| inviato il 23 Luglio 2024 ore 8:03
Controllato: focali da 50 (attacco 4/3) a 100 mm (apsc/FF). Prezzi tra 500 e 650 euro circa. Il 50 potrebbe essere buono per la OM1 consigliata che ha il Focus Stacking in camera. |
| inviato il 25 Luglio 2024 ore 19:36
Vista la dimensione di molti insetti dannosi in agricoltura (tipo afidi, cocciniglie) ed ancora peggio se si va su altri artropodi dannosi come certi acari (come i tetranichidi) andrei su una mirrorless micro 4/3 o una APSC con parecchi megapixel ed un obiettivo che superi l'1:1 (tipo i Laowa: 90mm o 65mm se vai di APSC oppure 50mm su micro 4/3) che tra ingrandimento e possibili ritagli possano aiutare a fotografare soggetti di pochi mm (o se compresi anche gli acari di decimi di millimetro). Eventualmente pensare in seguito di poter aggiungere anche un Laowa 25mm 2.5x-5x o un Canon MPE 65mm per spingersi oltre ma almeno all'inizio andrei semplicemente di macro classico ma in grado di spingersi oltre l'1:1. Come marca penso una qualunque per micro 4/3 Olympus o Panasonic per APSC Sony, Canon, Nikon, Fuji preferendo macchine che abbondino sui megapixel (soprattutto se decidi per una APSC che hanno un formato meno croppato delle micro 4/3). Se vai su reflex potresti andare di Canon 90D con Laowa 100mm che è la reflex con sensore più denso, altrimenti anche le varie Nikon e Pentax da 24 megapixel vanno bene ma potrai ritagliare un po' meno, come obiettivo sempre il Laowa 100mm. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 6:45
Sensore stabilizzato e autofocus per riprese in campo. Focus stacking come opzione (ma occorre allestire un set di ripresa). Un pannello LED a luce fissa e dimmerabile per riprese serali o mattutine (orari in cui gli insetti sono meno attivi). Display orientabile (meglio se full). AFC, raffica come se non ci fosse un domani. JPG on camera. Il Micro Quattro Terzi attualmente è lo standard che offre il necessario a prezzi molto competitivi, soprattutto nell'usato. Quelli che scrivono che si focheggia a mano non hanno mai fatto macro ad imenotteri in volo. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 7:34
La raffica a volte è inutile. Va usata solo quando serve, non su soggetti fermi. Autofocus molto utile. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 8:10
Se a volte è inutile, allora altre volte è utile. Un lepidottero batte le ali 15 volte al secondo, una mosca 200, un'ape 250, una zanzara 500. Anche se sembrano fermi. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 10:28
Parlo di soggetti posati, ragni, coleotteri... La raffica va usata quando serve, inutile riempirsi di foto che porteranno via un sacco di tempo solo per scremarle. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 10:35
Però c'è un però. Una tecnica comoda con l'autofocus vista la scarsa profondità di campo, con lenti come il 100 macro L (EF o RF poco importa) sulle mirrorless (tranne la R) puoi impostare l'opzione di focus stacking con pochi scatti anche 3, e uno spostamento minimo del fuoco così da selezionare l'esatto punto di messa a fuoco che a volte è millimetrico oppure l'insetto si sposta di quel minimo che ti fa prendere il fuoco sulla zampa o sull'antenna anche con l'AF. Con alcuni insetti trovo sia una buona tecnica. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 16:56
Da quello che intuisco qui vi è necessità di fare non belle foto macro, ma di documentare insetti in modo ben riconoscibile e i danni che producono alle coltivazioni. Quindi il mio consiglio è molto pratico e poco teorico. Macchina con sensore micro 4/3, perché sul campo, con soggetti minuscoli, un sensore piccolo e ben stabilizzato avvantaggia enormemente. Chi consiglia un sensore FF probabilmente non ha mai fatto foto di documentazione macro sul campo. Volendo, in caso di necessità, con le macchine micro 4/3 dotate di focus bracketing si esegue efficacemente la sequenza di foto anche a mano libera. Come attrezzatura consiglio, perché l'ho ben provata personalmente, Lumix G9 prima serie, macchina solida e performante, che si porta via nuova a poco più di 800 euro. Obiettivo macro Olympus 60 mm (costo meno di 500 euro), con cui arrivi a inquadrare 17 mm lato lungo. E poi un Lumix 12-60 mm (circa 300 euro) con cui documenti tranquillamente i danni alle colture. Aggiungo poi flash Godox TT350, che permette di illuminare bene la macro, se necessario, anche a distanza minima di messa a fuoco con il 60 mm. Per soggetti minuscoli tempo 1/250 e F11 e flash, con questi valori si ottengono con il micro 4/3 documentazioni nitidissime anche a notevole ingrandimento, che sicuramente permettono agevolmente di illustrare i minuscoli insetti ripresi. Un saluto |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 17:08
Ricky51 +1 Io uso anche lo Zuiko 30 mm, usato si acquisita a meno di 200€. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 17:14
Sì, lo uso anch'io ed è ottimo, ma ha qualche problema di illuminazione con il flash a distanza minima. In realtà, con un piccolo diffusore artigianale posto sull'obiettivo si riesce a rimediare, ma forse il 60 mm è più pratico ed ho visto che nel budget ci sta tranquillamente. Ciao |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 17:22
Ricky, sapevo dei limiti del 30 con il flash, e mi sono dotato di un pannellino LED SmallRig con cui ottengo ottimi risultati. Ciao! |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 17:31
Però l'autore non deve fare macro ad imenotteri in volo (che ho fatto in manuale a scatto singolo ma cercando prima di capire dove andassero sfruttando il posarsi o partire dai fiori, guardandone prima il comportamento) ma insetti tendenzialmente fermi (o in lento movimento) come spesso sono i fitofagi che si trovano a nutrirsi delle piante coltivate, per questo ho suggerito i Laowa anche se manuali ma che consentono foto a soggetti piccoli grazie al rapporto massimo di riproduzione di 2:1; un macro 1:1 su micro 4/3 forse potrebbe pure andare ma temo comunque rischi di rimanere troppo poco, ci sarebbe quel mostro dell'Olympus 90mm che arriva a 2:1 (o addirittura a 2.8:1 o 4:1 con i moltiplicatori anche se non so quanto vadano bene come qualità queste combinazioni al massimo rapporto di ingrandimento) con tutti gli automatismi ma si mangerebbe buona parte del budget, quindi per questo avevo suggerito i Laowa. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 23:50
Micro 4/3 e Laowa 2:1 sono un'ottima combinazione. Il 60 mm Zuiko pure è buono. Però su soggetti piccoli - 5/6 mm - ha bisogno di forti crop. Se servono foto documentative potrebbe bastare, se no il coro si vede (almeno per me che uso i 16 MP della G80. Su G9 forse il problema si nota meno. E magari ha anche il FS in camera...). Io ho usato il flash integrato alla camera con piacevoli sorprese, regolato non alla potenza massima in orari soleggiati. |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 12:02
Sì Samuel, il tuo discorso è sensato, occorrerebbe capire le necessità del nostro amico. Se deve fare pubblicazioni scientifiche di alto livello su particolari minimi la tua proposta è sicuramente migliore, ma richiede esecuzioni lente, posizionare il treppiede ed agire in fuoco manuale necessita di tempi lunghi. Io invece ho proposto un'attrezzatura che permette buoni risultati in velocità a mano libera. E anche gli ingrandimenti raggiungibili, lavorando di crop e postproducendo con software AI tipo Dxo, che migliorano enormemente pulizia e nitidezza, possono essere ragguardevoli. Se si tratta di poter identificare e documentare piccoli insetti infestanti penso possa bastare. Però qui la parola passa necessariamente all'interessato che sa con precisione ciò che deve riprendere, mentre noi non lo sappiamo. Ti dico la verità, la mia esperienza sul campo è in ambito botanico e non entomologico. Però anche in documentazione botanica spesso i particolari diacritici sono piccolissimi, certe determinazioni si affidano alla struttura dei peli, a bordure ialine esilissime, ebbene con l'attrezzatura che ho consigliato io sono sempre riuscito benissimo a documentare quanto mi necessitasse e anche a pubblicare in modo decoroso su riviste scientifiche. Mi capita spesso di riprendere afidi e sono dettagliatissimi, penso siano ben rilevabili i caratteri che distinguono le varie specie. Certo se l'esigenza è invece quella di valutare la segmentazione di un occhio di afide, la mia attrezzatura è impotente e anche il mio modo di fotografare molto spiccio e veloce risulterebbe inadeguato. Ciao |
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