| inviato il 28 Luglio 2021 ore 8:57
Ciao Giulia,
ti dò il mio contributo che è molto similare al tuo (non anagraficamente parlando). Sono un vecchietto della fotografia, sempre scattato in analogico con CO (all'epoca questo passava il convento), poi l'avvendo del digitale, ho tenuto duro per molto tempo sino a quando ho preso una Nikon D3 ed ho poi affiancato una D3s con ottiche di pregio. All'epoca ho praticamente messo in solaio l'analogico. Dopo 30 anni di fedeltà a NIkon ho cambiato tutto per il sistema Fuji, anche li 2 corpi macchina e ottiche fantastiche sino a quanto lo scorso anno ho ripreso la mia vecchia Nikon FM e ho messo un rullino dentro....
Morale? ho venduto tutto il corredo fuji e ho preso una X100V come unico corpo, tranne una X-e2 che tengo per le ottiche M42, ed ho ripreso a scattare in analogico. Dovrò riprendere un ingranditore, ma oggi sembrano tutti impazziti con i prezzi e mi stò orientando (ma attendo ancora dei test perchè un nuovo prodotto) su un ingranditore Intrepid, sembra tutt'altro che malvagio.
Riassumendo, con la X100V mi permetto di portarla ovunque voglio e la comodità del digitale, ma quando ho voglia di dedicare del tempo speso bene a me stesso tiro fuori la FM o la FX-3 con il loro corredo e faccio un salto nel tempo, mi rilasso, scatto quando è giusto scattare e mi godo lo sviluppo a casa.
Come detto da altri, non abbandonare del tutto il digitale sarebbe una scelta troppo drastica e nel tempo controproducente, ma trova un equilibrio e divertiti!!! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:12
Giulia, la fotografia è un hobby, un piacere. Se il passo della camera oscura ti ha fatto innamorare, la scelta è più che motivata. L'unico dubbio è: conosci le potenzialità della camera chiara? Io ho cominciato con la camera oscura, sono passato alla fotografia d'azione e ho preferito il digitale e la camera chiara che hanno strumenti molto più potenti della pellicola: ho fatto il percorso opposto anche perché in naturalistica le immagini a colori sono preferibili al bianco e nero. Sconsiglierei infatti la camera oscura per la stampa a colori: alti costi e risultati non facilmente all'altezza delle aspettative. |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:20
@Tupa66, scusami tu, sono io che ho capito male. Sì, al momento il sistemino fuji lo tengo. Sei stato chiarissimo, sono io che a volte sono svalvolata! 
@Sebba85, suggerimento interessante ma al momento ho visto che una GFX usata costa come 6 mesi del mio mutuo  però bene a sapersi che le ottiche Mamiya possono essere adattate su corpi digitali. Anche se, trattandosi di un medio formato fuffo (mi pare sia 33x44 o qualcosa di simile) perderei i super grandangolari.
Insomma, da valutare, via.
@Zary, sto cercando una 6x7 o 6x4.5. comunque se mi scrivi in privato, potrei avere un acquirente!
@Luciano.giuliodori, tanto rispetto per il tuo percorso e per la tua esperienza, molto diversa dalla mia. Io ho iniziato con la pellicola ma con sviluppi ed ingrandimenti fatti da laboratori. Poi ho affiancato il digitale di cui ho seguito l'evoluzione. Poi, circa 3 anni fa, grazie ad una persona che ho conosciuto per caso, Domenico, (qui sul forum era ritenuto uno dei maggiori esperti di analogico e di camera oscura) ho iniziato un percorso analogico più consapevole. La triade di Ansel Adams l'ho letta più volte, così come i testi sacri di Feininger, di Vacchiano e di Langford. Ed ho iniziato a sviluppare e stampare, prima nella camera oscura di Dome, poi creandone una mia, un po' di fortuna ma abbastanza completa. Da poco, ho iniziato anche qualche lavoro di Still Life con il collodio umido (anche qui, ho studiato tutti i libri di Bordin, oltre agli insegnamenti del mio maestro personale) ma ancora sono in alto mare!
Per questi motivi, non penso di essere ancora alla fase della curiosità e del voler sperimentare.
Riguardo le potenzialità del digitale, non le nego ma non mi affascinano, non mi danno le stesse sensazioni del lavoro artigianale in camera oscura ed usare Photoshop be simili mi annoia da morire. Un po' come eseguire un oggetto a mano, con tutte le sue imperfezioni, oppure con una stampante 3D, bello perfetto e ripetibile all'infinito. Ecco, il digitale per me ha la stessa poesia di un oggetto in plastica costruito in serie...
Poi, hai ragione tu, l'automobile è più comoda del calesse ed infatti in garage non ho un carretto con i cavalli. Anzi, di cavalli ne ho, ma dentro un telaio costruito a Borgo Panigale (una Ducati per i non esperti di motociclette)  . Però distinguo tra quello che mi serve per vivere (per lavorare uso il PC) e quello che mi serve per piacere personale. Per cui permettimi di non condividere una delle tue affermazioni: no, l'uso del digitale non è inevitabile. Probabilmente non lo eliminerò del tutto perché ci sono occasioni in cui va bene fare qualche foto ma che non valgono lo spreco di un rullino. Ma sono sicura del percorso intrapreso. Un caro saluto!
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| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:25
Cara Giulia da vecchio stampatore, ti dico che fai bene a chiudere tutta la caatena dell'analogico con l'anello finale la stampa perchè oggi di stampatori professionali (Lab.) ne troveresti ben pochi...e a carissimo prezzo, almeno qui da me...che non è un villaggio (vivo a Roma).
Ti innamorerai della C.O. e, sono sicuro, passerai molte serate e forse qualche notte in C.O. Detto questo fai bene anche a tenere qualcosa di digitale. Piuttosto dici che hai speso un botto per ingranditore e ottiche...strano...vedo ingranditori usati che non costano molto e anche le ottiche... Quanto al medio formato...sì pesa un accidenti e non sono macchine che fuori studio si lascino maneggiare molto bene...esperienza personale perchè ne ho avute diverse dalle Mamya C330 alla Zenza, e altre... alla fine scelsi di tenere la mamya 6x4,5 con tre ottiche perchè di tutte era la più leggera o quasi. Comunque auguroni... |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:28
Giovanni Leoni, grazie per il tuo intervento.
Confermo purtroppo quel che dici riguardo lo specchio sbatacchiante ma comunque non sono macchine che userei a mano libera bensì sempre su treppiedi (ho un Manfrotto da battaglia pesante come un pilone della A4).
Le macchine citate le ho usate tutte, in più anche la Fuji GX680III del mio amico, che fa sembrare le RB-RZ maneggevoli! Ovviamente anche questa su cavalletto (anche se talvolta gliel'ho vista usare a mano libera e tenere al collo... Follia)
Cercherò questa C330, mi sembra un ottimo compromesso anche se, devo dedurre sia una 6x6 ma con ottiche intercambiabili.
Grazie di cuore per i suggerimenti! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:29
@Platax, grazie! L'idea è proprio quella. Relax e zero assillo! P.s. il formato 135 ovviamente non lo metto da parte! :-) |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:34
Secondo me hai fatto una buona scelta. Dedicarti a qualcosa che ti piace , lo sviluppo in camera oscura, e lasciarti cmq un ottimo digitale con la fuji.
Molti amatori, per svariati motivi, hanno attrezzatura doppia. Ma hanno sempre due mani,e dovranno farne uso alternato per forza di cose.
Così invece il doppione non è più tale poichè facente parte di un progetto creativo diverso, che ti gratifica. |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:35
@Deer Max, grazie anche a te!
Concordo con il fatto che i prezzi degli ingranditori siano aumentati ma non tanto come quelli delle ottiche "vintage" da quando esistono le mirrorless. E mi fa piacere che tu mi possa capire
Comunque al momento la mia XPro me la tengo ben stretta. Alla fine penso sia l'unica mirrorless con mirino ottico (quello elettronico non lo digerisco) e soprattutto pochi fronzoli. Poi ho imparato a settarla in modo tale da non dover perdere molto tempo al PC se non per rifiniture di minima. Poi, con il suo 23 mm è praticamente una compatta tascabile! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:42
Claudio Cortesi, grazie per il tuo intervento. Si, conosco le potenzialità della camera chiara e riconosco la superiorità dei risultati ottenibili. Ma ci sono alcuni punti da precisare.
Innanzitutto, i miei generi sono piuttosto statici. Non mi interessa la naturalistica, lo sport o le macro dinamiche.
Faccio paesaggistica al 90%, poi still life e raramente ritratti. Questi ultimi due generi sempre in luce controllata.
Riguardo al colore ti do ragione. Infatti quei pochi rulli a colori che produco li sviluppo da me ( quello è facile) ma poi li faccio stampare dal mio amico di cui sopra che possiede una testa colore, un color-tester e tutto l'armamentario termostatato. E le stampe vengono a regola d'arte (a lui). Certo con molto più sbattimento.
Per il resto, tanto tanto BW! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:49
@Fastgiaco, chiudere il cerchio facendo tutto da me è stato il primo consiglio che ho ricevuto. E l'ho messo in pratica!
Quando ho scritto di aver speso molto per metter sù la camera oscura, comprendevo anche i lavori strutturali. Ho isolato un pezzo di garage (2x2) con cartongesso e porta a tenuta di luce. Ho fatto fare una derivazione dei tubi per avere acqua corrente e poi un piccolo pannellino elettrico. Poi un bancone, l'ingranditore fino al 6x9, bacinelle, caraffe, termometri, marginatore, smaltatrice, lampade varie... Insomma, nel mucchio ho speso qualcosina  |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 9:50
@Perseforo, grazie, hai riassunto tutto in poche righe. Infatti terrei due linee ma con finalità molto diverse! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 11:10
@Fastgiaco, chiudere il cerchio facendo tutto da me è stato il primo consiglio che ho ricevuto. E l'ho messo in pratica!
Quando ho scritto di aver speso molto per metter sù la camera oscura, comprendevo anche i lavori strutturali. Ho isolato un pezzo di garage (2x2) con cartongesso e porta a tenuta di luce. Ho fatto fare una derivazione dei tubi per avere acqua corrente e poi un piccolo pannellino elettrico. Poi un bancone, l'ingranditore fino al 6x9, bacinelle, caraffe, termometri, marginatore, smaltatrice, lampade varie... Insomma, nel mucchio ho speso qualcosina Cool"
Ah Ah!!
mi sembra quello che feci io quando ritagliai 2mtx2,20 dalla terrazza del mio appartamento, per fortuna era all'attico ( mia moglie non obiettò nulla! ) con l'aggravante che oltre a dover portare acqua dovetti procedere a costruire un tetto con lastre zores coibentate, che comunque d'estate e d'inveno non potevano fare granchè...
bei tempi di cui non mi pento! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 12:00
Presto o tardi farò lo stesso passo, ma tornando alle Diapo .... In digitale penso mi terrei solo una buona compatta ... quindi si, ha senso eccome |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 12:07
“ Quando ho scritto di aver speso molto per metter sù la camera oscura, comprendevo anche i lavori strutturali. Ho isolato un pezzo di garage (2x2) con cartongesso e porta a tenuta di luce. Ho fatto fare una derivazione dei tubi per avere acqua corrente e poi un piccolo pannellino elettrico. Poi un bancone, l'ingranditore fino al 6x9, bacinelle, caraffe, termometri, marginatore, smaltatrice, lampade varie... „
Complimenti! anche io condivido il tuo percorso fotografico, ma sono un passo indietro a te, ho sistemato il seminterrato e nell'area cieca del locale tecnico sto ricavando la mia piccola camera oscura, ora devo mettere alcune piastrelle avanzate dal garage per schizzi e pulizia in genere, poi devo attrezzare tutto con il bancone.
La mia fortuna è che i piccoli lavori edili li faccio da me e che tutto il materiale per la camera oscura (solo 135) mi è stato prestato a tempo indeterminato dal fotografo del paese!
devo acquistare solo i chimici e la carta una volta sistemato il tutto, prevedo di essere operativo in autunno! |
| inviato il 28 Luglio 2021 ore 12:31
Personalmente non ho mai ceduto alle lusinghe del digitale, quindi cara Giulia non posso che condividere la tua scelta.
Oltretutto se hai al tuo fianco un maestro come Domenico praticamente nulla ti è precluso, e se comunque non hai davanti a te una strada in discesa tuttavia neppure sarai nella condizione di chi affronta una parete verticale a mani nude.
Per finire io sono un sostenitore della proiezione... e ovviamente non posso far altro che consigliartela. |
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