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E' un modo come un altro per esporre male e fare brutte foto, ce ne sono tanti.
Oggi la gamma dinamica delle fotocamere basta per praticamente tutto, inclusa la street.
Per esporre bene, bisogna conoscere benissimo, non bene, benissimo le prestazioni della propria attrezzatura, va conosciuto molto bene dove può arrivare il sensore della fotocamera prima che ti faccia le corna, usare un esposimetro, anche quello della fotocamera va bene, ma soprattutto bisogna usare il miglior utensile in dotazione al Fotografo: il cervello.
Foto finita, scattata a 100 ISO
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RAW intonso
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Due misurazioni in spot dimensione media, una sulla parte più luminosa dello sfondo, il muro del palazzo, ed una sulla parte buia del muro dell'arco, in alto, la parte più buia, calcolo a mente della differenza di stop, ed esposizione sul valor medio, in esposizione ponderata centrale molto larga.
Il tutto a mano libera, il tutto senza staccare la fotocamera dall'occhio ed in paio di secondi, altrimenti il soggetto se ne va.
Questa è a 6400 ISO
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RAW intonso
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Esposizione come sopra, mano libera, etc.
NOTA BENE : in entrambe, non ci sono bianchi strinati o neri tappati, si legge tutto, come deve sempre essere per fotografie esposte bene.
La fotocamera è una "vecchia" Nikon D4, del 2012, oggi come gamma dinamica (....ma non come colori) le fotocamere fanno meglio, hanno circa una stop in più ai bassi ISO, che in uso pratico, ovviamente, non cambia un bel razzo di nulla, già quella della D4 basta ed avanza.
L'Ospite che ha aperto questa discussione, mi ha chiesto come, operativamente, ho fatto ad esporre quelle due immagini:
Poichè ritengo sia di interesse di alcuni la mia procedura di esposizione, riporto qui la mia risposta alla sua domanda:
"Devi conoscere quanti stop di Gamma Dinamica ha la tua fotocamera, quanti stop riesce a riprodurre, dal bianco ai limiti del bruciato, al nero ai limiti del nero illeggibile (neri tappati).
La mia Nikon D4 a bassi ISO ne "tiene" 10 di Stop di differenza, mentre ad alti ISO, diciamo sopra i 3000 ISO, ne tiene circa 6.
Fai due misurazioni con l'esposimetro della fotocamera settato in spot, una per la zona più chiara, ed una per la zona più scura, e se a 100 ISO la differenza è meno di 10 stop, ci stai , la puoi scattare, e ti calcoli a mente il valore di diaframma per un valor medio, poi setti l'esposimetro in media ponderata a prevalenza centrale e dovrebbe darti il valore di diaframma che hai calcolato a mente (o in manuale, impostando il valor medio, ma ci vuole più tempo), e se non te lo dà, col tastino di correzione dell'esposizione, lo porti al valore che hai calcolato a mente e scatti, il tutto senza mai staccare la fotocamera dall'occhio, si fa tutto in pochissimi secondi.
In quelle due fotografie io ho misurato con lo spot la differenza di stop tra la zona più chiara dell'immagine e la zona più scura dell'immagine, ho calcolato a mente la differenza di esposizone in numero di diaframmi ed il relativo valore medio (se la zona luminosa a 100 ISO ed 1/200 sec la zona più luminosa richiede F 22 e la zona più scura richiede F 2 (l'ottica è F 2,8, non F 2, e la fotocamera dunque ti chiede F 2,8 a 1/100 sec), la differenza di stop è 6, la metà di 6 è 3, F 22 - 3 stop = F 8 , poi ho cambiato la misurazione dell'esposimetro da spot a prevalenza centrale, io uso quella, ed ho corretto l'esposizione per partarla al valore che avevo calcolato a mente (potevo impostare l'esposizione manuale, ma ci vuole più tempo), ed ho scattato.
Poi in fotoritocco, ho aperto le ombre e fine del lavoro."
Per sapere quanti stop di GD ha il proprio trabiccolo, a diversi ISO, bassi ed alti, uno si può fare delle prove, ma è complicato farle.
Si può tranquillamente usare i dati di altri che le prove le già hanno fatte, tipo Dxo o questo sito, io uso questo, che li ha per praticamente tutte le fotocamere, incluse le mie, D 4 e D 810
per la Nikon D4, sui 10 stop a bassi ISO, 100, e circa 6 sui 3000 - 6400 ISO,
dai valori riportati lì, uno, per stare sul sicuro, ci leva uno stop, o mezzo stop, così facendo sa quanta GD ha il prorio trabiccolo ai vari ISO, e lo usa di conseguenza, nulla di più facile.
Ma che senso ha scattare solo in manuale? Usa una modalità semiautomatica più la compensazione dell'esposizione ed è tutto molto più semplice, quando necessario usi la misurazione spot dell'esposimetro e nelle scene con forti contrasti fai come dice Alessandro Pollastrini che non sbagli.
Considera anche che non si può fotografare tutto: alcune scene fanno schifo, e se recuperi troppo le ombre la foto sembra irreale.
Grazie ragazzi, è sempre istruttivo leggere questo forum! Ne approfitto per vedere se ho capito bene: in base al grafico che ho recuperato sul sito indicato da Alessandro, la fuji xt30 (che possiedo), a circa 160 iso, ha circa 10 stop che si possono recuperare in post produzione, al netto di luci bruciate e ombre irrecuperabili..., mentre a 800 iso ne ha circa 8,5... E poi in post produzione recupero modificando le alte luci e le ombre... ci sono anche altri settaggi che servono in questo senso, ad es. modifica del bianco e/o nero? (io uso per diletto capture one express ma immagino che valga per la maggior parte dei software....) Naturalmente sempre senza fare casini appiattendo l'immagine ecc ecc Grazie! Paolo
No, il numero di stop indicati nei grafici si riferisco alla gamma dinamica totale del sensore, cioè, per farla breve, dalla parte più luminosa a quella più scura della scena ancora leggibili. Gli stop di recupero delle ombre e delle alte luci sono molti meno, di solito mai superiori ai circa 4 stop per le ombre e 2 per le alte luci.
10 stop recuperabili direi di no...sono dieci stop tra i valori minimo e massimo tra luci e ombre tra cui ti puoi muovere direi che è preferibile che tu faccia prove con la tua attrezzattura portando le prove verso condizioni critiche tipo su una foto tipo quella di Pollastrini che era interna ad un arco fai uno scatto simile e vedi quanto riesci a recuperare nelle ombre ( credo un 3 max 4 stop sulle ombre con la tua xt30 ) e poi fai una foto tipo alba e tramonto con alte luci e vedi quanto recuperi dalle alte luci di norma molto meno che sulle ombre.
la risposta corretta è devi conoscere la tua attrezzatura così sai fino a quanto puoi spingerti
Scattare in manuale ha sempre senso quando si vogliono controllare tutti i parametri... le modalità semiautomatiche hanno senso solo quando interessa controllarne uno in meno.
Ad ogni modo mi permetto di rilevare che in situazioni dinamiche certe condizioni di luce le devi gestire senza poter dedicare troppo tempo alla preparazione. Basta solo un po di esperienza e fare pratica per capire quali impostazioni adottare per tutte le situazioni analoghe. Sotto questo profilo lo scatto in manuale aiuta a capire meglio. Imparate le tabelline si fanno anche meglio i conti ed aiuta a capire che a volte, quando il risultato non torna, non sta sbagliando la macchina ma è stato digitato un tasto sbagliato...
@Mirko Fambrini: se avessi letto attentamente ciò che ho scritto, ossia "che senso ha scattare SOLO in manuale?", ti saresti reso conto che la tua risposta non è coerente con la domanda. Lo sarebbe stata se io avessi scritto "che senso ha scattare in manuale?".
“ Ad ogni modo mi permetto di rilevare che in situazioni dinamiche certe condizioni di luce le devi gestire senza poter dedicare troppo tempo alla preparazione „
ecco infatti io la penso come Mirko...aggiungo che il problema attuale è che siamo e mi ci metto anche io sempre in cambiamento; un corpo macchina spesso non arriviamo neppure a capirlo che già lo cambiamo con altro e di norma con caratteristiche superiori ma pur sempre da imparare....il consiglio è dedicare del tempo a leggere il manuale del proprio corpo macchina e fare prove su prove per vedere come risponde anche con lenti diverse... c'è chi la ragiona tecnicamente con diagrammi alla mano, chi si butta in prove e fa comparazioni ..non esiste un metodo corretto o uno sbagliato ...ma tutto riporta al fatto e tutti siamo concordi che bisogna conoscere il proprio corpo macchina ed in seguito quello che ci vai a mettere sopra che possa essere una lente un flash o una semplice gelatina... se non conosci come si comporta la macchina vai poco lontano
in pratica se io mi baso su una lettura esposimetrica media, a 160 iso dove il mio sensore prevede una gamma dimanica 10, non è detto che riesca a recuperare 5 stop sulle alte luci e 5 sulle ombre... devo vedere poi nella pratica quanto riesco a recuperare davvero. Avrei un'altra domanda...il settaggio del dinamic range (DR) che va da 100 a 400 come influisce su questo? Grazie! ...poi vi giuro che mi iscrivo a un corso e vi lascio in pace!
"..l settaggio del dinamic range (DR) che va da 100 a 400 come influisce su questo?"
Quello è un comando specifico della tua fotocamera, le mie, ad esempio, non ce l'hanno: .........perché non ti leggi il relativo libretto di istruzioni?
Raramente c'è un solo modo per fare uno stesso lavoro, oltretutto con attrezzature diverse, ci sono diversi modi per definire la giusta esposizione e per fare buone fotografie.
Ma, sempre e comunque, con tutte le diverse attrezzature, .......la propria attrezzatura va conosciuta, e bene!
qui c'è un video ma non ho avuto modo di vederlo...comunque immagino che se scatti in raw non faccia altro che caricare il sensore visto che parliamo di sensori retroilluminati ci sono tante cose che i produttori mettono in ballo e non a caso la conoscenza di cui parlavo prima farà sicuramente chiarezza su tutto
“ in pratica se io mi baso su una lettura esposimetrica media, a 160 iso dove il mio sensore prevede una gamma dimanica 10, non è detto che riesca a recuperare 5 stop sulle alte luci e 5 sulle ombre „
no assolutamente no...i recuperi li puoi gestire bene solo con un istogramma ben posizionato e con la conoscenza della scena e del corpo macchina
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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