| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 17:04
In linea di massima distinguerei tre situazioni: 1 - piattaforma vecchia ed assestata senza bug 2 - piattaforma datata con bug accertati 3 - piattaforma nuova 1 - qui potresti aggiornare o meno, l'effetto potrebbe essere minimo. Io aggiornerei comunque. 2 - qui se l'aggiornamento va a risolvere quei bug accertati aggiornerei per avere un prodotto funzionante al 100% 3 - in caso di piattaforma nuova potrebbero esserci degli aggiornamenti su come sfruttare il processore, su come gestire il funzionamento di E-core e P-core, la gestione del power termal limit e miglioramenti dei consumi sia al minimo che prestazioni sotto massimo sforzo. Può essere migliorata la compatibilità nativa tra piattaforma e DDR5 che sono uscite da quanto? 6 mesi? Avranno almeno un altro anno di affinamenti per il perfezionamento della gestione ed accoppiamento tra i componenti. Di nuovo c'è pure il PCI-E 4.0 (durato davvero poco) e 5.0 introdotto da pochissimo. Facendo un esempio parallelo ma non troppo distante, basta guardare come la gestione degli RT-Core è migliorata parecchio con soli aggiornamenti software di Nvidia nel tempo e a parità di hardware Quando acquistai il mio AMD Ryzen 3900x inizialmente avevo qualche schermata blu ma dopo aver aggiornato è andato tutto per il meglio. “ Alla fine ho deciso che per adesso vado avanti così, anche per avere conferma a lungo termine che tutto gira bene. „ Bene, adesso sai com'è la situazione e quando vorrai, se vorrai, potrai aggiornare. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 17:23
Esatto Perbo; un aggiornamento del BIOS è anzi quasi obbligatorio quando si è in una di queste condizioni: - si riscontra un problema (hw o sw) ed esso viene indirizzato da una versione di BIOS successiva alla propria attuale - vi è notizia di una vulnerabilità ed essa viene indirizzata da una versione di BIOS successiva alla propria attuale In ogni caso, deve essere documentato dal produttore che il nuovo BIOS indirizzi il problema relativo, non ci si può fidare del caso o di Reddit. Quindi se non eri in una delle condizioni sopra citate Alessandro, hai fatto bene a non aggiornarlo, in parole povere. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 17:38
“ Mi sono regalato un PC nuovo per fotoritocco (Intel i9 12900 K, MB Asus Z690 P Prime, 32 Gb RAM DDR5 a 5600 MHz, Asus GeForce RTX 2060 12 Gb, alimentatore da 850 W, Raffreddamento a liquido, Case Antec NX 880) me lo hanno montato, e mi sono installato io Win 11 Pro, aggiornando tutti i drivers, etc, ma non il BIOS, che è del Novembre 2021. Ho aggiornato il BIOS a computers molto vecchi che funzionavano male, ma questo è nuovo e funziona benissimo ed aggiornare il BIOS significa sempre prendersi dei rischi. Domanda per gli esperti: - se non ci sono esigenze specifiche (nuova CPU sulla MB non gestita da BIOS vecchi o malfunzionamenti) è cosa buona o no aggiornare il BIOS magari per avere un minimo di prestazioni in più, ma al rischio di "svegliare il can che dorme", incappare in qualche malfunzionamento, o addirittura in scheda madre danneggiata, anche in modo irreparabile, se malauguratamente salta la luce, se cessa l'alimentazione durante l'aggiornamento? Grazie in anticipo della collaborazione! „ Diciamo che l'aggiornamento di qualsiasi software comporta dei rischi legati a possibili bug. Per noti risultati di informatica teorica (teorema di Rice), infatti, dimostrare la correttezza di un programma è un problema indecidibile, in generale. Anche solo determinare se, data la coppia (programma, input), il programma termini l'esecuzione correttamente è un problema indecidibile (problema della fermata), in generale. Dato che il bios (o uefi, sui computer più recenti) gestisce il funzionamento di diverse componenti hardware del computer, la criticità aumenta, in caso di eventuali bug. Detto questo, solitamente con gli aggiornamenti del bios viene allegato un changelog, con l'elenco delle modifiche introdotte. A mio avviso, conviene effettuare l'aggiornamento a fronte di importanti vulnerabilità di sicurezza, correzioni di bug o aggiunta di funzioni che possono risultare utili, inclusi eventuali miglioramenti di prestazioni. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 17:48
“ come fai a dirlo a priori? dipende dal contenuto dell'aggiornamento del bios. „ Perchè gli aggiornamenti BIOS non fanno altro che principalmente aggiornare il microcode della CPU e/o migliorare il supporto di alcuni componenti hardware tutto qui... Ma se non si hanno problemi, non sono cose che serve fare a priori. Anche perchè ormai le schede madri in vendita già da mesi che compri hanno già quasi tutte l'ultima versione o la penultima versione del BIOS, visto che è davvero difficile beccare gli esemplari del primo lotto di produzione. Ancor di più se non hai RAID e non fai overclock hai meno necessità di aggiornare il BIOS |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 18:47
Ho spulciato il manuale dell'Asus Z690-P ed ho scoperto che ha una peculiarità, è dotata dell'ASUS CrashFree BIOS 3, una sorta di autorecuoero del BIOS in caso di problemi d'installazione dello stesso. In una parola, hanno messo una ruota di scorta se qualcosa andasse storto nell'installazione del BIOS e venisse fuori il messaggio che bisogna recuperarlo. Che è già tanto. Comunque aspetto un po' per vedere se tutto gira veramente bene, poi lo aggiornerò e ci saranno delle versioni di BIOS che renderanno obsolete anche le ultime attuali, poi si calmeranno con gli aggiornamenti, e lo farò allora se tutto gira bene, mentre se bene non gira, lo faccio subito. Alla fine, meno si stuzzica il can che dorme, meno si rischia: se il PC va bene, se il cane dorme, per un po' lo lascio stare. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 19:07
Oltre che non stuzzicare il can che dorme, che può essere legittimo, soprattutto si tratta di stuzzicarlo solo quando ha bisogno del veterinario o dell'addestratore, nel caso del bios. Io l'ho aggiornato solo quando è uscita la correzione per l'ultima seria vulnerabilità dei processori Intel (Spectre+Meltdown) insieme ai dovuti e relativi aggiornamenti del sistema, altrimenti non l'avrei fatto neanche una volta dall'acquisto, perché le altre versioni erano risolutive di problemi che non riguardavano la mia architettura o la mia configurazione hardware/software. In sostanza, fin lì erano uscite versioni che risolvevano problemi che non erano i miei. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 21:04
Io uso un Lenovo p53 ThinkPad Work Station e il Bios viene aggiornato almeno tre volte l'anno dall'aggiornamento automatico fornito dal produttore (Lenovo Vantage). Mai avuto problemi. La procedura salva sempre una versione precedente. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 21:29
Se qualcuno ha pagato qualche ingegnere per realizzare un nuovo bios io penso avesse delle buone ragioni per farlo. Per carità, dai comunque un'occhiata alle release notes, ma in generale seguire il flusso degli aggiornamenti è sempre una buona idea. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 21:58
se la scheda madre è quella indicata questa è la pagina da dove puoi scaricare i BIOS aggiornati. www.asus.com/motherboards-components/motherboards/prime/prime-z690-p/h Quale versione hai oggi? Se funziona tutto puoi anche non aggiornare, se aggiorni potrebbe esserci qualche ottimizzazione ma segnati eventuali parametri che hai modificato per poi ripristinarli come ad esempio curve manuali per le ventole |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 22:39
“ Se qualcuno ha pagato qualche ingegnere per realizzare un nuovo bios io penso avesse delle buone ragioni per farlo. „ Si, ma quali? Per coprire quale falla? Riguarda esattamente la sua configurazione o le riguarda tutte? Queste risposte non sono quasi mai scontate né sempre uguali, nelle commistioni hardware-firmware e con le implicazioni a catena sul software montato sulla macchina. Non sono infrequenti i casi in cui un firmware, per far del bene ad una discreta fetta di utenti, ne impatta in modo abbastanza negativo una piccolissima frazione (con la necessità poi di ricorrere a correttive a seguito di indagini di debug di fino). |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 22:49
“ Non sono infrequenti i casi in cui un firmware, per far del bene ad una discreta fetta di utenti, ne impatta in modo abbastanza negativo una piccolissima frazione (con la necessità poi di ricorrere a correttive a seguito di indagini di debug di fino). „ ma davvero? mai sentita sta cosa... |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 22:56
io piu che il bios aggiornerei la gpu ormai al prezzo delle 2060 si trovano le 3060 |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 22:57
nell'informatica si fanno i no regression test ovvero una nuova versione del software non deve portare anomalie rispetto alla precedente. Chiaramente su software così complessi come un BIOS non è possibile testare tutte le CPU con tutte le ram con tutti gli hd etc etc quindi può capitare che un nuovo BIOS porti con se qualche problema ma in genere si può aggiornare senza preoccuopazioni. Però il punto è che non ne vale la pena se non ci sono motivi specifici per farlo. Improved performance non è motivo sufficiente, anche fosse un 5% te ne accorgeresti? E non è mai un 5%. Si aggiorna per motivi di sicurezza o per risolvere problemi o perchè se ne ha voglia di falrlo. In genere sempre meglio aspettare 3 mesi circa da uscita del nuovo bios (a volte li ritirano) e leggere i miglioramenti rispetto alla propria versione per capire se ne vale la pena |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 22:59
Si mi riferisco anche al mio ambito aziendale. Quando escono le patch, spesso le fanno saltare se non sono fatte specificatamente per un problema che ti si manifesta o ti si è manifestato. Magari in ambito retail coi pc succede meno, ci sta, ma ormai ho questa "forma mentis", difficile da abbandonare. |
| inviato il 30 Ottobre 2022 ore 23:14
Esatto Maurizio, esaustivo e preciso come sempre. |
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