| inviato il 11 Agosto 2022 ore 10:36
“ Anche le app iOS mi sembrano fatte bene e ben integrate, ad esempio da Capture One per iPad puoi esportare direttamente in iDrive e questo è quello che serve a me. „ Questa è una bella cosa. Infatti una delle cose che mi sta convincendo è che per iDrive c'è pure l'interfaccia web DIRETTA dentro al mio NAS... temporizzo le copie notte tempo e me ne dimentico alla grandissima del DR su cloud, tutto automatico. Come era prima con Amazon Drive insomma, che era fra i connettori automatici di Synology Cloud Sync, prima che Amazon inibisse l'uso delle API (per gli ovvi motivi ora conclamatisi). Tanto il discorso per me è che in famiglia ha Prime anche mia moglie... quindi i servizi continerò a fruirli tramite il suo account, il mio lo tenevamo solo e soltanto per il backup delle foto (perché sono io che fotografo e archivio sul NAS ). Quindi io dismetto Prime (e quindi sono +50€/anno in bilancio) e faccio iDrive (-75€/anno), e la differenza sono solo 25 euro l'anno per un servizio che mi fa backup di TUTTO il NAS, non solo dei "file immagine che vuole Amazon". |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 10:38
"Ti assicuro che non è cosi." Io spero che tu abbia ragione. Tanti anni di lavoro in un settore in cui c'è da gestire dati segreti, mi hanno fatto perdere la fiducia nella gestione elettronica dei dati, ne ho viste di tutti colori, addirittura alcune aziende vietano ai loro dipendenti di portare il loro portatile presso altre aziende, riscono a bucarli alla zitta anche tramite solo il Wi - Fi. Magari delle foto normali non gliene frega nulla a nessuno, e dunque sono sicure anche nei cloud. |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 10:40
Ma se c'è del dolo Alessandro è un altro paio di maniche, dal crimine ti devi proteggere e non ci piove. Ma ti posso garantire che io lavoro nell'IT bancario da 16 anni e le procedure di sicurezza sui dati sono non stringenti, qualcosa di più. Un dato di un cliente, in un'azienda IT seria, oggigiorno è con un elevato margine di certezza al sicuro. “ Magari delle foto normali non gliene frega nulla a nessuno, e dunque sono sicure anche nei cloud. „ C'è da dire anche questo, si. Il mio file delle password ce l'ho su cloud, infatti ma... è cifrato, e quindi anche un eventuale agente che voglia metterci il naso lo prende "nel baugigi"! |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 10:46
@Alessandro se vai in giro a collegarti alla prima wifi che incontri poi non ti devi lamentare. negli anni i criteri di sicurezza sono molto aumentati. in certi ambiti neanche il pc a casa puoi portare. |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 10:51
"....se vai in giro a collegarti alla prima wifi che incontri poi non ti devi lamentare." No, no, li bucavano col Wi - Fi senza che ci collegassero, è per quello che vietavano di portarli in altre aziende. Io sono andato in pensione qualche anno fa, ed allora era così, oggi magari hanno trovato il modo di garantire la sicurezza dei PC dei dipendenti. Da noi era anche vietato usare sul PC di lavoro chiavette USB ricevute in omaggio da altre ditte, io le formattavo e le usavo su quello delle foto di casa. |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 10:57
Nelle aziende serie il wifi non c'è e se c'è è completamente slegato dalle reti aziendali (in vlan separate). L'accesso ai dati è blindato con accessi consentiti SOLO DOVE necessario e le autorizzazioni vengono ricontrollate mensilmente. Dove lavora mio fratello (Telespazio) l'accesso ai dati riservati non è consentito in VPN ma solo in presenza e con diversi sistemi di autorizzazione (ha l'autorizzazione militare). Poi ripeto se vai in centro, trovi il wifi e ti ci connetti con il computer aziendale sei un incosciente. |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 11:01
da noi l'usb funziona solo per mouse e tastiera |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 11:04
“ da noi l'usb funziona solo per mouse e tastiera „ da me ci arriveremo tra poco |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 11:09
“ il 51% per il rischio di andare al gabbio „ Com'è umano lei! XD |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 11:17
“ Poi ripeto se vai in centro, trovi il wifi e ti ci connetti con il computer aziendale sei un incosciente. „ ma non solo, come caricare lo smartphone nelle usb che si trovano in giro “ Com'è umano lei! XD „ mi sembra molto equo |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 12:37
La sicurezza di dati aziendali sensibili e importanti è tutta un'altra faccenda rispetto a mettere su cloud le proprie foto personali. Ora sono in pensione, ma finché ho lavorato, nell'ente di cui facevo parte, gli accessi ai dati erano controllati su credenziali personali e le varie macchine registrate nel dominio. Poi, certo, qualsiasi sistema di protezioni si può bucare, ma le precauzioni sono rapportate all'importanza dei dati. Tornando alle nostre foto, ma il discorso vale anche per gli altri dati di un privato cittadino che non intesse rapporti con i servizi segreti, penso che le precauzioni vadano prese pensando a non perdere i dati, a causa di qualche accidente informatico, tipo rottura di hard disk o furto del computer. Per far ciò penso che la soluzione migliore sia predisporre delle copie di backup (almeno due) su supporti sicuri ed in luoghi diversi. Il cloud non lo ritengo una buona idea, non tanto perché penso che qualcuno si possa impossessare delle mie foto, ma perché se dovessero esserci problemi, potrei ottenere al massimo un messaggio di scuse. Il servizio di amazon mi tornava utile perché avevo sempre in linea, su telefono o computer, tutte le mie foto, senza dover aprire alla condivisione la copia principale sul nas. Ora, se quelli di amazon aggiungono su Photos la possibilità di creare cartelle, bene, altrimenti ne farò a meno. Non sono interesasto a spendere soldi per aggiungere una copia di backup su cloud a pagamento. |
| inviato il 11 Agosto 2022 ore 13:05
“ ma perché se dovessero esserci problemi, potrei ottenere al massimo un messaggio di scuse. „ Scuse che nel caso di fault su una delle tue copie remote fatte a mano sarebbero sostituite da un'imprecazione, seguita dal tuo lavoro volto a ripristinarla. E' la stessa cosa alla fine. Nel caso del fai-da-te, vai dove tenevi l'N-esima copia che si è corrotta, cambi il disco o l'enclosure a seconda di quello che è successo. Oppure vai lì e fai restore da quella copia se ti si è corrotto l'archivio principale, a seconda del caso. Nel caso del cloud, interrompono il servizio e devi rivolgerti ad un altro, rincarano e smetti di usarlo... ma al di là di questo, non vedo quali problemi potrebbero sorgere con la soluzione cloud e che potrebbero essere peggiori di quelli con la soluzione fai-da-te, onestamente: tanto più se c'è il versioning sul quel cloud (come nel caso di iDrive)! Nel qual caso ti pari anche dall'eventuale spauracchio del ransomware, e anche nel caso tu non stia facendo backup - che sarebbe la cosa consigliata, senza aggiornamenti simultanei fra locale e cloud - ma un vero e proprio sync. |
| inviato il 12 Agosto 2022 ore 8:11
"Non sono interesasto a spendere soldi per aggiungere una copia di backup su cloud a pagamento." +1 |
| inviato il 12 Agosto 2022 ore 8:23
Ok, e le vostre sono decisioni anche condivisibili sapendone il background e l'intenzione, però stiamo in tema perché in queste discussioni comunque si parla di cloud: o con eventuale uso di Amazon Photo in alternativa ad Amazon Drive, oppure usando un cloud alternativo. Insomma non voglio che la cosa scivoli del tutto nel solito cliché trito e ritrito 'cloud Vs dati in casa' (già si è rischiato nella precedente discussione e di nuovo stiamo rischiando). |
| inviato il 12 Agosto 2022 ore 9:25
Black, a basso prezzo ci sono quelli che hai detto. Però, al di là di cloud o NAS, penso sempre che se i miei dati valgono qualcosa, è bene darli a qualcuno di serio. Nessuno ti regala niente, per questo i prezzi sono simili, a vedere bene. Dove sono i server (veramente), che infrastruttura anti ransomware hanno, qual é il rischio in caso di failure, etc... Esempio: se succede qualcosa al cloud di Amazon, Apple o Microsoft, tempo 30 secondi e Mentana ci fa una maratona. Altri manco lo vieni a sapere, se non vieni intaccato. Costano? Si, forse anche troppo. Però la sicurezza la paghi. Anche in una banca, alla fine paghi anche per quella. |
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