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Consigli per medio formato analogica biottica


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avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 15:11

@Foglia. No, il 105 non l'ho mai avuto: non lo conosco (preferisco sempre parlare di ciò che conosco direttamente); tuttavia credo che l'amico Teofilatto, qui sopra, lo recensisca perfettamente. Così pure non conosco le altre macchine che indichi, perciò non mi sento di parlarne. Condivido, ANCORA, la posizione di T., qui sopra: "Come obiettivi con Mamiya cadi in piedi, anche a me manca il 250mm ma gli altri sono strepitosi". Mam. E' l' "unica" marca che riuscì a scalzare (in parte, anche se non completamente) Hasselblad dal mercato pro..
Una mia esperienza: una volta scattai dei ritratti ad una ragazza utilizzando la Mam. C 330 Pro S c/ 180 mm. e l'Hassy 500 EL/M (stesso momento, stessa situaz., stessa pellicola -dia-): identici risultati (belli "da far cadere la mascella"!)! Ciao. GL

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 15:51

Ma ci mancherebbe, intromettetevi pure, più cose scrivete più imparoMrGreen
Di 58 mm su ff ho l'helios e di 105mm sempre su ff ho il Nikon 105mm f2.5 ai, un opera d'arte. Ultimamente mia moglie sta usando tanto il 105mm e anche il 50mm sia, devo capire se intende anche fare altro genere fotografico oltre al ritratto, in questo caso forse un 80mm come hanno anche le Yashica andrebbe bene, altrimenti penso che il 180mm lo amerà.
Molto bella la foto Teofilatto, devo anche vedermi la parte dello sviluppo, non mi dispiacerebbe farlo a casa, ma una cosa alla volta. Per portare in digitale la foto scansionato il negativo? Come funziona.

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 15:53

Quali sono le differenze tra le mamiya c3 c220 e c330.

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 16:08

Con quello che costa la pellicola il 6x6 lo vedo uno sfizio inutile Triste

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 16:20

Quali sono le differenze tra le mamiya c3 c220 e c330.


a C3 è il modello più vecchio (mai avuta), credo che sia più pesante delle altre ma non ho idea delle restanti caratteristiche

Le altre due credo siano state coeve, la C330 più 'sofisticata' in quanto ha una barra che scorre lungo il vetro di messa a fuoco per la correzione della parallasse. Come saprai le biottiche hanno questo problema, come le telemetro, in quanto l'obiettivo di sopra vede la scena e quello di sotto contiene l'otturatore e la riprende. Quando riprendi qualcosa da vicino la differenza delle scene riprese è evidente e la barretta di fa sapere cosa è incluso nel fotogramma e cosa no. Nella C220 la stessa informazione si ottiene abbinando la lettura di un 'regolo' che è presente al lato della macchina a due barrette sul vetro di messa a fuoco però fisse.
Nella C220 per preparare la macchina allo scatto devi fare due operazioni: far avanzare la pellicola con la manopola/manovella ed armare l'otturatore con una levetta sull'obiettivo. Nella C330 l'operazione è unica azionando la manopola/manovella.


Queste secondo me sono le uniche cose di rilievo da citare.

Si scatta con calma, sempre. D'altronde è così per il medio formato....non vi aspettate di fare 'street' di rapina tipo punta e sca(pp)tta.


avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 16:35

E occhio ai giramenti di testa... A causa dell'immagine invertita :)

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 16:39

@Teo. Vero! C'è la barra (sulla 330)! GL

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 16:42

Ma ci mancherebbe, intromettetevi pure, più cose scrivete più imparoMrGreen
Di 58 mm su ff ho l'helios e di 105mm sempre su ff ho il Nikon 105mm f2.5 ai, un opera d'arte. Ultimamente mia moglie sta usando tanto il 105mm e anche il 50mm sia, devo capire se intende anche fare altro genere fotografico oltre al ritratto, in questo caso forse un 80mm come hanno anche le Yashica andrebbe bene, altrimenti penso che il 180mm lo amerà.
Molto bella la foto Teofilatto, devo anche vedermi la parte dello sviluppo, non mi dispiacerebbe farlo a casa, ma una cosa alla volta. Per portare in digitale la foto scansionato il negativo? Come funziona.


L'esempio con l'Helios è calzante. E' un obiettivo che mi piace molto (non a tutta apertura per lo swirly bokeh che mi ha stufato...), ma quando passi al medio formato la qualità del negativo è molto diversa...

Come dice Paolo è uno sfizio, ma che male c'è ad essere inutile? Nessuno di noi qui fotografa per lavoro, con pellicola poi... quali sono gli hobby utili? In fondo una pellicola 120 costa quanto, anzi spesso meno, di una 135. Ha la stessa superficie, ma fai meno scatti. Basta scattare di meno.

Discussioni su come sviluppare ce ne sono già tante in giro, ti conviene cercarle. Comunque si, se fai bianco e nero conviene che ti organizzi a farlo da te.

Io scansiono con DSLR, obiettivo macro, tavoletta luminosa e maschere apposite per tenere piatti i negativi e tenerli lievemente sollevati dalla tavoletta. Converto poi il file raw in lightroom in due minuti.

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 17:06

Foglia - io non vorrei fare il solito discorso per il quale poi, regolarmente, vengo accusato di essere un talebano!

Non ha senso adoperare la pellicola, un 6x6 per giunta, per poi scansionare i negativi e stamparli come fossero dei comunissimi files digitali Triste
Se vuoi un file digitale la cosa migliore è di fotografare direttamente in digitale. ;-)
Credimi: quello che vuoi fare davvero non ha un gran senso a meno che, ovviamente, tu non riprenda sempre in diapositiva e allora per poter stampare sei obbligato a passare per la scansione, visto che non esiste più la stampa diretta da positivo.

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 21:58

Non ha senso adoperare la pellicola, un 6x6 per giunta, per poi scansionare i negativi e stamparli come fossero dei comunissimi files digitali

Aspettavo un tuo intervento PaoloMrGreen, hai perfettamente ragione la mia era solo curiosità accademica, non ho intenzione di digitalizzare i negativi, forse mi sono espresso male.
La mia intenzione e di stampare, all'inizio magari lo faccio fare, poi mi piacerebbe cimentarmi io, ma prima devo informarmi per bene, grazie.

Si scatta con calma, sempre. D'altronde è così per il medio formato....non vi aspettate di fare 'street' di rapina tipo punta e sca(pp)tta.

Assolutamente d'accordo, è una cosa da prendere con calma e ci vuole in questi tempi che si è sempre di corsa.

ha una barra che scorre lungo il vetro di messa a fuoco per la correzione della parallasse

Si conosco l'errore di parallasse per gli strumenti di misurazione e me lo ritrovo anche quiMrGreen
Avevo il sospetto che poteva esserci quando ho iniziato ad interessarmi al funzionamento delle biottiche. Il sistema della c220 non l'ho capito molto bene ma penso che se lo vedo dal vivo non sia così complicato.
Mi chiedo se anche la Yashica abbia un sistema di correzzione della parallasse.

C3 è il modello più vecchio

Ok grazie, effettivamente è quella che si trova a prezzi più bassi. Comunque ci sono molte meno mamiya rispetto alle yashica e tante arrivano dal giappone che con la dogana è un incognita, se ti va bene fai l'affare altrimenti....
Mi piace l'idea di poter cambiare obiettivo ,ma ho anche paura di farmi prendere troppo la mano e spendere un capitale, a quel punto forse è meglio passare alla Mamiya rb67 pro per esempio e non sarebbe più uno sfizio.

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 22:20

@Foglia. 1) No, la Yashica non ha un'indicazione della correzione della parallasse, per il semplicissimo motivo che la Mam. è dotata di un SOFFIETTO per la m/f che consente dei veri "close up" (ho appeso, in casa, in casa un mini poster dell'orecchio di una ragazza, a pieno formato!); la 124 G, invece ha un sistema di m/f simil-Rollei (privo di soffietto estensibili) che consente m/f ben più lunghe (non ricordo esattamente il dato un cm./m.). Di conseguenza il problema della parallasse si pone molto meno (nelle Rollei, ad esempio, le lenti addizionali originali Rollei correggevano la parallasse). 2) Le Mam. erano molto più professionali delle Yashica (per dirne una, sarebbe stato un non senso acquistarle con UN SOLO obiettivo!) e, di conseguenza, il parco-usato era molto meno fornito. 3) Se la Mam. C 330 era un "mattone", la RB 67 era un "macigno"! Vero che io sono mingherlino (cm.165 x 56 kg.), ma quando mi prese l'estro di acquistarne una, mi resi conto che l'utilizzo a mano libera mi era precluso. Assolutamente! L'unico fotografo (anzi fotografa, in realtà) che vidi maneggiare a mano libera quel "coso" fu Annie Liebovitz, con due mani però che parevano due battipanni!!! Di quella serie sentii, inoltre, criticare il 50 mm.. Buona, invece, la recensione del 180 mm.! Ciao. GL

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 22:40

tralasciando le Rolleiflex, gli ultimi modelli delle Minolta Autocord CDS II o III, sono ottimi. Decisamente meglio della MAT 124G sopravvalutata.

Una scelta sottotraccia imbattibile nel rapporto qualità/prezzo (meno del budget indicato) è la
Flexaret Automat VI o VII (le mie preferite). Ottime è dir poco.

Guarda caso (Minolta Autocord e Flexaret Automat) condividono il sistema di maf, identico che trovo decisamente più comodo delle solite biottiche, Rollei compresa.

avatarjunior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 23:33

Io non mi porrei tanti problemi di scelta su una biottica 6x6. Se si esclude Rollei per i costi per una funzione veramente professionale non resta che la Mamiya e nella fattispecie andrei sulle ultime, leggermente più leggere e più sofisticate, la 330 pro F o 330 pro S. Si trovano ancora i numerosi accessori e in particolare le ottiche, in primis i superbi 55 e 180, quest'ultimo ideale per il ritratto. Uno col tempo si fa un vero e proprio sistema, cosa che le altre non consentono o lo fanno solo in modo parziale e macchinoso.

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 23:43

per una donna, se l'utilizzo è quello di portarsela al collo, la Mamiya è totalmente da escludere. secondo me ... Nemmeno da prendere in considerazione.

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2022 ore 23:46

... si certo! Scritto e riscritto! S'è parlato PERSINO della RB 67!!! Figuriamoci! GL

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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