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Le fotocamere citate finora sono macchine molto differenti tra loro, e sostanzialmente inconfrontabili.
Ad esempio 6d mark ii e 90d sono fotocamere di fascia amatoriale, ben differenti da quella di una 5d o 1d.
Sconsiglio l'accoppiata 6d mark ii più 150-600, in quanto la messa a fuoco non sarebbe accurata quanto quella ottenibile con un'ottica Canon come il 100-400 ii (ad esempio).
Riguardo alle prestazioni autofocus, contano enormemente le impostazioni: una 1dx mark iii configurata male (e le impostazioni corrette dipendono dallo scenario) può fornire risultati peggiori di una 6d mark ii.
Molti dei problemi discussi sui forum verrebbero risolti o ridotti notevolmente se ci si dedicasse alla lettura del manuale utente, nonché delle guide dedicate all'autofocus, che Canon fornisce per molti modelli: si trovano anche dei video esplicativi, qualora la lettura richieda un impegno eccessivo.
Purtroppo anche molti soggetti che recensiscono fotocamere ricadono nella medesima categoria. Mi è già capitato di commentare tali recensioni, spiegando al sedicente esperto di turno che, quello che lui riteneva essere un errore di messa a fuoco, era in realtà il comportamento previsto della fotocamera, con le impostazioni che aveva scelto.
Ad esempio, con la modalità zone la fotocamera dà la priorità al soggetto più vicino (sulla 90d, inoltre, i volti hanno la priorità anche sui soggetti vicini), tra quelli con maggior dettaglio e contrasto. Per cui, se si fotografa ad esempio un volatile che si muove rapidamente e che ha cromie simili ad uno sfondo con elevato contrasto (es alberi con molti rami), vi è una buona probabilità che la fotocamera metta a fuoco lo sfondo, o magari l'ala del volatile più vicina alla fotocamera (a seconda delle distanze tra fotocamera, soggetto e sfondo). Meglio quindi lavorare con il singolo punto af o l'espansione (opzione non disponibile su 6d mark ii e 90d, purtroppo). In certi casi conviene disattivare il riconoscimento dei colori o dei volti (a seconda del modello), per le modalità zone o selezione automatica dei punti af. In generale, comunque, le prestazioni migliori si ottengono con il punto af singolo, ma la tecnica fotografica deve essere impeccabile, per mantenerlo su un'area con sufficiente dettaglio e contrasto che si trovi alla distanza corretta, cosa che con soggetti in movimento risulta talvolta ardua. In linea di massima i modelli di fascia superiore "perdonano" maggiormente le lacune dell'utilizzatore (a meno di avere utilizzato impostazioni del tutto errate), rispetto a quelli amatoriali, proprio perché l'autofocus risulta più rapido e stabile.
@Hbd grazie della risposta. Purtroppo la questione degli errori di messa a fuoco non arriva da recensioni sul forum, ma da video di professionisti su YouTube o web magazine tipo dpreview. Tutti dicono che la messa a fuoco tramite live view (ereditata dalle mirrorless) è una bomba, mentre quella tramite mirino ottico lascia a desiderare, è al livello di quella della 80d. Il problema è che in naturalistica lavori praticamente al 90% con il mirino ottico, quindi sei fregato.
Anche dpreview rientra nella categoria di recensori che citavo: utilizzano le impostazioni di default (per loro stessa ammissione, nel caso della 90d), e poi si lamentano per problemi causati dal loro cattivo utilizzo dell'attrezzatura.
Nel video che segue, ad esempio, discutono proprio dei problemi che citavo, in merito alla funzione di riconoscimento volti e cromie, che in certi casi comporta il fatto che la fotocamera non metta a fuoco ciò che si vuole, con le modalità zone.
Non è nulla di sorprendente, visto che l'autore del video ha semplicemente letto il manuale, e compreso che l'impostazione che aveva selezionato (che è attiva di default) poteva causare dei problemi, per il tipo di soggetti che intendeva fotografare.
Per il resto, le 80d/90d/6d mark II sono modelli di fascia amatoriale: le prestazioni dell'autofocus non sono comparabili con quelle di una 5d mark IV o 1dx mark II/III (e, aggiungo, tra 1dx mark II e III il salto è abbastanza marcato, grazie al nuovo sensore autofocus). A questo punto, tutto dipende dal tipo di utilizzo: se si deve lavorare nell'ambito della fotografia naturalistica, e ogni scatto perso rischia di essere un serio problema, allora è meglio orientarsi su altri modelli (5d mark IV, 1dx, 1dx mark II/III), che hanno però anche costi differenti. Se l'utilizzo è amatoriale, e non si lavora su soggetti particolarmente critici (per la tipologia di movimento) allora 80d/90d/6d mark II possono comunque fornire prestazioni dignitose, SE configurate correttamente. Un compromesso intermedio - a livello di autofocus - è la 7d mark II, che attualmente si può trovare a cifre interessanti nel mercato dell'usato (auspicando che l'esemplare sia in buone condizioni).
Grazie mille della risposta, a questo punto inizierò più spesso a dubitare delle recensioni, se vengono fatte in questo modo pessimo. Mi sa che alla fine opterò per una 7D MkII dato che vedo in giro prezzi interessanti sull'usato. Ho fatto la stessa cosa nel 2016 con la mia attuale 7D, pagandola 350 € (35.000 scatti, un affare!). Per quanto riguarda il rumore e l'eventuale mancanza di dettaglio opterò magari per qualche software tipo quelli della Topaz, che sembrano fare miracoli sui Raw.
Mi è piaciuta molto più la vecchia, la nuova ha un file migliore (ma nemmeno tanto) e un AF nervosissimo, secondo me troppo, sbaglia anche in punto singolo, secondo me a doverla comprare da zero la 90D è migliore
“ Grazie mille della risposta, a questo punto inizierò più spesso a dubitare delle recensioni, se vengono fatte in questo modo pessimo. Mi sa che alla fine opterò per una 7D MkII dato che vedo in giro prezzi interessanti sull'usato. Ho fatto la stessa cosa nel 2016 con la mia attuale 7D, pagandola 350 € (35.000 scatti, un affare!). Per quanto riguarda il rumore e l'eventuale mancanza di dettaglio opterò magari per qualche software tipo quelli della Topaz, che sembrano fare miracoli sui Raw. „
Le fotocamere sono oramai strumenti abbastanza complessi, e sfruttarne il potenziale richiede sia studio che pratica sul campo.
Per la 7d mark ii vi sono delle guide ufficiali per l'autofocus, che estendono le spiegazioni fornite sul manuale.
Quanto alla riduzione del rumore, diciamo che i software odierni sono di aiuto, ma ovviamente non possono ricostruire dettagli deteriorati dal rumore.
Io ho avuto il Tamron 150-600 g1 e il 150-600 G2... Il primo meglio del 2°, cambiato perché avevo preso 1,4 TC che sulla prima serie non si aggancia. Il moltiplicatore si apsc non ha assolutamente senso, perde troppo in qualità. Il corpo che ho usato ed uso tutt'ora è 80d.. Ho preso il Canon 100-400 L IS II... Tutta un altra storia, anche col moltiplicatore canon 1,4x III... Della serie non passare a Tamron o Sigma!
user210403
inviato il 01 Giugno 2021 ore 16:59
Ragazzi avrei la possibilità di prendere una 1d mIV.. Come la vedete in accoppiata con 800 f5, 6 per fotografia sportiva?? Grazie
Fino al 2012 la 1d mark IV era il modello top di gamma di Canon, per quanto concerne la fotografia di eventi sportivi.
L'autofocus di tale fotocamera aveva una peculiarità che era specifica di quel modello: oltre alle opzioni per l'espansione dell'area af con gruppi di punti limitrofi a quello selezionato, vi era anche la possibilità di avere due punti af attivi (affiancati orizzontalmente, tenendo la fotocamera in modalità "landscape"), opzione che trovavo utilissima per fotografare volatili.
Purtroppo sui modelli successivi di eos 1 tale opzione è scomparsa.
In accoppiata all'ef 800mm f5,6 L is usm potresti sfruttare un'altra opzione dell'autofocus che con altre ottiche non è attiva: mi riferisco alla modalità spot af, che riduce l'area coperta dal punto af selezionato. Si attiva premendo uno dei pulsanti posizionati sulla parte anteriore dell'ottica, dopo aver abilitato le opportune opzioni lato fotocamera.
I problemi sono essenzialmente dovuti all'anzianità del modello:
- E' arduo trovare un esemplare con pochi scatti, e la fotocamera è stata in commercio dal 2009 al 2012, per cui nel caso migliore avrà 9 anni di vita. - Canon non fornisce più i ricambi, e alcuni centri di assistenza non mettono nemmeno più le mani su tale modello: questo può essere un problema, dato che solo i centri autorizzati hanno il software specifico (o meglio, avevano, dato che non credo che Canon lo fornisca ancora) per eseguire le tarature sull'elettronica, come autofocus, sistema di esposizione, otturatore ecc. - Il modello di batteria lp-e4 è fuori commercio dal 2012, ed è praticamente impossibile trovarne nuove, originali. Fortunatamente si possono utilizzare le lp-e4n, ma il caricabatterie della 1d mark IV (lc-e4) potrebbe non riuscirle a caricare al 100%, in certi casi. Le lp-e19 introdotte con la 1dx mark II, invece, richiedono proprio il caricabatterie specifico lc-e19.
La 1DIV e' tutt'ora un'ottica macchina (ne ho avute due), ma sinceramente ad oggi non penso ne pagherei una in buono stato e con un numero ragionevole di scatti piu' di 600 Euro, quindi per me la scelta dipende soprattutto dal prezzo.
user210403
inviato il 01 Giugno 2021 ore 17:20
Grazie! Con 150mila scatti. In ottime condizioni "apparentemente" L'alternativa sarebbe la 1ds3, più o meno costano gli stessi soldi. Mi devo informare sulla batteria
La 1ds mark III è molto meno reattiva della 1d mark IV, sia in termini di velocità di scatto che di autofocus (adotta quello della 1d mark III, che offre solo 19 punti af selezionabili, e 45 totali): si ferma a 5fps, e nonostante questo il buffer è sensibilmente inferiore a quello della 1d mark IV. D'altro canto era un'epoca in cui, verosimilmente per vincoli tecnologici, Canon non aveva delle fotocamere con sensori full-frame in grado di raggiungere velocità di scatto elevate, e per tali ragioni esistevano le serie 1d e 1ds.
Sinceramente la 1DsIII per fotografia sportiva non la prenderei, anche perche' non ha l'AutoISO che secondo me in condizioni di scatto dinamiche aiuta non poco (ha solo il Safety Shift ma e' ben lontano da una vera implementazione di un AutoISO decente, che invece la 1DIV ha).
150k scatti direi che e' il max a cui ne prenderei una ad oggi
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