone.
“ la pensione non sono i contributi che hai pagato tu (già spesi subito dallo stato, non certo messi da parte) „
Quindi la vera alternativa sarebbe quella di lasciare tutto al lavoratore, dopo averlo adeguatamente istruito sul suo futuro e sull'opportunità di crearsi un'assicurazione, in modo che possa (se ha un minimo di testa e se vuole) crearsi un futuro da pensionato tramite fondi d'investimento un attimo più seri dell'INPS; questo perché lo Stato quei soldi non li ha spesi per pagare altre pensioni, ma, nella migliore delle ipotesi, per attivare ammortizzatori sociali per cui dovrebbero essere previsti altri fondi, non un "prelievo forzato" dalle tasche del lavoratore. Mentre nell'ipotesi peggiore, ovvero quella di tanti lavoratori statali, i contributi periodici sono solo "figurativi", ovvero lo Stato te li conteggia, ma non li accantona realmente; dovrebbe, al momento in cui vai in pensione, trovare i fondi necessari per onorare l'impegno! Vi lascio immaginare dove li trova... Sarebbe bene ricordare che i fondi pensionistici sono parte integrante dell'aspetto contributivo del contratto di lavoro, anche se accantonati per la pensione; quindi: prima di tutto andrebbero effettivamente versati, secondariamente non andrebbero usati al di fuori di questo contesto, e il fatto che sia lo Stato ad usarli impropriamente non rende più lecita la cosa.
Invidioso... che risposta banale ed infantile. Io attualmente faccio il CO.CO.CO. Lo conosci? In pratica ho gli stessi disprivilegi che hai elencato tu da p.iva (e che ripetono tutti gli altri, sempre, sempre e sempre) e la busta che prendo è già al netto d'imposta. Quindi sto molto peggio di un p.iva. Oltretutto guadagno 7euro lordi l'ora, quindi rientro anch'io nel gotha di quelli che si fanno i "bigmoney". Quindi cambia referente, che qui hai sbagliato tiro, guagliò.
“ Per alzare gli stipendi e le pensioni, bisogna tagliare i rami secchi (la pubblica amministrazione, con i piccoli e grandi parassiti ad essa collegati: furbetti, nullafacenti, mafiosi, lobby, categorie privilegiate, ...), aumentare la produttività (meno adempimenti, tempi rapidi, leggi semplici e certe, una formazione di qualità), punire gli evasori e i furbetti, fornire servizi a lavoratori ed imprenditori (infrastrutture, asili, scuole, mezzi di trasporto, ...). „
Praticamente bisognerebbe desertificare l'intera nazione, visto che si fonda proprio su tutto quello che hai elencato, tra enti e personaggi. A torto o a ragione è così. Poi, sentirli chiamare ancora "furbetti" (quando in realtà sono dei ladri) è roba davvero inascoltabile.
Visto che non l'ho specificato prima, mi riferivo a tutte quelle professioni dove si ha la facoltà di scegliere se essere dipendenti o autonomi. Credevo fosse sottinteso, ma così non è stato.
“ Come molti, lavoro in proprio, pago il 100% delle tasse dovute, mantenendo la mia famiglia e molti parassiti „
TI rendi conto di essere una mosca bianca vero? perchè la maggior parte di chi ha p.iva col fischio che paga tutto quello che deve pagare...o cosi o la gente che fa le cose in blu scuro l'ho beccata solo io
Prima di versare l'acqua in un secchio, bisogna assicurarsi che questo non abbia buchi.
Al netto dei pareri degli "esperti" e degli "autorizzati" a parlare, che immancabilmente si dimostrano inutili, prima bisogna eliminare tutti gli sprechi e le storture dello Stato.
Il che NON vuol dire, come certi affermano, tagliare i servizi come salute, istruzione o mantenimento della coesione sociale. Questi infatti rappresentano il secchio e non i buchi. Se si eliminano i servizi, possiamo eliminare lo Stato perché divenuto privo di utilità e significato.
E' chiaro a tutti: questo Stato non è l'insieme dei cittadini, una Repubblica o una Democrazia. Infatti l'interesse e il volere di pochi viene anteposto sistematicamente al bene comune e al volere dei più. I cittadini sono esclusi da tutte le decisioni che contano e non hanno alcun effettivo controllo sull'operato di chi li governa. Si usano due pesi e due misure con i forti e con i deboli. E' uno Stato che spesso mente, che spesso ruba e che permette ai suoi amici di mentire e rubare. Che non merita indulgenza o pazienza.
Serve riformare lo Stato, renderlo più utile, snello, trasparente e soggetto ad un reale controllo da parte dei cittadini. Un euro speso deve tramutarsi in un euro di servizi e chi gestisce lo Stato e i servizi deve rispondere in prima persona. Servizi come istruzione, sanità, previdenza ed altri fondamentali non devono assolutamente essere privatizzati.
“ Infatti l'interesse e il volere di pochi viene anteposto sistematicamente al bene comune e al volere dei più. I cittadini sono esclusi da tutte le decisioni che contano e non hanno alcun effettivo controllo sull'operato di chi li governa. Si usano due pesi e due misure con i forti e con i deboli. E' uno Stato che spesso mente, che spesso ruba e che permette ai suoi amici di mentire e rubare. Che non merita indulgenza o pazienza. „
Esatto...e quindi il cittadino comune, conscio che le cose non le può cambiare (io non sono convinto di questo ), che fa? Evade...almeno chi può, gli altri si attaccano...
Apys, la differenza tra me e te è evidente ai più. Non raccolgo la tua provocazione (che definisce te e non me), perché vuota ed inutile alla discussione.
Ma la studiate la matematica? Quali sprechi? Son spiccioli, ci tiri su poco nulla. È giusto correggerli, ma non sono gli sprechi a mandarci in rosso. Le spese e mancante entrate serie, dove c'è la ciccia sono interessi sul debito pubblico, sanità, istruzione, pensioni ed evasione. E visto che in sanità e istruzione/ricerca dovremmo aumentare la spesa e non diminuirla e gli interessi sul debito non li decidiamo noi, rimangono solo tre cose su cui risparmiare/guadagnare: taglio pesante delle pensioni, aumento delle tasse e lotta all'evasione. Tutto il resto è fuffa.
Esperti di che? E' sufficiente essere informati. Questi termini usati così...a sproposito... Boh. Questo tuo modo di esprimerti dequalificherebbe me, ed ai più? Hai chiesto in giro? E poi dimmi, l'autorizzazione ad esprimere il mio pensiero chi dovrebbe darmela? Tu? E chi càzzo sei, scusami? Un po' presuntuoso. E poi, io non ti sto mica provocando, ti sto rispondendo semmai. Te ne sei accorto o hai la testa altrove?
E' stra-risaputo (non da mo', ma da decenni) che il grosso dell'evasione fiscale in Italia è ad opera dei singoli autonomi e non delle grandi aziende (che evadono anch'esse, intendiamoci), per il semplice fatto che riescono a confondersi meglio nel mucchio, in quanto sono moltissimi. Il settore della ristorazione, poi, è il primo a bucare l'erario, insieme ai balneari. Non dimentichiamoci chi abbiamo, al ministero del turismo.
Chiaramente non ti sto dando dell'evasore, ma la tua reazione "accalorata" mi insospettisce, esattamente come nel caso degli altri p.iva che ho sentito prima di te. Stesso identico copione.
Luca, capisco il ragionamento che molti fanno e come te non approvo. Evadere, mentire, rubare (o semplicemente buttare una carta per terra) vanno contro la mia etica e la mia visione. Sarei pertanto il primo a rimetterci. Purtroppo valori e visioni hanno ben poco a che fare col il funzionamento reale del mondo. Per questo, a maggior ragione e con maggior forza, devo nel mio piccolo dare l'esempio, perché si vada in quella direzione.