| inviato il 10 Dicembre 2020 ore 18:33
È un obiettivo derivato pari pari dal 28-70/2,8 L, quindi con specifiche pensate solo e unicamente per la pellicola, è ovvio allora che sul digitale difficilmente possa risultare entusiasmante.
La nitidezza sulla Velvia è ottima, inferiore sul digitale ma comunque molto buona.
Ottima la correzione della distorsione, un poco avvertibile solo alla focale minima.
Lo sfocato è favoloso, e nonostante la minore compressione prospettica lo trovo almeno pari rispetto a quello del 135/2 L.
Nonostante l'anzianità di progetto è dotato di diaframma semicircolare, è tropicalizzato e insieme col 28-70/2,8 L è l'unico fra gli zoom grandangolari e trans-normali dotato di un paraluce che effettivamente svolge il suo compito.
Non è un obiettivo adatto a fotografare col Sole nell'inquadratura... ma anche in questo caso non fa peggio del 135/2 L.
La messa a fuoco infine è veloce e precisa.
Se in ottime condizioni, e casomai prevedi di adoperarlo su sensori non troppo risoluti, è un obiettivo ancora in grado di dare delle belle soddisfazioni. |
| inviato il 10 Dicembre 2020 ore 19:03
Le tue considerazioni mi rassicurano Paolo, correrò il rischio e vedremo come va. Se sentirò l'esigenza di qualcosa di più lungo ripenserò al 135, in caso contrario... |
| inviato il 10 Dicembre 2020 ore 19:08
occhio che un altro problema è la rottura del flat cable, come per il modello 24-105L.
un utente a cui ho venduto il mio 70-200, ha avuto la sforuna di prenderne una copia che dopo poco tempo ha rotto il cavetto piatto. 250 euro di spesa, e, all'epoca lo cambiavano ancora i CS, adesso ti devi sbattere a cercare il pezzo e un riparatore terzo.
ce ne sono un paio in vendita a prezzi bassi (sui mercatini on-line), proprio con questa rottura (evidentemente i proprietari non sanno dove sbattere la testa e vogliono liberarsene)
la mia copia di 24-70 f/2.8 era molto morbida. nulla di speciale. benedetto il giorno in cui son riuscito a venderla senza smenarci troppo.
altra magagna, aveva il gruppo lenti frontale che si allungava da solo camminando (usura delle boccole).
anche il 24-105 L soffre del medesimo problema, e si può risolvere im modo casalingo. ma, almeno, questo, è più nitido di quella fetecchia del MIO (sottolineo MIO) 24-70 f/2.8.
leggendo in rete, scoprirai che la variabilità tra gli esemplari, è molto frequente: su 10 esemplari ce ne sono 2 buoni, 3 discreti, e 5 una mer...da.
occhio a spendere tanti soldi per qualche cosa che non si ripara più (salvo sbattimenti esagerati), che potrebbe essere meno performante di quel che si crede, e che diventa difficilmente rivendibile.
uomo avvisato.... adesso fai quel che vuoi 
PS. se sei in dubbio col 135 L....vai di questo senza pensarci nemmeno un secondo |
| inviato il 10 Dicembre 2020 ore 19:38
Anche le ottiche serie L sono soggette a usura, quindi non è sorprendente che i cavi flessibili piatti si rompano, che aumentino i giochi delle parti meccaniche o che l'ottica perda l'allineamento delle lenti. Stiamo parlando di un obiettivo che ha tra 8 e i 18 anni di vita: inoltre, trattandosi di un modello molto diffuso anche a livello professionale, può capitare che certi esemplari siano stati oltremodo sfruttati (anche se magari esternamente sembrano in ottime condizioni).
Tutto ciò andrebbe tenuto in considerazione, quando si acquista del materiale usato (soprattutto se non vi è una garanzia), visto che potrebbe rendersi necessaria una revisione, anche se non si rompe nulla, per riportare l'ottica alle condizioni ottimali di funzionamento. Nel caso dell'ef 24-70 f2.8 L usm vi è penuria di ricambi, dato che Canon non li fornisce più, quindi anche una verifica e regolazione della centratura delle lenti potrebbe risultare problematica, se l'assistenza si rifiuta di smontare l'ottica. |
| inviato il 10 Dicembre 2020 ore 23:12
Cavolo, i rischi sono alti mettendola in questo senso... Inizio a preoccuparmi... Tra l'altro mi preoccupo di non riuscire a vedere, al momento del test, se ci siano tutti questi problemi... |
| inviato il 10 Dicembre 2020 ore 23:58
La situazione non è necessariamente così drammatica, ma quando si acquistano ottiche datate qualche rischio vi è: in tal senso, potrebbe essere conveniente dare la preferenza all'usato su cui venga fornita una garanzia. |
| inviato il 11 Dicembre 2020 ore 9:50
D'accordo, lo proverò e basta. Come suggeriva Axl, mi farò inviare qualche RAW, e speriamo che mi vada bene, eventualmente invio le immagini qui |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 17:37
Scusate, come si allegano le immagini? non riesco a caricarle |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 17:41
vai sul tuo profilo.
clicchi su gallerie.
vai su nuove gallerie.
crei una galleria.
carichi le immagini.
non è difficile. |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 17:42
Siccome erano immagini di test, pensavo si potessero allegare direttamente nel commento |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 17:59
Suggerisco di condividere i file raw tramite wetransfer. |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 18:07
Grazie mille Hbd, non sapevo che wetransfer generasse anche link oltre ad inviare una mail...
Si impara sempre molto su questo sito.
Allego il suddetto link per visionare i raw delle foto. Credo che la resa sia ottima, ma i vostri occhi sono probabilmente molto più esperienti dei miei.
we.tl/t-el83neepTe |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 19:30
Allora TheDoc, la variabilità degli ISO impatta non poco sulla resa del test, questo te lo devo premettere:
- ISO 2.500 @ f2.8
- ISO 2.000 @ f4
- ISO 4.000 @ f8
- ISO 25.600 @ f13
Ad f8 ma, soprattuto, ad f13 gli ISO sono davvero alti e tali da impattare in maniera forte e negativa sulla qualità del fotogramma e, quindi, sul giudizio che si può dare della lente, perchè è quella che noi stiamo andando ad analizzare.
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| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 19:37
Quindi il test dovrebbe essere fatto ad iso costanti... e così non si può dire molto... giusto? |
| inviato il 14 Dicembre 2020 ore 19:38
Ah, comunque il mio vero nome è Elia, mi fa strano essere chiamato thedoc |
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