| inviato il 02 Marzo 2023 ore 16:28
Una volta che le AI saranno diventate realmente più potenti del cervello umano, gli uomini comuni non conteranno più nulla, ma la volta che le AI diventeranno veramente intelligenti, ovvero autonome, diventeranno inutili anche quei pochi uomini che per ora le comandano. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 16:56
personalmente, spero che nessuna macchina venga mai resa veramente *autonoma* che siano i sistemi di guida, piuttosto che banali impianti di domotica....ma che soprattutto non vengano lasciate libere nella fase di apprendimento. Perchè significa avere AI che si sviluppano fuori controllo. Quel rischio di ribellione che adesso sembra fantascienza, potrebbe verificarsi a causa di bug nella "programmazione", come qualsiasi altro software, ma che si amplifica per via delle innumerevoli possibili evoluzioni durante l'autoapprendimento. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 19:49
“ Quel rischio di ribellione che adesso sembra fantascienza.. „ ma quale ribellione, sono figlie della kultura arcobaleno ho letto che le prime AI che lavoravano a briglia sciolta erano fortemente razziste, quindi hanno cominciato a mettere i paletti, giustissimo, solo che a forza di piantare paletti ora c'é un eccesso di zelo da comiche che si rifiuta di creare una poema sui cattivoni Trump Stalin o Putin, invece su Biden e Zelensky ha fatto un poema in stile nord coreano adoratori di Kim Jong-un |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 23:00
ho letto, premesso che non apprezzo i testi dove per esprimere un concetto usi il bold o il maiuscolo posso concordare sui rischi ma dato che siamo in beta e che i dati raccolti servono proprio a definire un modello target strutturato non vedo il problema. L'articolo sconta delle ingenuità secondo me e tendenzialmente demonizza i lati negativi troppo sommariamente; in certi tratti ironizza sulla capacità di giudizio del lettore. Su una cosa invece concordo in pieno, molti non sono pronti e l'ingenuità dei 100 video su YouTube che mettono alla prora una beta GPT-3 fanno sorridere. La quantità di analisi e profilazione che da anni i social fanno su di noi è più invasiva e oggettivante presente ma suscita meno stupore e preoccupazione. L'ho già scritto in un'altra discussione, a scuola di mia figlia hanno fatto una conferenza spiegando cos'è GPT3, fin tanto che è beta e free, e su come va usato e anche su come i prof ti beccano capendo se lo usi per copiare o per farti fare i compiti ( e resti un somaro). Io consiglio prudenza nei giudizi, guardando quello che già viviamo oggi con la tecnologia e le nostre abitudini. Almeno questo è il mio approccio all'uso che faccio di GPT rispetto alle app ed ai social. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 23:43
Una domanda: esiste l'intelligenza artificiale o le intelligenze artificiali? Se fosse valida la seconda ipotesi, fra quanto è previsto lo scontro che porterà al dominio di una sulle altre? Essendo un prodotto dell'uomo può finire solo così. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 23:53
“ Una domanda: esiste l'intelligenza artificiale o le intelligenze artificiali? „ @Perazzetta Ettore è già una realtà se parliamo di AI. lo puoi valutare tu stesso confrontando la tua esperienza usando Amazon e anche quanto google c'entra i tuoi interessi conoscendo le tue abitudini. Parte del database dei due colossi è molto simile ma giocano ognuno per se. Entrambi sono guidati da manager in carne ed ossa ma lavorano su algoritmi e statistiche che alimentiamo noi. Si tende sempre a demandare a terzi la responsabilità ma la fonte |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 3:21
da assoluto ignorante ho cercato di capirne di piu, le paure di una societa futura distopica governata delle AI e irrealistica l'unico pericolo e che diventeremo piu stupidi perche useremo sempre meno il cervello, in un futuro i lavori intellettualmente complessi li demaderemo alla AI, fino ad arrivare a cose banali, come spiegarci in modo semplice un articolo di giornale o scrivere una mail, scordatevi pero di interpretare il comportamento di vostra moglie, anche l'Ai li andra in panne da ragazzo in una antologia di fantascenza uno dei racconti che piu mi colpi, fu Nove volte sette di Asimov, dove l'uomo in una societa avanzata governata dalle macchine, si riappropriava con carta e penna delle basi della matematica dandogli un senso di potere che solo la conoscenza ti da |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 8:45
“ in un futuro i lavori intellettualmente complessi li demaderemo alla AI „ e regrediremo tutti al livello di quelle persone che già oggi sarebbero in grado di fare solo quei lavori manuali "di bassa lega" che non esistono più perché già li stiamo demandando alle macchine. Così, prima di giungere al risultato di quel racconto di Asimov dovremo passare per un nuovo Medioevo, ovvero per un periodo di decadenza della conoscenza. Non che ci siamo poi così lontani: secondo i dati raccolti in merito al rapporto tra livello di scolarizzazione e reali capacità acquisite, tra i giovani c'è uno spaventoso grado di "analfabetismo funzionale", ovvero, quando leggono un testo minimamente complesso, comprendono il significato dei singoli termini, ma non quello dell'intero discorso. Accadeva anche 50 anni fa, quando chi era in possesso si e no del diploma di quinta elementare tentava di leggere un testo universitario; solo che oggi accade a diplomati e laureati che tentano di leggere testi al livello delle riviste divulgative che quelli della mia generazione leggevano ai tempi in cui frequentavano la scuola media, a cavallo tra gli anni '60 e '70. Provate a dare un volume della Storia dell'Arte, scritto da G. C. Argan, in mano a un ragazzo che oggi frequenta il Liceo Artistico; oppure provate a far leggere "Teoria del campo" di A. Marcolli ad un iscritto al Politecnico di Milano e vediamo quanti ne vengono a capo!?! E non si tratta di un problema riguardante unicamente il panorama italiano. “ l'unico pericolo e che diventeremo piu stupidi perche useremo sempre meno il cervello „ Hai detto niente!?! |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 8:54
“ Provate a dare un volume della Storia dell'Arte, scritto da G. C. Argan, in mano a un ragazzo che oggi frequenta il Liceo Artistico; oppure provate a far leggere "Teoria del campo" di A. Marcolli ad un iscritto al Politecnico di Milano e vediamo quanti ne vengono a capo!?! „ Forse sei stato sfortunato, lo scrivo perchè ho il riscontro, mia figlia fa il liceo artistico; mi ha rubato tutti i libri che avevo. In ogni caso sono cambiati anche i tempi e siamo noi a non capire come giudicarli Io non mi azzarderei a dare fare giudizi sui giovani, io l'ho imparato sulla mia pelle durante i corsi di fotografia; "quando sono interessati" sono svegli e hanno una capacità di assimilazione con gli strumenti moderni che noi ci sognavamo e una capacità di sintesi e collegamenti tra le discipline molto articolata. |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 9:01
Io da amante dei videogame ( che reputo una forma d'arte) sono veramente curioso e affascinato da cosa ne può uscire fuori. Per la vita reale non mi preoccupo più di tanto, se ci sarà qualcosa di realmente utile lo userò senza farmi teoppi problemi (peraltro non certo risolvibili da noi). |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 9:33
“ In ogni caso sono cambiati anche i tempi e siamo noi a non capire come giudicarli „ Spesso basta leggere come scrivono sui social Assimilare e comprendere non sono sinonimi. Anch'io se dovessi basarmi solo sui miei figli darei probabilmente giudizi diversi, ma qui si tocca il problema riguardante il rapporto con la famiglia e le motivazioni e il supporto, soprattutto culturale, che questa può fornire. Ma già alla fine degli anni '90, quando ancora insegnavo, le famiglie in grado anche solo di "interessarsi" alla crescita dei figli erano in netto calo. Sai, si fa presto a parlare di luoghi comuni, ma francamente ne vedo parecchi anche dall'altra parte della barricata; è sempre accaduto che un nuovo strumento fosse utilizzato più facilmente dai giovani, è normale in ogni epoca, ma solo oggi si parla in continuazione di "demandare" agli strumenti il lavoro intellettuale e, paradossalmente, solo negli ultimi decenni stiamo dimenticando che la crescita intellettuale si basa in gran parte anche sulle capacità manuali. Affibbiamo sempre di più il lavoro manuale alle macchine e tra poco anche quello intellettuale; buon per te che non ci vedi un rischio concreto di decadenza culturale. Poi è ovvio che qualcuno dovrà mantenere un minimo di controllo sulle macchine e perciò le capacità necessarie per farlo, ma trovo molto preoccupante il fatto che l'intero sistema sia indirizzato proprio a far si che un domani il pensiero rimanga appannaggio di quei pochi; per capire che l'indirizzo è proprio questo basta osservare quale sia oggi l'ambito su cui si concentra maggiormente lo sviluppo delle AI: la profilazione di ogni singolo utente della Rete |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 9:44
con le AI c'è un cambio di paradigma, prima le macchine sostituivano il lavoro manuale, le AI nascono per sostituire il lavoro intellettuale, questo molti non lo hanno capito |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 9:56
“ questo molti non lo hanno capito „ Ma molti forse si: guarda quanti giovani italiani stanno smettendo sia di istruirsi che di cercare lavoro... (che faccina metto, scherzosa o seria?) |
| inviato il 03 Marzo 2023 ore 11:25
l'AI é un futuro che non mi riguarda, nessuno qui vedrai le vere implicazioni che avrà sulla società futura possiamo solo fare delle previsioni, quello che posso dire e che con l'avvento del web e poi dei social la politica ha perso completamente il suo peso prendiamo l'America, ad inizi 900 smembrò il monopolio petrolifero dei rockfeller perche aveva acquisito troppa ricchezza e potere e cercava di influenzare le scelte politiche, oggi e impensabile smembrare le varie amazon google o meta, non riescono nemmeno a fargli pagare le tasse in base al fatturato, qui in Europa siamo al ridicolo per quello che pagano e questi governeranno le AI e indirettamente anche la società, in confronto i social di oggi sono quisquilie |
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