| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 14:55
C'e' solo una cosa da fare : ESSERE SELETTIVI E CRITICI CON LE PROPRIE FOTO se le consideriamo tutte nostri figli prediletti, sangue del nostro sangue e piume delle nostre piume ci troveremo con troppe foto. Ed averne troppe assomiglia a non averne nessuna Poi, solo e solamente dopo seria scelta, potremo pensare a fotolibri (cmq poche foto) quadri da appendere ( pochissimi, nessuno se avete una moglie come la mia) H.D. etc Ultima cosa la selezione dura deve essere fatta volta volta. ich sprach zarathustra |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 15:01
C'era un fotografo di montagna che, come Zarathustra, sosteneva il suo desiderio piu profondo: Che del suo lavoro restassero solo le dieci foto piu' belle. Quelle che vale la pena conservare e firmare. Dieci, secondo lui, il numero perfetto.... Mi pare un punto di vista davvero ottimistico... Presuppone il riuscire a fare almeno dieci foto fuori dal normale... La maggior parte dei fotografi fuoriclasse arriva ad una o due... |
| inviato il 21 Gennaio 2024 ore 22:11
“ non ho intenzione di mostrare le mie foto a chiunque, so che per la maggior parte sarebbe di una noia mortale, cerco un modo semplice per condividerle con mio marito e con chi ha condiviso i nostri viaggi „ Allora stampa quelle che vale la pena condividere, che sono o particolarmente belle o particolarmente significative, comunque non tante (quante lo devi decidere tu), e mostrale stampate. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 0:08
“ voi come fate per poter condividere, con chi è interessato, le vostre foto? „ Se il punto fondamentale è la condivisione (e la conservazione) una soluzione è Amazon Photo che è compreso nel prezzo di Amazon Prime. E' uno spazio illimitato per foto (jpeg e RAW). Puoi organizzare le foto in Album, puoi condividere Album o singoli scatti. Il problema della selezione e quindi di mostrare solo una scelta di qualità delle tue immagini viene successivamente e lo puoi risolvere con uno sito web, un fotolibro, una raccolta di stampe di qualità in un album. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 1:35
Prima cosa : devi essere amica del cestino. Sono appena tornato da un viaggio : ho fatto 407 foto. Ne avevo gia' scartate sulla macchina. Al computer le ho ridotte a 238 ( considera che scatto jpeg+raw). Ne ho sistemate 10. Ne stampero' 4. Le stampo io (con altri due amici abbiamo una stampante in comune ) in A4 con un ottima carta oltre i 300 grammi. Senno' ti consiglio il miglior stampatore delle tue parti. Ripeto, il migliore. Dopo le incollo in un album ( uso un album moleskine da acquerello o carboncino)

 Le mostro solo a chi me lo chiede ( non una volta ma 10 volte ) per due motivi : non amo mostrare le mie stampe e ho ancora in mente le drammatiche serate delle diapositive anni 90, dove l'amico di turno mostrava soddisfatto le 800-1000 diapositive delle ferie esotiche, uccidendo lentamente, ma inesorabilmente, una buona amicizia. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 6:12
non amo mostrare le mie stampe e ho ancora in mente le drammatiche serate delle diapositive anni 90, dove l'amico di turno mostrava soddisfatto le 800-1000 diapositive delle ferie esotiche, uccidendo lentamente, ma inesorabilmente, una buona amicizia. ***************** Beh... diciamo che una proiezione di diapositive è qualcosa di ben diverso da ciò di cui hai una tanto drammatica esperienza e un tale doloroso ricordo. Purtroppo, pur nella sua semplicità, non è una cosa da tutti. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 8:37
Si sono d'accordo. Questa moda di ridurre a dieci foto mi pare una bestialità. Se faccio un viaggio riporterò le foto che servono a documentarlo. Poi magari di tutte ne stampo grande una o nessuna. Ma le foto le ho. E chiaro che gli amici mal sopportano la foto della fidanzata in spiaggia o che cammina su un marciapiede di NY. Le foto banali insomma. Spesso però apprezzano le foto di viaggio. Certo trenta foto uguali della pizzeria di Frascati uccidono chiunque. Ma un bel racconto organizzato di un viaggio in moto fino in Lapponia se lo guardano volentieri Perlomeno questa è la mia esperienza. |
user207727 | inviato il 22 Gennaio 2024 ore 9:09
Io di alcune cose specifiche faccio dei video su youtube e spesso passo le ore a riguardarmeli o se voglio, passo il link agli amici, ovvio che la qualità è quel che è ma ho una vita di ricordi e avventure. |
user206375 | inviato il 22 Gennaio 2024 ore 9:22
Mah, starmi a guardare 100 foto del viaggio di qualcun'altro a me farebbe solo gonfiare i....ed evito ai miei ospiti simile calvario. Ho avuto la fortuna di viaggiare parecchio, anche per lunghi periodi. L'ultimo lungo viaggio è durato 2 anni. Di quel viaggio ne ho stampate una 30na e altre 50 le tengo su disco rigido, le altre le ho cestinate. Ma non perché sono figo, cerco semplicemente di non ammalarmi di nostalgia e liberarmi del superfluo. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 10:28
Io scatto quasi solo in viaggio e mi stampo un fotolibro in genere con Saal, mischiando le foto ricordo (magari in piccolo inframezzandole con foto a formato piu grande) e le foto che ritengo più significative senza formalizzarsi se sono state scattate con macchina o con telefono (per dire alcune foto fatte con Iphone 13 pro da mia moglie nel deserto dell'Oman sono bell'e' pronte senza sbattersi, tanto le stampo al max 20*30); se me lo chiedono li faccio vedere e devo dire che piacciono, altrimenti manco li menziono. Spesso te lo chiede chi magari ha intenzione di fare lo stesso viaggio e quindi si da' una orientata anche guardando le foto. In realtà li faccio per me e mia moglie perchè non ci piace guadare le foto se pur sul 27 pollici. Dall'ultimo viaggio in africa ho fatto un filmatino 4k di 7 minuti che ho condiviso con chi me l'ha chiesto. Del resto i viaggi sono anche ricordi che comprendono le temutissime foto cartolina... IMHO. Le foto le lavoro su un SSD e poi - dopo la selezione e la post - le butto in un HD esterno (due copie) ma le guardo raramemte, più comodo il libro. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 11:31
Beh, poi esistono anche le foto ricordo... se in viaggio (o anche non in viaggio) ho conosciuto delle persone simpatiche o comunque interessanti, le ho fotografate ma le foto fanno pena me le tengo lo stesso, per l'appunto per ricordo (mica per niente si chiamano "foto ricordo"). Idem per foto di luoghi particolarmente significativi (per me) che però ho fotografato con una luce di merda perchè ero di passaggio e potevo scattare solo in quel momento. Ovviamente però se le foto fanno pena non le propino ad amici e parenti e neppure le stampo. Magari mi farà piacere riguardarle ma resta un fatto personale, al limite le mostrerò alle persone che hanno condiviso quelle esperienze. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 11:33
Spesso però apprezzano le foto di viaggio. Certo trenta foto uguali della pizzeria di Frascati uccidono chiunque. Ma un bel racconto organizzato di un viaggio in moto fino in Lapponia se lo guardano volentieri ********************* Tutto fin troppo vero Salt. Come è anche vero che in un montaggio ben calibrato possono convivere anche i due estremi da te citati basta trovare qualcosa che li accomuni |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 14:19
Guarda.. per lungo tempo ho sposato l' idea di vivere e non fotografare. E sì che partecipando al circuito mondiale, di occasioni di scatto ne ho avute . La scelta era quella di essere nel centro dell'azione e non quello che la riprende. Era forse una posizione sbagliata. Oggi credo che,da fotografo, il punto di vista sia diverso. Tornando alle proiezioni di diapositive, sono terribili perché sono fatte da una sequenza di immagini autoreferenziali ed egoiste. Non raccontano. Registrano quanto sei frigo. E pertanto sono insopportabili. Se viceversa riesci a vedere il luogo e raccontarlo, tutto diventa scorrevole e piacevole. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 14:37
Se viceversa riesci a vedere il luogo e raccontarlo, tutto diventa scorrevole e piacevole. ***************** Infatti il punto è proprio questo: vedere il luogo. E se sai "vedere" un luogo anche il posto più anonimo può essere una fonte, di fatto inesauribile, di bellezza... allo stesso modo in cui, al contrario, il posto più bello del creato può restituirti solo banalità senza fine. |
| inviato il 22 Gennaio 2024 ore 15:00
Il destino finale delle nostre foto, ovviamente dopo la nostra dipartita e fatte salve, forse, quelle relative ai familiari : il cassonetto del non riciclabile. Motivo per cui se ogni tanto, con la freddezza del critico e non con l' amore del padre, provvedessimo a sfoltire l' archivio, per lo meno avremmo la gratitudine dei nostri eredi |
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