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Problema auto GPL


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avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 1:03

Ma è una macchina nata per GPL, o l'hai trasformata tu? generalmente tali grattacapi accadono quando le macchine non sono nate per il bifuel.


mettici dentro un bel po di additivo pulisci motore/ignettori

sia per gpl che per benzina

la mia è tornata a ruggire solo cosi

ps mi confermate che le bifuel uscite dalla casa madre non diano problemi o meno delle "modificate" successivamente?


avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 7:42

Da quello che so i moderni motori non nati per il gpl soffrono tutti del problema del surriscaldamento delle sedi delle valvole, con conseguente danneggiamento della testata.
Alcuni dicono che basta evitare l'utilizzo del GPL ad alti regimi per lunghe tratte (autostrada), mentre per un utilizzo cittadino non vi sarebbero problemi.
Che io sappia, però, i motori che nascono dalla fabbrica con testate adatte al gpl o metano sono solo fiat e VW. Gli altri sono tutti adattati successivamente.
Detto questo anche i componenti utilizzati da fiat hanno sofferto in passato di qualche problema, tipo il.deterioramento.degli iniettori Landi dopo 50-70k km. Non so se la cosa è stata risolta.
Io ho una Fiat con 75k km e fino ad ora solo il problema al sensore che citavo.

avatarsupporter
inviato il 02 Agosto 2020 ore 9:10

Io ho fatto 120.000 km con Dacia benzina/GPL, impianto primo equipaggiamento, senza problemi, ora con Mahindra, sempre primo equipaggiamento, i km sono ancora pochi ma nessun problema; l'unica accortezza come suggerito dal venditore, una volta a settimana viaggiare a benzina.
Comunque, sapevo anch'io che le macchine "nate" già con l'impianto GPL davano meno problemi di quelle montato successivamente, anche se non ho mai approfondito perché.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 10:07

Beh e' logico.
Il gas e' secco e brucia piu rapidamente della benzina.

Quindi sviluppa temperature maggiori e non lubrifica come la benzina.
La benzina inoltre ha proprieta' solventi, per cui "pulisce" i condotti dove passa lavandoli.

Quindi la valvola di scarico del motore lavora a temperature piu' elevate. Ma sopratutto lavora "secca" non viene "ingrassata" dai residui di benzina. L'usura e' molto maggiore.
La sede valvola si consuma e perde tenuta.

Inoltre, le nuove testate. Leggerissime. patiscono i surriscaldamenti e crepano.Spesso tra la camera di scoppio e uno dei ocndotti di raffreddamento.
Non te ne accorgi se non dopo molti km.
La pressione dello scoppio fa uscire piccole bolle di gas nel circuito di raffreddamento.
A lungo andare queste bolle si accumulano e fanno "bollire l'acqua".
Ti accorgi di una crepa nella testata osservando la vaschetta del radiatore.
Se il paraflu appare scuro e se tenendo il motore in folle e accelerato vedi venire su dal ricircolo bolle d'aria.. la testa e' sicuramente crepata.

avatarsupporter
inviato il 02 Agosto 2020 ore 10:29

Bene a sapersi, utili "dritte"; in effetti, testata in alluminio che offre vantaggi ma anche svantaggi; sono un po' dubbioso rispetto agli additivi da aggiungere alla benzina, credo che basti, per l'appunto viaggiare saltuariamente a benzina.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 10:43

Ho un'auto benzina /gpl da tre anni e va alla grande, uscita con impianto originale BRC dalla fabbrica. Il problema da te riscontrato potrebbe essere imputato al filtro gpl intasato.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 10:48

Le auto che escono con impianto originale dalla fabbrica danno meno problemi o non ne danno affatto, perché hanno le sedi valvole rinforzate. Comunque è buona norma fare almeno due pieni l'anno di benzina, nel mio caso raccomandato dalla casa costruttrice sul libretto uso e manutenzione.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 11:14

E' lo stesso problema che si riscontra con le auto d'epoca. Costruite per funzionare con benzina al piombo.
Il piombo era aggiunto per migliorare le capacita' antidetonanti ma contemporaneamente lubrificava le sedi valvole.

Le nuove benzine le consumano (oltre che corrodere irrimediabilmente molti dei materiali usati per i motori di allora)

i carburatori A vaschetta centrale dell'epoca letteralmente si sgretolano sotto all'azione dei nuovi carburanti.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 20:51

Comunque che io sappia gli altri marchi non nascono con l'impianto, ma la trasformazione viene fatta dall'importatore italiano. Perciò bisogna fare attenzione.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 21:38

@ Cesare Previtali

Le raccomandazioni delle Case costruttrici in merito all'opportunità di coprire comunque una certa distanza a benzina riguardano l'efficienza della pompa benzina e di tutto il relativo impianto di alimentazione.
I danni eventuali generati dal GPL derivano dalle temperature di combustione superiori.
Se le testate sono fatte con acciai a bassa temperatura di ricottura (mi pare si dica così, ma non ci giurerei) succede che alle temperature di combustione della benzina rimangono inalterati, ma con il GPL in condizioni di uso gravose perdono la tempra nella zona delle sedi valvole, che subiscono danni superficiali e perfino rotture. Succede di solito alle valvole di scarico, ma a volte anche q auelle di aspirazione ed è peggio: ho visto una BMW a cui, causa rigetto all'aspirazione, erano letteralmente esplosi l'iniezione e il filtro aria.
Su questi danni l'uso saltuario di benzina è ininfluente: se questo carburante non danneggia il motore, non ha però la proprietà di ripristinare le zone danneggiate.
Personalmente ho due auto a GPL: una Mitsubishi Lancer SW con quasi 280.000 km e il motore che funziona ancora bene (il resto lo sta conciando per le feste mia moglie...) e una Subaru Impreza con oltre 200.000 km che, a detta del mio meccanico, è destinata a farne altrettanti.
Sono due marche che, con il GPL, rimangono immarcescibili. All'epoca avevo chiesto a un concessionario Honda ragguagli sulla conversione delle loro auto, me l'ha caldamentre sconsigliata. So che qualcuna ha tentato la soluzione estrema di convertire a GPL auto ibride (Honda Insight e Toyota Auris). Ne ho letto bene, ma sempre per percorrenze limitate, Non ho referenze relative a esemplari che abbiano fatto o superato i 150.000 km.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 22:13

I moderni impianti dovrebbero ricorrere automaticamente al passaggio gpl/benzina quando vi sono improvvise richieste di potenza al motore come nel caso di forti accelerazioni; almeno questo mi hanno detto quelli del concessionario.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2020 ore 22:37

Sono due marche che, con il GPL


qua siamo interessati a una mitshibishi asx benza+gas (nasce gia cosi)

quindi bene?


avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2020 ore 10:19

Moltissimi anni fa.... ma davvero molti... Quando da studente, per avere un po' di soldi, d'estate lavoravo da un meccanico auto, avevo realizzato un progetto insensato.

Avevo trasformato due motociclette 125 una a Gas e l'altra ad Alcool. Quella a Gas funzionava bene e la usai per parecchi anni. Quella ad alcool invece dava enormi problemi di autoaccensione e di temperatura.

Insomma l'alcool non riuscii ad utilizzarlo e fu un progetto abortito.
Il gas invece funziono' benissimo. Unico problema fu che il serbatoio del gas era piccolo e quindi l'autonomia era limitata.

Il motore comunque con il tempo ebbe dei problemi piuttosto seri al gruppo termico.
Il pistone si presentava pulito e bianco.. ma l'usura era eccessiva.
Su una cilindrata cosi' piccola era molto difficile mantenere una carburazione corretta e ricordo che avevo realizzato una strozzatura nel condotto del filtro per diminuire l'afflusso dell'aria.
La potenza calava ma in modo limitato.


avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2020 ore 13:01

@Donagh

Ho avuto notizie di altre Mitsubishi oltre alla mia.
Quel marchio in realtà comprende due linee di prodotti differenti.
Le auto costruite negli stabilimenti europei sono ottime macchine, con rapporto qualità prezzo vantaggioso e "value for money" probabilmente superiore alla media del mercato.
La mia era un modello costruito in Giappone, probabilmente risentiva ancora degli standard di quando Mitsubishi era un'industria bellica. Più che un'auto, è un carrarmato inarrestabile, indistruttibile e immarcescibile.
Mia moglie gliene ha fatte di tutti i colori: andava in giro senza acqua nell'impianto di raffreddamento, l'ha ammaccata e graffiata a più non posso, gli ha fatto quello che forse gli Americani hanno fatto ai carri giapponesi a Guadalcanal.
E' ancora li, con su 280.000 km, che funziona senza fare una piega. Se guardi gli allestimenti interni, non c'è un pezzo che ha perso l'allineamento, non c''è un finestrino che fa le bizze, non c'è una tappezzeria lisa o danneggiata.
Quando mi parlano della qualità tedesca, guardo la mia Mitsubishi - meglio, quello che mia moglie ne ha avanzato - e mi scappa un sorrisino.... Quando io ho preso la mitsu, un mio amico ha preso per sua moglie un'icona dell'industria deutsch (ci siamo capiti) e dopo dieci anni aveva speso di più in manutenzione straordinaria (per intenderci, fuori tagliandi, cinghie e cose programmate) che in acquisto.
Mio modesto parere: se la ASX la fanno in Europa, prendila. Se la fanno in Giappone, magari due...

PS mi risulta che entrambe, Mitsu e Subaru, prevedano per le conversioni a GPL l'installazione di testate speciali, con acciai simili a quelli dei motori diesel che hanno anch'essi temperature di combustione più elevati e tempi di combustione meno rapidi, per cui le sedi valvole di scarico soo interessate a flussi di gas ancora in combustione.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2020 ore 13:03

Quella giapponese non si puo' importare.
Sono costretti ad avere impianti in Europa altrimenti hai dazi fuori controllo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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