| inviato il 01 Giugno 2020 ore 16:21
Beh Enzo se ti riferisci a quel thread nel quale si chiedono lumi sull'uso dell'esposimetro allora siamo proprio freschi... quella discussione è surreale, ma surreale nel vero senso della parola, con buona pace di chi poi ha voglia di dire che bisogna adeguarsi al progresso. Ma quale progresso poi se in tanti, troppi casi si tratta di una regressione totale! |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 16:35
Avevo letto solo l'inizio di quella discussione poi l'avevo abbandonata perché un certo sestobsenso mi diceva che tipo era quello che l'ha aperta. Ora sono andato a rileggerla tutta e oltre a confermarmi la bontà del mio sesto senso mi ha confermato ciò checcredo da tempo e cioè che c'è gente conngravi problemi relazionali che non sa accettare non dico le critiche ma nemmeno i consigli che lui stesso richiede. Si si, discussione davvero surreale! |
user90373 | inviato il 01 Giugno 2020 ore 18:01
Lieto di entrar a far parte dell'allegra compagnia. Prima di darmi il benvenuto però vi invito a leggere questo: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2210715 poi potrete ritenervi liberi di prender le dovute distanze perchè la cosa potrebbe esacerbare gli animi. |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 18:04
Domenica 7 giugno riceverò in regalo una Olympus OM-1. Speriamo che sia ancora utilizzabile. I proprietari stavano per portarla in discarica Era da un pò che pensavo di comprare una fotocamera a pellicola. È un modo di fare foto che mi attrae. Non essendo un «clickatore» compulsivo, trovo affascinante la pellicola. Ho ordinato tre rullini Ilford da 400 ASA b/n. Vedremo cosa riesco a combinare. PS: è un piacere leggervi, ragazzi |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 18:21
quella discussione rispecchia davvero l'arretramento generalizzato dei fruitori delle nuove tecnologie, completamente all'oscuro delle fondamentali che regolano la fotografia. Non tutti ovviamente ... In ogni caso oggi ho ritirato l'ennesima rumenta soviet con a corredo uno splendido Tair 11 2.8/133 con la vecchia filettatura m39 delle vecchie Zenit. E' in condizioni incredibili... pari al nuovo e sono sicuro che mi darà soddisfazioni come generalmente me le regala la fotografia su pellicola. |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 18:56
Se è vero che la necessità aguzza l'ingegno... |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 19:14
Lo faccio per usare ogni tanto la mia Leica R che é un piacere da utilizzare e per avere la resa particolare dell'analogico...comunque poi non le stampo in analogico perché non ho piu camera oscura, le scasiono e le stampo sul sito Fuji. |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 19:38
Presente..... scatto sia in digitale che a pellicola, molto più la seconda.... |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 22:00
Ho iniziato a usare l'analogico come test o meglio dire prova. Siccome all'epoca la mia ragazza aveva una samsung WB 5500 e con il sensore delle dimensioni 2/3 la qualità pure scattando in raw e usando il tutto manuale non ci soddisfava. Tempo dopo la mia ragazza mi ha fatto vedere che sua padre aveva una yashica fx 3 super 2000 (una macchinetta di merda) però mi soddisfava maggiormente usare la fotocamera analogica sia per capire come impostare i tempi i diaframmi ecc ecc, era tutto quasi nuovo ed era il tutto più piacevole mettere a fuoco manualmente dove avevo deciso io e non l'autofocus e con i diaframmi che volevo io. Quando scattavo in raw sulla vecchia samsung dovevo perdere tempo a guardare cosa facevo nello schemro ecc ecc, scomodo,li invece bastava girare una rotella o la ghiera diaframmi e sapevo già cosa facevo. La stampa... le foto le devi stampare per vederla e avere qualcosa di cartaceo è un valore aggiunto. l'unica cosa che dubitavo era la qualità all'epoca perchè le foto anche se stapate non erano proprio ricche di dettaglio e non capivo. Tempo dopo mi sono preso una yashica FR con il 28mm ml f2.8 50 f1.7 ml e 135 f2.8 ml tutti marchiati yashica. Prima di questo usavo il 50 f1.9 c il peggiore yashica di sempre. B'è con questa macchina e questa tutta un altra cosa si vedevano i diaframmi dentro il mirino e pure i tempi una cosa oltremodo comoda e gradevole, e non da poco la profondità di campo che potevo sfruttare mentre prima no. Stampa migliorata qualitativamente ma per via degli obiettivi.. qualità di stampa sempre mediocre. Tempo dopo ho deciso di scattare con un rullino di velvia 50. Ammetto che avevo timore ad usarla dato che tutti parlavano dell'esposizione corretta e perfetta altrimenti si fotte la pellicola ecc ecc.. e viene un disatro.. porto a sviluppare il rullino in un posto dove sviluppano nei laboratori kodak e vedo le diapositive proiettate per quasi la prima volta, colori e qualità elevatissima nonostante come lente da proiezione usavo il kodak 85 f2.8.. una merda epocale. Li cominciai a capire che le stampe nei laboratori le fanno male molto male. Tempo dopo presi una una contax RTS III o RTS 3 come preferite. Ho scelto questa macchina proprio per il pressa pellicola ceramico che sulle diapositive mi potesse garantire il massimo, b'è tutta un altra cosa le diapositive una volta proiettate sembrano ancora più nitide. In pratica l'analogico mi consente di proiettare, cosa per me molto piacevole e con il negativo avere un cartaceo e anche se tutte le foto sono fatta da una inkjet e dunque poco raccomandabile, le foto appaiono molto meglio che su una 5d che ovviamente si trova in svantaggio dato che uso come negativo kodak ektar 100 e la 5d ha solo 4.26 mpx effettivi. in pratica preferisco per profondità del colore,gamma dinamica (reale) e possibilità di proiettare mi porta a preferire l'analogico e in più le cose posso toccarle o posso fare esperimenti con gli sviluppi ecc diciamo che lo si vive meglio con sperimentazione e puoi toccare il risultato non ho capito di che post parlate riguardo l'esposizione |
| inviato il 01 Giugno 2020 ore 22:26
Mi fa sempre piacere leggere post che parlano di fotografia analogica e mi fa piacere sentire quanti fotografi ancora lo utilizzano. Ho sviluppato pellicole bianconero e stampato con ingranditore, ho sviluppato diapositive (Agfachrome con Kit41 , le altre con E6) e stampato qualche dia con Cibachrome. Il mio problema , però, è sempre stato quello di stampare in modo soddisfacente da me il colore, di completare, cioè, il ciclo che inizia con la ripresa. Amo le stampe, amo tenere tra le mani gli ingrandimenti e voglio farli io. Non darei mai una mia foto ad un laboratorio così come non mi farei scattare una foto da un altro, anche se con le mie indicazioni. E allora il digitale per me è stata la risoluzione del problema. Ma non mi sognerei di proclamare superiorità di questo o quel sistema: ci si diverte come si vuole e il risultato, per me, è pur sempre una fotografia |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 4:31
Quante storie di passione fotografica vengono fuori. Lungi da me l'intenzione di proclamare la superiorità di una tecnica rispetto ad un'altra, non ci vedo competizione ma compenetrazione, il digitale e l'analogico sono due facce della stessa medaglia. Detto questo però vorrei sottolineare la magia dell'attesa, della speranza (spesso delusa) che accompagnano gli scatti a pellicola e la parsimonia che induce a riflessione ed attenzione nel fotografare il tutto contrapposto agli scatti compulsivi del digitale che spesso produce file destinati a rimanere perennemente nell'oblio dell'hard disk... |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 6:05
Io, dopo circa 15 anni di digitale, su input di mia figlia di 9 anni che già da un pò mi segue nelle mie uscite cittadine con una delle mie mirrorless, ho ripreso a scattare e sviluppare in casa negative bianco e nero. Vedere il suo entusiasmo nel momento di osservare il rullino appena asciutto in controluce non ha prezzo. Peccato oggi sia diventata una nicchia con costi oggettivamente elevati per i giovani (un tempo le kodak erano convenienti...) e la produzione di nuovi apparecchi fotografici sia di fatto scomparsa, istituendo una soglia di accesso che penalizza un percorso fotografico parallelo al digitale e forse più istruttivo. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 8:58
ma vi rendete conto di quanto vi siete allontanati dalla fotografia?. La pellicola e' un mezzo non un fine. Sarebbe come dire che sei un meccanico figo solo perche' non usi strumenti elettronici e misuri solo con truschino e comparatore meccanico. La pellicola la uso anche io, ed e' un ottimo mezzo espressivo. Ma sostenere che solo la pelicola costringa a conoscere i segreti della fotografia.. e' un errore. E' vero semmai il contrario. La poca praticita' della pellicola IMPEDISCE la crescita alla maggior parte delle persone. (a meno che non siano ricchissime di denaro e di tempo libero) Non a caso qualcuno di troppo citato sosteneva che devono essere buttate le prime 10mila fotografie.. |
| inviato il 02 Giugno 2020 ore 9:13
La poca praticita' della pellicola IMPEDISCE la crescita alla maggior parte delle persone. (a meno che non siano ricchissime di denaro e di tempo libero) Ma certo che NO! La poca praticità della pellicola ti obbliga a imparare proprio perché, essendo la maggior parte dei fotoamatori tutt'altro che persone ricche di famiglia, non possono certo permettersi il lusso di sbagliare Poi se proprio non impari abbandoni... come hanno fatto in tantissimi ai tempi della pellicola e come invece, al giorno d'oggi, non fà più nessuno |
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