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giusto per far vedere un esempio, foto scattata con Z6 in controluce verso il tramonto la prima elaborata con DxO Photolab e la seconda con la funzione Hdr di Affinity Photo
Valgrassi ....perché tiri il sasso e nascondi la mano.... Con quello che hai scritto mi hai mandato in crisi..... Ma se scatto agli ISO più alti della zona di invarianza ed espongo per le ombre.......con le luci che "famo"
“ chi mi impedisce di preparare tre o più file dal unico raw originale regolando Esposizione sul processore in modo da ottenere tre file da mandare poi in pasto al software come fossero tre scatti presi con esp. diverse? „
Non te lo impedisce nessuno, e se non lo dichiari esplicitamente nessuno se ne accorge. Qui l'album di un ex utente che ha sempre lavorato in quel modo: www.juzaphoto.com/me.php?p=4569&pg=allphotos&srt=data&l=it Si parla comunque di un passato ormai remoto, sono tecniche rese obsolete dal progresso dei sensori.
Ma difficilmente ci si trova in situazioni con più di 10 11 diversi valori luce dell'immagine. Una corretta esposizione e una perfetta postproduzione permette di avere un'immagine finale molto simile a quella vista prima dello scatto. Chissà come facevamo quando la pellicola ci permetteva si e no 5...6 valori luce al massimo.
Non ho apprezzato particolari miglioramenti tra la fusione di 5 scatti (con valori fino a + e - 2 EV) e l'elaborazione di un singolo scatto scelto nella serie dei 5 in base al miglior compromesso luci/ombre (che non necessariamente è lo scatto a 0 EV)
Vedendo le tre immagini, nenche nelle più buie previsioni la macchina mi darebbe con uno scatto singolo come la prima immagine. L'avrei solo con un'esposizione fatta a casaccio con una valutazione senza esposimetro. Il più delle volte verrebbe come la seconda o la terza. E questo appunto con scatto singolo e poi in postproduzione uno al limite apre le ombre e mette a posto i bianchi.....già ma io scatto sempre in raw
Bergat dipende dove esponi....se usi lo spot sulle luci ti esce esattamente il primo scatto ...
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