| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 14:02
"... se avete il mirino pieno di informazioni e numeri?" E........ chi ce l'ha? Io, dal 1967 , ossia da solo 56 (cinquantasei) anni, ho solo ISO, diaframma, tempo di scatto e tipo di esposizione, priorità di scatto, sempre avuti, per oltre mezzo secolo, solo quei dati nel mirino, Spesso uso l'esposimetro esterno, ho un Sekonic Flashmate L - 308 X, non uso nemmeno l'esposimetro della fotocamera, compenso spessissimo l'esposizione e non espongo mai completamente in manuale, l'esposimetro, della fotocamera o esterno, non lo batte nessuno. E poi: - non guardo mai l'istogramma, - non guardo mai la foto scattata sul display, ho disattivato la presentazione dell'immagine scattata, - non uso mai l'AF sul pulsante di scatto, lo tengo disattivato, salvo casi eccezionali (ritratti, bimbetti che corrono, etc), ed uso l'AF-L (Nikon). |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 14:04
Argomento trito e ritrito ma ne esce sempre qualcosa di interessante. Dal canto mio consiglio di farne un uso mirato, consapevoli dell'indicazione fornita. Ci sono dei profili in camera molto belli che talvolta uso e questo va nella direzione diametralmente opposta a quella di scattare al limite per fare post. Insomma da usare con parsimonia a meno che non piaccia stare giornate davanti a un computer. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 14:12
Lo guardo sempre a mirino, per avere un riferimento. Scatto in raw esponendo a destra, e so che le mie R6 hanno del margine di recupero anche se l'istogramma mi dice che ho i bianchi bruciati. E' una delle tante cose per cui non tornerei mai a reflex. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 14:49
Per me inutile. Ripeto per me. Chi ha qualche anno, ed è nato con la pellicola ( o col mirino ottico), ne ha fatto a meno per 20 anni e per abitudine ne fa ancora a meno ( per lo meno questo è quello che vedo in giro). Mi sembra onestamente un accessorio dettato piu' dal marketing che da una effettiva necessita'. Poi, avere in alto a sinistra un istogramma che ti copre parte di quello che vorresti fotografare per me è molto penalizzante. Ma ripeto, il metodo operativo penso sia assolutamente personale : per dire, io uso ancora la mia camera come se avessi in mano una a pellicola degli anni 90 ( con Af centrale singolo). |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 15:03
“ Spesso uso l'esposimetro esterno, ho un Sekonic Flashmate L - 308 X, non uso nemmeno l'esposimetro della fotocamera, compenso spessissimo l'esposizione e non espongo mai completamente in manuale, l'esposimetro, della fotocamera o esterno, non lo batte nessuno. „ l'esposimetro esterno funzionerà sempre meglio di quello della fotocamera perchè legge la luce incidente sul soggetto mentre quello della fotocamera sulla luce riflessa. Può sembrare simile ma c'è sempre un po di differenza “ Chi ha qualche anno, ed è nato con la pellicola ( o col mirino ottico), ne ha fatto a meno per 20 anni e per abitudine ne fa ancora a meno ( per lo meno questo è quello che vedo in giro). Mi sembra onestamente un accessorio dettato piu' dal marketing che da una effettiva necessita'. „ se la macchina è settata bene l'utilizzo dell'istogramma in taluni frangenti è di utilissimo aiuto |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 15:10
“ La ETTR, l'esposizione a destra, al limite della bruciatura di bianchi, ahimè, non la si può misurare prima dello scatto, perché l'esposimetro, interno o esterno che sia, ti fornisce la giusta esposizione per tutta l'immagine, e non per la ETTR. „ La sovraesposizione a destra in anteprima lo può fare sony con la funzione zebra Il quanto sovraesporre a destra non si fa ad occhio ma con un test empirico che va fatto per ogni fotocamera che ti permette di impostare quanti stop (e frazioni di stop) sovraesporre prima di avere le luci alte bruciate (variabile anche dal tipo di esposimetro utlizizzato) |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 17:24
"Il quanto sovraesporre a destra non si fa ad occhio ma con un test empirico........" E........... che differenza c'è fra un test empirico ed una stima ad occhio, o basata sull'esperienza, che sia? 1) Dalla Treccani: "empìrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di empiria] [FAF] Ciò che appartiene all'esperienza (empiria); opposto a teorico o speculativo, e simili." 2) Dal dizionario di Oxford: "Empirico. Fondato sui dati dell'esperienza immediata e della pratica, quindi estraneo al rigore scientifico e per questo generalmente sconsigliabile." Della gente manco conosce l'italiano e mi vuole correggere............. ripetendo esattamente quello che ho già detto io. Mahhhhh...... |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 17:33
eh ha ragione l'ingegnere. Tra l'altro si esponeva a destra perche' tutte le digitali erano (e sono settate) per un bianco al 18% ( se non ricordo male) di grigio per evitare le bruciature, per cui molto spesso si esponeva di uno stop superiore e sfruttare tutto il sensore. Ora , con tutti i programmi con cui puoi recuperare fino a 4 stop, è diventato totalmente inutile. A meno che uno sia un cieco. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 17:35
"c'è la possibilità di impostare la segnalazione alte luci mediante "zebratura" al valore "109+". La Sony faccia pure tutto quello che vuole, ma l'istogramma del RAW non te lo dà nemmeno la Sony, dunque ci sarà sempre differenza tra il limite della dinamica sul RAW e quello che ti fornisce, come avviso, la fotocamera sulla bruciatura dei bianchi. E' come mettere Immagine Standard, e poi tutto al minimo, sulle CaNikon: ci vai vicino, ma l'istogramma del RAW non ce l'hai e dunque uguale non è. Oggi l'ETTR non si misura, la si stima ad occhio: un domani, chissà, ma oggi, ahimè, la tecnologia è questa. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 17:42
Non mi trovo a leggere l'istogramma. Preferisco fidarmi dell'anteprima dopo aver tarato bene mirino e monitor |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 17:50
"Ora , con tutti i programmi con cui puoi recuperare fino a 4 stop, è diventato totalmente inutile." Occhio che un conto è andare a spremere il RAW per schiarire le ombre, ovvero dargli poco segnale utile, poca luce, o comunque luce sufficiente, ed un conto è andare ad esporre abbondantemente senza bruciare nulla. Nei primi 3 (tre) stop sotto la bruciatura dei bianchi, semplicemente, c'è l'87,5% del segnale utile (= colore e toni di grigio) di una fotografia, la fotografia, come colori e toni di grigio, in pratica sta tutta in quei 3 (tre) stop di dinamica (......ricordate le diapositive che hanno una GD di meno di 4 stop?), mentre il resto della GD, i colori ed i toni di grigio negli gli altri stop fino al nero, sono solo un complemento, danno un contributo estremante basso, solo il 12,5% . Con la ETTR si registrano meglio i colori ed i toni di grigio, e dunque la foto resta più viva, sempre e comunque e c'è meno rumore, perché aumentando il segnale, a rumore costante, in immagine c'è meno rumore. Ovviamente, uno fa come gli pare, ma poi, alla fine, contano solo i risultati. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 17:55
ma ovvio, era per dire. anche perche' sbagliare di 4 stop bisogna essere realmente ciechi adesso con il live View. |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 18:13
“ E........... che differenza c'è fra un test empirico ed una stima ad occhio, o basata sull'esperienza, che sia? 1) Dalla Treccani: "empìrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di empiria] [FAF] Ciò che appartiene all'esperienza (empiria); opposto a teorico o speculativo, e simili." 2) Dal dizionario di Oxford: "Empirico. Fondato sui dati dell'esperienza immediata e della pratica, quindi estraneo al rigore scientifico e per questo generalmente sconsigliabile." Della gente manco conosce l'italiano e mi vuole correggere............. ripetendo esattamente quello che ho già detto io. Mahhhhh...... „ caro professore spiritoso.... ammetto di aver utilizzato il termine empirico in modo errato.. te lo spiego in un altro modo.. il quanto sovraesporre si fa con un procedimento ben preciso che permette di sapere esattamente quanto sovraesporre prima di bruciare le alte luci, e il valore di sovraesposizione sarà sempre quello. Non si fa nulla ad occhio.. ignori questo processo “ Oggi l'ETTR non si misura, la si stima ad occhio: un domani, chissà, ma oggi, ahimè, la tecnologia è questa. „ questo è completamente sbagliato, proprio il contrario!! sei rimasto indietro con la tecnologia |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 18:28
Ma son solo io che non confido nei recuperi e scatto giusto da subito? |
| inviato il 21 Febbraio 2024 ore 18:30
Aggiungo una cosa: ho scattato per anni senza istogramma a mirino ed era divertente entrare in una stanza e sapere esattamente che triade esposimetrica utilizzare. Era il nostro gioco da matrimonialisti, e si sbagliava veramente di poco. Si entrava in casa della sposa o in chiesa, si faceva lo scatto di prova, lo si riguardava a monitor ed eventualmente si correggeva l'esposizione. Poi capitavano situazioni in cui non c'era tempo di indovinare e fare test, perché magari gli sposi scappavano dalle foto coi parenti per fare l'uscita dalla chiesa, o perché il matrimonio era all'esterno e cambiava il meteo, o semplicemente la scena era metà al sole e metà all'ombra alle tre di pomeriggio di luglio. In quelle situazioni l'esperienza mi dice che ci sono tot stop di differenza tra una zona e l'altra e la so gestire abbastanza bene, ma avere l'istogramma a mirino significa essere molto più sicuri di ciò che si sta facendo. Poi sono il primo che quando scatta per svago mette in Av, iso auto e ciao belli, tanto col sensore dell'R6 recupero qualunque cosa, ma per lavoro è una delle cose a cui non potrei rinunciare. Insieme al tracking AF sul soggetto. |
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