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I migranti a Trieste


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avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 10:29

Buongiorno e intanto grazie a tutti per le preziose considerazioni.
Darò una risposta unica, perché mi pare di aver capito che in molti trovano gli stessi difetti alle foto.
La considerazione iniziale - a mia parziale discolpa - è che era la prima volta che affrontavo il genere reportage; questo, giustamente, a voi non interessa ma credo sia giusto acclararlo.
Ora passiamo alle considerazioni più generali.
Per quanto riguarda la distanza sono assolutamente d'accordo, nel senso che io stesso mi rendevo conto di non "entrare" nella scena come avrei voluto e dovuto.
In seconda battuta qualcosa che peggiora la mia situazione: la serie non è il risultato di una sera ma di almeno una ventina di giorni di scatti nell'arco dell'estate scorsa. In Piazza Libertà a Trieste l'atmosfera è fluida e non proprio tranquilla, soprattutto in alcuni giorni c'era tensione perché erano state decise misure più restrittive ai confini e anche un parziale sgombero del Silos. Scoppiavano risse tra i migranti e in generale erano piuttosto aggressivi: non con me, dico come clima generale. Questo aspetto mi ha un po' impaurito e forse anche a causa di ciò notate il distacco di cui sopra. Tenete presente che non sono un reporter di guerra, ma solo un critico musicale 68enne con la passione per la fotografia e una forte propensione a fare qualcosa per far conoscere situazioni poco rappresentate. È proprio questo il motivo che mi ha procurato "l'urgenza" di improvvisarmi fotoreporter: raccontare qualcosa che, almeno a Trieste, non trova spazio nell'informazione ufficiale o, perlomeno, non tanto spazio quanto dovrebbe.
Credo che quello che dice Mirko sia molto vero e cioè che le foto raccontano più a me che ero presente che agli altri. Nonostante ciò penso anche di aver fatto un accettabile lavoro di informazione - le foto e il testo hanno girato un po' - e quindi il mio obiettivo è stato raggiunto. C'erano persone che praticamente non avevano idea di quello che succede e soprattutto non erano al corrente che sul territorio agiscono organizzazioni di volontari che danno una mano. Mi è stato detto che dopo la pubblicazione gli aiuti di persone normali - in forma di coperte, forniture alimentari e non solo - sono aumentati un po', perciò nel mio piccolo qualcosa ho fatto e sono contento.
Potevo fare meglio? Sicuro, anche perchè l'esperienza mi dice che meglio si può fare sempre e soprattutto tornare nei luoghi dove hai scattato è utile, perché ci torni con un bagaglio tecnico ed emotivo più ricco. Circostanza che vale anche per un ...paesaggio e, credo, per ogni genere fotografico.
Appena riesco a organizzarmi andrò a scattare nel Silos dove c'è un enorme dormitorio a cielo aperto, con condizioni igienico sanitarie raccapriccianti: forse, con l'esperienza accumulata in questa serate, sarò più efficace.
In ogni caso vi ringrazio molto per il feedback, gentilissimi. Paolo

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 10:31

Per Stylo: la scelta del bn è stata fatta preventivamente proprio perché la luce era terribile. Le foto con molti protagonisti sono volute, perché pensavo di rendere meglio l'idea di caos. Grazie di nuovo. Paolo

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 11:50

Amfortas le giustificazioni,seppur interessanti,ovviamente non rendono migliore o peggiore un lavoro.
Sono critiche sulle foto e non sui tuoi intenti che sono nobilissimi ,ci tengo a precisare.
Se poi il tuo lavoro ha avuto comunque un impatto positivo e utile mi fa molto piacere e significa che non è stato inutile

la scelta del bn è stata fatta preventivamente proprio perché la luce era terribile


Io intendevo proprio la postproduzione del B/N, l'avrei fatta diversamente

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 11:57

Stylo, non era mia intenzione “giustificarmi “, ma solo contestualizzare. Il BN, notoriamente, è un'interpretazione della realtà: tu come avresti fatto? Grazie, Paolo

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 12:27

Va bene, ma il succo del discorso non cambia Sorriso

Come avrei fatto? Innanzitutto con programmi dedicati cercherei di limitare di più il rumore che risulta troppo invadente. Poi userei un b/n meno contrastato per non chiudere cosi tanto le ombre che vanno a peggiorare la lettura delle foto. Cercherei anche di aumentare un po' l'esposizione, rumore permettendo. Questo è solo indicativo, poi dovrei avere un raw tra le mani per essere piu preciso

Ps. La post è comunque l ultimo dei problemi

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 12:59

Ok capito. Il rumore è lasciato intenzionalmente nel mio caso perché pensavo contasse di più il messaggio - ma per te non è arrivato, quindi il rumore si “vede di più “ -. Anche il BN è volutamente cupo, per ovvi motivi. Poi, appunto, è questione di interpretazione, il BN è proprio una scelta personale. Grazie! Paolo

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 15:45

In seconda battuta qualcosa che peggiora la mia situazione: la serie non è il risultato di una sera ma di almeno una ventina di giorni di scatti nell'arco dell'estate scorsa.

Allora sì, evidentemente c'è un po' di difficoltà di "inserzione". Ma è normale: non si nasce sapendo fare tutto…

Appena riesco a organizzarmi andrò a scattare nel Silos dove c'è un enorme dormitorio a cielo aperto, con condizioni igienico sanitarie raccapriccianti: forse, con l'esperienza accumulata in questa serate, sarò più efficace.

Ma è un luogo gestito da qualcuno oppure no?
Se non lo è, ti consiglio di muoverti con attenzione. Non penso principalmente ad una questione di sicurezza personale (che magari presenta qualche criticità) ma soprattutto per evitare di fare errori di inserzione nel contesto che poi ti possono precludere la disponibilità delle persone.
Ad esempio fatti accompagnare da un volontario che conosce la situazione ed è conosciuto da chi abita lì. La prima volta vai senza fotocamera e parla con le persone, spiega cosa vuoi fare, torna a trovarli da solo, cerca di capire come passano le loro giornate. Da questo nasce il materiale per una storia.

Poi tirerai fuori la macchina. E magari anche qualche liberatoria da fare firmare…


avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 16:00

Ciao AleZ, sì se ci vado sono coperto, diciamo così, da qualcuno dei volontari. Ho fatto così dall'inizio e questo mi ha fatto guadagnare la stima delle persone (sia volontari sia migranti) che hanno capito che non ero lì per sfruttare la situazione ma con una motivazione seria: informare. Pensa che i volontari sono rimasti sorpresi da questo mio atteggiamento perché, testuale “ci sono un sacco di persone che vengono a fotografare una situazione di disagio per farsi belli con gli amici”.
Quanto al Silos è una struttura comunale adibita a parcheggio, ma una parte particolarmente degradata ora è occupata e fa da dormitorio per i migranti. È a 200m dalla Piazza delle Libertà dove ho scattato le foto.
Fotografare persone non è nelle mie corde, non sono capace di fare neanche ritratti, non è nel mio DNA. Ci provo per ampliare le mie conoscenze e per dare un contributo di civiltà.
Per quanto riguarda la mia opinione su un certo tipo di ritratti femminili, meglio che taccia.
Ciao e grazie! Paolo

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 18:16

Fotografare persone non è nelle mie corde, non sono capace di fare neanche ritratti, non è nel mio DNA.

Sorriso
Nemmeno io so fare ritratti. Ma in situazioni come quella che hai descritto mi ci sono trovato diverse volte negli anni.
In bocca al lupo !
Sorriso

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 19:44

ma per te non è arrivato, quindi il rumore si “vede di più “


Se lo dici te..

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2023 ore 20:13

Stylo, volevo solo dire che non avendo tu apprezzato nulla delle foto forse i difetti ti appaiono più evidenti. Ciao, Paolo

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