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@Lorenzo mi interessa leggere cosa scrive Bubu. Perché? Perché lui si appoggia alla sua esperienza "astro" che io non ho. Credo alle prove pratiche, all'esperimento, non alle teorie. In superficie ISO sembrerebbe semplicemente un gain applicato alla luce in entrata. Solo che ci sono modi diversi di implementare il gain da un punto di vista elettronico. Ci sono anche due tipi di rumore per quanto riguarda la sua origine. Può essere "shot noise" quando c'è abbastanza luce o genericamente "read noise" quando il rumore lo fa il sensore al 98% e di segnale ce n'è pochissimo. Sono due cose diverse. Personalmente so cosa aspettarmi dagli ISO quando il rumore è dato da shot noise al quadrato + read noise al quadrato sotto radice. Gli "astro" vivono in un universo diverso. Hanno a che fare essenzialmente con il read noise e SNR è linearmente dipendente dal sensore e basta a livello pratico. Hasinoff ha fatto una splendida carriera in Google partendo da qui: drive.google.com/file/d/1A72WEekZu7uGSraay3SYs37AA_B_EEFS/view?usp=sha Alessio Beltrami, un ing gestionale roso dalla passione per la matematico-fisica, ha riassunto le sue esperienze col rumore qui drive.google.com/file/d/1Daqw4WAijA55F4EuI-dAOLlUSOaJ4lTn/view?usp=sha Purtroppo è scomparso nel 2018. Alla fine usava una Canon 7DII e quelle Canon erano poco "ISO-Invarianti". Partendo da quello che chiamava "Fotocalcio" era approdato all'astro. Indispensabile per chi ha difficoltà a leggere speditamente l'inglese. Fare attenzione che si ferma al 2018. Sul Forum gira la panzana che i sensori non sono progrediti da una dozzina d'anni. Quello che vedono questi non addetti ai lavori è che la gamma dinamica non è progredita apprezzabilmente. Ma questo fisicamente significa che il silicio è il materiale che è, non può cambiare natura nel tempo. In particolare gli elettroni li mobilizza con un processo a due stadi. Gli incompetenti di stato solido (leggi: di meccanica quantistica e anche la più complicata) questo non lo sanno e ad ogni nuova uscita si aspettano salti prodigiosi, tipo ISO 1600 con meno rumore che ISO base (100 in genere). Ci cascano ing e anche informatici oppure tutti quelli che hanno una LORO idea del rumore nell'acquisizione di segnali. Su tutti questi ho un grosso vantaggio: so dalla spettroscopia quando applicare metodologie FT ha senso, cioè quando il rumore lo fa il sensore. Per cui sono diventato dirigente con FT-IR, ma FT-UV commerciali non ce ne sono perché in UV il rumore lo fa la sorgente, non il sensore. Non sono molti quelli che sanno queste semplici cose. Per chi è fuori da logiche scientifiche: confrontare il tempo per una toracica ai raggi-X con quelli per una Risonanza Magnetica (hanno tolto Nucleare altrimenti i nesci pensavano ci fosse radioattività, invece il nucleo è l'innocentissimo idrogeno H, tutt'altro che radioattivo).
Francamente io non ho di questi problemi, al massimo posso disporre di 80 asa, e se e quando non sono più sufficienti smetto di fotografare! Semplice no? In ogni caso la teoria è sempre la stessa, e allora si parte dalla sensibilità base, che si presuppone sia quella alla quale il sensore da il meglio di sé, e ogni volta che la luce scema si alza la sensibilità stessa... fino ad arrivare al limite della capacità del sensore, ovviamente. Ora è chiaro che, dal momento che nessuno ti regala alcunché, più si alza la sensibilita più diminuisce la qualità di immagine, ma questo si sa a prescindere... per cui spetta a ciascuno di noi stabilire quale sia il proprio compromesso accettabile. Semplice no?
francamente io tutti questi problemi con macchine moderne non ne vedo e addirittura scatto con m4/3. È la scena che detta quello che puoi fare, in situazioni critiche per esempio dove servono tempi alti (intendendosi maggiori di 1/1000) e sei gia alla max apertura consentita 2.8/4 ecc…vai su di Iso in automatico e poi al limite si va di post. Tutti i fotografi naturalisti lavorano in manuale e Iso auto, partendo dal minimo tempo che serve per la scena, intanto fanno la foto, poi se la situazione lo consente magari cercano di abbassare gli Iso allungando un po' i tempi, magari usando brevissime raffiche fino ad arrivare al tempo limite consentito dai sistemi di stabilizzazione. Sono automatismi che sul campo ti consentono di portare a casa la foto senza star li a pensare ma cercando si avere una buona composizione. Provato molte volte per esempio con animali fermi a usare tempi teoricamente sicuri di 1/125 o simili per tenere Iso bassi, anche una bava di aria muove i peli del manto di un leopardo o le penne di un passero e ti impasta tutto e devi tornare a 1/1000 se vuoi una foto nitida, credo che sia capitato a tutti fotografando cose simili.
Per il paesaggio immagino che in casi di luce problematica si usi il treppiede e/o tecniche di blending, scattando a valori Iso bassi….certo se c'é vento….
In prima approssimazione sono tutte osservazioni corrette..
Ma per esempio la leggenda o meno che scattare con ISO a frazioni di stop peggiori la resa è vera? A quel punto sarebbe un effetto di un ordine diverso e potrebbe fare cambiare le scelte pratiche...
La mia R quasi sempre lascia un margine di 1/2 stop sulle luci se uso la valutativa, si potrebbe riempire con 1/2 stop di compensazione che, fissando i parametri ottici, la macchina compenserebbe con gli ISO...
Sono tutte limature che potrebbero fare guadagnare qualcosa in SNR... non sconvolgono la foto ma potrebbero aiutare se venissero confermati ( che è lo scopo del post)
“ Ma per esempio la leggenda o meno che scattare con ISO a frazioni di stop peggiori la resa è vera? A quel punto sarebbe un effetto di un ordine diverso e potrebbe fare cambiare le scelte pratiche... „
Son cose prettamente strumentali, e non è manco sempre vero (forse a volte vero per me che ho sensore poco ISO-invariante, sicuramente non vero per sensori più ISO-invarianti): nella realtà poter avere l'esposizione che vuoi, con la terna che vuoi, con precisione di terzi di stop (o addirittura quinti di stop!) è una vera manna, e per fotografare poter usare le frazioni della scala può solo che essere un vantaggio. Siccome sono un praticone: sempre usato i terzi di stop per gli ISO, e mai riscontrato problemi a 5000 piuttosto che a 4000.
Insomma, MHO principesca: gli ISO sono come i rutti, vanno tenuti più bassi possibile perché sennò finiscono per dare noia, ma quando serve vanno lasciati andare liberi sennò poi ci si trova peggio con la digestione!
Vinci, io ho misurato l'SNR della mia R ad ogni step intermedio ISO. Non c'è nessun peggioramento nei valori intermedi.
Se vuoi fare ETTR, il problema non è quale tipo di misurazione esposimetrica scegli, ma occorre sapere individuare con precisione qual'è l'area più luminosa della scena, misurarla e poi dare una sovraesposizione corretta. Rispetto alla lettura base, puoi sovraesporre circa +2 1/3 EV. Anche questo valore è frutto di test.
@Vinci81, intanto mi pare una ottima cosa cercare di capire come fai tu quanto margine lascia la macchina prima di bruciare le alte luci, io ormai uso solo i blink nel mirino e l'istogramma l'ho tolto e i blink ragionano sul jpeg quindi c'è ancora margine, uno dei vantaggi delle mirrorless è proprio quello di vedere l'esposizione a mirino. Nel caso che citavi tu io pero per 1/2 stop proverei ancora a cambiare i parametri di base se possibile, tipicamente allungare 1/2 stop i tempi.
anche una bava di aria muove i peli del manto di un leopardo o le penne di un passero e ti impasta tutto e devi tornare a 1/1000 se vuoi una foto nitida, credo che sia capitato a tutti fotografando cose simili. ******************
Una bava d'aria muove anche le foglie di un albero, però se nella fotografia il tronco è ben fermo l'immagine è perfettamente valida anche se le foglie sono micromosse, allo stesso modo in cui, se a essere micromossi sono i peli del manto di un leopardo, o le penne di un uccellino, ma nel contempo gli occhi sono perfettamente a fuoco l'immagine è da considerarsi per ciò che è: ossia PERFETTA!
@Vinci Ale Z ti ha fornito un'ottima dritta. In pratica ti dice di misurare spot il punto più luminoso della scena e fare ETTR con + 2.333 EV. Vale per la sua Canon R, ha fatto prove. Per altre macchine il valore potrebbe essere diverso (in inglese: "headroom", previsto dalle Case per non sfondare le luci in casi estremi con una Valutativa/Matrix, ad esempio). Se vuoi capire il digitale devi usare RawDigger, altrimenti si possono prendere lucciole per lanterne. L'ETTR per molti è una specie di mistero, con spiegazioni anche comiche. A vent'anni dalla sua introduzione (Reichmann e Knoll (2003) che però sono incorsi in uno svarione grave concettualmente, scaricati Martinec dal sito P2P di Claff che ha revisionato il testo nel 2015) sono ancora pochi quelli che hanno capito che bisogna "riprendere" la sovraesposizione da un RAW lineare, non da uno "Standard" o anche "Neutral". Altrimenti ti slittano i colori, anche se spesso uno non se ne accorge. Questo è un Forum in cui un noto trombone predica da sempre "che conta è l'immagine finale e basta". D'accordo, occhio non vede cuore non duole. C'è anche il detto in inglese "ignorance is bliss" però.
@Frengod hai fatto sul pelouche prove perfettamente inutili, tipiche in questo Forum. L'illuminazione media è 31.64 cd/m2 e solo uno che non lo sa può sognarsi di usare 25,600 ISO. Riprovaci, abbassando l'illuminazione!
Carissimo, se lo sapessi non scrivessi qui. Sarei soddisfatto del mio sapere in un piacere tutto onanistico che esploderebbe nella cameretta.
Tornando seri. Io leggo. Se il mio contributo e' inutile, va bene. Ricominciamo da zero. Lasciamo stare cos'e' tipico o cosa non lo e' qui su Juza. Focalizziamoci sul miglioramento del risultato. Mi sono posto nelle condizioni in cui, solitamente, scatto.
Non me la sento di intervenire ancora (se non con battute puerili) poiche' sono ancora in fase di apprendimento. Non me la sento, ancora, di far domande, eppure lo scritto mi verra' sporadicamente e scrivero' delle cazzate immani (cit. 3:28)
PS: non mi sono mai sognato di dire a mio figlio "sei tutto sporco di fango ed erba, cadi sempre. Tipico di tutti i bambini"
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