| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:01
.... restando in Canon però .... su un corpo M puoi trovare eosM 22 f2 ( compatto/luminoso/economico e dalla buona resa), o il sigma 16 mm f 1.4 .... ! - x rimanere "fedeli" si può pure valutare lo sforzo di un secondo corpo "compatibile" ( con il plus di adattare le EF), con ottiche native mirate |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:05
Allora temo dovrai aspettare qualche costoso RF  |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:09
mi tocca. |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:10
... personalmente uso 1d4/ RP / M6 old su cui faccio ruotare le molte EF .... ma sulla M6 ( che doveva lavorare solo con adattatore  ), alla fine, ho preso 6 ottiche native + speedbooster Vitrox e tubi di prolunga e compatibilmente con i limiti del sensore, il rapporto qualità/prezzo/dimensioni, lo trovo imbattibile |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:12
... la R6 ( o 1dx2.) .... sarà il passo successivo |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:21
Guarda, l'accoppiata R6+RP mi risulta molto efficace.
E poi io adoro RP+RF50mm ovvero RP+adattatore+EF40mm STM.
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| inviato il 20 Agosto 2021 ore 14:23
Stante la scarsa capacità di calcolo delle fotocamere sino a non molto tempo fa, le ottiche hanno sempre privilegiato la correzione hardware delle varie aberrazioni, e poichè un UWA ne ha parecchie richiede anche molto vetro per scendere a grandi aperture con una resa buona/ottima.
Per questo ci sono poche realizzazioni e tutte grandi/pesanti.
Ora che la potenza di calcolo è finalmente cresciuta i progettisti possono sfruttare la fotocamera e fare ottiche più piccole e leggere, lasciando al software il compito di 'sistemare le magagne' ... quindi sì, bisogna attendere le nuove ottiche 
EDIT: nell'attesa credo che la miglior soluzione per le tue esigenze sia l'EF 24/2.8 IS .. uno stop più buio di quello che cerchi, ma piccolo, leggero e dalla resa ottima .. sulla R6 una apertura f/2.8 ti permette comunque cose egregie |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 15:02
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Stante la scarsa capacità di calcolo delle fotocamere sino a non molto tempo fa, le ottiche hanno sempre privilegiato la correzione hardware delle varie aberrazioni, e poichè un UWA ne ha parecchie richiede anche molto vetro per scendere a grandi aperture con una resa buona/ottima.
Per questo ci sono poche realizzazioni e tutte grandi/pesanti.
Ora che la potenza di calcolo è finalmente cresciuta i progettisti possono sfruttare la fotocamera e fare ottiche più piccole e leggere, lasciando al software il compito di 'sistemare le magagne' ... quindi sì, bisogna attendere le nuove ottiche
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Restringendo il discorso a Canon, per ciò che vedo sta accadendo proprio l'opposto. Gli obiettivi odierni hanno prestazioni mediamente migliori a livello ottico, rispetto a quelli del passato, e richiedono meno correzioni software.
Anche perché le correzioni software hanno comunque dei limiti, visto che per risolvere certi tipi di problemi servirebbe il fotoritocco, dovendo ricostruire delle informazioni che sono andate perdute. Canon fornisce i profili di correzione anche per ottiche ef di oltre 30 anni fa, ma in certi casi i problemi rimangono e la situazione migliora di poco. Per contro, ottiche più recenti forniscono una resa migliora senza alcuna correzione software.
I pesi e gli ingombri sono mediamente aumentati, se si confrontano ottiche destinate al medesimo sistema fotografico, con analoga lunghezza focale e apertura massima. Fanno eccezione i superteleobiettivi.
Se si confrontano le ottiche ef con quelle rf il discorso diviene più delicato, dato che il tiraggio ridotto del sistema rf consente di utilizzare diverse tipologie di schemi ottici, per cui i due sistemi non sono direttamente comparabili. Inoltre, in certi casi Canon ha sacrificato alcuni aspetti, come l'apertura massima o la compatibilità con gli extender e il tipo di meccanismo di zoom, al fine di contenere gli ingombri e il peso di alcune ottiche rf.
Tuttavia, se si prende ad esempio l'ef 50mm f1.2 L usm e la corrispondente versione rf, quest'ultima pesa quasi il doppio... |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 15:23
Hbd, corretto quanto scrivi.
Io facevo un ragionamento opposto: SE si vogliono ridurre pesi e ingombri, soprattutto in ambito UWA, non ci sono molte alternative ad appoggiarsi al software.
Però, soprattutto con file di grandi dimensioni e raffiche da svariati scatti al secondo, servono processori molto potenti che ora le fotocamere hanno.
L'RF 14-35/4 è un esempio di UWA piccolo e leggero, che 'chiede' una assistenza sw per fornire immagini corrette.
Sta tutto a come il produttore deciderà di posizionarsi sul mercato con le prossime realizzazioni |
| inviato il 20 Agosto 2021 ore 15:46
Via software non si può fare comunque più di tanto, soprattutto per certi tipi di problemi. Ad esempio, l'ef 17-40 f4 L usm soffre di una forte curvatura di campo e astigmatismo, cosa che comporta un netto calo nel microcontrasto, rispetto al centro, nelle aree periferiche delle lenti. Pur attivando tutte le correzioni disponibili, le informazioni mancanti non si recuperano, e il problema non si risolve...
Il 14-35 f4 rf ha una resa ottica decisamente superiore all'ef 17-40 f4 L usm, anche senza attivare correzioni software. Le vecchie ottiche grandangolari richiedono mediamente MOLTE più correzioni software di quelle odierne.
Circa gli ingombri, si applica quanto scrivevo sopra. Con il sistema rf possono contenere le dimensioni delle ottiche ultragrandangolari, rispetto a quanto potrebbero fare con un obiettivo ef analogo, grazie al fatto che il tiraggio è minore. Passando da 44mm a 20mm possono utilizzare altri tipi di schemi ottici, che su un'ottica ef sarebbero inutilizzabili.
In compenso, diverse ottiche rf hanno una vignettatura indegna, talvolta peggiore delle omologhe versioni ef. In tal caso le correzioni software aiutano, ma comportano un prezzo, visto che aumenta il rumore nella foto (soprattutto se devono sovraesporre certe aree di diversi stop).
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