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Stampa vs foto sul web


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avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2021 ore 11:27

Ho fatto stampare un foto 80×120. La luminosità e i colori erano completamente diversi rispetto a quelli che avevo ottenuto su uno schermo che non ho mai calibrato.
Ma il problema principale è che alla fine preferisco questa versione a quella che avevo ottenuto io.
MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2021 ore 11:38

Beh, può accadere: a volte è anche il fascino stesso di una stampa di grandi dimensioni! Personalmente non ho ancora trovato qualcuno che mi stampa una foto con maggiore accuratezza di quello che riesco a fare io....e, ripeto, non sono un professionista!

avatarjunior
inviato il 15 Marzo 2021 ore 20:22

@Alessandro Pollastrini, grazie del commento molto tecnico e preciso. Quello di cui tu parli, un'infarinatura ce l'ho e al momento faccio la softproof giusto per capire come potrebbe venire in stampa e se c'è da aggiustare faccio un minimo aggiustamento; di sicuro nè le mie foto nè le mie stampe sono perfette. Ma il punto della questione è anche un altro: quando propongo una foto su questo sito o su un sito di vendita, la propongo (come credo sia logico) come mi piace a monitor, dal momento che la stampa è una fase (che va ottimizzata) ma è successiva? Ad esempio, se su una foto ho dei valori RGB, mettiamo 10,10,10 (o anche 7,7,7) con un'alta percentuale di nero in cmyk, a monitor magari distinguo ancora i particolari mentre in stampa so che verrà molto scura e magari quasi senza dettagli; a questo punto la foto la lascio così com'è per la fruizione sul web e per la stampa ci si penserà dopo?
E' questo il dubbio che mi attanaglia.
Ps. grazie a tutti gli intervenuti

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2021 ore 20:52

"..a questo punto la foto la lascio così com'è per la fruizione sul web e per la stampa ci si penserà dopo?"

Affermativo.

Per il web lasciala così e poi se eventualmente la stamperai, ci penserai dopo.

avatarjunior
inviato il 15 Marzo 2021 ore 21:34

Grazie mille Alessandro. Ora è tutto più chiaro;-)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 9:26

..a questo punto la foto la lascio così com'è per la fruizione sul web e per la stampa ci si penserà dopo?


Aggiungo che a chi stampava ma non aveva idee chiare per come sistemare le foto (il 99% dei fotografi, anche molto bravi), consigliavo sempre di lasciarle così com'erano, che poi le opportune correzioni le avrei fatte prima io prima di mandarle in stampa. Ovvio, laboratorio fine art, non stampe tipo Saal o peggio.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 13:56

Devo dire che a me succede (e sicuramente sbaglio) spesso il contrario! Aggiusto la foto per la stampa che è il mio fine fondamentale, la stampo e poi con le regolazioni così effettuare, la posto. A volte cambio qualcosina se proprio mi accorgo che non va per il web (spesso un po' meno luminosità)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 14:33

Poche idee e ben confuse ... facciamo chiarezza su alcuni punti.
1) quando si lavora con un laboratorio si chiedono sempre i profili utilizzati per la stampa e si chiedono i parametri di calibrazione del monitor utilizzato dal laboratorio.
2) condizione necessaria avere un monitor di buona fattura, calibrato secondo le specifiche fornite dal laboratorio
3) se la stampa è troppo scura rispetto all'immagine a monitor significa che il monitor è troppo chiaro vedi quindi i punti 1 e 2.
4) la nitidezza si gestisce in 3 passaggi, la prima durante l'elaborazione del raw, la seconda dopo la post produzione, la terza la gestisce lo stampatore nella gestione dell'output ! sbagliare la prima o la seconda fase significa che anche la terza fase sarà penalizzata.
5) un buon monitor per la fotografia non è un monitor 4k poichè il pixel adattivo farà sembrare più nitidia un immagine che in realtà non lo è, quindi, o si sanno gestire queste problematiche o le deve gestire chi stampa.
6) per stampare dovete gestire gli spazi colore, non mandate immgini salvate in profoto a 16 bit quando il vostro flusso di lavoro è sRGB a 8 bit, e sopratutto non mandate immagini jpg salvate in tiff16, la qualità è quella del jpg ...
7) prima di fare stampe importanti, fate fare delle prove di stampa, almeno vi renderete conto a cosa andate incontro ...
8) Prima di spaccare i maroni agli stampatori assicuratevi che il vostro flusso di lavoro sia corretto, altrimenti il cliente e lo stampatore parleranno lingue diverse e non si comprenderanno, basta chiedere prima a chi vi fà la stampa che flusso usa ...
9) Quando vi interfacciate con un professionista della stampa, dovete sapere cosa chiedere o farvi consigliare, non andate dallo stampatore a chiedere : vorrei una stampa che emozionalmente mi esprima uno stato mentale melange ... (mi è capitato davvero) ... rischiate di essere mandati a ... spendere.
10) Lo stampatore a sempre ragione ! MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 14:33

A me hanno sempre detto di guardare l'istogramma del file prima di mandarlo in stampa. Se i bianchi ci sono allora la mando e ci pensa il laboratorio, se l'istogramma fa vedere che i bianchi sono sbagliati allora la foto stampata sarà ben più scura da quello che vedo in un monitor retroilluminato. Dalle prove reali è tutto vero!

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 14:44

Blve: sei bravo, competente e simpatico, come sempre. Conosco il tuo sito e ho visto anche tue interviste: mi sembra quasi di conoscerti e di conoscere la passione che metti nel fare il tuo lavoro. Hai ragione su tutto. Chi lo sa, forse un giorno proverò a interpellarti per farmi stampare una foto e vedere la differenza con le mie, ma non assicuro di darti sempre ragione (sono un rompiba....ma educato!). Per il momento i passaggi da te suggeriti sono giusti, ma sono legati alla richiesta del fotoamatore. Io stampo da me, mi servono i consigli, però continuo a rompere le scatole a mia moglie e a mia figlia architetto per giudicare le mie stampe fatte in casa. Un caro saluto

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 14:51

Claudio, in realtà è tutto molto più semplice, perchè quello che vogliono la maggior parte dei clienti è una buona stampa al giusto prezzo, poi, qualcuno, più perchè mal consigliato o per diffidenza chiede cose che che ragionando hanno poco senso oppure perchè ha delle aspettative che non riflettono la cura o le capacità della post produzione delegando alla stampa il miracolo che non'è riuscito a compiere ... poco male, basta parlarne prima e condividere delle scelte con chi stampa ...

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 15:50

In tutti i mestieri in cui si ha a che fare con pubblico è così. Faccio il medico e non hai idea.....

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 16:50

Poche idee e ben confuse ... facciamo chiarezza su alcuni punti.
1) quando si lavora con un laboratorio si chiedono sempre i profili utilizzati per la stampa e si chiedono i parametri di calibrazione del monitor utilizzato dal laboratorio.


Ecco io mi sono già fermato al punto 1.
Sta cosa non l'ho mai capita.ma perché devo chiedere i profili di stampa allo stampatore? Ma saranno un pò caz...i suoi come stampare?
1) calibro il mio monitor con sonda colorimetrica
2) elaboro la mia foto come voglio io e la salvo in tiff
3) porto il tiff dallo stampatore che la caricherà sul suo pc/programma di elaborazione foto
4) lo stampatore che avrà sicuramente profilato il suo monitor con sonda colorimetrica vedrà gli stessi identici colori e contrasti che vedevo io sul mio monitor.
5) decido su che carta stampare
6) saluto lo stampatore e ne ne torno a casa
7) lo stampatore caricherà il profilo colore della stampante che userà in abbinamento con la carta che ho scelto creato personalmente con spettrofotometro
8) lo stampatore farài i dovuti aggiustamenti per ottenere la massima corrispondenza possibile tra la mia foto vista sul suo monitor, che poi è la stessa vista sul mio visto che sono entrambi profilati.tra l'altro se il profilo icc creato dallo stampatore con lo spettrofotometro è corretto, non ci sarà bisogno nemmeno di fare grosse regolazioni con il soft proofing forse qualche minima correzione di contrasto se stampa su carta fine art, tipo hanhemhule,ma li sta all'abilità dello stampatore....lo paghiamo e quelli bravi pure tanto,giustamente.
9) vado dallo stampatore a ritirare la stampa .
Questo ho sempre fatto io con il mio stampatore di fiducia e qulle poche ahimè che ho in casa sono eccezionali.

Ho fatto un periodo che le foto me le stampavo da solo.
Beh il procedimento era lo stesso,ho fatto fare 2 profili colore per le due carte che usavo dal mio stampatore(lo spettrofotometro era troppo caro) e con quelli senza fare software proofing ottenevo ottime stampe a4 con una misera canon pixma 5000e chi se lo ricorda più.

Tutto sto pippone per chiedere..ma a cosa serve chiedere i profili allo stampatore? Io chiedo solo che la stampa sia uguale al monitor ,come ottenerla sarà compito dello stampatore o no?

Grazie.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 17:48

Caro Commissario ...
Se stampi tu le foto non sarebbe sbagliata la tua filiera ... purtroppo uno stampatore fà servizio conto terzi è non ha un solo cliente, col suo ambiente operativo che usa una sola carta, deve invece avere una flessibilità di configurazione che gli consenta di accontentare la maggior parte delle richieste possibili. Questo comporta una taratura generale del laboratorio che gli consenta di assolvere le esigenze più specifiche di certifcazione colore e da lì in discesa adattarsi alle esigenze dei clienti più piccoli che con un laptop di 10 anni fà pretendono di vedere le stampe come le vedono a monitor. Ora, usando monitor Eizo serie CG matchati con monitor Eizo di alucni clienti potremmo anche offrire il servizio di matching monitor ai piccoli clienti a patto che comprino tali monitor (il software di matching costa qualche migliaio di euro + il monitor) e li tarino secondo le specifiche da noi fornite (non una sola profilazione ma una per ogni tipologia di carta usata). Se questo non avviene si usa la procedua B ... sarebbe quella di fornire al cliente, di cui non conosciamo i parametri di taratura, la competenza in materia e i monitor utilizzati, dei parametri generali (oltre a fornirgli i profili o fatti da noi o i profili canned da noi personalizzati) per tentare di avvicinarci al risultato desiderato. (avvicinarci ma non raggiungerlo completamente)
il tuo punto 8 per noi che stampiamo conto terzi è il più inquietante, come posso immaginare come vedi la foto sul tuo monitor e stamparla come voresti ? quindi io devo creare un profilo ICC di qualcosa che non ho possibilità di verificare dal monitor che usi tu ? non'è la montagna che si sposta da Maometto ... non funziona così
Dimenticavo, il soft proofing che fà un cliente con photoshop (precisione del 90/92%) è cosa ben diversa dal soft proofing che i professionisti fanno con un rip (precisione del 98/100%) in questi casi invitiamo i clienti a visionare il loro materiale nel nostro ambiente ...
tutto stò pippone proprio perchè tu vorresti che l'immagine che tu vedi nel tuo monitor sia il più verosimile alla stampa prodotta ... senza contare altri aspetti quali la differenza di resa dei dei vari monitor e dei diversi spettrofotometri ...

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2021 ore 18:13

Scusa Blve in che senso
la differenza di resa dei dei vari monitor e dei diversi spettrofotometri ...
.?
Un monitor profilato deve essere uguale ad un altro monitor profilato...idem per la spettrofotometro, la reflex, la stampante, e qualsiasi altro strumento calibrabile. La taratura è universale altrimenti tutto il discorso sui profili e sul digitale in generale non starebbe più in piedi.

Se da due monitor calibrati dovessi vedere la stessa foto in due modi differenti che senso ha la calibrazione?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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