user231747 | inviato il 08 Aprile 2022 ore 23:48
“ e con quale focale vi sentite più emotivamente espressivi? „ 16-12 mm |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 0:00
Per ritratto ambientato intendo un ritratto in cui il soggetto entra in relazione con l'ambiente. E... CI AVETE AZZECCATO! Solo una delle immagini proposte è un ritratto ambientato ed quella con il 28 mm. Questo perchè il ritratto ambientato ha delle caratteristiche che sono diverse dal ritratto puro. Il soggetto entra direttamente in relazione con l'ambiente, crea un legame e comunica un determinato messaggio. Non è pura estetica, come nel caso del ritratto puro, in cui lo sfondo può anche essere leggibile ma non racconta niente del soggetto e non aggiunge nulla al racconto. E' estremamente difficile da realizzare, non a caso ho dovuto utilizzare una foto di un mito della fotografia per spiegare il concetto. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 0:11
Dal 24 al 35 c'è un abisso, dal punto si vista della percezione visiva, secondo me, Il 24 è in pieno grandangolo, per cui adesso va bene, he siamo abituati alla prossimi a dei selfie da cellulare, ma per i miei gusti non va molto bene. Ci devi mettere il soggetto centrato, oppure accettare una distorsione molto pronunciata. Anche col soggetto centrale, poi, fatico a farmelo piacere, se è troppo vicino, deforma il viso, se è troppo lontano diventa insignificante. Il 35 si avvicina più alla percezione normale, per cui ti sembra perfetto, riproduce, per me, in maniera fedele ciò che vedo, mi piace, mi ci trovo a scattare, e le immagini che ne escono sono piacevoli. Il 28 potrebbe sembrare ne carne né pesce, ma alla fine permette di sfruttare le prerogative del grandangolo unite alla “normalità” del 35. Sinceramente però, mi trovo meglio col 50, mi rende la scena come la immagino. Però ritratto ne faccio poco, per cui i miei sono pensieri, più che certezze. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 0:38
Per i miei gusti la focale 28mm è l'ideale per i ritratti ambientati, abbastanza ampia da riprendere l'ambiente circostante calando il soggetto nel contesto in cui si trova, privo di deformazioni prospettiche e con la possibilità di decentrare il soggetto senza problemi.
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| inviato il 09 Aprile 2022 ore 6:16
Discorso molto ampio, fondamentalmente dipende sempre da cosa vuoi trasmettere con la tua foto, dal tipo di soggetto e dal tipo di ambientazione. Tendenzialmente più si va sul grandangolare e più si hanno queste 2 situazioni: - soggetto piccolo rispetto al contesto (e lì devi essere bravo a far risaltare il soggetto con qualcosa che non sia la dimensione dello stesso sul fotogramma), che torna utile per mostare appunto piccolezza di fronte a immensità o solitudine nel nulla - soggetto molto grande e molto vicino e lì serve a farti entrare nell'immagine assieme a lui, dandoti il suo punto di vista e la sua prospettiva sul contesto circostante, bisogna ovviamente valutare le distorsioni prospettiche e usarle eventualmente a proprio vantaggio |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 6:19
Io sono uno da ritratto "classico" fatto coi 85 135mm, fatico invece un sacco coi 50mm Adesso mi son da poco preso un 28mm Voigtlander M da usare su ff Z7 per provare a fare ritratto ambientato, fuori dalla mia comfort zone.. seguirò con interesse questa discussione |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 6:20
@ Edo: tutte le tue 3 foto sono ritratti ambientati. Se togli lo sfondo perdi sempre qualcosa nel racconto del soggetto. La relazione con contesto esiste sempre, nessuna di quelle foto se prendi il soggetto e lo appiccichi su uno sfondo bianco racconta la stessa cosa. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 8:32
Non sono d'accordo Nessunego Delle tre fotografie di Edobette la prima, a onore del vero estremamente piacevole, è una fotografia di AMBIENTE con, quasi incidentalmente degli elementi umani. La seconda sembra un ritratto ambientato ma non rispettando volutamente la regola base del ritratto, ossia la ripresa armonica dei tratti del soggetto umano, finisce per essere la ripresa di un ambiente pieno... e anche un poco claistrofobico. La terza infine è una evidente forzatura da lui voluta e vista, a mio parere, più come esperimento che come un punto di arrivo. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 8:40
Eh è il solito problema annoso delle classificazioni... cosa è ritratto, cosa non lo è, cosa è street cosa non lo è... inutile pretendere di poter concordare sempre, lo accetto come un limite intrinseco della classificazione. Io la prima foto la vedo come un ritratto ambientato che mette in relazione le due figure umane con un ambiente circostante affascinante e grande, se tolgo le figure umane la foto cambia molto, se tolgo parte degli alberi con inquadratura più stretta non rende il messaggio allo stesso modo. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 9:37
Le classificazioni servono solo da forum e sono in genere tutte pippe inutili Immagine di allard é un ottimo scatto e funziona molto bene |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 9:56
"....è l'unico, vero, ritratto ambientato." Occhio che "ambientato" non significa al chiuso, e per nulla. Un ambiente è un ambiente, sia esso al chiuso o all'aperto: ad esempio, una piazza, anche enorme, è un ambiente, con caratteristiche proprie e diverse da tutte le altre locazioni, siano esse al chiuso o all'aperto. Questa, a 28 mm, è un ritratto ambientato ad una coppietta:
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! E' un Dx, la D 7000, addirittura a esposto a 6400 ISO, ma è ancora ancora stampabile in A3 con qualità discreta. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 10:11
"miro.medium.com/max/1400/1*pIv3G7SyDh5W5WIcIOZPaw.png" Anche questo è un ritratto ambientato, e la focale sembra proprio corta, forse un SWA, ben sotto i 24 mm |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 10:38
Mah, mi pare troppo dritto il pilone e il tubo sulla destra per scendere sotto i 24. |
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