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Legno, Trattamenti.


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avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2021 ore 12:26

Spero di essere stato chiaro, se, al contrario mi sono spiegato male, puoi chiedere senz'altro chiarimenti...Sorriso

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2021 ore 12:53

Grazie mille Vittorio, molto utile. Farò dei test.

Miopiartistica, Per il mio utilizzo era già scartato. Ma grazie mille per la spiegazione, interessante. Non l'ho mai usato, e da quanto dici, difficilmente lo utilizzerò.

Grazie anche a te Fastgiaco, Mi dispiace per la tua casa... ma meglio i mobili che noi sotto le macerie alla fine, ti auguro di recuperarne il più possibili. Personalmente il mobile più vecchio che ho è del 1776 (come reca la data), un armadio inverniciato.
Che non avevo specificato, comunque importante, il piano di cottura non è integrato nel mobile ma è una stufa separata, questa totalmente in metallo. Il grasso della cottura non arriverà direttamente sul piano di lavoro. Il grasso trasportato nell'aria agisce su tutta la superficie e non crea macchie singole. Questo l'ho visto nella differenza tra le perline delle pareti e quelle del soffitto che in 70 anni hanno assorbito una buona dose tra vapori-grassi-fumo Sorriso Il mobile integrerà un grosso lavandino, quindi il problema maggiore sarebbe l'acqua. Non tanto le macchie o il cambiamento di colore, ma la sua resistenza nel tempo.

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2021 ore 13:25

Piccola precisazione: l'olio paglierino è un derivato del petrolio. Se per naturale accetti anche anche che sia "minerale"...A questo proposito su quel mobile potresti optare per un rivestimento minerale solido MrGreen
Inoltre una volta dato non lo elimini, potrebbe precludere la possibilità di fare altri trattamenti. Io non sono neanche un pratico su queste cose, ci sono andato a sbattere per caso, ma dedicagli un attimo di attenzione.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2021 ore 15:02

Ciao Bernalor,
premetto che di trattamenti del legno non capisco nulla.
Volevo solo esporti una mia opinione di carattere generale in merito ai prodotti "naturali" in contrapposizione a quelli "chimici".
La componente modaiola è veramente imperante, tanto che non ci si rende conto che a volte i prodotti cosiddetti naturali, in particolare il legno, contengono additivi di ogni tipo (i legni lamellari sono incollati, i truciolari sono anche loro pieni di colle), e anche i vari oli non è detto che siano propriamente sani per la salute.
Quindi valuta bene cosa fare, potrebbe essere che un trattamento moderno senza solventi sia addirittura più salubre, oltre che più efficace e stabile nel tempo.

Il naturale a tutti i costi non è detto che sia la miglior soluzione, ma come detto non ho competenze in questo campo.

Buon lavoro!
Roberto

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2021 ore 17:20

Conosco bene il trattamento naturale del legno, la gommalacca in una cucina è la cosa più funzionale, un pochino laboriosa ma funzionale, poi si può riprendere in qualsiasi momento, in alternativa potresti usare cera d'api con trementina, semplice da preparare e da stendere, mi è sempre piaciuto il profumo naturale di questo trattamento.
Un saluto fiore.

user207929
avatar
inviato il 27 Agosto 2021 ore 18:16

@Mirc - l'olio paglierino può essere di origine vegetale o sintetica. Nello specifico mi riferivo alla versione vegetale. Comunque in nessuno dei due casi si tratta di un prodotto minerale, poiché i derivati del petrolio utilizzati come componenti delle finiture di questo tipo vengono comunque definiti organici (gli idrocarburi sono composti organici, non minerali), seppure il petrolio viene definito olio minerale. A differenza dei silicati, che invece sono prodotti minerali. Ma, personalmente, con i silicati su legno non ho riscontrato sempre e comunque buoni esiti estetici, ma sopratutto non ottimali performance prestazionali.
Generalmente l'olio Paglierino non è reversibile, quindi sarebbe meglio verificarne l'effetto prima di utilizzarlo, come avevo in precedenza consigliato per i prodotti sintetici.

Condivido totalmente ciò che ha scritto @Skylab59. A volte, la ricerca a tutti i costi di prodotti naturali induce a scelte errate. Ci sono materiali naturali che emettono aromatici nell'aria che respiriamo (COV, sostanze organiche volatili), i quali sono altrettanto pericolosi dei più famigerati prodotti sintetici. Generalmente i prodotti commerciali sintetici, sono stati ben studiati e rispondono a norme precise, che si basano su misurazioni certe, cosa che non sempre e comunque accade con i prodotti naturali, che quasi mai rispondono a tali norme. La trementina, ad esempio, si ottiene per distillazione di alcune essenze legnose e potrebbe definirsi naturale. Ma è nociva per gli organismi acquatici, nociva per inalazione, ingestione e contatto cutaneo, oltre che sospetta di cancerogenicità.

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2021 ore 0:24

Attenzione perché la definizione di prodotto naturale seppur molto di moda in questi tempi, è assolutamente fuorviante e non significa assolutamente che il prodotto derivi dalla natura, ma semplicemente che la molecola che lo compone è presente in natura!

Quindi un prodotto può essere definito 'naturale' anche se ottenuto con metodi di sintesi
Ad esempio l' acido citrico in polvere viene definito naturale per il solo fatto di essere presente nei limoni ecc pur essendo prodotto con una sintesi chimica....


avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2021 ore 6:33

Ci sono prodotti naturali che sono altamente tossici, e altri, prodotti industrialmente, che non lo sono. È da considerare anche il fastidio che possono dare odori persistenti.

Poi cosa si può definire come prodotto naturale?
In fondo anche la benzina e il gasolio lo sono.

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2021 ore 11:39

Poi cosa si può definire come prodotto naturale?
In fondo anche la benzina e il gasolio lo sono.


Per favore non infiliamoci in una discussione su cosa è "naturale". Finirebbe per somigliare a quelle dove si discute di "realismo" nella fotografia e cosa sia lecito o illecito fare per non violarlo... bastano già quelle a scartavetrarci le gonadi, abbiate pietà...

avatarjunior
inviato il 28 Agosto 2021 ore 11:50

Miopiartistica
be un raffronto poco calzante il tuo, se non addirittura fuori luogo...

Il fatto che molte persone sono convinte che la semplice dicitura naturale garantisca loro l'utilizzo/assunzione di un prodotto proveniente direttamente dalla natura, quando invece nella maggior parte dei casi il prodotto di realmente naturale ha solo la composizione chimica!
Non mi pare argomento filosofico ma dato di fatto

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2021 ore 12:03

direttamente dalla natura

Non mi pare argomento filosofico ma dato di fatto


"filosofico", "dato di fatto", "natura" ... ecco, appunto... basta, per favore...
le parole sono pietre, smettiamola di tirarcele in testa...

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2021 ore 9:36

Scusate la scomparsa... ma avevo staccato un po da Juzaphoto, non ho avuto tanto tempo ultimamente ;)

Sky, hai perfettamente ragione! Oggi giorno per legno "industriale" da costruzione è molto difficile avere senza colle, oltretutto arriva per la maggior parte (larice soprattutto) dal Canada... nonostante ci sia anche dalle nostre parti. Cose che a me personalmente non mi piace molto, trovo la cosa un po' stupida anche se capisco il perché, economicamente parlando.
Il legno per la cucina l'ho ricevuto gratis da un falegname della zona, un nostro amico, quindi non posso di certo lamentarmi se alcuni pezzi sono incollati, e comunque difficile da evitare.
Anche per i vari tipi di Oli, personalmente uso molto quello di lino, lo si può comprare in un negozio per il Fai da te o si può comprare quello che si usa in cucina (teoricamente si può utilizzare per mangiare?) cambiano i costi, vero, ma il mestolo in legno lo tratto con quello da cucina. Questo per fare un esempio.
Insomma non sempre è tutto evidente, anche con lo stesso prodotto.

Personalmente avevo dato come premessa trattamenti naturali, in quanto questi lasciano solitamente traspirare il legno, lo proteggendolo e donano una superficie meno "lucida", effetto che vorrei evitare. Anche prodotti non naturali ma che abbiano queste premesse sono ben accette, soprattutto se ritenete molto valide.
E ovviamente, sui prodotti naturali, se ci sono controindicazioni scrivete pure ;)
Ho letto ad esempio che l'olio di noce non è solitamente usato perché alcune persone ne sono allergiche, per questo viene scelto solitamente l'olio di lino anche se meno performance.

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Nel frattempo qualcuno di mia conoscenza mi ha consigliato di lasciare il legno senza trattamento ma di pulire ti tanto in tanto con il "Schmier-Seife" (scusate non sono riuscito a trovare il vocabolo in italiano anche con questo prodotto, letteralmente tradotto sarebbe "Sapone-lubrificante").
Sapevo fosse un sapone di origine di grasso animale, ma oggi lo si trova solo con la dicitura "vegan" scritta sopra MrGreen
Un sapone molto grasso, a posta per la pulizia del legno. Pulisce la superficie e protegge (anche se non a livello dei vari oli), non altera i colori del legno che rimangono quindi naturali.


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Per facilità di lettura appena ho tempo faro un riassunto con i vari trattamenti nel primo commento, così che possa essere d'aiuto anche ad altri.
Grazie mille comunque a tutti per aver partecipato

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2021 ore 9:56

Bravo Bernalor, vedo che ti stai dando da fare ;-)CoolCool

Io non sono altrettanto attento a queste cose... la fretta mi tradisce sempre, inoltre nel privato lavoro su un oggetto che in questo ambito è già compromesso. Per questo apprezzo doppiamente il tuo sforzo Cool

Un caro saluto, Roberto

user207929
avatar
inviato il 12 Ottobre 2021 ore 10:42

@Bernalor - copio e incollo da Wikipedia poiché non trovo più un articolo specifico che avevo scaricato in passato. Bisogna prestare attenzione a quale olio di lino si utilizza per trattare manufatti destinati al contatto con gli alimenti. Alcuni olii hanno additivi che possono essere problematici ed essendo dei trattamenti non c'è l'obbligo di indicarli in etichetta, ma dovrebbe esserci l'obbligo per indicare la pericolosità ambientale, qualora la si rilevasse, che ciò succeda sempre e comunque non lo darei per scontato. L'olio di lino cotto ad esempio e appunto da Wikipedia:

L'olio di lino cotto è utilizzato come legante per vernici o, da solo, per la finitura di superfici in legno. Col riscaldamento e l'aggiunta di essiccanti metallici, l'olio di lino subisce una polimerizzazione e una ossidazione, diventando più viscoso e con un tempo di essiccazione minore.

L'uso di essiccanti metallici rende questo tipo di olio inadatto per la finitura di oggetti destinati all'uso durante le preparazioni alimentari (come taglieri, piani di lavoro, recipienti, mestoli) e inutilizzabile per la finitura di superfici di oggetti che possono essere portati a contatto della bocca da parte di bambini molto piccoli.

Sono disponibili alcuni prodotti che contengono esclusivamente olio di lino mediante trattamento termico senza aggiunta di essiccanti metallici. L'olio di lino col solo trattamento termico è più viscoso e secca molto lentamente. Questi oli sono di solito commercializzati con la definizione "polimerizzato", "standolio", o "stand-oil".

Ho compreso la valenza dell'istanza di @Miopiartistica nel non perdersi in distinzioni tra ciò che è naturale e ciò che non lo è, ma se la ricerca dell'autore è volta a trovare un prodotto naturale, trovo che sia utile specificare cosa lo sia effettivamente. Molti prodotti, in effetti, dimostrano un'aurea di naturale salubrità senza esserlo per niente.

L'olio di lino in passato non era utilizzabile per l'alimentazione, ma sono state sviluppate delle varietà che lo rendono utilizzabile per l'integrazione alimentare. Si tenga in considerazione che l'olio di lino può essere spremuto chimicamente per mezzo di solventi, come peraltro può accadere per l'olio di oliva destinato all'alimentazione umana. Io compro solo l'olio spremuto meccanicamente a freddo, ma magari sono eccessivamente timoroso per indole. Anche i processi di raffinazione sono spesso di natura chimica, negli olii utilizzati come finitura per il legno. Quindi, secondo me, il problema della distinzione tra cosa sia naturale e cosa non lo sia è abbastanza coerente con questa discussione. Ma se ciò infastidisce mi scuso e mi taccio.

P.s.: hai parlato dei mestoli trattati con olio di oliva. Mestoli e taglieri in legno andrebbero sanificati dopo ogni utilizzo con una soluzione alcolica, la quale però, essendo un buon solvente, elimina il trattamento fatto con l'olio d'oliva. La lavastoviglie utilizza detersivi alcalini e sgrassanti che hanno più o meno lo stesso effetto. I manufatti in legno non sono espressamente vietati, nelle cucine professionali ad esempio, anche perché il legno è inerte e generalmente non trasferisce sostanze dannose ai cibi, ma richiederebbero una cura che li renderebbe un po' scomodi, per ottenere un livello di igiene ottimale. Ma anch'io, che cucino praticamente tutti i fine settimana, non riesco proprio a fare a meno. Mestoli e taglieri in polietilene li lascio volentieri in negozio.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2021 ore 11:07

Grazie Sky, intendi la costruzione della tua fotocamera? purtroppo non ho più seguito.. ma sono curioso.

Vittorio, non infastidisce assolutamente, anzi. Grazie mille per le informazioni. Anch'io guardo per alimento se spemuto meccanicamente o chimicamente. Forse anch'io mi faccio problemi ma preferisco pagarlo qualcosa in più ed andare sul sicuro.
Quello di lino con essiccati metallici (in tedesco firnis) lo utilizzo sulle sedie da giardino ma non per oggetti in cucina. Li compro appunto olio naturale spremuto anche meccanicamente a freddo, è venduto insieme ad altri oli per fare da mangiare, credo e spero sia un buon sinonimo di garanzia da questo punto di vista. Ma non l'ho mai provato per far da mangiare sinceramente.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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