| inviato il 22 Novembre 2021 ore 12:46
@ Francesco
Nel 2018 ho inviato una mail alla ANM
Spett. ANM,
Vi rappresento che, in più occasioni, sono stato invitato dal personale in servizio presso le stazioni d'arte a non scattare fotografie in tali luoghi, motivando tale richiesta con l'esistenza di un divieto. A nulla sono valse le mie rimostranze, pur avendo con me copia stampata del regolamento ANM, scaricato dal Vs sito internet, che al punto -8- recita testualmente:
"8) FOTOGRAFIE, RIPRESE TELEVISIVE E CINEMATOGRAFICHE
Le fotografie e/o le riprese audiovisive all'interno delle stazioni sono consentite senza preventiva autorizzazione, a soli fini personali. Le fotografie, le riprese audiovisive, a qualsiasi altro titolo, devono essere preventivamente autorizzate a seguito di specifica richiesta indirizzata a comunicazione@anm.it.
In tutti i casi le attività devono essere eseguite con le dovute cautele per evitare danni agli impianti e alle persone, rispettando l'assoluto divieto, per la sicurezza della circolazione dei treni, di utilizzo di flash in banchina."
Preciso che ero solo e senza ausilio di cavalletto o flash in tutte le occasioni ed ho espressamente dichiarato che le fotografie da me eseguite lo erano strettamente per fini personali. Vorrei capire, pertanto, se il Vs personale ha compiuto un abuso nei miei confronti oppure il regolamento esistente sul sito della ANM sia errato e vada modificato.
In attesa di un Vs. cortese riscontro, distinti saluti.
Non trovo la risposta nelle mail ma ne conservo ancora una copia stampata. In pratica si possono fare seguendo il regolamento. Quando capiterà l'occasione di incontrarci te la farò vedere. |
| inviato il 22 Novembre 2021 ore 13:52
Paride con grande piacere.... in settimana sarò a Napoli. Tra Martedi e mercoledi |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 22:22
In tre occasioni ho fotografato in stazioni ferroviarie. Due volte a Bologna e una a Reggio Emilia alla mediopadana.
Due volte fermato dalla polizia e una volta da un addetto della vigilanza privata. Con tutti i reali problemi di sicurezza presenti nel nostro paese, desta preoccupazione e timore chi si muove "armato" di macchina fotografica. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 2:09
Ma non c'era una legge che catalogava le stazioni come obiettivi terroristici sensibili e quindi non fotografabili? Almeno in parte? In buona parte del mondo mi sembra sia illegale fotografare ai binari in stazione. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 7:13
Per quel che può valere : alla stazione di Alpignano (To, vedi mie gallerie) ci puoi mettere pure il treppiede , non ti c..a nessuno , capitreno compresi , andate tranquilli !   |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 8:13
Si la legge c'è e risale al regno d'Italia..ma tutti quelli che “”selfizzano” con i telefonini vanno bene?..o c'è una deroga per loro?.. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 13:13
“ La legge che vi fermerà
Il Regio Decreto n.1161 emanato nel lontano 1941 (quando l'allora Ministero della Guerra era da anni impegnato su tutti i fronti in un conflitto mondiale disastroso) mirava a contenere qualsiasi attività di spionaggio, divulgazione, sabotaggio, sovversione.1
Uno dei punti previsti nel decreto era l'assoluto divieto di fotografie di obiettivi strategici e militari, ivi comprese le stazioni ed i convogli ferroviari.
Si trattava di una necessità comprensibile, nel corso di una Guerra Mondiale.
La cosa divertente è che quel decreto, oggi, è ancora in vigore (sic!).
Di conseguenza, l'effettuazione di riprese in ambito ferroviario è ancora fortemente controllata e limitata, nonché subordinata ad una specifica autorizzazione da richiedersi preventivamente. „
Ci dovrebbero essere circolari delle ferrovie (anni '90/2000) che lasciano un po' di libertà in zone aperte al pubblico nelle stazioni e senza treppiede. Ma a livello legge abbiamo ancora quella del 1941. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 16:58
Come per la legge sulla privacy anche su dove o cosa si può fotografare c'è molta confusione e conseguente interpretazione.
Credo che il divieto di fotografare alcune parti delle Stazione Ferroviarie (aeroporti, porti, ecc) sia tutt'ora in vigore per motivi di sicurezza.
Il post iniziale però parlava di Galleria Commerciale cioè di un negozio.
In uno spazio privato come un negozio, oltre a NON poter fotografare le persone, bisogna attenersi alle regole del proprietario, anche se il luogo è aperto al pubblico.
Se il proprietario non mette il cartello con il divieto di fotografare, cosa che si legge in tanti negozi, questo vuol dire che è possibile. Con la limitazione a non inquadrare nessuna persona (è nel codice civile) e a non intralciare gli altri avventori. Anche la pubblicazione delle immagini di un luogo privato può essere limitata, come nel caso di un concerto o di un evento sportivo.
A luglio sono stato ad un importante evento sportivo mondiale al Forum di Assago e un solerte addetto alla sicurezza mi ha fermato all'ingresso intimandomi di lasciare sul tavolino (all'aperto, sotto il sole) la mia 6D Canon perché "le fotografie sono vietate".
Gli ho fatto notare che ne sul biglietto ne sul sito dell'evento tale divieto era specificato. Mentre per i tappi delle bottigliette e per le borracce era scritto.
Allora ha insistito adducendo a "motivi di sicurezza", come se io la reflex la lanciassi dagli spalti del Forum.
Dopo un po' di minuti, arrivato anche il suo responsabile, sono potuto entrare con tutto il corredo fotografico.
E sono entrati anche i due fotoamatori che nel frattempo erano stati bloccati dopo di me.
Sul tavolino sotto un sole cocente c'era una Sony, purtroppo non ho visto il modello, con 2 obiettivi lasciati da qualcuno purtroppo arrivato prima. Assurdo!
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| inviato il 28 Agosto 2024 ore 20:00
... penso che non siano rimaste a lungo sul tavolino ... 
Comunque , col c...o che io lasciavo la mia roba sul "tavolino" , piuttosto giravo i tacchi e me ne andavo ! |
| inviato il 02 Settembre 2024 ore 19:55
Hai trovato due imb*cilli probabilmente appena assunti. Se erano presenti dei cartelli che vietavano l'utilizzo delle fotocamere la cosa era ben diversa. In genere lasciano fotografare, a patto che non sia per scopi commerciali. |
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