| inviato il 12 Aprile 2020 ore 18:58
Ettorebest: Il Kindermann Thermoscope permette vari tipi di analisi: temperatura al centro della dia, potere risolvente dell'ottica tramite mire e valutazione dell'uniformità di illuminazione. Hai fatto tutti questi test? |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 19:04
uso le 2 lampade alogene da 300 watt osram h2v mi pare si chiamino. la temperatura la misura con un termometro da cucina infilata dentro la fessura del caricatore subito dietro la diapositiva. il 5000 si monta il filtro anti calore. a mezza potenza ancora no, fatto tutti i test a potenza piena. La temperatura resta per i primi 5 minuti sui 26 gradi e poi dopo 10 minuti 28 circa, poi ha alti e basi fra 27.4 circa fino a 28.8 gradi sul lato più vicino al flusso d'aria mentre il lato più lontano è compreso fra i 32 gradi circa mi pare di ricordare 32.2 fino a 33.3 massimo. che poi massimo oggi, voglio vedere in estate piena dove la temperatura ambiente è quasi 30 gradi a che temperatura arriva. comunque 24 gradi esterni oggi |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 21:11
Super Flash, i Pradovit montano di serie il Colorplan 90mm Wetzlar, che è un riferimento per tutti gli obbiettivi da proiezione. L'immagine proiettata con il Termoscope è circa 40x40mm e assolutamente nitida. Negli angoli si nota un po' di vignettatura, ma dato che le dia usano solo 24x36mm in orizzontale o verticale, il problema non esiste. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:25
Il Colorplan era... il riferimento! |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 22:38
Ciao Mario, il 5000, come peraltro tutti gli Ektapro, monta lampade alogene EXR 82V 300W oppure FHS 82V 300W, la prima assicura il 100% di luminosità (lo standard) e dura 35 h, la seconda assicura solo l'80% della luminosità ma ne raddoppia la vita operativa portandola a 70h. Come extrema ratio può montare anche lampade da 250W che però durano 200h. |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 14:46
Pantom: grazie per le info. Come temperature mi sembra che rientrano tra i valori ottimali. Una volta raggiunto il valore max, poi da cosa ho capito la temperatura rimane pressochè costante. Ora mi pongo e vi pongo altri quesiti: oltre alla temperatura, un altro fattore che potrebbe influire sulla dia in proiezione è l'umidità dell'aria, ma influisce davvero? Se si proietta con alta umidità ambientale (es. 90%), nel vano a che livello siamo? Alcuni proiettori dispongono di preriscaldamento delle dia. E' utile? Nel caso in cui un proiettore dovesse esserne privo cosa consigliereste, l'accensione preventiva? |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 14:58
Paolo: tra le varie EXR, FHS, EXW quali scaldano di più? Per gli Ektapro sono disponibili, in opzione, anche ventole speciali con sistema di raffreddamento ancora più efficiente. Può essere utile quando la temperatura esterna è molto alta (>30°) oppure è necessario solo in condizioni particolarmente critiche come la proiezione Hi-light e/o prolungata? |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 15:40
ho fatto il test a mezza potenza ieri e ho registrato 28.7 gradi al lato più lontano dal flusso d'aria dunque il lato più caldo e 25.9-26 gradi , valore intermittente fra questi 2 valori dunque arrotondando a 26 gradi verso il flusso aria e 28.7 a 5 cm dal flusso di aria. Media 27.35 gradi. temperatura esterna 21 gradi secchi e tempo di proiezione 20 minuti per quanto riguarda l'umidità l'osservazione non è sbagliata, sarebbe da prendere un hidrometro e vedere l'umidità prima della proiezione. Che sia riscaldato o meno non ha rilevanza secondo me. La ventola spinge l'aria verso la camera. ESempio facciamo che ci sia una percentuale molto elevata come il 90% di umidità. la ventola veicola l'aria e l'umidità dentro la camera di illuminazione a la diapositiva con umidità al 90% che sia caldo o meno cambia solo che evapora prima o dopo in base alla temperatura della camera però se evapora dove va a depositarsi le particelle di acqua evaporata? in parte nella camera dove c'è condensatore filtro anti calore e lampade e specchio e in parte proprio sulla dia, che sia termo riscaldato o meno l'umidità va ad intaccare ugualmente, secondo me è da tenere presente che con umidità elevate nell'ambiente meglio non proiettare, dunque avere a portata di mano un hidrometro credo sia la cosa migliore per preservare al meglio le diapositive. La contestazione potrebbe essere, ma se la temperatura è alta evapora prima e il flusso d'aria porta all'esterno il vapore, vero ma il flusso d'aria va a portare sulla dia l'umidità di continuo e anche se evapora dato che servono molti meno joule per fare evaporare le particelle micronizzate di acqua quell'acqua che evapora va pure sulla diapositiva compromettendo la durata nel tempo. |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 19:34
Difficile rispondere con assoluta certezza alle tue domande caro Mario, ma dal momento che è un fatto assodato che la gelatina tema l'umidità anche più di quanto non tema le alte temperature direi che proiettare in un ambiente che presenti tassi di umidità nell'ordine dl 90%, casomai uniti a temperatute oltre i 30° sia da considerarsi... come dire... decisamente sconsigliabile ecco. Sapevo dell'esistenza di proiettori che consentono il preriscaldamento delle diapositive, anche se francamente non ne conosco alcuno... nel senso che se mi chiedi una marca o un modello specifico non posso indicartene neppure uno; circa la sua utilità non saprei dirti, quantomeno per averne esperienza diretta, ipotizzo possa servire nel caso in cui si debba proiettare in un ambiente molto freddo, perché in questo modo eviterebbe alla diapositiva il trauma eccessivo dato dal passaggio, brusco e violento, da una temperatura ambientale molto bassa, appunto, a quella molto calda della camera di proiezione ma anche qui, come nel caso dell'alta umidità ambientale, si tratta di condizioni limite nelle quali, francamente, è meglio non operare. Per la lampade infine, vado a lume di naso, le EXR e le FHS sono entrambe lampade da 300W quindi immagino riscaldino allo stesso modo così come le EXY, questa dovrebbe essere la sigla delle lampade da 250W, essendo meno potenti dovrebbero anche riscaldare meno. Le ventole supplementari chiaramente sono utili ma si torna sempre al discorso iniziale: se è necessario ricorrere a tutti questi accorgimenti per superare delle situazioni ambientali estreme io resto sempre dell'avviso che sia meglio rinunciare a proiettare anche perché, diciamocelo francamente, se non ci si guadagna alcunché perché mai dovremmo mettere a rischio le nostre diapositive affrontando situazioni oggettivamente difficili? La modalità High-Light infine, qui sono andato a consultare il libretto di istruzioni del proiettore per non rischiare di dire delle castronerie, aumenta la potenza della lampada del 20% (portandola quindi a 360W) ma ne riduce la vita operativa del 30% (quindi da 35h si scende a +/- 25 e da 70 a +/- 50) allo stesso modo in cui l'uso a mezza potenza riduce la stessa a circa il 75% di quella normale (quindi 225 W circa) ma ne triplica la durata. Ultima nota ripresa alla lettera dal libretto istruzioni: condizioni ambientali il buon funzionamento del proiettore dipende dalla temperatura ambiente e dalla tensione di alimentazione: Regolazione Standard e di Mezza Luce: minimo 0° e massimo 40°C Regolazione High-Light (modelli 7020/9020): minimo 0° e massimo 35°C Se il proiettore si surriscalda, ad esempio per mancanza di aria di raffreddamento, l'interruttore termico incorporato spegne la lampada e la riaccende quando si è raffreddata. |
| inviato il 13 Aprile 2020 ore 19:45
Ah, dimenticavo: con la lampada in funzionamento High-Light il libretto di istruzioni consiglia di proiettare una diapositiva, continuatamente, per non oltre 60 secondi. Anni addietro, in piena Estate e con una temperatura ambiente di oltre 30°C, ho provato a proiettare in H-L una diapositiva (ovviamente di scarto ) per una quindicina di minuti senza che accadesse alcunché. Questo per dire che probabilmente, anzi certamente, le nostre diapositive sono molto meno delicate di quanto comunemente si ritiene... ma visto che sono le nostre un minimo di prudenza non fa mai male |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 14:59
Mi sono aggiudicato su ebay il kindermann thermoscope. Appena mi arriva posto i risultati che riesce a rilevare il termometro. Dato sicuramente migliore del mio termometro da cucina. Anche se rileva la temperatura solo al centro. A noi interessa la zona più calda della dia |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 15:42
A noi interessa la zona più calda della dia Indubbiamente... ma un proiettore è tanto migliore quanto più equamente è distribuito il fascio luminoso sulla diapositiva da proiettare. E se il fascio luminoso risulta ottimamente distribuito anche il calore, come diretta conseguenza, sarà distribuito in maniera altrettanto omogenea. O almeno credo... |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 15:51
Si vero poi dal centro al lato più caldo si parla di 1.5 cm e io le differenze le facevo sui 5 cm |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 18:58
eh |
| inviato il 14 Aprile 2020 ore 19:22
Ci sono molti proiettori che hanno il preriscaldamento, tra questi ricordo i vecchi Carousel serie 600, 700, 800, 4000, 5000, gli Ektagraphic, gli Ektalite, i Rollei 66 dual P, i Pradolux RT 300 e altri che non conosco. Negli Ektapro mi sembra che esso non sia previsto e neppure negli S-AV ecco perchè mi chiedevo l'utilità di tale funzione ... se questi sono i modelli che solitamente vengono (o meglio ... venivano) utilizzati nelle condizioni più disparate perchè ne sono privi? Occorre però valutare anche come circola l'aria all'interno della camera di proiezione: nella maggior parte dei proiettori (sia preriscaldati che non) ci sono solo grate di espulsione nella parte posteriore. Negli Ektapro vi sono 2 prese d'aria: quella laterale destra che aspira aria dall'esterno e quella posteriore di espulsione. Ora però a questo punto devo capire alcune cose: - nella parte interna della presa d'aria laterale c'è un sensore termico o no? Tra questa presa e la dia posizionata c'è un filtro? Perchè si proietta in un luogo molto caldo e umido l'assenza di barriere termiche è deleteria. Lo stesso se siamo in un posto freddo. Quindi mi chiedevo se c'è un qualche dispositivo che accorgendosi della differenza di temperatura esterno/interno interviene modulando la variazione termica tra l'ingresso e il posizionamento. - Come avviene l'aspirazione dalla camera di proiezione? L'aria viene "succhiata" direttamente dalla camera verso il condotto di espulsione? Nel vano di proiezione la dia una volta fermata e fissata in tensione dalla molla (dopo che è scesa dal caricatore) deve rimanere in quella posizione completamente immobile durante il tempo di proiezione, quindi non ci devono essere brusche correnti d'aria altrimenti si rischia di falsare il delicato posizionamento: un minimo spostamento anche di una frazione di mm può mandare la dia fuori fuoco, con conseguente necessità di rifocheggiare (in manuale o in AF), se poi l'aria fa pendere la dia anche di una frazione di grado, la messa a fuoco diventa un incubo. Una possibile soluzione sarebbe quella di adeguare, prima della proiezione, la temperatura del caricatore (ovviamente chiuso) a quella del vano di proiezione; soluzione che però non evita gli spostamenti d'aria. |
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