| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 20:17
Vorrei prendere un flash da studio potente (1000w) usato; per uso amatoriale ed esclusivamente al chiuso Onestamente mi sembra tanto, parecchio, troppo potente! Se è un flash che ti consente di scattare in HSS o che ha frazionamenti di potenza fino a 1/256 allora sì ma se è limitato a 1/16 beh, rischieresti di poter scattare sempre oltre f/9-11. Un po' limitante. A meno che non voglia fare scatti a raffica a minima potenza per avere un T.01 molto veloce da cristallizzare l'azione (ma hai parlato di still life e ritratti in studio). In ogni caso con questa potenza (1000W/s) se non adeguatamente frazionata i ritratti a f/2,8, f/2 o f/1.4 li puoi fare solo con la luce pilota Che flash hai intenzione di prendere? Che budget hai a disposizione? Potresti prendere a pari euro un flash nuovo più versatile ed adatto alle tue esigenze (esempio un Godox AD200 Pro o AD300 Pro) |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 20:18
“ Vorrei prendere un flash da studio potente (1000w) usato; per uso amatoriale ed esclusivamente al chiuso. Per ora ne ho uno nuovo da 400w che non mi da problemi ma sono qui a chiedervi a cosa stare attendo nella scelta dell'usato. Ci sono difetti, anomalie che renderebbero una torcia inutilizzabile ed irreparabile? Le luci modellanti si trovano facilmente per qualsiasi modello? Grazie a chi vorrà aiutarmi „ Anche io sto valutando oggetti simili, visto che Elinchrom ha dei prodotti interessanti. I punti critici sono diversi, a mio avviso: 1) compatibilità. Questo è l'ostacolo principale, per me. I sistemi fotografici Canon (reflex, serie m, serie r) sono "chiusi", nel senso che Canon non fornisce a terzi dei dettagli tecnici circa il funzionamento dei prodotti. Pertanto i costruttori di prodotti "compatibili" possono solo lavorare con il reverse engineering: il problema di tale approccio è che tra un modello di fotocamere e l'altro - o anche solo con un aggiornamento di firmware - Canon può modificare le logiche di funzionamento della macchina, ad esempio per aggiungere nuove funzioni o migliorare le prestazioni, e questo può generare dei problemi di compatibilità. Pertanto ci si trova a convivere con tale incognita: se poi il flash esce di produzione, a un certo punto il costruttore smette di fornire assistenza e aggiornamenti, per cui le rogne a livello di compatibilità aumentano, soprattutto se si utilizzano fotocamere recenti. 2) disponibilità di centri di assistenza sul territorio italiano: dover spedire il flash all'estero comporta dei costi e, nel caso in cui si debba spedire il tutto fuori dalla UE (ad esempio in Cina o negli Stati Uniti), la cosa diviene anche poco pratica, viste le tempistiche e le possibili rogne in dogana. 3) disponibilità di ricambi e assistenza: dopo l'uscita di produzione di un flash, solitamente le parti non vengono fornite ad libitum, così come l'assistenza, bensì per un periodo di tempo limitato. I flash da studio possono richiedere più manutenzione di un normale speedlite, dato che alcuni di essi hanno un sistema di raffreddamento attivo, con ventola: tuttavia, come accade con i computer, si può depositare della polvere all'interno, per cui può essere necessario fare eseguire una pulizia periodica. Nel caso peggiore si dovrà fare sostituire la ventola (probabilmente specifica per quel dispositivo) e, se mancano i ricambi... Ad esempio, nel caso di Elinchrom, a quanto pare l'unico centro di assistenza italiano è Apromastore. Tuttavia, se il prodotto è fuori commercio da oltre 10 anni vi sono delle limitazioni, per quanto concerne la riparabilità: www.apromastore.eu/come-spedire-un-flash-elinchrom-in-riparazione/ 4) trattandosi di dispositivi elettronici, è molto difficile stabilire la durata residua, a meno di evidenti problemi. Tuttavia le lampade o l'elettronica possono cedere da un momento all'altro. Mi è capitato con uno speedlite Canon 600 ex ii-rt: nonostante l'avessi acquistato nuovo, dopo qualche anno di utilizzo (fuori garanzia, ovviamente) si è verificato un malfunzionamento della main pcb (che viene fornita in blocco con il pannello posteriore e lo schermo lcd). Il solo ricambio costava 120 euro, quando con 250-300 euro si può acquistare uno speedlite 600 ex II-rt usato. Su un flash da studio, i costi saranno mediamente maggiori, per cui valuterei seriamente la questione della garanzia, anche sull'usato, visto che ci vuole poco a fare vanificare il risparmio nel prezzo di acquisto, rispetto a un prodotto nuovo. |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 20:41
Difficile dare una risposta concreta. Ogni set necessita di verifiche per dosare e dominare la luce al meglio per il soggetto da riprendere, si parte con uno schema, magari classico e poi ci si trova a sconvolgerlo totalmente. A mio parere è importante avere un'idea, un progetto da realizzare e adeguare gli strumenti a disposizione per ottenere il risultato voluto. I diaframmi utilizzati più spesso con il FF sono f.5.6 - f.8 - f.11, andare oltre si rischia di cadere nella diffrazione, a meno che non si stia utilizzando una fotocamera in grande formato. Il 1000 io lo utilizzo con un deep softbox da 120 cm. con doppio diffusore e mi ci trovo benissimo con iso 100 e i diaframmi di cui sopra, a volte anche con griglia a nido d'ape, raramente alla massima potenza, ma sempre in abbinamento ad altri due flash in streep lite 30x150 da 500 watt/" ed un altro 1000 che dedico allo sfondo quando necessario. |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 21:37
In merito agli ultimi interventi, in particolare quello di Riccardo Arena Trazzi, ho bisogno di qualcosa che faccia un botto di luce. Se leggi quanto ho scritto prima mi serve per illuminare a figura intera, iso 50 (ma anche meno) e da F22 in su. Con il godox da 400 w e softobox a tutta potenza arrivo a fare bene primi piani e fino a mezzo busto, ma se volessi allargare dubito che ce la farei. Userei principalmente un banco ottico per cui queste aperture sono la prassi, e gli obiettivi fatti a posta per ridurre i problemi di diffrazione. Non ho problemi di firmware per fortuna, né di compatibilità tra vari marchi. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 0:27
È sicuramente un campo di nicchia. In tal caso, se non ti interessano tempi veloci o frazionamenti di potenza sì. Innanzitutto potresti valutare una soluzione semplice ma brutale: prendere due KS400 e metterli dietro lo stesso ombrello. Se ciò non ti soddisfa allora puoi vedere la serie da 600W/s di cui non ricordo la sigla completamente manuale. Partiamo dal listino del nuovo: store.godox.eu/it/46-flash Ci sono flash da 1000W/s a 400 euro nuovi. Che modello usato hai trovato e a che prezzo? Se è il bulbo o la lampada pilota a preoccuparti qua trovi i ricambi: store.godox.eu/it/76-bulbi-e-teste-flash Se ti preoccupa l'assistenza in Italia non c'è ma c'è in Polonia: www.f-service.pl/en/ Che cosa preoccuperebbe me in caso di acquisto usato? - Che non gli sia mai caduto a terra - Che il sistema di raffreddamento funzioni correttamente e non vada in surriscaldamento nel mezzo di un lavoro - Che l'aggancio non dia segni di cedimento lato stativo o bowens - Che abbia un modulo WiFi funzionante e compatibile con trigger e flash che già ho - Che non abbia il display rotto |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 2:18
Acquistando un flash usato personalmente mi accerterei soprattutto che sul mercato siano reperibili le lampade di ricambio.. e spiego ho 2 Hensel da 500 WS acquistate nuove negli anni 2000 qualche anno fa rientrando da uno shooting scopro che una delle due torce non funziona più ed ha la lampada bruciata... Alla fine trovai la lampada sostitutiva da Hensel Stati uniti al modico prezzo di 210 € +SS alla fine ho rinunciato all' acquisto della lampada con quei soldi mi sono preso 2 Neewer 400 s pro che poi ho integrato con un il medesimo modello da 600WS personalmente ritengo importante che una torcia permetta una buona regolazione della potenza ed i modelli che ho preso permettono riduzioni sino ad 1/64 con decrementi di 1/10 di stop. hanno pure un trigger proprietario integrato. Unica cosa che rimpiango delle hensel è la luce pilota che era alogena da 300W Poi vabbè mi sono preso pure un' AD600 Pro della Godox ecc. ecc |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 11:24
Si Riccardo, dici bene; non mi servono tempi veloci ed altre raffinatezze. La soluzione 'brutale' la sto considerando. Prendere un altro Godox 400W nuovo mi farebbe anche risparmiare un bel po'. Mi frena la praticità del sistema. Con un solo flash+bank tutto si semplifica ed il lavoro (o meglio: il gioco) è più pratico e ripetibile. Con due flash dovrei arrangiare un diffusore con maggiori difficoltà a regolarne e replicarne in maniera consistente gli effetti. Con la pellicola le cose sono un po' diverse rispetto al digitale, dove puoi scattare a manetta, controllare subito il risultato e modificare le luci al volo. Con la pellicola uso l'esposimetro e faccio qualche 'polaroid' con la digitale per stabilire lo schema delle luci iniziale. In seguito, se faccio modifiche come spostare la luce, mi regolo solo con esposimetro e con le distanze calcolando la caduta della luce. Con questa modalità utilizzando un solo flash+softbox è più prevedibile l'effetto finale rispetto ad es a diffusori improvvisati con teli messi d'avanti a due flash.... Onedream, grazie è chiarissimo anche il tuo commento |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 11:35
I flash da studio normalmente vengono definiti con i Watt, poi magari anche loro hanno un NG ma da quello che ne so gli NG dichiarati dalle case costruttrici non sono molto veritieri nemmeno negli speedlite. Ritornando all'autore del topic, così per capire ma a cosa ti serve un 1000W in studio? Il ho il Godox 400W e faccio tranquillamente figure intere a f/10 e ISO 100 con softbox da 120 cm. Secondo me sarebbe meglio prenderne due da 600W semmai, calcola che non tutti i flash puoi abbassarli di potenza quanto vuoi, alcuni hanno un limite tipo 1/32 - 1/64 ecc e quelli dove puoi abbassare molto costano di più. Cosa intendi dai 22 in su? Tu scatti a f/22? E se si, la domanda è: perchè? |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 11:46
non capisco una cosa ma perchè scattare a 40 50 iso e f22? in studio mai andato oltre f11 e di norma f8 mi basta, ma poi ripeto 40 50 iso che non sono nemmeno nominali a che pro? |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 11:53
Attenzione che credo si parli di scatti con banco ottico e pellicola in B/N. Almeno se lo compreso bene la spiegazione di Teofilatto. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 12:03
Grazie Anam72. Si ragazzi, se leggete i messaggi precedenti è chiaro. Lo ripeto: mi serve un flash abbastanza potente da fare figura intera in studio con BANCO OTTICO, pellicole poco sensibili e da F22 in su. Perché f22? perché con le lastre se scatti a f8 hai una profondità di campo troppo ridotta e vorrei avere tutto a fuoco |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 12:05
ah scusate non avevo letto. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 12:16
@ Kinder74 Teofilatto scatta con un banco ottico con il quale, dipendendo dal formato della pellicola, diaframmi come f.22, f.32, f.45 ma anche oltre, sono la normalità (in relazione al formato della pellicola). A mio parere utilizzando marche differenti di flash nello stesso set, permane il problema della temperatura colore differente per ogni lampada anche scattando in BW, ci si potrebbe ritrovare con il soggetto illuminato a chiazze più chiare e più scure e passaggi tonali poco gradevoli. Poi dipende anche da cosa si vuole ottenere, dagli schemi utilizzati, per esempio in backlite (oppure corretto con apposite gelatine) si potrebbe ovviare al problema, ma in ogni caso a mio avviso si limiterebbero le possibilità di utilizzo. Nel migliore dei casi il problema si ridurrebbe ad una perdita di tempo (e nel caso della pellicola anche di denaro) alla ricerca della soluzione perfetta. Per complicarsi meno la vita rimarrei con flash sempre della stessa marca, anche per una questione di compatibilità del sistema, come è già stato detto. Kinder74 il 1000 watt/s in studio per me è una potenza perfetta (purché dimmerabile) ci si può fare di tutto, naturalmente in relazione anche alle dimensioni volumetriche dello studio, ed ai modificatori disponibili. P.S. Sono stato in parte anticipato sorry |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 12:17
Il 'vizio' di definire i flash da studio con il NG penso sia derivato esclusivamente dal fattore commerciale, ovvero di dimostrare la maggiore 'potenza' rispetto ai comuni 'cobra' La definizione NG è corretta se si riferisce agli speedlite anche se negli stessi varia notevolmente nei modelli con zoom a seconda del posizionamento della parabola. Nei flash da studio invece non esiste 'parabola standard' quindi il NG varia a seconda del modificatore impiegato e di conseguenza diventa irrilevante per il calcolo dell' esposizione. quindi vero che 1000W sembrano tanti, ma a seconda di che bank uno intenda impiegare, possono anche essere insufficienti. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 12:22
@ Onedream Concordo. |
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