| inviato il 02 Maggio 2020 ore 22:10
Purtroppo gli Elmarit-PRO sono arrivati sulla scena troppo tardi.
Gli RT-m/RT-s sono stati presentati nel 1999 e sono usciti nel 2000 e visto che erano estremamente costosi hanno avuto pochissimo mercato, nel 2004 il digitale si era già imposto quindi, di fatto, sono stati prodotti per un solo lustro  ovvio che non li conosca nessuno e inevitabile che le ottiche PRO lo siano ancor meno. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 20:19
Oggi ho fatto 12 scatti con la velvia 100. E quwdta settimana mi dovrebbe arrivare il golden navitar 70-125 f2.8 e poi vediamo se è più corretto del super coloplan. 1/3 di stop ai bordi il super colorplan e vedremo il navitat come si comporta |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 20:33
Beh Michele il Golden Navitar si comporta certamente bene, e stai tranquillo che la caduta di luce negli angoli anche per esso non costituirà certo un problema grave! |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 22:56
Qualcuno di voi ha mai provato a misurare e quantificare la caduta di luce ai bordi dovuta alla concentrazione del fascio luminoso da parte della lente condensatrice?
Tra i vari proiettori ci possono essere differenze anche non trascurabili in base all'impiego di una lente o di un gruppo ottico, differenze che si riflettono sia sull'assorbimento che sull'uniformità. |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 0:43
Io non ho mai fatto questa misurazione. Però domani ti dico i dati che riesco a rilevare solo di condensatore. |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 5:05
La misurazione che ho fatto io e prima di me Michele, e credo anche tu caro Mario, alla fine evidenzia proprio la caduta di luce ai bordi, perché nel momento in cui le misurazioni esposimetriche evidenziano una sottoesposizione degli angoli rispetto al centro esse dimostrano l'esistenza di una certa disuniformità nella distribuzione del fascio luminoso.
Che nel caso dei miei obiettivi si attesta fra 0, quindi inesistente, e -1/3 o, in un solo caso, -1/2 stop... in ogni caso si tratta di valori irrilevanti se non appunto inesistenti. |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 23:21
Certo Paolo, ma quelle sono differenze totali con l'obiettivo montato.
Io invece mi chiedevo quali fossero le differenze di luminosità senza montare l'obiettivo, dovute cioè esclusivamente al condensatore o alla posizione della lampada (per proiettori con illuminazione diretta della lampada che richiede il centraggio).
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| inviato il 04 Maggio 2020 ore 23:59
Ho provato solo il condensatore ma lasciano perdere è troppo disuniforme ai lati. Copre un area troppo vasta rispetto al flusso luminoso che ricopre la lente. Forse con il kindermann si può fare quello che dici ma solo condensatore è un disastro. Peccato dato che non si può misurare la capacità del condensatore. |
| inviato il 05 Maggio 2020 ore 5:19
Va bene fare tutte le prove del mondo amici miei ma alla fine tutti gli elementi di un proiettore sono progettati per lavorare insieme e quindi la prova va fatta con tutti gli elemento al loro posto.
Senza considerare che sparando la luce del proiettore direttamente sul muro il fascio luminoso emesso dalla lampada copre un'area, grossolanamente quadrata, di una dimensione fissa che è determinata dalla distanza di proiezione stessa, mentre invece l'area di proiezione rettangolare, delimitata dal telaietto della diapositiva appunto, può avere una superficie, a parità di distanza di proiezione, variabile in base alla focale in uso e che quindi sarà più grande, rispetto a quella coperra senza obiettivo, oppure più piccola a seconda del fatto che l'ottica da proiezione abbia una focale minore o maggiore rispetto a quella standard. |
| inviato il 05 Maggio 2020 ore 5:23
Ed è qui che entra in gioco la maggiore o minore efficienza, nel gioco di squadra, dei vari elementi in campo ossia: lampada, centratura della stessa (ove necessaria), condensatore e obiettivo. |
| inviato il 05 Maggio 2020 ore 13:00
Vogliamo le foto... |
| inviato il 05 Maggio 2020 ore 13:45
MI è arrivato il golden navitar 70-125 mm. Costruzione è tutta in alluminio anodizzato e poi lavorato tramite tornitura. Il filetto delle dove uniscono le lenti in gruppo e per assemblarle in un corpo unico è la filettatura invece non è metrica ma whitworth dunque non 60° ma 55° ( dopotutto è un obiettivo americano) il filetto per lo zoom invece è il classico metrico anche perchè altrimenti a sistemare la focale ci si metterebbe una vita a forza di girare.
un paio di foto
prnt.sc/sb8hi1
prnt.sc/sb8jq3
prnt.sc/sb8l8o
prnt.sc/sb8mkj
prnt.sc/sb8nme
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| inviato il 05 Maggio 2020 ore 14:55
Il filetto delle dove uniscono le lenti in gruppo e per assemblarle in un corpo unico è la filettatura invece non è metrica ma whitworth dunque non 60° ma 55° ( dopotutto è un obiettivo americano)
Beh Michele questo passaggio non l'ho ben compreso... però l'obiettivo è favoloso!
Complimenti per l'acquisto  |
| inviato il 05 Maggio 2020 ore 17:39
in pratica ho smontato parte dell' obiettivo perchè era leggermente allentato. Ho smontato per riuscire a pulirlo, dato che saranno 20-30 anni che non veniva pulito li dentro, ovvero durante l'assemblaggio. Smontando l'obiettivo ho visto che è anodizzata ogni singola parte. Guarda prnt.sc/sbdg8a prnt.sc/sbdj53 prnt.sc/sbdjxl filetto a passo corto e passo a 55 gradi d'altro canto è un filetto "americano" |
| inviato il 05 Maggio 2020 ore 17:47
Complimenti Michele hai acquistato un obiettivo eccellente.
Purtroppo in Italia la proiezione di diapositive non ha avuto chissà che gran fortuna neppure negli anni '80, ragione per cui quasi nessuno conosce degli obiettivi che non siano i soliti 85/2,8 extracessi, e quindi certi livelli qualitativi sono del tutto sconosciuti, ma a cercare bene obiettivi straordinari ce ne sono anche in questo campo!
Solo che, ripeto, non li conosce nessuno  |
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