| inviato il 02 Novembre 2023 ore 14:29
Maurizio te l'ho spiegato, più si spingono verso il delta estremo e più le proposte del sistema fuji diventeranno appetibili. Poi è normale che chi non le considera (con la dovuta attenzione) poi si stupisca del successo che hanno questi strumenti. Con un terzo del peso ed un quinto del prezzo raggiungi risultati che si avvicinano... secondo te le masse alla fine cosa scelgono? Sei proprio convinto che i numeri degli anni passati saranno confermati anche in questo e nel prossimo? Però quando lo scrivevo io che un equivalente FF 24-105 2.8 fisso era tanta roba mi prendevano sempre sotto gamba, mentre adesso è diventata la soluzione super... Giustamente qualche "Pro" in quel post ha già evidenziato il fatto che lo sviluppo delle lenti FF RF sta trascurando quello che realmente chiederebbero loro, delle lenti leggere e professionali (bastandogli degli 1.4 a prezzi e pesi contenuti). |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 14:36
Istoria tempo fa Fuji voleva fare un 33 F1.0 per avere il corrispettivo del classico 50mm F1.4 per FF. Non c'è riuscita, veniva una lenta troppo grossa, costosa e pesante e quindi hanno modificato il progetto ed è uscito il 50 F1.0. Io eviterei quindi di fare paragoni assurdi tra lenti normali apsc e lenti estreme per FF che fanno cose molto molto diverse tra loro. Penso che nel mercato ci sia spazio sia per FF sia per APSC se gli smartphone non lo cancellano. |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 14:57
Tempo fa Fuji avrebbe fatto una cappella ed infatti il 50 f1 è una lente fine a se stessa... Ti sembra che abbia sbaragliato il mercato? Il problema è che le lenti estreme per FF che fanno cose molto diverse... a quanti servono in realtà? Quanti 50 f1 hanno venduto e quanti 56 f1.2? E torniamo in tema... poi non ci dobbiamo stupire se Fuji ha difficoltà a soddisfare la domanda, perchè al netto del tifo da stadio che c'è su Juza il mercato sta dando un responso molto molto più vicino a ciò che sostengo io da anni e cioè che Fuji programma il suo sviluppo sulle esigenze concrete dei suo target. |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 15:01
Non penso che lo scopo delle lenti estreme sia la vendita in quantità massiva ma quello di conquistare alcune specifiche utenze alto spendenti. Se mi parli del 56 f1.2 wr ti faccio notare che un 85 f1.8 per ff ottiene gli stessi risultati pesando e costando meno. Il vantaggio dei sensori minori lo si perde quando si cerca la stessa pdc di sensori più grandi mentre sui tele lo puoi sfruttare come dimostra il 150-600 xf. Eviterei di parlare dell'andamento del mercato nel suo complesso a meno di avere i numeri precisi |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 16:58
Personalmente non condivido la necessità di accreditare il sensore aps-c nei confronti del fullframe, è innegabile che la qualità si è avvicinata tantissimo e questa necessità dei formati maggiori è legata anche a come si muovono le "major". Sono certo al 100% che ad un blind test di scatti misti aps-c/ff, la maggior parte di noi ne sbaglierebbe tantissimi, io stesso mi confondo quando guardo scatti fatti con la A7R4 e scatti fatti con la X-T5. La cosa che non deve perdere di vista Fuji è la sua filosofia, l'immediatezza di utilizzo, la razionalità dei suoi corpi. Per me, Fuji vende per le sue scelte specifiche, non perché ha un sensore aps-c. Quando faccio street, poter sistemare diaframmi, iso e tempi a macchina spenta intanto che mi avvicino, non ha prezzo. E poi, anche se non è funzionale, la serie X-T e la serie X-PRO sono proprio belle da vedere, anche l'occhio vuole la sua parte. Il form factor simil reflex ormai è diventato stucchevole, almeno per me. |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 17:50
Pierino anche io penso che APSC abbia una sua dignità propria e proprio per merito di Fujifilm però non trovo corretto minimizzare le differenze che esistono tra i vari formati. Sarà ognuno a valutare la scelta migliore per le proprie esigenze. Le sensazioni che descrivi sono molto personali, a me ad esempio piace il feeling Sony che è proprio l'assenza di ogni feeling: con gli automatisimi mi permette di fare foto senza pensare alla macchina, pensando solo alla composizione e all'apertura che è molto diverso dal feeling fuji con le sue ghiere. Io non amo i corpi vintage ma per capirlo ho dovuto provare. Penso che ognuno abbia semplicemente i suoi gusti. Fuji comunque ora ha in gamma corpi "vintage" come la XT5 e corpi con impostazioni "standard" come XS20 e XH2. La filosofia si adatta al mercato e ci mancherebbe. |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 17:55
@MaurizioXP Assolutamente d'accordo con te, tieni conto che hai un grosso vantaggio su di me, 20 anni di differenza e ti invidio! Io sono cresciuto con una Pentax MX e conservo sempre un bel ricordo di quei tempi (e di quell'età ovviamente). Sulle macchine più "tradizionali" mi trovo più a mio agio, non so come descriverlo, mi sento a casa. Ho avuto Sony per un sacco di anni (ho iniziato con le prime SLT) e nonostante ciò, ho sempre sofferto di qualcosa che mi mancava. Se avessi i soldi, per fare tutto meno l'avifauna, mi prenderei una bella Leica M, anche dell'autofocus fine di mondo mi interessa molto poco... chiaramente sono posizioni assolutamente soggettive e frutto di esperienza diverse, tutte rispettabilissime! Sulle differenze qualitative, sono un poco più dubbioso, quelle le vedo molto meno. La cosa che mi dispiace dell'aps-c è non poter usare le vecchie ottiche analogiche con la focale per cui sono state pensate. Mettere sulla X-PRO3 un bel summilux 28mm è una figata spaziale, però appena metto l'occhio e vedo che in realtà ho l'equivalente di un insipido 42mm mi passa l'entusiasmo... |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 18:13
@Pierino 20 anni veramente? Io effettivamente la parte analogica l'ho persa, ma ho visto mio padre scattarci. Fuji secondo me fa bene ad avere una offerta differenziata che si rivolge a utenze diverse e su questo Nikon sta seguendo l'esempio. Canon invece continua col suo design di saponette arrotondate e Sony col suo design tecnico industriale freddo e disumano (come piace a me ). Sul tema qualitativo io le differenze le vedo ma ognuno farà le sue valutazioni. |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 18:39
“ Se avessi i soldi, per fare tutto meno l'avifauna, mi prenderei una bella Leica M, anche dell'autofocus fine di mondo mi interessa molto poco... chiaramente sono posizioni assolutamente soggettive e frutto di esperienza diverse, tutte rispettabilissime! „ Io se avessi i soldi (ed uno sherpa) mi prenderei una GFX100 II con 3 o 4 obiettivi, altro che apsc o fufu, li si che si vede la differenza. Ho avuto modo grazie a Sem di fare un paio di scatti con la 100S con l'85 1,4 Zeiss C/Y e sono rimasto basito. Il bello è che si possono usare obiettivi ultraluminosi ma chiusi di uno o due stop, quindi alla loro massima risolvenza ma mantenendo comunque un bokeh super. Magari quando vado in pensione, potrei fare anche a meno dello sherpa, dato che sarò molto meno stanco... |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 18:44
Robi concordo assolutamente,se qualcunaltro me la paga e me la porta la prenderei anche io |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 19:13
“ La cosa che non deve perdere di vista Fuji è la sua filosofia, l'immediatezza di utilizzo, la razionalità dei suoi corpi. Per me, Fuji vende per le sue scelte specifiche, non perché ha un sensore aps-c. „ Sono d'accordo sullo specifico di Fuji: la filosofia, a partire dal sensore X-TRANS e dal form factor. Penso però che questa filosofia e questo form dipendano anche dal formato APS-C. Sul fatto che questo nuovo sensore da 40 sia vicinissimo alla resa di un FF, concordo pienamente. Il confronto posso farlo con i 24 della Z5, ma qui Pierino e Zanmar (e Istoria che vede i files dell'assistente) vengono dalle Sony superpixellate e sanno meglio di me. Per quanto riguarda il MF Fuji, mi piacerebbe sicuramente provarlo: ma non mi pongo nemmeno il problema di acquistarlo o meno, perché costa un botto. Zero pensieri. |
| inviato il 02 Novembre 2023 ore 21:07
Maurizio <<non trovo corretto MINIMIZZARE le differenze che esistono tra i vari formati>> si quello lo avevo capito mentre io <<non trovo corretto ENFATIZZARE le differenze che esistono tra i vari formati>>. Sono punti di vista differenti ma, a differenza tua io ho portato parecchi esempi di applicazioni sul campo in cui la ricerca SPASMODICA della minor PDC sia assolutamente ininfluente, se non deleteria per tantissimi ambiti applicativi. Una maggiore consapevolezza fotografica, che solitamente si matura con il tempo e con l'esperienza, porta il fotografo verso una capacità narrativa per la quale una PDC troppo ridotta diventa un ostacolo proprio all'immediatezza della narrazione. Abbiamo letto per anni di questo giudizio positivo sul "isola il soggetto dallo sfondo" che nella sua applicazione ultima è arrivato a SPAPPOLARE lo sfondo rendendolo completamente illeggibile. Ne sono stato affetto anch'io per lungo tempo e proprio uno strumento "troppo" pompato come il FF mi ha sviato dalla vera comprensione delle tecniche narrative. Scattavo immagini del wow a prima vista, dei mille like, del... sei bravissimo... mentre erano semplicemente il frutto magari un un 70-200 2.8 a massima apertura che offriva in pasto ai, passami il termine, lettori incompetenti delle immagini che riviste oggi lasciano il segno del NULLA che erano. Quindi mi spiace ma no... per me minore PDC a parità di quantità di luce che entra in un diaframma oggi è un MINUS non un PLUS. Per la mia nuova consapevolezza molto meglio una lente che mi permette di avere un ottima QUALITA' di sfocato piuttosto che una che mi offre una grande QUANTITA' di sfocato. Perchè anche nei tuoi richiami poni sempre l'accento su quello, trascurando il fatto che un 56 1.2 wr non ha semplicemente uno sfuocato qualsiasi ma ne ha uno che ti permette un'ottima cremosità associata alla capacità di lasciarti intraleggere lo sfondo. Quando sono passato da FF ad APSC ho, fortunatamente, aperto la porta alla cifra della mia narrazione ed oggi prima di fare ritratto mi concentro un buon 40% sul "dove" piazzare il soggetto perchè quello sarà l'elemento che assicurerà LONGEVITA' alla fotografia. Una foto che non è in grado di "raccontare" è e sarà sempre solo una foto di tipo "commerciale" buona solo per vendere un "prodotto" (perchè li serve che catturi subito) e per vendersi a chi non ha le basi per poterne comprendere la banalità ed infatti i social se sono strapieni ma, giustamente, quelle immagini hanno la dignità di un secondo. Mentre una foto che "racconta" rimarrà impressa ed avrà un impatto nel tempo esponenzialmente superiore. Spesso chiedo... ma quanta meno PDC ti serve per poter produrre una buona foto? Cioè... veramente un 1.4 oppure un 1.2 ma al limite anche un f2 su apsc ti sembra insufficiente per poter produrre un buon racconto? Ecco, a me piacerebbe che sempre più persone potessero avere una consapevolezza di questo genere (ma sta succedendo, pian piano ma sta succedendo) ed io stesso noto nella mia evoluzione un netto miglioramento che è paradossalmente inversamente proporzionale al diaframma aperto che uso. Col tempo sto iniziando a produrre, e saper gestire, immagini con più elementi all'interno della storia che sto andando a comporre ed è molto più difficile ma, credimi, ti aiuta a produrre immagini realmente migliori e molto più longeve. Tutto questo per dirti che NO per me minore PDC a parità di diaframma non è il bene assoluto anzi... è proprio il contrario di quello che mi serve oggi. Voglio tanta luce (buona, non quella "inventata dal sensore) ma voglio al contempo avere la giusta PDC per poter raccontare una storia più profonda. Motivo per il quale anch'io sarei attratto dal medio formato ma al contempo mi rendo conto che incorro sempre nell'effetto WOW che sicuramente mi allontanerebbe da un possibile racconto e starei li a vedere quanta cavolo di tridimensionalità ha quella foto!!! Senza pensare a cosa realmente RACCONTA quella foto. Poi è ovvio che anche con una FF o con un medio formato puoi chiudere ma a quel punto a cosa ti servono tutti quei pesi, ingombri e soldi in più spesi? Oh ti parlo della media del FF non parlarmi delle lenti terze da fiera dell'Est ;) Non stupiamoci se una XT5 basta e avanza per una fetta sempre maggiore di utenti consapevoli. |
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