| inviato il 23 Giugno 2020 ore 13:35
Distinguerei fra apprendere la tecnica e apprendere ad usarla per uno scopo espressivo.
La tecnica è relativamente semplice, la si impara in diversi modi (migliori, peggiori, pessimi). La determinazione aiuta chiunque o quasi ad arrivare a risultati più che buoni.
Critica e autocritica si applicano senza troppe difficoltà.
Imparare a dire qualcosa di non banale attraverso la fotografia è una cosa molto più lunga, complessa e dal risultato incerto.
La determinazione aiuta ma non basta. Ci sono tanti, molto determinati, che non arrivano mai ad alcun risultato significativo.
L'utilità della critica (e dell'autocritica) dipende molto da chi la fa. Per fare una critica che aiuti qualcuno a migliorarsi dal punto di vista espressivo occorrono capacità non così diffuse e condizioni che nel contesto forum si creano molto raramente, per non dire mai.
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| inviato il 23 Giugno 2020 ore 14:05
"So che un giorno farò anch'io scatti mozzafiato come fa la maggior parte di chi è iscritto in questo sito"
E quali sarebbero questi scatti mozzafiato?
Se li fanno tantissimi iscritti a Juza, allora non devono essere troppo mozzafiato.
Diciamo che gia' riuscire a ottenere scatti piacevoli, e' una impresa che richiede impegno, studio e pratica. ;-) |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 14:29
Per me dipende dallo scopo. Se miri a fare foto che piacciono prima di tutto a te, assecondando puramente i tuoi gusti, la critica è utile ma va sempre contro-valutata da te. Non ha senso assecondare critiche che ti portano su un genere più popolare, più apprezzato, ma che a te non piace. In questo caso la critica è utile come spunto per permetterti di provare tutte le proposte e valutare quale ti piace di più.
Se invece miri a fare foto popolari, commerciali e simili, allora è importante seguire la critica, anche a costo di rinunciare ai tuoi interessi fotografici.
La fotografia per me è soggettiva al 100%, ma tante persone hanno un cervello simile tra loro, hanno maturato le stesse emozioni nella vita, e di conseguenza apprezzano le stesse foto. Quindi tutto sta se miri alla massa o a te.
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Io personalmente seguo la prima strada. Ascolto tutte le critiche ma poi sono sempre io a valutare cosa preferisco. Tant'è che molte foto popolari non mi comunicano assolutamente nulla, e non ne imito il genere solo per rimediare 1000 like su Instagram anziché 30. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 17:21
“ Carico le foto su questo sito e aspetto con ansia il parere di chi ne sa più di me.
Il mio dubbio è se è giusto, in una "disciplina" così soggettiva, „
chi l'ha detto che la fotografia è una disciplina soggettiva?topolino,tutti sappiamo distinguere una foto di nudo artististico/paesaggio/moda/street da una foto porno o inutile,poi,ovvio ci sono quelli con l'encefalogramma piatto.Per imparare dagli altri basta osservare,ho guardato la tua galleria le tue foto sono ok,solo non ti fanno dire wow o non sono mozzafiato,probabilmente perchè non son foto della val d'orcia o di una mareggiata.Analizzare le foto degli altri per crescere non ha nessun valore per crescere come fotografo,ha senso conoscere l'arte e guardarla basta anche guardarsi i quadri di caravaggio su google images,ha valore analizzare o pensare che fotografo vuoi diventare,essere prima di diventare.ciao |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 17:52
C'è un percorso fatto di un insieme di avvenimenti,si scattano le fotografie si osservano e si valutano,poi successivamente si cerca di informarsi e migliorare,riprovando.
Nella scelta fra critica e autocritica,l'autocritica mi sembra un passo che implica una certa consapevolezza e forse piu' complesso ,invece la critica è spesso assente o distratta o perfino troppo meticolosa.
Il critico dovrebbe essere anche un docente e autore di fotografie e attraverso l'osservazione e l'analisi proporre alcune valutazioni sul procedimento,ma in questo modo le figure professionali andrabbero a sovrapporsi.
Per diverse ragioni fare una distinzione netta risulta piuttosto complicato,perchè le immagini sono caricate in rete e sono belle o molto belle, poi c'è la fase social,l'opinione sgradita e quella opposta,la foto interessante,le grandi massime,le citazioni illustri....
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| inviato il 23 Giugno 2020 ore 18:40
Io penso che se si vuole diventare fotografo (ovvero darsi un obiettivo), ha senso solo in ambito "copia dei classici", come si fa nelle scuole d'arte. Ovvero, appurata una passione o predisposizione al bello artistico, la si coltiva partendo da ciò che universalmente è ritenuto bello (proporzioni, regola aurea, colori, contrasti...). Con il tempo, e soprattutto imparando a scartare foto che il proprio accrescente gusto non sente proprie, verrà a galla l'occhio del fotografo.
Di alto livello?
Risposta: cosa e a chi importa? |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 18:43
Tanto per dire dov'è la soggettività, sperando che nessuno si senta offeso.
Questa foto: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3617859&l=it
ha avuto tanti apprezzamenti. A me sembrava una foto normalissima, con un paesaggio pure non eccezionale per ciò che sono abituato a vedere in Trentino. Sono stato l'unico ad aver fatto un commento poco lusinghiero.
Dovrei imparare da quella foto?  
Next please. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 18:58
rivolto a DMPH e Yellowstone: per avere quello che cercate voi ci vuole un circolo fotografico... ma non uno di quei circoli virtuali moderni dove ti colleghi e parli, no, ci vuole uno di quelli antichi... insomma uno di quelli dove entri e incontri la gente  |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 18:58
Puoi imparare da quello che vuoi.
Porti un esempio di una foto per tirare l'acqua al tuo mulino (tra l'altro in modo poco elegante ma ormai ho imparato a conoscerti virtualmente).
C'è un mare di utenti con controcaxxi che pubblicano foto di alto livello dove si può solo che imparare.
Io non farò liste tanto i nomi si conoscono bene, e per gli utenti del forum "giovani" basta osservare con un attimo di attenzione.
Pensare invece che la fotografia sia solo soggettiva e che se non abbiamo "successo" è perché siamo incompresi direi che sia un ragionamento abbastanza infantile e che non vi porterà molto avanti. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:05
Io guardo solo alle singole foto, l'autore mi fa poca differenza. Come mi è successo con quella mi è successo pure con tante altre.
Mi capita pure di seguire su Flickr degli autori quasi sconosciuti dove però riscontro molta precisione nella cura compositiva e nello sviluppo.
Non sento il bisogno di chiedere a chi ha successo popolare quali foto devo studiare per imparare.
(Non credo che esistano criteri universali nella fotografia. Di professione faccio scienza che invece ne ha. So bene le differenze tra scienza e fede).
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Di fatto non miro neanche ad andare avanti in termini di presa emotiva sulle masse. Io miro a fare foto che mi piacciono. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:19
E allora, se ti interessa solo la tua fotografia, continua sulla tua strada senza tirare in ballo foto di altri.
Basta non prendersi in giro, gli autori che fanno ottime foto si conoscono e se le foto funzionano è perché la fotografia non è così soggettiva come può sembrare. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:34
L'ho tirata in ballo come esempio di cosa accade cercando foto popolari altrui. Almeno a me ha fatto questo effetto.
Io non conosco autori che fanno ottime foto, semmai conosco autori che fanno foto che mi piacciono tanto e che seguo. E per seguire non guardo alla sua popolarità.
Per il resto anche io penso che tante persone abbiano gusti simili e simile emotività. Io non mi riconosco nella maggioranza ed infatti la mancanza di contatto emotivo con loro è spesso assolutamente reciproca. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:40
Imparare a fotografare non è troppo difficile, e' un poco come imparare a scrivere.
Tuttavia poiché non tutti quelli che sanno scrivere sono scrittori...
E poiché tra gli scrittori, non tutti sono grandi scrittori...
Ora se ho la passione della scrittura mi divertirò a scrivere, e magari tutti i miei amici mi diranno che sono bravo.
Ma se mando il libro a qualche editore, lo pubblicherà?
Naturalmente molti vivono la fotografia come un divertimento e senza aspirare a fini artistici. Pubblicano le foto e si sentono soddisfatti dei like ricevuti dagli amici. Criticare la foto nella apposita sezione e' legittimo, pubblicarla in un topic senza il consenso dell'autore non lo e'.
Ora torniamo a @IanigroPasquale.
Le tue foto cosa hanno di te? C'è qualche cosa, una qualunque, che ti faccia dire, questo scatto è mio!
Cosa distingue il fiore che hai fotografato da tutti gli altri?
Hai ricercato a lungo quel fiore? Hai scattato quando avevi la giusta luce? Hai composto nel modo che avevi in mente?
Se puoi rispondere in maniera affermativa, allora quelli sono i tuoi scatti. Possono piacere o meno, ma sono il risultato che avevi in mente, e quindi puoi esserne fiero. Se invece sono scatti "casuali", allora non ti appartengono non essendoci niente di tuo.
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| inviato il 23 Giugno 2020 ore 19:48
Spesso le foto che piacciono agli altri non sono quelle che piacciono a te.
Oggi è difficile emergere in un ambiente così congestionato e che con deriva sembra più dare importanza agli strumenti piuttosto che al contenuto.
Osserva i grandi, impara le tecniche ma non rincorrere gli stereotipi. |
| inviato il 23 Giugno 2020 ore 20:00
Schiaffo...critica.
Consapevolezza...autocritica.
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