| inviato il 10 Maggio 2022 ore 19:55
Un esempio classico è proprio quello del 50/1,4 che è uguale a sé stesso dal 1966, fatto salvo il trattamento AR ovviamente, quindi Risoluzione e Microcontrasto sono uguali ma il Contrasto è diverso. |
| inviato il 10 Maggio 2022 ore 23:03
Posso garantire che tra 50/1.8 mk1 e mk2 ci sono differenze ottiche non trascurabili, il primo era più inciso, meno ca longitudinale, trattamento antiriflesso molto migliori e lenti al piombo. Persino la distorsione era leggermente diversa. Tra il mk2 e stm penso ci siano differenze similari. Il nuovo è meglio corretto come aberrazione sferica. Lo si vede rapidamente in qualsiasi confronto. Nel 50/1.4 ef canon ci sono differenze di schema ottico anche in funzione dell'anno di produzione. Molti vetri a catalogo 25 anni fa non ci sono più (rohs 1 e 2, reach, obsolescenza tecnologica, ...), rimpiazzati da vetri meno costosi e con caratteristiche ottiche e meccaniche (deformazione termica, lavorabilita) molto più interessanti. Tutto evolve a livello industriale, molto più in fretta di quello chevsi pensa. |
| inviato il 10 Maggio 2022 ore 23:20
"....quindi Risoluzione e Microcontrasto sono uguali.." Io non ci scommetterei 10 Centesimi che sono uguali. Con l'adozione di un trattamento antiriflessi più efficiente, l'ottica migliora come tutto, anche per risoluzione e microcontrasto, oltre che tenuta a riflessi e flare, pur mantenendo uno schema vecchio. Il trattamento antiriflessi è importantissimo, e non impatta solo sui riflessi, impatta anche su altri importanti parametri immagine. Io compro gli Zeiss ultimo strillo, in pratica, solo per quello, per il trattamento antiriflessi Zeiss T*, è quello che fa l'immagine così viva alle ottiche Zeiss ultimo tipo, non è solo il vetro buono, se non avessero quel trattamento antiriflessi così efficiente e bilanciato, non darebbero la bellissima immagine che danno. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 4:06
L'ef 50mm f1.8 è stato lanciato nel marzo del 1987, e nel dicembre del 1990 è stata presentata la versione II. Quest'ultima, altro non è che una versione "semplificata" (più economica) del primo modello: condivideva il medesimo schema ottico, ma perdeva la scala delle distanze, la flangia d'innesto metallica e risultava quindi molto meno costosa: i prezzi passarono dai 21000 yen della prima versione ai 12000 del modello II. global.canon/en/c-museum/product/ef259.html global.canon/en/c-museum/product/ef295.html Immagino che l'impoverimento della versione II sia stato dettato da un solo fattore: i costi e la volontà di contenere il prezzo di listino, dato che non aveva alcuna miglioria tecnica rispetto al modello precedente. E' vero che le case si giustificano con l'espressione "less is more", ma in certi casi "less is...less". Un pregio di tali ottiche è che non è prevista alcuna calibrazione delle lenti, nè in termini di centratura che di tilt (ho il manuale di assistenza dell'ef 50mm f1.8, e la versione II è analoga sotto tale aspetto). A ricambio non vengono fornite le lenti singole, bensì il complessivo delle tre lenti frontali preassemblate (lenti e relativo alloggiamento in plastica), più quello delle tre lenti posteriori (anche qui, lenti e alloggiamento in plastica). www.manualslib.com/manual/457614/Canon-Ef-50mm-1-1-8-Ii.html?page=4#ma Insomma, la parte ottica è molto meno rognosa che su altri obiettivi, dove magari le calibrazioni delle lenti sono possibili, ma l'obiettivo può perdere le tarature. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 9:00
Con l'adozione di un trattamento antiriflessi più efficiente, l'ottica migliora come tutto, anche per risoluzione e microcontrasto, oltre che tenuta a riflessi e flare, pur mantenendo uno schema vecchio. Ovviamente un AR più evoluto migliora la resa ottica finita... non foss'altro che per il semplice motivo di ingenerare molti meno riflessi parassiti, cosa che rinvigorisce, appunto, il microcontrasto. Sulla Risoluzione dubito fortemente che incida, sul Microcontrasto, la cosiddetta Nitidezza Apparente, un minimo incide perché, come premesso, aumentando la nettezza del passaggio dal bianco al nero dona certamente una maggiore sensazione di nitidezza - su una mira ottica però, che peraltro non è quasi mai il soggetto principale di una fotografia - mentre invece migliora moltissimo il Contrasto vero e proprio, ossia lo stacco fra le zone in luce e quelle in ombra. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 9:20
Allora, ho eseguito la prova. Una foto interno casa e una in esterno. Le foto sono in galleria se volete scaricarle. Ovviamente stessa triade (Iso/Apertura/Tempo), rispettivamente, per entrambe le lenti. Sia in interno che in esterno IrfanView mi dice che le foto scattate con il 50 1.4 USM mostrano un maggiore numero di colori. Esterno con 50 1.8 stm: colori unici 224.095 Esterno con 50 1.4 usm: colori unici 235.654 Interno con 50 1.8 stm: colori unici 169.428 Interno con 50 1.4 usm: colori unici 174.119 |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 10:50
Se i numeri sono quelli... |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 11:28
I numeri sono quelli, sono misure sui jpeg sviluppati in modo identico da due foto identiche Paolo. Il programma di visione misura il numero di colori unici nel file. Comunque sono differenze davvero esigue, come sospettavo: a mio avviso dipende unicamente dal contrasto diverso reso dalle due lenti. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 11:49
Non sarei sicuro che dipenda dal contrasto, propenderei piuttosto per il trattamento AR. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 16:42
Beh sulla foto in eterno ci sono 10000 colori (toni?) In più, pari al +5% in più e su quella in interno ci sono 5000 colori in più, pari al +3%. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 16:43
Ah beh allora cambia tutto! |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 16:53
Io non so se cambi tutto o meno, e poco mi importa. È stato lo sfizio di confutare con un numero quella che era una mia impressione. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 17:27
Contare il numero di colori unici mi sembra una metrica veramente senza senso. Primo, il fatto che ci siano più sfumature non significa che le sfumature siano anche giuste o che ci sia una corrispondenza tra il numero di colori e la correttezza dei colori. Secondo, ci sono aspetti che quasi sicuramente influiscono molto di più sul numero di sfumature registrate in una foto dell'effettiva bontà della lente nel riprodurre i colori, tipo: - T stop (più una lente è luminosa maggiore sarà il numero di sfumature registrate a parità di tempo di esposizione semplicemente perché aumenta il numero di bit utilizzati per descrivere i colori più luminosi e il rumore associato ad essi) - Vignettatura, che da una parte aggiunge colori più scuri ma dall'altra diminuisce il numero di possibili toni più chiari - Aberrazioni che si inventano tonalità che non dovrebbero esistere. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 18:46
“ Secondo, ci sono aspetti che quasi sicuramente influiscono molto di più sul numero di sfumature registrate in una foto dell'effettiva bontà della lente nel riprodurre i colori, tipo: - T stop (più una lente è luminosa maggiore sarà il numero di sfumature registrate a parità di tempo di esposizione semplicemente perché aumenta il numero di bit utilizzati per descrivere i colori più luminosi e il rumore associato ad essi) - Vignettatura, che da una parte aggiunge colori più scuri ma dall'altra diminuisce il numero di possibili toni più chiari - Aberrazioni che si inventano tonalità che non dovrebbero esistere. „ Aggiungerei anche il WB; in prove come queste secondo me sarebbe sempre indicato comprendere nell'inquadratura un cartoncino grigio e poi equalizzare il punto di grigio. Anche una leggera differenza d'inquadratura può far comprendere o meno zone con colori che non ci sono nel resto dell'inquadratura. Tutte le cose insieme possono probabilmente dare una differenza di quell'ordine di grandezza. |
| inviato il 11 Maggio 2022 ore 18:55
Mah. Era la stessa identica foto sviluppata in modo uguale, il WB non rischia di essere diverso. La vignettatura, poi, la corregge DPP in modo esatto per entrambe le lenti, riportando gli angoli all'aspetto che devono avere. Idem la distorsione, ove presente. Il T stop fra due cinquantini con medesimo schema ottico di quanto può differire?! Zero virgola? Ma meno, pure. Hanno molto meno senso i test sulle tegole agli angoli di questo, se sono queste le cose che distinguono una lente dall'altra per voi. |
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