| inviato il 14 Aprile 2022 ore 17:11
Allora, ho provato a rifare il test per caricare le foto, ma questa volta mi sono organizzato meglio. Nei test precedenti avevo fatto il test a mano libera, quindi per evitare il mosso e mantenere gli stessi tempi variavo gli ISO. Adesso ho messo la macchina sul cavalletto, e fissato ISO lasciando che i tempi si aggiustassero. Morale? Le foto sono molto simili tra di loro. In definitiva, questa è l'ultima volta che fotografo mattoni e mi faccio ste seghe mentali: l'obiettivo è perfetto per me. Mi spiace avervi fatto perdere tempo. |
| inviato il 14 Aprile 2022 ore 19:18
“ variavo gli ISO „ Ah ecco, questo può essere il motivo del degrado dell'immagine |
| inviato il 14 Aprile 2022 ore 19:52
“ In definitiva, questa è l'ultima volta che fotografo mattoni e mi faccio ste seghe mentali: „ Stai attento perché fare queste scelte sarebbe vietato dal codice, periodicamente devi postare non solo il muro ma anche poggiolo e tapparelle del vicino, poi c'è già chi penserà a trasformarle in 15/30 pagine di fritto fatto con l'olio del cambio. |
| inviato il 14 Aprile 2022 ore 19:53
“ Ah ecco, questo può essere il motivo del degrado dell'immagine ;-) „ Senza dubbio alcuno. |
| inviato il 14 Aprile 2022 ore 22:37
É la diffrazione, con certi obbiettivi interviene già "brutalmente" a f/8 allora che è più progressiva e si nota meno con altri obbiettivi tantopiu che con l'aumento della pdc chiudendo il diaframma tutto è netto. Generalmente gli obbiettivi che soffrono precocemente della diffrazione sono ottimizzati per le più grandi aperture e raggiungono il massimo chiudendo di 1 o 2 f/stop al massimo...lo nototato su diversi obbiettivi e segnalato nelle recensioni per esempio col tamron 24-70 f/2.8 vc già a f/8 la diffrazione è ben visibile (ma ancora accettabile) e il meglio si ottiene a f/4 o f/5.6 al massimo, i sensori stracarichi di pixel non fanno che amplificare il problema....ma nonostante tutto bisogna relativizzare, questo comportamento anche se può intervenire a diaframmi +o - chiusi è normale e non compromette le prestazioni nella pratica, bisogna evitare di chiudere troppo per ottenere le massime prestazioni, è sempre stato e sara sempre così. |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 0:08
Per opticallimits è così, il 10-24 dà il meglio di sè stesso a tutta apertura. Si vede dagli mtf. Fa eccezione, di poco, a 24mm dove va meglio a F5.6. Teniamo sempre presente che tali differenze non sempre sono così percepibili, soprattutto se si va in stampa. E' una pratica piuttosto in voga nelle ottiche più recenti, soprattutto nella zona centrale. www.opticallimits.com/fuji_x/887-fuji1024f4ois?start=1
 |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 1:25
Comunque se un obiettivo è migliore ad f/4 rispetto ad f/8, è un pregio, non un difetto: vuol dire che è molto buono ad f/4, non che è scarso ad f/8. Se lo confrontiamo con un obiettivo che va meglio ad f/8 rispetto ad f/4, molto probabilmente troveremo che ad f/8 sono più o meno uguali, ma ad f/4 è decisamente migliore. |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 1:35
La penso così anche io, un tempo anche le ottiche di pregio a TA erano spesso morbide, oggi non è più così per tantissime lenti. Spendere tanti soldi per un cinquantone F1.2 e non poterlo usare con soddisfazione perchè troppo morbido a TA è un dispiacere. Poi esistono ottiche talmente belle a cui si può perdonare anche una leggera morbidezza a TA, per esempio il primo Canon L 85mm F1.2. Se non costasse una fucilata, lo riprenderei subito… |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 6:54
Ciao a tutti, vi ringrazio per gli approfondimenti e il tempo, ma le differenze di qualità di cui parlavo erano evidenti e dovute ad un mio errore di test: avevo tenuto i tempi di scatto costanti e quindi gli ISO erano schizzati. Ripetendo il test su cavalletto sono del tutto soddisfatto dei risultati. Mi dispiace di aver fatto confusione. Come dicevo prima, credo che questa sarà l'ultima volta che mi cimento con questi test un po' maniacali. La cosa buona è che mi sembra che la qualità del mio 10-24 sia ottima. |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 7:08
Comunque senza volere hai trovato proprio un'ottica che ha i valori migliori come MTF, proprio a tutta apertura e poi peggiora mano a mano che viene chiusa, almeno così risulta dai test di OpticalLimits che io guardo spesso e in cui mi ritrovo solitamente. Quanto sia misurabile ad occhio la perdita di nitidezza non lo so. Ho la certezza di avere degli scatti a F16 (ossia in diffrazione per aps-c) e in stampa non me ne accorgo per nulla. Gli MTF, a meno proprio di ciofeche spaventose, fanno la grande felicità dei “pixel peeper”, ossia di quelle persone che raggiungono l'orgasmo nella visione al 400%… |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 9:03
Che poi la massima nitidezza in se non vuol dire niente, si usa il diaframma necessario ai bisogni della foto e basta, a volte anche solo per una questione d'omogeneità centro/bordi (soprattutto con i super-grandangoli) è meglio chiudere per avere una nitidezza decente agli angoli anche se le prestazioni al centro scadono un po...dipende dal tipo di foto, se c'è un soggetto centrato o no, se si vuole tutto a fuoco o no, in paesaggio che richiede una buona nitidezza fino agli angoli bisogna trovare il buon compromesso di chiusura del diaframma...oppure cambiare obbiettivo con uno più omogeneo e performante ...ho avuto un problema simile con un Sigma 10-20 per aps-c per avere degli angoli decenti dovevo chiudere a f/11 o 16 ma allora la diffrazione faceva scadere troppo la qualità globale, a f/4 o 5,6 era ottimo ma inutilizzabile in paesaggio talmente gli angoli erano scadenti...l'ho venduto dopo circa un'anno |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 9:13
“ In definitiva, questa è l'ultima volta che fotografo mattoni Come dicevo prima, credo che questa sarà l'ultima volta che mi cimento con questi test un po' maniacali „ E perchè? Non è stato inutile il test penso, hai approfondito l'argomento diffrazione. I mattoni sono ottimi per verificare tante cose dei nostri obiettivi, hai mai provato a controllare se il tuo obiettivo ha curvatura di campo? Può essere piuttosto importante. |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 9:13
se può tornare utile per mia esperienza la difrazione dipende un pò dalla qualità della lente ma di media. APS-C: - non si avverte fino a 5.6/6.3 - si intravede tra 6.3-7.1 - è evidente da f8 su FF 12/24mpx: - non si avverte fino a f 7.1/8 - si intravede da f8/f11 - è evidente da f11 su FF big mpx vedi APS-C |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 9:16
aggiungo che può essere utile valutare la qualità delle proprie lenti scattando (su cavalletto e iso 100) più scatti a diversi diaframmi e valutare i valori sui canali RGB tramite RAW Digger Dove c'è il picco è dove la lente dovrebbe funzionare meglio, man mano che chiuderai il diaframmi vedrai i valori scendere e da li inizia la difrazione Solitamente il meglio sulle lenti si ha tra 2.8-f4 |
| inviato il 15 Aprile 2022 ore 9:23
“ Per opticallimits è così, il 10-24 dà il meglio di sè stesso a tutta apertura. Si vede dagli mtf. Fa eccezione, di poco, a 24mm dove va meglio a F5.6. Teniamo sempre presente che tali differenze non sempre sono così percepibili, soprattutto se si va in stampa. E' una pratica piuttosto in voga nelle ottiche più recenti, soprattutto nella zona centrale. „ si i progetti moderni sono orientati alle massime prestazioni a diaframma aperto piuttosto come in passato a diaframma chiuso, in tal senso se si vuole scattare a diaframmi molto chiusi meglio considerare qualche vecchia lente, ricordo ad esempio che l'helios 44-2 a f11 teneva ancora bene in difrazione su aps-c, c'era ma meno rispetto alle altre che avevo di più recente costruzione. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |