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Allora ti consiglio il piccolo mostro dal nome T Amp (definito l'Ammazza Giganti), basato sul chip Tripath TA2024, pochi watt ma di classe, letteralmente, ha stravolto la concezione di HiFi. Abbinato alle italianissime Indiana Line (anche le 240X vanno bene, piu' piccole e decisamente da scrivania, rinunceresti ad un pelino di bassi rispetto alle 250X) dovresti essere più che felice con ca 300 euro di spesa
Da tenere presente se si prende materiale usato: le casse invecchiano, si secca la parte elastica della membrana dei coni. Vabbé, si può far riparare ma vale poi sempre la pena? Gli ampli vecchi invece di solito hanno molti meno problemi, o funzionano o non funzionano. Magari hanno problemi di potenziometri e pulsanti con contatti ossidati, che a volte si risolvono semplicemente smanettandoli un po'. Quindi casse troppo vecchie ok se te le regalano o quasi, ce ne sono in vendita a prezzi ridicoli, ma non mi avventurerei a spenderci troppo, ampli stereo invece ce ne sono di ottimi dagli anni settanta in poi che porti a casa con poco. La soluzione più semplice resta sempre, ovviamente, prendere un paio di casse amplificate da collegare all'uscita della scheda audio, come le KRK già consigliate. Spendi un po' di più ma vai sul sicuro.
Il t-amp è davvero compatto, cercalo su eBay x rendertene conto, sia del prezzo che delle dimensioni. Unica cosa va preso l'alimentatore esterno. Fidati, suona davvero bene (termine riduttivo), e con qualsiasi musicale
“ Casse IndianaLine NOTA 250 X (molto belle devo dire). „
Io qualche mese fa ho acquistato due Indiana Line Arbour 404 usate da Audio Costruzioni a Carpi. www.audiocostruzioni.com/r_s/diffusori/diffusori/indiana-line-arbour-4 Non per il computer ma per l'impianto stereo in casa. Mi sembrano ottime per l'uso che ne faccio, ma sto in un miniappartamento, quindi niente stanza "acusticamente trattata" dedicata all'ascolto. Qui due video con il titolare che parla di diversi modelli di quella marca (ma ce ne sono altri):
Questa e' la scrivania del mio ufficio: casse cosi' le trovi sui 150€ + 150 € di un integrato anni '70 tipo Sansui, Scott, Marantz, Saba, Grundig e anche l'uscita cuffie del tuo cellulare va alla grande !!! Se sei di Padova o dintorni passa pure a sentire di persona
@ Alvar Mayor Beato te che hai amici che buttano via gli ingombranti impianti stereo. Per un audiofilo è un sacrilegio…come buttare via le lenti vintage. C'è chi spende delle piccole fortune per averli.
D'accordo 100% con Sol Invictus @Raamiel: Uhm...vedo che possiede il sacro tasto loudness, che e' il comando FONDAMENTALE su ogni integrato Dovresti prenderlo in amazzonia, ascoltarlo e casomai lo ridai indietro, ma mancano ancora le casse, che sono la cosa piu' importante !!! ( Tipo 1 a 10 ).
Sì, sarebbe la cosa migliore, ma come si fa? Oltretutto vivo in un piccolo paese e qui non esistono centri hi-fi degni di nota. Magari stessi a New York...
“ il sacro tasto loudness, che e' il comando FONDAMENTALE su ogni integrato „
Il loudness sostanzialmente taglia i medi (oppure si può pensare che esalta bassi e acuti, ma vuol dire sempre la stessa cosa). Se hai un equalizzatore a tre vie lo emuli abbassando appunto i medi. Ma anche con solo il controllo bassi e acuti basta alzarli tutti e due e i medi vengono attenuati... Il tasto loudness è comodo ma non indispensabile. Era in origine pensato per l'ascolto a bassi volumi, per compensare la perdita di sensibilità dell'udito alle frequenze estreme quando si ascoltano suoni di debole intensità, ma molti lo usano invece per pompare acuti, ma soprattutto bassi, anche ad alti volumi. Pratica assurda ascoltando registrazioni di strumenti musicali veri (cioè acustici: gli altri più che strumenti musicali sono elettrodomestici) ma compatibile col rock e tutto quel che ne è derivato.
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