| inviato il 02 Dicembre 2019 ore 19:18
“ Hai ancora una settimana... MrGreen In un giorno però è dura lo stesso, sono tanti spazi, anche io debbo finire di vederne un paio, lo farò in settimana. „ Dopo Arles non mi spaventa nulla , ma in questo periodo purtroppo non scoppio di salute, ci verrò l'anno prossimo . |
| inviato il 02 Dicembre 2019 ore 20:27
Notevole. Alcuni scatti fantastici. Nell'insieme un lavoro eccellente. Alla faccia di tutti quei poverini che si masturbano con i megapixel, la nitidezza, la risolvenza e tutte sto puxxanate. “ "Io prediligo sempre foto che non hanno bisogno di spiegazioni. Come disse il buon Ansel Adams “Se la devi spiegare non è venuta bene”. Poi ovviamente si può anche non essere d'accordo con questo modo di intendere la fotografi" „ Prediligi i paesaggi. Vai sul sicuro. Non richiedono un grande sforzo esplicativo. “ Non tutti hanno il tempo (e alcuni nemmeno la voglia) di guardare e ascoltare video per comprendere l'autore „ stai a casa tua e occupati di altro che non sia la fotografia |
| inviato il 02 Dicembre 2019 ore 23:41
“ ma in questo periodo purtroppo non scoppio di salute, „ troppi paesaggi con freddo e umido. Datti allo still life in studio e rimettiti. Arconudo a volte penso di essere poco “diplomatico” io e mi sforzo per trovare giusti termini... Comunque concordo sul punto 1, sul punto 2, sul punto 3, ed anche su altri varie ed eventuali di cui ho ricordo in topic recenti. |
| inviato il 03 Dicembre 2019 ore 13:07
"stories for underrepresented communities..." “They are not just 'social photographs,' as many people see them, they are my personal encounters and scenes. Every added picture is another chapter of my own history. And when I am asked why I go after 'life's unpleasant side,' I reply, 'because I am a part of it.'” – Dmitry Markov, 2017 Nessun cliché, nessun manierismo: Dmitry Markov racconta se stesso attraverso il mondo da Lui abitato con una sinceritá, una schiettezza disarmante. Le Sue straordinarie doti d'osservazione sono intrise d' un realismo in ogni caso non esclusivo, ... persino il dramma, quando catturato, è esso stesso assorbito, naturalizzato, diluito come è in una ricorrente e delicata tonalitá. A tratti si ha persino la sensazione che le scene si mostrino cosí come le stesse persone di quei luoghi le vedano ... ricordo quando talvolta da bimbo correvo all' affaccio d'una scena dopo averla presagita negli occhi di chi guardava al di lá d'un angolo ... o di chi alla finestra, in casa, in un attimo coloriva, dietro i vetri, l'espressione del proprio viso. Cosí mi appaiono le pregevoli foto di Dmitry Markov : un fatale e quasi indiretto invito alla scoperta attraverso gli occhi Suoi e della Sua gente... una straordinaria e feconda intersezione ( terapeutica ) di racconto sociale ed autobiografismo ... Ringrazio vivamente il signor Mirko Fambrini per codesta preziosa introduzione / segnalazione di Dmirty Markov. Un gentile saluto, Ben-G ps: condivido pienamente l'opinione iniziale di @Arconudo ******* Vien da chiedersi quale ruolo giuochi, nell' Arte del racconto, la effettualitá del presente nella sua immediatezza rispetto a quella pur possibile del passato mediata dal ricordo. Riflettendo al tempo stesso su quanto sia fondamentale a quell'Arte il conforto di incontrare chi sa od ancor piú semplicemente desidera ascoltare, perchè: “Ascoltare un racconto e sentirlo proprio è come ricevere una formula per aggiustare il mondo.” [cit. p 22 da "Vieni via con me" Roberto Saviano, Feltrinelli - 2011] cordialmente, Ben-G |
user170782 | inviato il 03 Dicembre 2019 ore 14:46
Il lavoro di Markov è molto buono. Che le fotografie non abbiano bisogno di spiegazioni, testi e didascalie è una leggenda da forum. Può essere vero per un paesaggio, assolutamente fuorviante per una fotografia, diciamo così, sociale. D'altronde in molti pensano che una foto debba parlare da sola, mentre spesso è un progetto, una raccolta di foto ad avere maggiore voce. E il testo aiuta sempre. Faccio un esempio che potete trovare tutti sul forum, il racconto del viaggio in solitaria da parte di un utente. La discussione è Anno Sabbatico - Un viaggio in solitaria 4. Provate a guardare le foto da sole, che pure sono notevoli, e poi leggete il testo e contestualizzate. Trovate infine le differenze. Saluti. |
| inviato il 03 Dicembre 2019 ore 18:54
invece trovo generalmente più interessanti le fotografie che non hanno bisogno di nulla, che si reggono da sole. ovviamente all'interno di un progetto esistono foto così, e molte altre di supporto mentre in foto singole si devono reggere da sole. l'autore è molto capace e ha una visione di rilievo, è un Fotografo. |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 8:16
niente di nuovo... |
| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 20:10
Su Instagram, dopo la sesta mi sono annoiato... ... non lo seguirò |
| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 22:01
Ho guardato le foto e le trovo mto belle, è bravo e ha un'ottima coerenza sia formale che di racconto. Mi piace |
| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 23:03
Markov ha uno sguardo illuminante sulla Russia di oggi. Non occorre apprezzarlo perché scatta con l'iPhone, dal momento che usa anche una 6D. Nell'ultimo anno ha fatto mostre importanti: Parigi e USA, se non sbaglio. A mio modesto parere, gli ultimi lavori sono un po' meno diretti e "rivelatori" rispetto a quelli di 3/4 anni fa. Che si possono vedere ripercorrendo il suo account Instagram. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 12:19
Grazie a Mirko per avermi fatto conoscere l'autore, che mi piace parecchio e .... sono contento di vivere in Italia. |
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