| inviato il 23 Aprile 2022 ore 0:06
Capisco che non siano ammessi dalla parte Russa, che fa di tutto per nascondere la verità. Ma perché non accettare al fronte i fotografi magari della Magnum, dalla parte ucraina, che avrebbe tutto l'interesse a documentare la guerra con immagini di un certo livello. Anche durante la Guerra del Golfo o durante la caduta delle torri gemelle, vennero fatti scatti ormai entrati nella Storia. Perché sui libri di Storia troverete le foto, non i video. |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 7:45
I libri di storia non esisteranno più. Per i libri di storia serve una riflessione, una "digestione" di ciò che è accaduto, un esame di coscienza. Serve fermarsi e pensare. Questo mondo non si ferma più nemmeno un istante, vive di bulimia di futuro senza una guida. A breve sarà tutto finito. |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 8:49
Secondo me caro Edobette la spiegazione più pregnante le l'ha data Mario con la sua prima risposta. La verità, quella vera, è che all'epoca della Guerra in Vietnam ai corrispondenti dal fronte (indipendenti e/o legati a testate comunque indipendenti) fu data, per espressa volontà del presidente Kennedy una libertà di movimento come non ne avevano mai avuta in tutte le guerre americane dalla Guerra di Secessione in poi. In pratica il reportage di guerra, iniziato per l'appunto con la Guerra di Secessione Americana, giusto un secolo dopo, ai tempi del Vietnam appunto, era giunto a un potenziale di maturazione tale che un ingenuo, ingenuo quando gli conveniva esserlo ovviamente , come il presidente Kennedy appunto, che era intimamente convinto di andare in Vietnam a proteggere e liberare un popolo oppresso anche perché intimamente convinto che gli americani fossero davvero come i buoni dei film Western, e che quindi nulla di male, mai, avrebbero commesso, diede via libera ai giornalisti i quali, proprio per questo, furono assolutamente scevri da limitazioni di sorta, poterono quindi essere sempre e comunque dove volevano essere, poterono documentare quello che volevano documentare e, soprattutto, poterono raccontare quello che volevano raccontare. E le conseguenze, poi, si videro durante l'Offensiva del Tet... allorquando per la leggerezza di Kennedy pagò poi pegno l'incolpevole Nixon, il quale si trovò a dover gestire, con regole per l'appunto fatte da altri, quello che nel frattempo era ormai divenuto un disastro sociale, economico e politico semplicemente epocale! Ed è appunto per questo che da allora in poi nessun reporter, anche negli Stati Uniti, ebbe più la libertà di dire, fare, fotografare e soprattutto scrivere quel che più gli aggrada. Questo negli Stati Uniti ovviamente... perchè negli altri Stati, men che meno in URSS allora o in Russia e Cina ora, questa libertà, sic et simpliciter, non è mai esistita... né prima né dopo il Vietnam! |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 10:11
Al netto di tutte le legittime opinioni, analisi storiche e fotografiche, una differenza abbastanza evidente e' la diversa criticita' di violare la segretezza militare. I belligeranti russi e ucraini sono tecnologicamente avanzati e siamo nel 2022. Il nemico non e' piu' il Viet Cong che, negli '60-'70 e nascosto in una foresta, avrebbe potuto vedere le foto solo dopo, sulla carta stampata... |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 12:24
Fotograficamente parlando hai ragione Simone, oggi le fotografie le vedi in diretta nentre in Vietnam le vedevi alla sera, quelle del mattino, e al mattino dopo quelle della sera prima, ma dal punto di vista delle operazioni militari, fallito il colpo di mano sulla capitale, esse sono rimaste uguali a quelle vietnamite visto che oggi come allora si combatte sia casa per casa che albero per albero. Il tutto allla faccia della modernità e dei missili ipersonici! |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 12:29
Che poi anche questo è relativo visto che la signora Van Lem, per esempio, lo seppe in diretta televisiva di essere rimasta vedova |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 14:06
Ammetto che il fatto che questa guerra sia la prima guerra "social" mi abbia preso abbastanza. Con un paio di # e scegliendo l'ordine cronologico in modo da vedere i più recenti, si possono vedere davvero molte cose. Alcune foto mi hanno colpito ma sinceramente quello che mi è rimasto più impresso sono i video, alcuni davvero difficili da vedere fino alla fine. Sono consapevole che le foto possano avere, soprattutto col passare del tempo, un ruolo importante, ma finché la guerra sarà attiva la bulimia di video sarà predominante anche solo per farsi un idea dell'andamento della guerra. |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 11:27
"In Ucraina dove molte cose non si devono far sapere, soprattutto da parte Russa, i fotografi sono decisamente malvisti." Direi da ambo le parti. Non esistono santi neanche in Ucraina. it.m.wikipedia.org/wiki/Andrea_Rocchelli E ve ne sono altri che sono stati considerati "indesiderati", quindi banditi dal territorio Ucraino, perché documentavano da anni le barbarie del battaglione Azov contro le popolazioni russofone. |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 13:16
Nessuno è santo |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 13:58
Ci piaccia o no i tempi gloriosi della fotografia di guerra sono finiti con la guerra del Vietnam Precisamente! Comunque in questa guerra almeno una cosa è certa: c'è un aggredito e un aggressore... ed entrambi sono chiari a tutti. Oddio... erano chiari anche in Vietnam, ma la maggior parte degli operatori della carta stampata faceva finta di non saperlo. |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 14:57
Sarebbe bello non fosse mai esistita la fotografia di guerra, ma siamo esseri "umani"... |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 15:14
È vero... c'è sempre qualcuno che abdica all'uso del proprio cervello! |
| inviato il 14 Dicembre 2022 ore 23:00
Qualcuno ha da segnalarmi qualche immagine, magari premiata in concorso, che possa diventare a suo modo didascalica, nei prossimi anni, di questo conflitto. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 5:06
Edobette, non esisteranno più scatti iconici come quelli del Vietnam, semplicemente perché è cambiato il mondo ed anche i mezzi per documentare la realtà che ci circonda Guarda i video di questa ragazza petapixel.com/2022/03/14/ukrainian-photographer-documents-life-in-bunk Non saranno belli e patinati come quelli di un fotografo d'altri tempi, ma descrivono perfettamente le condizioni di una normale adolescente che si trova a vivere in condizioni decisamente estreme ed inconsuete | |

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