| inviato il 22 Giugno 2024 ore 17:59
Se vuoi prova l'applicazione di PhotoPills, ti potrebbe aiutare parecchio. |
| inviato il 22 Giugno 2024 ore 23:11
“ La messa a fuoco è una e una sola „ appunto quindi “ Più piccolo è il formato, la lunghezza focale e il diaframma più chiuso più la zona a fuoco sarà ampia. „ non è corretto, la zona a fuoco non cambierà mai e poi mai in relazione a diaframma e lunghezza focale, è e rimane su un unico piano: il piano di messa a fuoco. „ |
| inviato il 22 Giugno 2024 ore 23:25
Per l'opener: usa l'iperfocale e poi stampa 10x15 o 13x18, invece che ingrandire al 100% su un 24 pollici: vedrai che funziona. E poi, rileggi Rolubich, Valgrassi e Riccardo.asselta a pagina precedente!!! Chi dice che la PdC non esiste o non ha mai stampato in vita sua, o ha sempre e solo fatto le pulci alle foto da distanza troppo ravvicinata (che fosse a schermo o su un telo o su un muro o su un qualunque altro supporto). Oppure mente. Oppure, glielo concedo, non ha capito un'acca di ottica, perché piano di messa a fuoco (che è uno) e profondità di campo (che ESISTE ed è legata a tutta una serie di altre cose) sono due concetti ***estremamente*** diversi. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 9:52
La PdC esiste... ma solo perché qualcuno ha inventato, in maniera del tutto arbitraria, tutta una serie di parametri, questi ultimi poi ancora più arbitrari, quali: dimensioni della stampa; distanza di osservazione; Circolo di Confusione; finanche un ipotetico (per non dire patetico) OCCHIO MEDIO... il tutto volto solo a sostenere una tesi che di per sé è semplicemente insostenibile! Con buona pace di chi afferma il contrario. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 10:04
Io sono uno dei sostenitori che la PDC non esiste per il semplice motivo che troppo spesso/quasi sempre viene confusa volutamente con il piano di fuoco, non è raro leggere: " io metto il tal diaframma e così ho tutto a fuoco" |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 11:26
“ Io sono uno dei sostenitori che la PDC non esiste „ Se per questo anche i colori non esistono ma dipendono dalla luce riflessa e dai recettori nell'occhio alla lunghezza d'onda della luce, infatti gli animali vedono colori diversi dagli umani. Siccome i ns occhi ad una certa distanza e ad un certo ingrandimento vedono una zona più o meno ampia a fuoco vuol dire che la pdc esiste perché la percepiamo esattamente come i colori. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 11:49
La PdC ESISTE... è solo una misura riferita a distanza-focale-diaframma... Quello che non esiste è l'iperfocale... o meglio, i risultati sono talmente soggettivi che non ha quasi nessuna valenza. A fuoco all'infinito? Ma scherziamo? A fuoco a 1Km? Come sopra. A fuoco a 50mt? Probabile... ma dipende da cosa si intende per "a fuoco" (e da molti altri fattori) Quindi... focale corta, diaframma chiuso, calcolate dov'è teoricamente il Punto di messa a Fuoco per avere l'Iperfocale per l'attrezzatura che state usando e... prendete quello che viene. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 11:53
Andare in iperfocale e' un po come dire che con un pinhole e' tutto a fuoco |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 13:10
“ Siccome i ns occhi ad una certa distanza e ad un certo ingrandimento vedono una zona più o meno ampia a fuoco vuol dire che la pdc esiste perché la percepiamo esattamente come i colori. „ Se hai letto per intero il mio concetto dovresti aggiungere che il tutto a fuoco non esiste. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 13:29
Secondo me stanno sfuggendo un po' di concetti base: tutto a fuoco NON esiste, a fuoco c'è un solo piano; PdC la profondità di campo NON è tutto a fuoco e NON è tutto nitido ma solo accettabilmente sfuocato o accettabilmente non nitido; l'iperfocale NON è tutto a fuoco né la panacea per la fotografia paesaggistica è vero che mi garantisce la massima estensione della PdC ma non mi dà una zona più o meno estesa a fuoco (impossibile); non mi garantisce un buon risultato, se il soggetto principale fosse ai limiti della zona accettabilmente sfuocata perderebbe molta importanza all'interno della composizione. In buona sostanza la PdC e l'iperfocale sono strumenti utili ma occorre conoscerli bene e sapere quando e come utilizzarli. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 13:49
Il Signor Mario ha ragione |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 14:21
“ non è raro leggere: " io metto il tal diaframma e così ho tutto a fuoco" „ Va considerato il contesto: può essere che chi lo scrive abbia capito poco di come funzionano le cose, però quello è anche un modo di dire piuttosto comune che gergalmente si usa tra fotografi perfettamente a conoscenza del suo reale significato. Per evidenziare che si tratta appunto di un'espressione tecnicamente impropria, per iscritto io la metterei tra virgolette. Peraltro, anche se invece ci si riferisse correttamente al concetto di profondità di campo, è assai probabile che ci sarebbe qualcuno che se ne uscirebbe con le assurdità lette in questa discussione, quindi è in ogni caso impossibile far felici tutti. Per tutto il resto, il buon vecchio "Ottica fotografica" di Arthur Cox spiega con grande chiarezza la profondità di campo, l'iperfocale e compagnia bella a chi fosse interessato. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 15:45
Quindi, per estensione, anche le leggi della fisica, gli assiomi ed i fondamenti della matematica e della scienza sono regolette arbitrarie "con buona pace di chi afferma il contrario"? Chiedo per un amico. Facciamo una cosa: chi è convinto che la PdC non esiste, la prossima volta per fare un bel ritratto ambientato classico da stampare 40x60 o vedere su un 55", usi un cellulare (se vi appelerete allo sfocato via sw dimostrerete pochezza di argomenti, attenzione!). Tanto, come sacrosanto che sia (nessuno l'ha messo in dubbio) ci sarà sempre e solo quel piano a fuoco, giusto? Il resto non lo sarà. Per cui a che pro usare un 85/1.8 bello aperto in vece di un finto tele ritagliato su sensore da 1/2.3"? |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 15:55
Quello no, però a furia di mescolare regole con pareri va a finire che tutto si tramuta in regola, se noti perfino le focali equivalenti stanno già diventando assiomi e la convinzione ne ha già preso piede. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 15:59
Questo è chiaro e sono d'accordo! Ma io non discuto né degli assiomi incontestabili (il piano a fuoco è uno) né del principio (l'iperfocale fino a un certo punto è pure utilizzabile, ma di sicuro NON come la usa l'opener: ha dei limiti legati proprio alla modalità di fruizione dell'immagine finita!). Io discuto del volersi rendere protagonisti affermando una cosa non vera (la pdc non esiste). Qui non mi riferisco a te ovviamente Saro, né a Mario. Perché affermarlo è come affermare che un secondo (unità di misura temporale convenzionale su questo pianeta) non è un secondo, perché tanto il tempo è solo un concetto relativistico. Però che nessuno si offenda, se gli dico che sì, ha ragione, ma lo invito poi ad andare a farsi un giro vicino a un buco nero. |
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