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Ritratti rubati, diritto alla privacy e intelligenza artificiale


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avatarsupporter
inviato il 05 Giugno 2024 ore 15:00

Ovvio. Tautologico, direi.
Ho cercato di spiegare quello che intendevo, evidentemente non ci sono riuscito.
Bene così, allora
Consapevole = non rubato
Inconsapevole = rubato.
Finita lì ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 15:30

Discorso spinosissimo che dovunque lo prendi è sbagliato, comunque guarda che qui nella galleria delle più popolari è pieno di foto/capolavori di persone che fanno i fatti loro per strada, molto più apprezzate dei ritratti di incolpevoli fanciulle che per loro sfortuna per qualche anno sono piacevoli alla vista.
Gente davanti al portone di casa sua che evidenzia proprie situazioni sociali/alimentari/abitative difficoltose è Fotografia per intenditori; se fai lo stesso a una ragazza di bell'aspetto sei un poveretto.
Foto che rivelano l'anima? Andiamo sul paranormale qui, non me ne intendo.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 17:04

Credo che Giallo non sia riuscito a spiegarsi, penso che lui intenda con il concetto del "ritratto dell'anima" esattamente quella piccola cosa che differenzia il "vero ritratto" dalla "foto tessera" o "segnaletica". Il ritratto, se ben fatto, non deve mettere nell'immagine finale solo l'aspetto esteriore del soggetto ma dovrebbe cercare, e possibilmente riuscire, di trasmettere la personalità completa della persona fotografata, esprimere la sua interiorità; esteriorità contro persona nella sua totalità.
Non credo che Giallo intenda il "rubare l'anima" alla maniera delle vecchie tribù animiste dove c'era, e c'è, la convinzione che la fotografia rubi l'anima del soggetto

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 21:31

"si, ma il soggetto non può essere inconsapevole. nel momento in cui è consapevole, sa di essere stato fotografato."...infatti se consapevole non può non essere inconsapevole di esser stato fotografato. Per scatto rubato viene inteso quando il fotografo riesce a cogliere il soggetto nella sua spontaneità, che sia in una posa pensierosa, scherzosa, incazzata non ha importanza, semplicemente non sapeva di esser stato immortalato dal fotografo. Altro discorso è se lo scatto sia valido (che non vuol dire foto correttamente a fuoco).

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 21:51

L'argomento è interessante. Tecnicamente se fai una foto bella "street" o come si chiama, in cui il soggetto è riconoscibile, e poi gli cambi i connotati con IA o altro, a rigor di logica ciò ti mette al sicuro da eventuali azioni legali, diffide, richieste.

Premetto che tutti noi subiamo il fascino dei grandi Maestri della fotografia sociale, che hanno creato dei veri e propri documenti storici, con le loro fotografie di persone.

Il problema su cui io personalmente mi interrogo:
- Perché devo "rubare" un ritratto? A maggior ragione se con taglio stretto
- Perché devo pubblicarlo? Chi mi dà il diritto di usare l'immagine di un estraneo senza autorizzazione, per scopi che non siano legati al diritto di cronaca? Leggi: senza essere un fotogiornalista.
- Perché devo cambiare i connotati del fotografato? La voglia di pubblicare è così forte? A che pro?
- Perché tutti sti discorsi vengono -spesso- meno se si fotografa gente di paesi poveri o lontani dal nostro?

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 22:06

- Perché devo "rubare" un ritratto? A maggior ragione se con taglio stretto



perché è autentico

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 22:31

Le immagini devono avere un senso, se questo viene a mancare si stanno facendo foto inutili. Avere il buonsenso quando si pubblica è fondamentale. Utilizzare AI nella foto di strada è come illudersi di essere dei bravi chef cucinando salti in padella. Se ci informa sulle varie leggi in vigore legate alla fotografia capirete che il 99% delle foto pubblicate sono illecite, comprese quelle dei paesaggi per cui volendo anche l'amministratore di un palazzo potrebbe portarvi dinanzi un giudice per le stesse motivazioni che riguardano la legge sulla privacy tanto citata. AI, come altre manipolazioni che si usa fare nelle pubblicità sono una ottima alternativa per non imbattersi in una burocrazia molto complessa che non perdona in caso di violazioni. Tutto questo però non riguarda la fotografia amatoriale se non per violazioni molto gravi. "Perché devo "rubare" un ritratto? "... Chi ti ha chiesto di farlo?

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 22:47

Se ci informa sulle varie leggi in vigore legate alla fotografia capirete che il 99% delle foto pubblicate sono illecite, comprese quelle dei paesaggi per cui volendo anche l'amministratore di un palazzo potrebbe portarvi dinanzi un giudice per le stesse motivazioni che riguardano la legge sulla privacy tanto citata

Purtroppo è vero
AI, come altre manipolazioni che si usa fare nelle pubblicità sono una ottima alternativa per non imbattersi in una burocrazia molto complessa che non perdona in caso di violazioni

Qui la faccenda diventa ancora più simpatica: i modelli delle AI vengono addestrati con foto e soggetti veri. C'è una remota possibilità che qualcuno si riconosca, o lo stesso artista riconosca una sua opera, in una "sintografia". MrGreen
Tutto questo però non riguarda la fotografia amatoriale se non per violazioni molto gravi.

Anche questo è corretto, le probabilità di un contenzioso sono molto basse, in base a dove si pubblica.
"Perché devo "rubare" un ritratto? "... Chi ti ha chiesto di farlo?

Riformulo: perché sento l'esigenza di fotografare uno sconosciuto ignaro di essere fotografato?

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 23:01

Io penso che si possa rubare un ritratto anche se la persona è consapevole di esserefotografata.

Nessuno può recitare di continuo.
Ci si lascia andare per brevi attimi ad espressioni spontanee.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 23:22

Quando la discussione verte la privacy in fotografia se ne leggono di ogni. Spesso sbagliate, spesso interpretate o faziosamente girate in favore dell'interessato.

Per strada si può fotografare (quasi) chiunque, ma non si può pubblicare con la stessa facilità. Per pubblicare uno scatto con un protagonista, una persona in primo piano o comunque il soggetto della fotografia, serve il suo permesso (liberatoria o equivalente).
Non c'è molta interpretazione e non centra nulla "la situazione pregiudizievole per il decoro della persona". Quello vale per un personaggio pubblico che può essere pubblicato da chiunque salvo lo scatto sia lesivo alla sua dignità.

E se io pubblico lo stesso? Non succede niente.
In primis perché chi è stato fotografato nel 99,99% dei casi non saprà di essere finito su qualche social o sito web.
Poi perché probabilmente la cosa comunque non gli darebbe fastidio (questo magari non a tutti).
In ultimo perché anche se vi portasse avanti ad un giudice questi ordinerebbe la rimozione degli scatti e difficilmente riconoscerebbe un risarcimento al soggetto (pagare le spese processuali quello si, da ricordare per chi pubblica senza liberatoria).

Quindi la questione è solo di coscienza. Molti se ne fregano e pubblicano qualsiasi cosa (dal mendicante che fa sempre audience, alle mutande delle ragazze), altri agiscono diversamente.
Ma non venite a dire che se non c'è sfruttamento commerciale dell'immagine pubblicata tutto e lecito perché non è così.

C.

PS. se fotografate uno per strada e questi vi chiede di cancellare lo scatto sappiate che non siete tenuti a farlo (prima di dire di no magari valutate quanto è grosso il soggetto...). E se invece uno acconsente a farsi fotografare, magari mettendosi in posa, comunque non vi autorizza in automatico alla pubblicazione.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2024 ore 23:29

Carlopi, esatto. Alla fine si tratta semplicemente di rischio di venire "beccati" proprio da quello che non ha piacere che la propria immagine compaia chissà dove, e ha i mezzi e la "tigna" per far valere i propri diritti. Bassa probabilità, ma comunque c'è sempre.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2024 ore 0:24

"Quualcuno ha già provato?"

Annamo bbene: come infinocchiare il prossimo e vivere felici.

Ma per favore, crescete un po' e diventate, se ce la fate, uomini, abbiate il coraggio delle vostre azioni!

Mahhh.....


avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2024 ore 0:28

"Ma non venite a dire che se non c'è sfruttamento commerciale dell'immagine pubblicata tutto e lecito perché non è così."...Nessuno dice che sia lecito, ma se si vuol essere realisti alle persone piace essere fotografate. Può capitare che qualcuno possa non gradire di ritrovarsi in uno scatto pubblicato sui social, basta rimuovere la foto e fine della storia.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2024 ore 9:41

E se provassi ad alterare il volto del soggetto grazie ad un software apposito? Sarei a posto? Ho provato, e sembra che la modifica renda totalmente anonima l' "io" fotografato. Se dichiarassi di aver alterato i connotati, cambiando totalmente il volto dell'ignara modella/modello, si potrebbe fare?

@Alberto D'Antonio

Per ritornare al tema, già sai che le puoi pubblicare nella sezione fotomontaggi semmai il problema è avere dei risultati verosimili dalle generazioni e Photoshop non so quanto sia adatto per questo scopo e non credo otterresti dei risultati di qualità.
Per quadro tipo di cose consiglio nightcafe che tra i sevizi online che ho sperimentato è quello che restituisce risultati migliori, pipì anche chiedergli di analizzare la scena ed estrarre le espressioni dalla media di quelle circostanti o di crearne tua.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2024 ore 17:44

Alberto, tu parli di grazia del soggetto e poi vuoi cambiargli i connotati? Scusami, ma che senso ha?

Prova a lavorare in un altro modo.
Io per quasi una decina d'anni ho scattato "a reportage" in un contesto dove le persone non potevano essere riconoscibili. Ho trasformato questo limite in soluzioni: tagli di inquadratura, dettagli, sfocature, riprese di spalle, visi in ombra scurissima…. Nessuno era mai riconoscibile. Poi pubblicavo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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