| inviato il 09 Aprile 2013 ore 16:54
Thoracopterus, in effetti ho notato che i video tutorials più vecchi mostrano tecniche che sono superate, ma io ho in mente un percorso particolare per cercare di crescere, fotograficamente parlando. La prima fase, quella dell'approccio e dell'apprendimento delle tecniche di base della fotografia l'ho superata. Ora sono nella fase in cui approfondisco la conoscenza di queste tecniche soprattutto sul fronte hardware e software ed ho deciso di prendermi il tempo che serve per imparare meglio l'uso delle tecniche fotografiche avanzate e della post produzione in generale. Nella terza fase vorrei dedicarmi allo studio dei grandi autori, vorrei crearmi un piccolo bagaglio fotografico-culturale che mi consenta finalmente, nella quarta fase, di affrontare la fotografia con le dovute competenze tecniche e culturali in modo da lasciare campo libero alla creatività. E' un piano molto ambizioso per uno che di solito ad un certo punto viene attratto da qualche altro interesse e molla tutto. Però almeno ci provo. ciao |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 17:57
Beppe, capisco benissimo che hai appreso queste tecniche da altri. Non vorrei sembrare arrogante, sto solo cercando di chiarire alcuni concetti che io stesso ho faticato a padroneggiare da piu' di un decennio. Ci sono 3 tipi di sharpening con 3 scopi ben diversi: 1. Input sharpening : serve per ripristinare il dettaglio perso durante la conversione (demosaicizzazione) del Raw o l'acquisizione da scanner. 2. Creative sharpening : serve per enfatizzare selettivamente dettagli (esempio: occhio di una modella) 3. Output sharpening : serve per ottimizzare il dettaglio per un output specifico (stampa, schermo ecc). L'output sharpening va fatto sempre e solo a fine lavoro su immagine gia' ridimensionata e vista al 100%. Tra i 3, probabilmente quello che da maggiore differenza e' l'output sharpening. Quello che trovi in LR/ACR applicato ad un RAW e' un capture sharpening. Due cose ben diverse. Se applichi capture sharpening pensando di ottenere l'effetto di un output sharpening, non solo e' sbagliato, ma rischi di creare artifatti soprattutto se continui a lavorare sull'immagine. Per quello, consigliavo di andarci piano. Non sono sottigliezze: nel momento in cui applichi una maschera di contrasto di qualsiasi tipo, sono concetti importanti che fanno la differenza. Hai fatto riferimento a vari tutorials. Quello che trovo deludente e' che con tutti i libri, tutorial, blogs, ecc, non c'e' alcuna ragione per sbagliare o impigrirsi su questi concetti base. Non e' una critica a te, ben inteso. Piu' una critica agli autori di certi tutorial (senza alcun riferimento) che illustrano concetti che probabilmente non capiscono. Questo accade ancora troppo spesso per due aspetti del digitale: sharpening e gestione colore. |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 18:11
potrei sbagliare, ma mi risulta che specie in lightroom 4, la regolazione della nitidezza abbia effetto meno distruttivo che la maschera di contrasto in ps. la maschera di contrasto, da sola, può creare non pochi danni... anche perchè da quanto ho letto ha lo stesso invariato "motore" da anni, mentre in lr è stato rinnovato ed è molto efficace, e questo è anche quello che ho potuto rilevare anche io. certo se poi intervengono i livelli è un altro discorso, ma se si usa solo il pennello, lr non ha proprio nulla da invidiare a ps. |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 18:12
(ah, la mascheratura di lr non pialla i dettagli in maniera indegna.. si può tenere tranquillamente sopra al 50 senza grossi problemi e questo evita l'utilizzo della riduzione del rumore - a meno che il rumore non fosse già presente all'origine). |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 18:26
“ la regolazione della nitidezza abbia effetto meno distruttivo che la maschera di contrasto in ps „ E' meno distruttiva nel senso che e' in un certo senso "calibrata" per capture sharpening. E' vero che la machera di contrasto in PS e' uno strumento datato. Infatti probabilmente verra' eliminata in una delle prossime versioni, perche smart sharpen fa la stessa cosa e di piu'. A chi piace smanettare con queste cose, consiglio vivamente il plugin FocusMagic che e' appena stato aggiornato e potrebbe essere gratuito in quanto in versione Beta ancora: www.focusmagic.com/download.htm FocusMagic usa un algoritmo molto diverso (usato e ideato per astrofotografia) cercando di ricostruire il dettaglio perso e puo' essere usato ambivalentemente per capture e output sharpening. I risultati pero' dipendono moltissimo da immagine a immagine. Su certe immagini e' davvero imbattibile, su altre non fa differenza rispetto a metodi piu' convenzionali. Lo stesso tipo di algoritmo lo si puo' scegliere in RawTherappe (un altro convertitore RAW, gratis). |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 18:35
cavolo è interessantissimo, solo che nonostante esista una versione per mac, non è compatibile con photoshop per mac (lightroom non è neanche menzionato!) |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 19:01
“ La mascheratura guardala con ALT; è il motivo che mi ha convinto a passare a LR!!! „ L'alt funziona anche in CameraRAW.. non è proprio uno dei motivi determinanti che possa spingere un utente a passare a LR |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 20:02
Tommasino, ti ringrazio per la precisa spiegazione, erano concetti che in qualche modo conoscevo già applicandoli ad ogni mia immagine ma ora tu mi hai chiarito per bene il senso. Ti spiego in pratica come opero da un po' di tempo a questa parte. -Imput Sharpening, lascio quello che di default propone LR, dalla tua spiegazione capisco che quella impostazione potrebbe proprio essere il recupero di quello che si perde durante la demosaicizzazione. Opero sulla nitidezza in LR solo se ho bisogno un jpg veloce ma se devo andare in PS lascio come di default perchè ho visto che non fa altro che creare inutili artefatti non migliorando la nitidezza, insomma, non è efficace. -Creative Sharpening, ok, hai fatto come esempio gli occhi di una modella ed è un esempio perfetto, nel caso di un particolare che deve essere valorizzato con lo sharpening anch'io faccio proprio così. -Output Sharpening, è dove uso la maschera di contrasto, ma chiaramente intendevo Contrasta Migliore che è più efficace. Questa regolazione dello sharpening, o nitidezza, va fatta in funzione delle dimensioni dell'immagine finale o del fatto che questa venga stampata o vista a monitor. Mi pare quindi di fare i passi giusti. Prima sono stato un po' sbrigativo perchè mi premeva far capire che NON è con la nitidezza in LR che si ottengono foto ben dettagliate, mi è parso di capire che qualcuno intendesse invece proprio il contrario. La differenza di nitidezza nell'output di una foto con MDC o contrasta migliore con una nella quale si è intervenuti solo in LR è abissale. E non solo per una questione di maschere di livello o di pennelli, mi capita di applicare la MDC su tutta l'immagine con gli stessi valori e proprio non c'è paragone con LR. Ora, grazie anche alla tua spiegazione, credo di avere capito il perchè. |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 22:30
Uso irfanview da...credo più di un decennio, solo come visualizzatore. Ora scarico FocusMagic e proverò a ridimensionare conIrfanview. Ma dici di evitare proprio l'output sharpening? Cioè lo fai con Irfanview? Ma robe da matti |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 22:41
Non avevo mai pensato all'influenza della densità del sensore, scusate se sono fuori tema, ma quanto può influire la qualità del monitor sulla densità "percepita"? Mi spiego meglio, ho un BenQ v2200 eco, non sotto il profilo dei colori ma proprio sulla "capacità" di visualizzare il dettaglio, mi è capitato in un paio di stampe 30x45 (su forex opaco) di trovare grana che sul mio monitor, anche ingrandendo al 100% non vedevo...Non ho certo un monitor adeguato al fotoritocco, ma non credo che sia proprio l'ultimo. Chiudo che non ho mai seguito corsi di ritocco e quindi potrei anche essere io che non ho la capacità critica di rendermi conto che non sono capace di fare post, poca o tanta che sia, in maniera accettabile |
| inviato il 09 Aprile 2013 ore 22:51
Decidi tu se e quanta maschera ti occorre dopo aver ridimensionato con Irfanview. In realta' io uso un altro programma, ma so che Irfanview ha la possbilita' di scegliere Lanczos. Se ti da la scelta di un parametro comincia con 2 o 3. PS e' ottuso nel ricampionamento delle immagini e per ottenere buoni risultati bisogna farlo in piu' passaggi. Ridimensionamento e sharpening vanno mano a mano, per questo vanno considerati sempre assieme. Se vuoi il massimo lo si ottiene dai programmi che ridimensionan usando Lanczos (o Mitchell-Netravali) su immagine a gamma lineare, ma qui' si va sul tecnico (volendo dovrebbe essere possibile farlo in PS). Qui qualche esempio: www.4p8.com/eric.brasseur/gamma.html |
| inviato il 10 Aprile 2013 ore 5:21
" 1) Imput Sharpening, lascio quello che di default propone LR, dalla tua spiegazione capisco che quella impostazione potrebbe proprio essere il recupero di quello che si perde durante la demosaicizzazione. Opero sulla nitidezza in LR solo se ho bisogno un jpg veloce ma se devo andare in PS lascio come di default perchè ho visto che non fa altro che creare inutili artefatti non migliorando la nitidezza, insomma, non è efficace. 2) -Creative Sharpening, ok, hai fatto come esempio gli occhi di una modella ed è un esempio perfetto, nel caso di un particolare che deve essere valorizzato con lo sharpening anch'io faccio proprio così. 3) -Output Sharpening, è dove uso la maschera di contrasto, ma chiaramente intendevo Contrasta Migliore che è più efficace. Questa regolazione dello sharpening, o nitidezza, va fatta in funzione delle dimensioni dell'immagine finale o del fatto che questa venga stampata o vista a monitor." Abbi pazienza, ma ci sono degli errori e la giustificazione dell'errore è dovuta al compito di ciascuno dei gradini di sharpening da applicare, che cosa deve fare. 1) lasciare valori di default è SEMPRE ERRATO, SEMPRE. Questo sharpening fa due lavori diversi, recupera perdite di ottica (obiettivo + complesso ottico filtro passa basso + bayer) e corregge, anche settorialmente ,il valore della correzione di sharpening citata precedentemente ed applicata all'immagine: i parametri vanno settati diversamente in funzione del tipo di ottica+ fotocamera e del tipo d'immagine, ossia delle frequenze spaziali presenti in immagine, un paesaggio fatto con ottica ad alta risoluzione ha valori di Ammontare, Raggio, Dettagli e Maschera ESTREMAMENTE DIVERSI da un ritratto fatto con ottica magari a tutta apertura, dunque "morbida", a risoluzione bassa. La maschera va applicata molto spesso, sempre salvo casi eccezionali sempre, ed in ammontare diverso: opera come maschera dei bordi, fa lo stesso lavoro che si fa con una maschera dei bordi in photoshop sul file immagine. Se il complesso ottica + fotocamera lavora in diffrazione, il comando Dettagli è meglio settarlo su valori vicini a 100. il comando Dettagli opera come una USM a valori bassi, in convoluzione iterativa a valori alti, con passaggio graduale intermedio: dichiarazione esplicita scitta di Eric Chan, di Adobe, gli algoritmi di dettagli li ha fatti lui e lo si vede se fai delle prove. 2) OK 3) Errato anche qui L'output sharpening dipende dal mezzo di presentazione finale dell'immagine, è un valore fisso e dipende dal tipo, appunto di output (carta, monito e tipo di stampa e tipo di carta se immagine su carta. Se prendiamo in considerazione l stampa, quando stampo, l'inchiostro spruzzato dalle testine va sulla carta e, dipendendo dall'inchiostro, dalle testine e dal tipo di carta, si diffonde più o meno sulla carta, la macchiolina microscopica è più o meno grande a parità di quantità d'inchiosto sputata dalla stampante. Per recuperare questa ulteriore perdita di risoluzione dovuta alla diffusione dell'inchiostro, si da ulteriore marschera/e di contrasto, di valore fisso in funzione del tipo di stampante, di carta, di formato di stampa e di risoluzione: questo è lo sharpening di stampa e si dà all'ultimo passaggio. Non si dà una USM soltanto, non basta, ci vuole anche Accentua Passaggio e non si dà mai sharpening ai valori estremi della gamma dinamica dell'immagine, altrimenti rischi macchioline nere e bianche, clipping, in stampa. Jeff Schewe consiglia questo per Inkjet a 300 PPI e carta lucida. 1) Apri l'immagine e portala al formato di stampa a 300 PPI 2) Duplica lo sfondo su un livello, e setta (clicca due volte sul livello) lo stile livello così: - Modo fusione: Normale - Opacità: 66% - Fusione avanzata: immutata - Fondi se: Grigio a. Questo strato: 0- porta la slitta a 230/250 b. Strato sotto: porta la paletta 10/20 ? 255 3) Applica Filtro/ Contrasta/maschera di contrasto 320/0,6/4 (per 360 PPI, 320/0,5/4) 4) Modifica/Dissolvi Maschera di contrasto/70% ed in Luminosità 5) Torna al livello copiato dallo sfondo e cambia fusione da Normale a Sovrapponi 6) Applica Filtro/Altro/Accentua Passaggio /Raggio 2 Px (per 360 PPI, Raggio 1,5 Px) 7) Fondi i livelli Sperando tutto chiaro, saluti cordiali |
| inviato il 10 Aprile 2013 ore 14:56
Mah, in quanto al punto 1, sono d'accordo con te che occorrerebbe valutare per bene il dosaggio di sharpening in LR, probabilmente si può guadagnare qualcosa ma a livello percettivo io non vedo grosse differenze, anzi, se alzo un po' i valori in nitedezza e dettaglio mi ritrovo inevitabilmente un file di qualità peggiore in PS. Magari sono io che sbaglio i settaggi, ma anche alzando di poco i valori oltre il default, 25, vedo solo pasticci. Sul punto 2 siamo d'accordo. Sul punto 3 dici che l'output sharpening è un valore fisso che dipende poi dal supporto di destinazione della foto. Non ho ancora provato i settaggi che hai suggerito in fondo, ma lo farò, e non ho molta esperienza, ma non credo che possa essere un valore fisso, dipende molto dalle dimensioni dell'immagine finale, stampa o monitor che sia, e dalla distanza a cui questa immagine viene vista. Non ne sono sicuro naturalmente, ma è un'idea che faccio fatica a togliermi dalla testa. In ogni caso farò delle prove, magari registro una azione visto che i valori sono quelli, e verificherò. Per ora ti ringrazio per l'utilissimo intervento. ciao |
| inviato il 10 Aprile 2013 ore 17:50
".............1) ma non credo che possa essere un valore fisso, dipende molto dalle dimensioni dell'immagine finale, stampa o monitor che sia, 2) e dalla distanza a cui questa immagine viene vista. ........... " 1) NON dipende dalle dimensioni dell'immagine per nulla: si va a compensare la perdita di microcontrasto dovuta all'espansione delle goccioline, in inkjet, o alla texture di stampa, o alla risoluzione del monitor: opera sui valori di microcontrasto a tappeto e NON dipende dalle dimensioni dell'immagine. 2) E' vero dipende dalla distanza di osservazione: in inkjet, si considerano 30 cm di distanza di osservazione anche in A2: sono TROPPO pochi, l'immagine andrebbe guardata da maggior distanza, ma...nessuno lo fa, la distanza di osservazione è "la lunghezza del naso" oggi accade quello. saluti cordiali |
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