| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:14
“ Scelta sbagliata dei giovani sposi che non conoscevano le aspettative dei propri parenti „ This. Noi abbiamo fatto reportage ma anche tutte le foto in posa con tutti e coi gruppi singoli, per non sbagliare ed avere tutti alla fine. Però, in questo caso, il fotografo ha cannato totalmente l'approccio alla consegna, fine. “ agli sposi vanno consegnati tutti gli scatti effettuati „ Concordo, o quanto meno la selezione finale risultante dal totale, quella da cui si screma ulteriormente per fare l'album. “ questi dovrebbero essere diverse centinaia „ Almeno! Al mio fecero circa 1000/1500 scatti, da cui ne selezionammo cento-duecento finali (di cui uno per gruppo di invitati!), dai quali ancora una cinquantina o poco più sono finiti nell'album: ed erano quelli giusti perché li abbiamo scelti noi coi fotografi. Vi faccio il paragone con reportage di altro genere: se uno va a fare il reportage di una guerra ma con consegna al giornale le scene degli sfollati o le scene di soldati in combattimento, anche se ne ha fatte qualcuna, secondo voi ha fatto un buon lavoro? Un lavoro completo? |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:14
“ Sicuramente dopo la polemica qualcuno avrà cercato di rimediare ma la mia domanda sottintesa è : il reportage di matrimonio è una scelta longeva per un giorno così speciale o bisognerebbe affidarsi al meno modaiolo scatto in posa classica che da sempre, pur limitando la creatività del fotografo, è garanzia di ricordo a prova di polemica? „ E' una scelta longeva se è ben realizzato. Ma il punto che abbiamo evidenziato non merita una glissata così, perdonami. Tutto è fondato sul fatto che diversi invitati tra cui la nonna non ci sono nelle foto, poi si scopre che non sono state visualizzate tutte ma solo quelle dell'album.. capisci che tutto il discorso cambia, cambiano i presupposti. |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:16
Look +1 |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:19
In questo caso secondo me il problema non è lo stile reportage, ma il fotografo “star” che decide tutto da solo senza sentire il parere degli sposi. Consegnando solo l'album con 50 foto scelte da lui, di cui molte di particolari (mani vestiti...) mi pare abbastanza normale che manchino degli invitati anche abbastanza importanti. Probabilmente se avesse condiviso la scelta delle foto con gli sposi tali mancanze non ci sarebbero state |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:23
Vi ringrazio tutti per le opinioni, ho solo preso spunto da un polemica in casa di amici per questo post. Ad alcuni invitati/amici/non fotografi lo stile reportage tanto decantato dagli sposi è stato una delusione ma forse, da quanto scrivete e mi fate notare, è stato solo un reportage mal svolto dal fotografo che ha presentato gli scatti che lui riteneva importanti senza tenere conto dei parenti degli sposi: per la serie io sono un artista e questo è il mio lavoro .... Anche se , come già scritto, alla maggioranza è piaciuto tanto. |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:23
Marco per me ci vuole un mix di entrambi gli stili.. ok il reportage, gli scatti rubati e spontanei, ma le foto posate coi parenti (specie i più anziani) le vedo necessarie, anche se molto old style |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:24
Look se ricordo bene era capitato anche ad un mio amico che si era sposato a Gallipoli: il fotografo aveva fatto da solo la cernita degli scatti per l'album e aveva consegnato solo quello. Gli altri scatti non li aveva dati perché secondo lui non all'altezza, come se vedendo in giro scatti non perfetti a suo nome ne potesse andare della sua reputazione |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:25
Si ma magari le foto incriminate ci sono pure, sono solo state tagliate fuori dalla selezione. Questa è fondamentale condividerla con gli sposi, che il servizio sia stato fatto tradizionalmente, in stile reportage o in qualunque altro modo. @Voodoo, ok, ma un minimo di scrematura è ovvio che la si fa, mosse, sfocate, doppie ecc.. Ma per una giornata con 100 invitati in stile reportage si porta una selezione di qualche (molte) centinaia agli sposi. Poi da queste si selezionano quelle per l'album |
user109536 | inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:25
Ma è una storiella tanto per discutere o è tutto vero ? |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:27
“ per la serie io sono un artista e questo è il mio lavoro .... Anche se , come già scritto, alla maggioranza è piaciuto tanto. „ Esatto, secondo me il problema è stato questo. Quindi album sicuramente molto bello ma dal punto di vista degli sposi (che poi sono quelli che pagano, quindi che dovrebbero avere più voce in capitolo) con mancanze importanti |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:29
Comunque questa è una cosa che si mette in chiaro al momento del contratto.. Quante foto verranno presentate all'incirca, quante ne verranno date in alta risoluzione, quante ne andranno nell'album... |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:33
Vi ringrazio ancora per le opinioni e riflessioni sono sempre fonte di crescita. Considero la fotografia arte, espressione libera del fotografo e del suo modo di vedere e raccontare il mondo ma quando questa ha la funzione e lo scopo di sbarcare il lunario credo che una scelta stilistica piuttosto che un'altra andrebbero ponderate sempre, non rinnegando totalmente il proprio essere fotografo ed il proprio stile ma diventando un po' più elastici con se stessi. |
user109536 | inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:35
Se si prende un professionista si firma un contratto dove si chiarisce tutto. Ma è così complicato ? Oppure ci si affida ad amici e parenti fotoamatori ah ah. All'ultimo matrimonio a cui ho partecipato abbiamo installato un set in un locale con sfondo nero, flash con accumulatore, fotocamera su cavalletto e autoscatto. Tutti dovevano andare a fotografarsi da soli o in gruppo. È stato fantastico, bellissime foto e tutti i partecipanti, nonne incluse, sono state ripresi, anzi si sono fotografati. |
| inviato il 09 Luglio 2021 ore 22:36
“ ma quando questa ha la funzione e lo scopo di sbarcare il lunario credo che una scelta stilistica piuttosto che un'altra andrebbero ponderate sempre, non rinnegando totalmente il proprio essere fotografo ed il proprio stile ma diventando un po' più elastici con se stessi „ Questo è indubbio: quando si lavora lo si fa offrendo un servizio a qualcuno o alle dipendenze di qualcuno che vuole che il lavoro sia fatto in un certo modo; i paletti possono essere più o meno rigidi, ma non è come uscire con la messenger e tre fissi, con un progetto del tutto personale in testa. Questo è lapalissiano... Voglio vedere che mi dicono a lavoro mio se mi metto a configurare a muzzo tutte le subnet mask del sistema di punto in bianco... |
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