| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 10:02
Ogni epoca storica ha i propri valori estetici, ed è giusto che si evolvano. Se le foto del passato sembrano meno nitide di quelle attuali è perchè l'attrezzatura era diversa. Facevano del loro meglio con quanto avevano a disposizione, proprio come si fa adesso. Nel caso di Cartier Bresson, e non solo nel suo, si trattava comunque di materiale al top del momento. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 10:16
Secondo me in questi casi non c'è da essere assoluti. La nitidezza va vista come un colore in più sulla tavolozza, uno è libero di usarlo oppure no, ma avercelo non fa di certo male e non preclude l'aspetto comunicativo in alcun modo. Se si sanno fare delle foto nitide si può sempre scegliere di non farle nitide, il contrario è più difficile. Se poi si ragiona sulle tappe del proprio percorso, credo sia importante padroneggiare l'uso della propria attrezzatura: io faccio foto da febbraio di quest'anno e se date un'occhiata alle mie gallerie vedrete che non c'è alcuna coerenza stilistica o comunicativa o comunque la si voglia chiamare, nel senso che so di avere ancora poco da dire, per quanto senta la necessità di un vero contenuto, la componente che più mi sciocca nei capolavori della fotografia di ogni epoca. L'unica cosa che faccio è studiare tutte le regole base della tecnica scopiazzando in qua e in là e provando a mettermi in gioco in progetti più grandi di me, tanto non ho niente da perdere e tutto da imparare. Probabilmente in futuro, spero, mi abbandonerò con più calma alla ricerca di uno "stile". Per il momento mi va bene sapere come sfruttare la luce, la profondità di campo, la messa a fuoco, le regole base della composizione etc. etc.... la persona che mi sta insegnando, una bravissima fotografa professionista oltre che un'artista della fotografia di scena, mi ha detto chiaramente che è imprescindibile avere una buona tecnica, perché alla bisogna si deve tirarla fuori quando la cifra stilistica non è espressamente richiesta. un saluto e grazie a tutti della bella discussione tommaso |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 10:25
periodi diversi, attrezzature diverse, risultati diversi secondo me non ha senso paragonare foto di 50 anni e più con quelle odierne, e non è anche vera la frase "La perfezione tecnica è il rifugio di chi fa foto mediocri", dipende sempre dal contesto |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 10:29
il contesto è una cosa di cui non si discute mai, ma una foto ha senso in un periodo e in un determinato contorno storico e culturale. Rifare quello che faceva Bresson allo stesso modo oggi non ha più senso di essere perchè è cambiato tutto, sia a livello di attrezzatura che di comunicazione e utilizzo dell'immagine. La percezione del pubblico è totalmente cambiata. “ La perfezione tecnica è il rifugio di chi fa foto mediocri „
 loro puntavano alla perfezione tecnica con un motivo e molti dei loro allievi famosi hanno dato molta importanza all'aspetto tecnico senza rinunciare a quello contenutistico. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 15:15
Ricordiamo la volpe e l'uva,il bullo del momento da gratuitamente dei mediocri agli altri per giustificare la sua ignoranza sul lato tecnico. saluti. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 16:15
Non facciamo l'elogio del luogo comune ragazzi... Esistono fotografi che curano particolarmente la nitidezza e hanno tantissimo da dire, e altri che fanno foto iper nitide ma completamente asettiche... Banalità, ma è innegabile... |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 16:33
Se è rivolto al mio scritto, non vorrei essere frainteso la ipernitidezza o la ricerca di essa è contorsionismo mentale, ma gloriare le foto sfocate oggi con la tecnologia presente (autofocus evoluti) non credo aiuti sicuramente a migliorare chi le fa, e poi in ultima analisi ogni foto chi l'ha scattata per lui almeno ha un contenuto, anche se le uniche che saranno un documento per chi verrà dopo di noi sono quelle fatte alla famiglia. saluti. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 16:57
Schyter, hai appena dimostrato che i grandi fotografi del passato tenevano alla nitidezza, e come scritto prima l'unico che faceva come poteva era Robert Capa nella trincea in tempo di guerra, 60 anni fa scattavo un rullino ed a fuoco quando andava bene ne avevo 10 su 20 e tenevo quelle in cui vi è una persona cara le altre cestino. saluti. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:19
Io penso la nitidezza sia solo uno strumento in più che abbiamo oggi . Siccome siamo cosi tanti a fare fotografie , più strumenti si hanno e più ci sono possibilità di crearsi un proprio stile . |
user198779 | inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:48
La nitidezza è diventata un ossessione, per cui non sarà mai sufficiente. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:48
“ Siccome siamo cosi tanti a fare fotografie , più strumenti si hanno e più ci sono possibilità di crearsi un proprio stile . „ direi poco da aggiungere, uno può anche scelgiere di usare la polaroid, la Go Pro, o le lomo se c'è un perchè. Può anche farlo per mera estetica, ma l'articolo mi sembra un po' un si stava meglio quando si stava peggio come sottointeso ed è questo che mi fa storgere il naso perchè come tu scrivi ci sono tante possibilità, basta aver chiaro cosa si vuole dire e a chi |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:50
Vi sono generi in cui la nitidezza è fondamentale, in altri non lo è. |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:52
più che generi idee e progetti o singole foto che sono esteticamente studiate così |
| inviato il 20 Ottobre 2020 ore 17:55
Prendi ad esempio un mostro sacro come Saul Leiter. |
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