| inviato il 04 Dicembre 2021 ore 22:59
In effetti in una foto di paesaggio all'infinito spesso non avrai solo il cielo ma anche qualche montagna, un particolare lontano. E poi potresti avere le nuvole e non sempre le nuvole sfocate sono piacevoli tranne nel caso siano mosse. Io nelle foto di paesaggio, specialmente in quelle scattate con un grandangolare, divido idealmente la composizione in 3 parti: il primo piano d'apertura, per dare profondità o fare da quinta in qualche caso. Poi un campo medio, spesso il più interessante, il soggetto principale, un borgo, una casa, degli alberi, una ondulazione del terreno, un monte o delle rocce . Infine, lo sfondo. E spesso desidero che tutto sia a fuoco, almeno agli ingrandimenti che normalmente pratico. Per cui, come diceva il Centauro, ho bisogno di calcolare l'estensione della zona a fuoco www.juzaphoto.com/shared_files/layout/spacer.gif Come esempio ti faccio vedere questa foto di Maurizio Trifilidis. Se non si apre si può cercare nna sua galleria PAESAGGI ( è l'ultima)In questo caso non hai un vero primo piano, ma solo un piano intermedio dall'alto di Vernazza che è nitida,a fuoco e poi il fondo con il profilo delle montagne che deve avere una sufficiente nitidezza, altrimenti sarebbe fastidioso. In questo caso il primo piano non c'è, ma se scatti la stessa foto di giorno spesso si opta per inserire un primo piano; ci sono delle piante di agave molto belle in primo piano che spesso vengono inquadrate per fare da quinta alla composizione e dare profondità. In quel caso tutto normalmente si cerca di metterlo a fuoco |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 10:33
“ Sull'argomento della iperfocale e profondità di campo per la seconda volta ricevo interventi interessanti e utili ma non trovo risposte alle mie domande. „ Forse perchè è la regola del terzo che secondo me non ha senso per i paesaggi, ma nemmeno altri generi fotografici. La profondità di campo si estende circa metà avanti e metà dietro in regime macro, praticamente tutta dietro se il punto di messa a fuoco è oltre la distanza l'iperfocale; per distanze di messa a fuoco intermedie i rapporti fra profondità di campo avanti e dietro variano all'interno di questi estremi. 1/3 e 2/3 è solo una delle possibilità, ma dal punto di vista fotografico non ha niente di più universale che 1/4 e 3/4 od altre ripartizioni di PdC; il caso 1/3 e 2/3 si ha quando la messa a fuoco è ad 1/3 dell'iperfocale, questa è l'unica particolarità, ma non ha implicazioni pratiche particolari secondo me, è solo un aspetto matematico. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 13:34
Ilcentaurorosso Ho riflettuto su quello che hai detto. In effetti è proprio come dici tu: la maggior parte delle volte è la profondità di campo quella che mi serve; e io mi lambiccavo con l'iperfocale! Verifica se ho capito: se metto a fuoco su un soggetto a 20 metri con F8 ho 10 metri a fuoco davanti a lui e ca. 800 metri a fuoco dietro? Ma questo di norma mi va benissimo. Allora non avevo capito niente. Mi basta una scala della PDC. La misurazione non deve più essere precisa, si può stimare. E' giusto? |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 14:07
E certo che si può stimare, credi che noi fotografi siamo la' col geometra e la rotella metrica al seguito? Tra l'altro come sai tutta la storia della profondità di campo poggia su basi percettive e tecniche ma resta sempre un compromesso con dei fattori di incertezza. Fatti un bel regalo per Natale e compra quest'app: PhotoPills Sono soldi ben spesi anche perché fa molto, molto altro: www.francescogola.net/in-italiano/dieci-buoni-motivi-per-usare-photopi www.photopills.com/ Divertiti! |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 16:18
Hai proprio ragione, Rolubich, infatti con il terzo devo fare diversi scatti avanti e dietro sperando di prenderci. Il centaurorosso. PhotoPills ce l'ho e lo uso specie per inseguire il sole e per l'iperfocale. Ora lo userò anche per la PdC, cercherò i settaggi per me più adatti e fruibili. Potrei essere arrivato alla soluzione del problema della nitidezza. Grazie, grazie. |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 16:39
Io l'ho già detto; a volte mi porto una tabella di DOFmaster se mi va di controllare. ma spesso, dal momento che è pur sempre un compromesso, stimo le distanze con un po' di esperienza. Il problema dell'iperfocale ti si pone forse maggiormente s.e usi grandangolari e se hai un oggetto in primissimo piano. Comunque, Giuseppe, se usi obbiettivi fissi di buona qualità puoi fidarti della indicazione che trovi circa la profondità di campo. Con uno zoom è più complicato, ma con un fisso è molto semplice usare i riferimenti |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 16:42
Giuseppe hai scritto: "se metto a fuoco su un soggetto a 20 metri con F8 ho 10 metri a fuoco davanti a lui e ca. 800 metri a fuoco dietro?" Naturalmente dipende anche dalla focale dell'obbiettivo |
| inviato il 05 Dicembre 2021 ore 16:58
Scusami Claudio. Sto studiando la tabella delle PdC e trovo molte delle distanze e profondità che mi servono normalmente. Raramente fotografo grandi paesaggi, più spesso preferisco stringere il campo, cercare composizioni più strette, micro paesaggi. Anche per questo la PdC mi sembra più adatta dell'iperfocale. Ho guardato le belle foto di Maurizio Trifilidis, una nitidezza bellissima. Ho visto che anche lui spesso ama stringere il campo come piace a me. Grazie dell'aiuto. |
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