| inviato il 17 Settembre 2020 ore 22:09
Ho un Eizo CG277 da maggio 2016, e finché andrà, rimarrà con me. Monitor preso per "tutto" (foto e lavoro), io lo uso TANTO, anche 10 ore al giorno o più (per lavoro sviluppo software), e a sera, da quando ho questo, è molto raro che mi brucino gli occhi ... per me questo da solo vale la spesa, senza neppure guardare le caratteristiche tecniche, la fedeltà cromatica, i 10 bit ecc. (lo piloto con una vecchia Quadro). |
| inviato il 17 Settembre 2020 ore 22:10
Tutto dipende da cosa fai e cosa cerchi. Prima regola è il primissimo errore di andare sul monitor più costoso superipermega figo se poi magari usi neanche 1/4 di quello che ha. Sul cosa fai intendo l'uso finale: pubblichi soltanto su web? pubblichi sia su web ma vuoi fare anche stampa? Nel primo caso non ti serve un super monitor ma un QUALSIASI monitor con pannello di tipo IPS (AH-IPS, S-IPS, e-IPS, PLS, AHVA, Nano IPS...) oppure un Samsung VA di buona qualità che abbia almeno queste caratteristiche: Copertura spazio colore sRGB EFFETTIVA del 100 % o oltre o che sia minimo dal 96-97 % in su (su web si usa quasi sempre l'sRGB essendo supportato pienamente da tutti i dispositivi, portatili, pc, smartphone, console, ecc..); Luminosità da 350 cd/m2 in poi; Contrasto dai 1000-1500:1 in poi; Per il resto puoi pure ignorare 10-bit o non 10-bit, HDR o non HDR, Se invece intendi anche stampare le foto o fare lavori molto professionali (es per uno studio, un'importante casa, ecc...) allora ti serve un super monitor quindi che abbia: Copertura spazio colore EFFETTIVA ovviamente sRGB di almeno 100 % se no oltre ma che abbia anche il 96-98 % dello spazio AdobeRGB (per la stampa più che altro) con bassi valori Delta di fabbrica; Contrasto anche qui elevato; E ovviamente pannello a 10-bit nativo; Con stampa ovviamente intendo la stampa professionale di qualità, che quindi abbia anche la perfetta fedeltà cromatica e quant'altro. Se vuoi stampare la foto da dare ai tuoi parenti o amici o per metterla in un'album, in quel caso allora non ti serve un super monitor e puoi usarne uno che rientra nel primo caso che ho descritto. |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 9:55
Sempre riguardo al BenQ SW270C (che per ora è il miglior competittor dell'Eizo CS2740) qui sembrano aver testato un po': www.color-management-guide.com/benq-sw270C-monitor-review.html Parla di omogeneità finalmente all'altezza in BenQ (paragonandolo agli Eizo), ma cita come punti deboli il contrasto e accuratezza dei colori non al livello dei migliori pannelli, seppure accettabile... diciamo che non convince a ordinarlo seduta stante, ma non scoraggia neanche :D |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 12:17
normalmente per lavoro uso un EIZOCG223W, mi trovo molto bene e lo conosco a fondo, vizi e virtù ... ho provato recentemente il BENQ SW270C ... facciamo delle considerazioni, con un esempio ... Obiettivi contax e leica, se uno cerca la perfezione ottica sceglierà contax sapedo però che questa perfezione ottica nella vità reale corrisponderà a toni neutro/freddi ma sulla carta, leggendo i diagrammi di prova sono i migliori. Poi c'è Leica che non nasconde che nella progettazione delle ottiche alcuni "errori" sono volutamente inseriti/asciati perchè l'obiettivo deve restituire immagini gradevoli e piacevoli oltre che essere estremamente performante. Sono due intepretazioni diverse della massima qualità e la scelta è solo una questione di gusti. Monitor EIZO, rappresentano quanto di più performante e vicino alla perfezione esista ma il SW270C mi ha colpito per la piacevolezza dell'immagine che riesce a rappresentare oltre all'alta qualità dell'Output... stavo valutando di usare il monitor Eizo per la realizzazione dei profili colore e i test e prendere il Benq per interfaciarmi con gli utenti e per la stampa ... |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 13:12
Affascinante il paragone con le lenti però stai comunque paragonando due monitor molto diversi, il primo ha 10 anni con retroilluminazione a lampade ccfl e schermo VA, ed é un 22 pollici mentre il Benq é più recente, con retroilluminazione led ed una superfice maggiore a cui manca il film polarizzato. L' Eizo 223w é un vecchio top di gamma che andrebbe confrontato con qualcosa di simile come l'ottimo Nec spectraview del 2010 anche lui con retroilluminazione ccfl oppure un Lacie di quel periodo. Il led ha cambiato le carte in tavola, le sensazioni che hai provato potrebbero essere simili anche con altri monitor recenti di pari tecnologia, diagonale, destinazione d'uso e prezzo. Lascerei invece perdere il valore del contrasto relativo dichiarato dai produttori che serve esclusivamente a mascherare problemi di luminanza del nero. Fate voi stessi un test a 120 cd/m2 e ne scoprirete delle belle, tipo i neri quasi grigi a meno di scegliere un pannello con film polarizzato. |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 16:53
wazer ... utilizzo anche un CG2420 più moderno ... il discorso è sulla piacevolezza rispetto alla precisione ... amo gli Eizo e per la certificazione colore difficilmente lo lascerei ma, quando sei con un cliente, devi stampare e post produrre materiale "normale" il Benq è meno "secco" o meglio meno "chirurgico" meno stressante dopo ore davati a lui, forse per il minor contrasto forse perche quella minor precisione, in fondo, non sono poi il problema principale ... |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 17:29
se la scimmia continua ad urlare mi sa che domenica ordino il BenQ.... se qualcuno ha qualcosa in contrario, parli ora o taccia per sempre... :D Tra l'altro amazon ha uno dei prezzi migliori, quindi in caso prendo lì, testo un po', se deludente restituisco... Altre opzioni valide a meno del CS2740, oltre al BenQ, ce ne sono? |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:17
Si, dal punto di vista oggettivo è solo una scelta progettuale, si parte dal pannello con cui equipaggiare il monitor, che può avere superficie opaca, medio-opaca, semilucida, lucida. Il trattamento opaco contiente i riflessi mentre quello lucido risulta molto più "accattivante" alla vista ma tira dentro di tutto. I monitor Apple infatti non usano quasi mai pannelli oltre il middle-matte (semi opaco) mentre Nec, Eizo, Lacie (prima che morisse) a volte si spingono verso l'opaco puro che dalla sua ha un totale controllo dei riflessi presenti nella stanza. C'è poi un ulteriore componente che influenza percezione visiva, è il film polarizzato che serve ad abbassare il valore di luminanza del nero, quindi a parità di luminanza del bianco aumenta il contrasto relativo. E' presente solo nei top di gamma perchè costa molto, Eizo lo chiama trueblack ma è presente anche in Nec. Guido, prendi il benq e poi ci fai una bella recensione! |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 19:45
“ prendi il benq e poi ci fai una bella recensione! „ non sono in grado.. al massimo posso fare dei tst dietro tue istruzioni, e la recensione la fai tu interpretando i risultati :D |
| inviato il 18 Settembre 2020 ore 20:24
forse, in questa fascia di prezzo, valuterei anche l'Eizo CS2420 ... lo ha un conoscente ed'è molto contento, personalmente non l'ho mai provato ... |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 6:49
Vai tranquillo con il BenQ 270C. Ripeto io ce l'ho ormai da un annetto e ne sono strafelice. Dopo la calibrazione otterrai un monitor perfetto che ti permetterà di ottenere stampe molto fedeli. Ovviamente come ha già detto Wazer gli Eizo sono migliori, ma anche più costosi e non so quanto un appassionato possa trovarci tutta questa differenza. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 7:29
Io dopo aver cambiati diversi monitor tra cui EIZO ho trovato la pace dei sensi, da un paio d'anni, con un BenQ 320. Lo pagai circa 1.700 IVA compresa. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 12:02
Ma é solo una questione di destinazione d'uso e di quanto si vuol spendere. Non si possono paragonare monitor con diverse caratteristiche e servizi offerti diversi. Monitor consumer ce ne sono a tonnellate, di tutte le dimensioni, mentre high-end professionali molti meno. Il Nec da 32 pollici costa 4000 euro, l'Eizo idem con patate. Per gli addetti ai lavori le differenze tra consumer e high-end sono evidenti, molto piú difficile é far passare il concetto all'utilizzatore finale. |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 15:57
il concetto è che non occorre un 32 pollici, la normalità del lavoro è fatta coi 24/27 pollici ... poi tra high-end e prodotti di medio livello ci devono essere delle differenze ma, non necessariamente, per lavoro si prendono i primi ... |
| inviato il 19 Settembre 2020 ore 16:46
Bive parli del lavoro in termini assoluti, ma a quale ti riferisci? I monitor vengono usati praticamente ovunque e per ogni categoria c'é il prodotto adatto. Non esite una normalitá assoluta. Anche in fotografia ci sono professionisti che prediligono elevati ppi ed altri no. La diagonale é un elemento secondario rispetto alla densitá lineare, ad esempio. Ci sono molti piú 24 che 32 per un motivo anche economico: il miglior 24 foto/video difficilmente superara i 1600, quelli buoni 600-1000. Un dato oggettivo é che nel corso degli anni la diagonale dei display sia aumentata. A metà anni 90 i Barco reference calibrator erano 19-21 pollici. Costavano 6500 dollar nel 2000 ed erano il top. Oggi con 4000 euro prendi il top dei 32. Quando faccio consulenze la prima cosa che valuto é proprio l'ambito di lavoro e il giro d'affari. Ci sono studi con budget limitati e altri monstre. Dipende. Per assurdo é piú difficile dare un consiglio ad un amatore perché le variabili sono molto meno oggettive. |
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