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avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2020 ore 10:31

Scusate, però se chi ha aperto il 3d è alle prime armi ed ha già problemi ad elaborare la via lattea sullo scatto singolo direi che siete un tantino "oltre"

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2020 ore 10:32

Infatti è più problematico elaborare lo scatto singolo che non la composizione.

avatarsenior
inviato il 12 Dicembre 2020 ore 18:12

Mi aggiungo proprio sulla questione elaborazione mosaico, sperando che le eventuali risposte possano essere utili anche all'autore originale.

Ho due scatti da unire, ai quali successivamente ne unirò un terzo del paesaggio terrestre; entrambi sono il prodotto dell'integrazione in dss di 4 pose da 4 minuti l'una, con 8 dark e 30 flat, stesso diaframma stessa focale stessi iso stesso cielo stesso giorno ecc ecc. Da giorni ci lavoro e non c'è verso di rendere omogenei i colori, specialmente del fondo cielo che nella foto verso l'orizzonte è "giusto" mentre nello scatto più alto è un nero/marrone/arancione sbiadito che, con tutte le regolazioni colore che io possa provare, non vira verso il blu /nero dell'alto scatto.

Le domande che mi vengono sono principalmente due: c'è qualcosa che sto sbagliando nel processo? C'è qualche strumento in PS che permetta di "clonare" il punto del nero da una foto all'altra?

Grazie a chiunque voglia aiutarmi!

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:36

Qualcuno avrebbe qualche dritta da offrirmi? Sorriso

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 13:01

Io trovo che a prescindere nel momento in cui un elaborazione, invece di durare minuti, duri ore e poi giorni si debba prendere e cestinare tutto perchè vuol dire che si è sbagliata la foto in partenza.
Poi non so, non ho familiarità con certe tecniche che trovo giusto restino legate a chi fa astrofoto seriamente e non per far fotografia di paesaggio notturno, però io ripartirei da zero limitando e di tanto la post.
Poi magari ho capito male io, ma come metodo trovo discutibile che tu abbia per esempio più foto di dark frame e flat frame che scatti in se, secondo me hai innescato qualche tipo di artefatto o errore nella gestione del file tale per cui ti sei incartato.

Per esperienza un'operazione di post quando supera la mezz'ora si può tranquilllamente prendere e piantare lì perchè ci sono errori nella fase di scatto e quelli non spariscono. E questo vale per qualsiasi genere, anche per foto notturne si possono tranquillamente fare scatti singoli con risultati più che eccellenti.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 14:28

Grazie per la risposta!

In che senso non vanno bene più dark e flat che scatti? Non mi è molto chiaro... I dark sono utili se costituiscono una buona indicazione del rumore che mediamente si produce e, per essere una media significativa, devono essere un numero non troppo esiguo, stesso discorso per i flat. Tutto questo a prescindere dal numero di scatti "light".
Questo è quello che sapevo, ma probabilmente mi sbaglio!

Per il resto ok, anche dal singolo scatto si ottiene qualcosa di sicuramente bello.. Però integrando più segnale penso venga più dettagliata e con meno rumore. Se non sbaglio ero a 50mm quindi è mio desiderio che si vedano abbastanza bene le nebulose più "grosse" della zona del sagittario (trifida laguna aquila e omega, tendenzialmente..).

Quello che dici sulla fase di scatto è proprio quello che mi spaventa, temo ci sia qualche errore in quella fase ma non capisco cosa. Anche perché lo scatto "basso" (con l'orizzonte) è a mio parere molto bello e in 5 minuti lo sviluppo...

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 15:08

il discorso è che solitamente si parte da una serie di foto fatte magari in stacking a cui si sottraggono al più 2-3 file tra dark frame e flat frame, nel tuo caso col fatto che hai più dark frame e flat frame che scatti di partenza secondo me finisce che oltre a togliere il rumore la tecnica che applichi va a compromettere altri dettagli che invece sarebbero da salvare.

Il fatto è che certe tecniche nascono e si usano in determinati ambiti per un certo motivo, pensare di applicarle a foto di paesaggio si fa un po' l'uovo fuori dal cesto. Ok fare un po' di stacking, ma nel tuo caso secondo me hai completamente esagerato.

avatarjunior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 15:28

L'attrezzatura conta fino ad un certo punto.

In generale come ti hanno suggerito gli altri è buona norma dare un contesto alla via lattea, e quindi comporre un landscape notturno. O in alternativa fotografare dei dettagli della via lattea decontestualizzati. Nel caso ti interessasse la prima metodologia inizia scegliendo un soggetto semplice e vicino (es. un albero nodoso) e illuminalo con una torcia.

La qualità dello scatto è fortemente influenzato dall'inquinamento luminoso.

Prima.
Noto molto rumore cromatico e un bilanciamento del bianco poco gradevole. Tutto parte dal bilanciamento del bianco

Seconda.
Non ho capito se è così come uscita dalla camera

Terza.
Di tutte è la migliore, ma il bilanciamento del bianco mi sembra sballato e non uniforme. Anche qua tanto rumore cromatico.

In tutte c'è davvero troppa vignettatura, piuttosto fai un ritaglio.
Non aumentare troppo la riduzione del rumore perchè perdi dettagli e ottieni un effetto piallato davvero sgradevole. E non aver paura di tirar su la chiarezza ed il contrasto perchè sono i parametri che maggiormente fanno risaltare la via lattea nel cielo.

Come qualcun altro ti ha già detto fai molta attenzioni ad utilizzare regolazioni locali. Il pericolo di ottenere l'effetto striscia luminosa è alto.

Altro consiglio: se la via lattea non c'è o è poco visibile butta via lo scatto, non otterrai mai un risultato accettabile (ma non mi sembra questo il caso)

P.S. Sarei curioso di vedere i file RAW, potrei provare a darti un'idea di quello che ci potrebbe uscire fuori


avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 17:28

Scusami, Matteo, ma non mi trovo d'accordo con quanto dici. Utilizzare 2-3 file fra dark e flat equivale a non applicarli. Nel processo di calibrazione viene applicato UN master dark e UN master flat a ogni singolo light frame di quelli componenti il set che si vuole allineare e combinare, il master dark e il master flat devono essere il più precisi possibile per essere utili e questo risultato in precisione lo si raggiunge con dei numeri sufficientemente alti e questo non cambia assolutamente in base al numero di light frames che si stanno utilizzando nè in base alla focale con cui questi sono stati ripresi (sia che scatti attraverso un telescopio con 1200mm o 300mm di focale, o attraverso un obiettivo fotografico da 400, 135, 50 o 16mm ecc ecc).

Detto ciò, il mio problema non è quello di
oltre a togliere il rumore la tecnica che applichi va a compromettere altri dettagli che invece sarebbero da salvare

quanto quello di avere una enorme differenza fra le due inquadrature, in termine di colori e luminanza, che mi impedisce di unirle in un "mosaico" omogeneo.

L'unica cosa che mi viene in mente è che DSS mi consiglia, in quanto sto combinando immagini a lunga posa e con un buon SNR, di usare l'interpolazione adattiva diretta all'omogeneità (AHD) invece di una interpolazione bilineare, in fase di trasformazione della matrice di Bayer. Ma onestamente non so quanto questo possa incidere con il problema da me riscontrato..

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 19:16

scusa francesco, ma a questo punto in parte ti contraddici da solo, è vero che sarebbe ideale sottrarre un dark frame e un flat frame ad ogni esposizione, ma tu stesso hai scritto che a 4 esposizioni hai sottratto 8 dark frame 30 flat frame... Se proprio vogliamo fare i pignoli puoi riprovare a far tutto con il numero strettamente necessario di scatti.

Il fatto è che poi all'atto pratico le esigenze della fotografia astronomica (dove più che far fotografia si fa aquisizione d'immagini) sono diverse dalla fotografia normale. Come tale certe tecniche che nascono spesso per una fotografia puramente in B\N se le applichi al colore possono creare degli sbabbionamenti.

Riguardo alla differenza d'esposizione... molto semplicemente c'è anche negli scatti di partenza o essa è frutto del processo di elaborazione? Che non vorrei che l'elevato numero di flat frame ti sballi l'esposizione.
Infine, i flat field come li hai prodotti?

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 21:25

Un master dark e un master flat, ognuno dato dalla media/mediana o altro di svariati file. Più sono i dark, più il master dark riporterà una media credibile di rumore che quindi sarà più simile possibile al rumore di ogni singolo subframe. Questo è quello che ho capito io. Stesso vale per i flat, un buon master flat field è dato dalla media di almeno una trentina di singoli flat.

Poi, certo, anche con scatto singolo si possono ottenere risultati godibili.. Ma il fatto è che se ho 4 scatti per inquadratura il risultato può e deve essere migliore che con singolo scatto!

Stupidamente non avevo guardato i singoli scatti di partenza. Effettivamente la differenza c'è già in quelli, per me la cosa è inspiegabile.

Provo ad aprire un apposito thread, ma solitamente sono molto sfortunato con le domande e nessuno mi risponde mai MrGreen
Intanto grazie mille!

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 11:51

Diciamo che è giusto il ragionamento che un buon numero di dark frame ti aiuta ad avere un segnale pulito, però bisogna anche vedere di che sensore stiamo parlando e quanto rumore nativo abbia. Lo ricordo perchè le procedure di post, al pari di tutte le procedure, funzionano bene entro il loro range operativo, se se ne esce possono sorgere problemi.
Tanto per dire se hai un buon sensore full frame te ne fai abbastanza poco di 10 dark frame finchè scatti entro iso6400, altro discorso sarebbe se scattassi agli stessi iso con un sensore apsc o ancora peggio con una webcam come si faceva un tempo per l'astrofotografia low budget.

avatarsenior
inviato il 15 Dicembre 2020 ore 13:15

Capisco. Grazie ancora, se vuoi vedere nel concreto di cosa parlo, ho aperto una discussione apposita.

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3809533

Per quanto concerne la discussione originaria in cui mi sono intromesso, oltre a chiedere scusa, provo a dare il mio parere basato però sulla mia scarsa esperienza: da 25" di esposizione a f/2.8 e 3200 iso qualcosa in più puoi tirarlo fuori perché c'è del segnale non abbastanza valorizzato in termini di contrasto e differenza di luminosità. Non so da dove tu abbia scattato, ma purtroppo il colore del fondo cielo risente molto dell' inquinamento luminoso anche se, a giudicare dall'orizzonte dei tuoi scatti, non mi sembra sia eccessivo.

Posso chiederti che passaggi hai fatto nello sviluppo degli scatti?

Buona giornata

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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