| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:21
“ Potrebbe darsi che il condannato fosse una via distributiva di qualche rivenditore extra UE che sta facendo danni sul mercato e Nikon si è mossa per mettergli un freno. „
Qui andrebbe aperta una discussione a rischio flame (quindi meglio non aprirla), ma è certo che il gray market non crea danni al mercato, ma alle case madri che vendono a prezzi gonfiati agli utenti di un certo posto per scelte di marketing.
In ogni caso IMHO una mossa che denuncia una crisi di vendite del marchio se ce la si prende con una roba piccola come fotodp (chi ci ha avuto a che fare sa che è una gestione semi-familiare), facendo muovere addrittura la corporation (non Nital). |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:23
“ "Colpisci uno per educarne 100" „
Una certa parte delle auto vendute in Italia (quelle a km zero o usate con pochi km) sono di importazione "grigia". Ho un amico che lavorava per questi e non vi immaginate i giri che fanno queste autovetture. Pensare a una rivalsa delle case madri contro chi ha acquistato un'autovettura di importazione, è folle. Così per quello che riguarda le macchine fotografiche. |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:27
No Lorenzo, nessuna follia, negli anni d'oro delle auto "import" soprattutto in Alto Adige, quando erano accertate violazioni tributarie (il motivo dei prezzi bassi  ), ti sequestravano l'auto, a te consumatore privato, ed amen, cornuto e mazziato! 
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| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:27
Per mercato io faccio riferimento a tutti gli attori coinvolti, compresi negozianti che trattano prodotto europeo e perdono vendite perché non riescono ad essere competitivi (per dire i primi che mi vengono in mente).
Sul discorso prezzi gonfiati o meno non dico nulla perché non cambia la sostanza delle cose, dal punto di vista commerciale.
Sul calo di vendite, i bilanci Nikon sono i crescita da vari trimestri, hanno appena annunciato un investimento da 160 milioni di dollari per le lenti di fascia alta in Giappone che, secondo molti analisti, è il preludio dell'ingresso nel settore video con lenti dedicate e corpi RED con innesto Z.
Tutto mi sembrano meno che un azienda in crisi di vendite che ha bisogno di quattro spicci da un rivenditore. |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:31
“ qualora non si tratti di oggetti acquistati in buona fede e per uso personale, „
- gli acquirenti ovviamente non rischiano nulla
- un'ordinanza non è una sentenza
@anam72 se non è in crisi di vendite (non conosco i dati italiani) si potevano risparmiare una cosa del genere
tra l'altro - last but not least - quelli che vendeva fotogk erano comunque prodotti venduti da nikon corporation, numeri che finiscono nei dati vendite che tu citi
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| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:35
Tutto sta se hanno "evaso" o meno... |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:37
“ Per mercato io faccio riferimento a tutti gli attori coinvolti, compresi negozianti che trattano prodotto europeo e perdono vendite perché non riescono ad essere competitivi (per dire i primi che mi vengono in mente) „
Dici che la corporation si è mossa per difendere i negozianti fisici italiani? |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:38
“ Tutto sta se hanno "evaso" o meno... ;-) „
Se avessero evaso, ci sarebbe stata una denuncia alla GDF e un conseguente processo.
Qui si parla di ricorso di Nikon Corporation e una successiva ordinanza cautelare del tribunale.
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| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:39
Il problema non riguarda l'evasione fiscale, non è di quello che si parla e infatti non c'è di mezzo la guardia di finanza, ma del divieto di vendere in Europa prodotti non destinati al mercato europeo, per questo ho scritto che potenzialmente potrebbe diventare uno tsunami perché il "problema" del grey market riguarda tutti i marchi |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:43
“ Se interpreto correttamente (non sono un avvocato) i prodotti extra UE non possono essere venduti da aziende europee e quindi possono venire sequestrati.
In pratica l'import extra UE va comprato da rivenditori fuori del territorio comunitario con tutto quello che comporta il discorso pagamenti e spedizioni. „
Yep, è più o meno così. Fa specie ,però, che Nikon stessa abbia intentato la causa e non il distributore.
Boh. |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:44
@sveva80
Non tutti i marchi intendono autodanneggiarsi.
Ripeto: le macchine vendute da fotogk non erano "falsi" confezionati chissà dove in fabbriche clandestine, ma oggetti venduti dalla stessa Nikon Corporation che ne avevano incrementato il fatturato globale.
Inoltre questa è una semplice ordinanza che riguarda un unico soggetto giuridico. Non è una sentenza e non ha nessun valore giurispriudenziale. Nessuno tsunami, quindi. |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:53
Mettiamoci nei panni di un negozio che rivende ufficialmente il brand e che vede i propri guadagni limitati da un mercato parallelo. Mi viene da pensare che Nikon abbia risposto a un'istanza che viene dal distributore ufficiale, che di conseguenza deve rispondere ai suoi rivenditori. A Nikon interessa il numero di pezzi venduti e, pertanto, va bene qualsiasi mercato, bianco, grigio o nero che sia. Ma a Nikon, probabilmente, interessa ancora di più mantenere una sua presenza autorevole e ben visibile nel territorio. Ha bisogno di negozi fisici e ufficiali online in grado di promuovere presentazioni, novità, eventi, promozioni, relazione con il cliente consumatore, eccetera. Poi, che al consumatore vada bene risparmiare attraverso altre vie di approvvigionamento, è abbastanza naturale, direi. |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 17:01
La sentenza riguarda merce nikon destinata a mercati extraeuropei. Perchè la Fotogk acquista da nikon asia o nikon america? forse perchè nikon europe vende a prezzi maggiorati rispetto a loro? e se si, non c'è nessun organismo che si occupi di sanzionare nikon europe per pratica commerciale scorretta? |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 17:10
Per forza, vendeva prodotti extra Europa. I prodotti non nital ma europei possono essere venduti liberamente . Per prodotti extra cee ma regolari con le tasse doganali c'è Infinity |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 17:12
Infatti, senza contare che la rete di assistenza potrebbe essere più costosa in UE rispetto a molti paesi del fare East.
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