user47513 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 12:29
“ Canon SX40HS che uso quando voglio rimaner leggero e a distanza (per esempio durante i controlli dei nidificanti) e posso dire che almeno in buona luce con i suoi 840mm equivalenti fa benissimo il suo lavoro anche se a un confronto diretto non mostra più dettagli del mio 400mm „ Ho avuto la Sx40 nel 2012 poi la sx50, poi Panasonic fz82, infine P900 e P1000.. Le due Nikon hanno una qualità di immagine superiore a tutte le altre bridge,e sopratutto grazie ai 2000mm e 3000mm sono inarrivabili... ho fatto dei test confrontandole con dei 100-400 su Apsc e 150-600 .... Rispetto ai 100-400 la P1000 sulla distanza vince sempre e comunque,anche di sera con poca luce ...con i 150-600 se la gioca ... ma secondo me in condizioni di luce buona è superiore... www.juzaphoto.com/me.php?pg=279407&l=it Il grosso limite della P1000 e della P900 purtroppo è la lentezza dello zoom elettronico che la rende praticamente inutilizzabile o quasi per uccelli in volo |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 12:34
Ciao a tutti. Pratico digiscoping da qualche anno più per passatempo che per realizzare effettivamente scatti validi. E' uno splendido connubio fra ottica e macchina che se saputa usare può regalare belle soddisfazioni. Certo non è facile e scoraggia molto in quanto i fattori in gioco sono davvero molti. Ci vuole un ottimo cannocchiale altrimenti le immagini sono inguardabili. Ci vogliono buoni raccordi tra fotocamera e il cannocchiale e io raccomando solo l'uso di una compatta e non di una reflex. Ci vuole una condizione climatica molto favorevole con pochissima umidità e soprattutto ma non per ultimo un soggetto da fotografare pressochè immobile. Questo è un mio risultato su un culbianco a circa 30 metri www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1179385 ma ho sudato sette camicie per portare a casa il risultato. Oramai uso il digiscoping solo per leggere e fotografare a lunga distanza uccelli inanellati. Credo sia questo il contesto in cui questa formula risulti maggior mente vincente. Se avete da chiedere su attrezzatura fotocamere raccordi ecc sono qui. Simone |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 12:39
Ho vinto un telescopio da Digiscoping della Swarovski tempo fa quando con due amici amanti del genere eravamo andati ad un evento Mai usato perchè non è il mio genere (L'ho ancora nella sua scatola) Nell'occasione avevo sentito un'esperto del settore. Mi sembra si chiami Camusso Credo fosse pluri “campione italiano” del settore Spiegava che erano preferibili delle buone compatte con poco zoom (3x,4x,5x) alle reflex o ML da fissare ai telescopi Non ne ricordo i motivi So che c'era il sito e anche su FB aveva il suo profilo Tra l'altro proprio questa tua discussione mi ha fatto ricordare che ho in casa questo telescopio vecchio ma “nuovo” con tutto l'aggancio originale per le macvhine fotografiche |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 12:58
in Italia in effetti il termine birdwatching è utilizzato molto più ambiguamente che nei paesi anglosassoni (che hanno una lunga tradizione in quel senso e dove il termine è nato), la mia distinzione è basata sul significato originale del nome: Bird-watcher . A rather ambiguous term used to describe the person who watches birds for any reason at all, and should not be used to refer to the serious birder. Birder . The acceptable term used to describe the person who seriously pursues the hobby of birding. May be professional or amateur. Birding . A hobby in which individuals enjoy the challenge of bird study, listing, or other general activities involving bird life. Per naturalista intendo quindi il birder, ossia chi seriamente per passione o professione studia e partecipa a ricerche. La distinzione che faccio io e tutta qui. D'altra parte non penso che all'ornitologo faccia piacere essere appellato birdwatcher Poi chiaro che si usa tutto quello che serve per portare a casa il risultato, ma di sicuro: neanche il cannocchiale trasmette i dati ( e comunque i dati di solito si trasmettono successivamente dopo averli analizzati, catalogati ecc.) il cannocchiale non documenta le osservazioni. Il digiscoping permette tante cose interessanti, ma trovo per esempio che durante i transetti che facciamo diverse volte l'anno una bridge sia più pratica e rapida nell'utilizzo rispetto alla classica attrezzatura digiscoping, anche perché si tratta di camminare per ore sui terreni più disparati, dai coltivi agli acquitrini. |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 13:09
Campos85, mi confermi quindi quello che avevo scritto “ Non stento quindi a credere che quelle Nikon possano anche superare un 600mm montato su una reflex o ML. „ La tecnologia avanza dopotutto, e se anche le proporzioni fossero rimaste le stesse di allora (SX40HS circa uguale a 400/5.6 su 550D), significherebbe usare un 1000/1500mm per eguagliare la P1000, almeno in buona luce e con soggetti non veloci |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 13:19
“ La tecnologia avanza dopotutto, e se anche le proporzioni fossero rimaste le stesse di allora (SX40HS circa uguale a 400/5.6 su 550D), significherebbe usare un 1000/1500mm per eguagliare la P1000, almeno in buona luce e con soggetti non veloci „ Per quanto riguarda le focali in gioco, io in digiscoping (ottica della fotocamera + focale cannocchiale) arrivo a 7200mm. Una focale mostruosa che è davvero difficilissima da utilizzare anche su soggetti fermi!! |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 13:38
ci credo, non deve essere molto diverso da quando fotografavo giove e saturno in proiezione dell'oculare con focali dai 10000 ai 16000, anche il respiro faceva traballare tutto nonostante i 20kg di montatura a forcella |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 13:43
Esatto. Già l'umidità dell'aria preclude ogni scatto. Trovo invece il digiscoping ottimo per riprese video ad alte distanze, dove non c'è bisogno di qualità elevata come nelle foto, che permette di rimanere molto distanti da qualsiasi soggetto. In questo ambito è insuperabile, soprattutto su ungulati e rapaci!! |
user47513 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 14:43
“ Campos85, mi confermi quindi quello che avevo scritto „ Si..... ma ovviamente su soggetti “statici” o in lento movimento.... guardando ora a distanza di anni le foto con la sx50 mi sembrano “imbarazzanti” in confronto a quelle con la P1000 sugli stessi soggetti che fotografavo anni fa ( tipo palazzi o animali lontani ) per quanto riguarda i super teleobiettivi tipo 600 o 800mm fissi e luminosi,siccome reggono benissimo il moltiplicatore anche 2x,a quel punto penso siano decisamente superiori... anche se bisogna considerare tutta l'aria nel mezzo... ma stiamo parlando di oltre 10mila euro e un sacco di peso e ingombro... con la P1000 serve un ottimo treppiede e anche un ulteriore supporto perché a 3000mm basta un nulla per creare vibrazioni |
user47513 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 14:46
La differenza rispetto a sx40 e 50 non si vede tanto in generale ... ( su una foto di generica di paesaggio non è cambiato tantissimo)... ma il grosso salto di qualità lo si vede alle focali più lunghe .... la P1000 ad esempio sarebbe da usare fissa a 3000mm |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 15:02
Non ho letto tutti i post... Io parlo per mia esperienza, con Swarovski 25 60 Canon 1D MarkIV e 50 mm 1.8 Canon Serve cavalletto che stia fermissimo, poi fatta messa a fuoco che ci si mette un tot a farla perfetta devi sperare che l'animale non si sposti. Poi per ovviare a possibili vibrazioni usare scatto remoto. Soggetti in movimento scordatevi Mio consiglio una mirrorless e un 150 600 non spendi un capitale e ti porto a casa tanti scatti sia di soggetti lontani che vicini, in movimento e non Saluti e buona luce |
user68000 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 15:04
“ il cannocchiale non documenta le osservazioni. „ lo so infatti prima avevo detto che i birder/naturalisti lo interfacciano a uno smartphone che hanno già in tasca e così saltano un passaggio inutile ed energivoro, quando devono trasmettere il dato a un collega oppure caricarlo su appositi siti (iNaturalist,e ecc.) resta il fatto che la P1000 non è tropicalizzata e ammetterai che "almeno" questo è un grosso limite |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 16:26
PIATTO RICCO, MI CI FICCO..... , ciao, finalmente vedo e bontà infinita, sento gente che si accosta al digiscoping....., chi sono??...ovvio, io sono un digiscoper e da ormai 20anni, praticamente io fotografo la natura solo col sistema digiscoping. perchè lo faccio??, il digiscoping mi piace da impazzire, molto di più che avere i supertele ( e io ne ho alcuni ). Partiamo dai punti fermi, 1: il digiscoping inizia dove finisce la fotografia "normale", 2: il digiscoping è una tecnica che si dissocia per praticità dalla "normale" fotografia, cioè, può essere impacciata e non senza problematiche sul campo di ripresa. 3: il digiscoping è praticamente eseguito in manuale o come dice la parola stessa è un accostamento fra una macchina fotografica digitale ad un telescopio terrestre. 4: la tecnica digiscoping è divisa in tre parti, afocale - diretta e infine capovolta diretta. Ma diciamo che se volete vederci più chiaro, andate al sito digiscopingitalia, dove troverete tutto e di più su questa tecnica, io ci sono dentro con pseudonimo SAVINIMAGES. Letto i vostri post, vorrei poter dire che montare una P1000 su un rifrattore, sarebbe come gettare la bomba atomica in una guerra, cioè sarebbe vittoria assoluta, ma credo sia impossibile gestire tale protuberanza della P1000 ( zoom esteso ai 3000mm ) e poi aggiungerci il rifrattore, che già è molto esteso di suo. Io da tempo uso un rifrattore PRIMALUCELAB dal nome airy black 90 t che è in realtà un 600mm f6,25, ma e dico MA maiuscolo, oggi c'è una realtà molto, ma molto speciale, che è il mirroless, ma più specificamente il sistema mirroless micro 4\3. perchè il 4\3?....perchè radoppia la focale usata e quindi il mio 600mm diventa già un bel 1200mm, ma e dico MA maiuscolo, ci posso aggiungere un specifico duplicatore di focale, quindi da 1200mm, divento un splendido 2400mm f12,50. appositamente impostato il mio AIRY può arrivare anche a 6000mm, ma e dico Ma maiuscolo, la qualità scema come scema la luce che manca a quella focale. però vi giuro, ho fatto foto ai gufi reali alle 03,30 del mattino, ad 1\8 di secondo in modalità silenziosa ( esclusione dell'otturatore ) e con l'apporto del cavetto sincro. fine primo tempo-segue . PS: sulla mia pagina juza, ci sono parecchie foto eseguite in digiscoping. |
| inviato il 23 Ottobre 2019 ore 16:48
Caro Stefano, io pensavo alla P1000 non in aggiunta ma in ALTERNATIVA PIU' SEMPLICE al digiscoping pur ... con la stessa FILOSOFIA NATURALISTICA di non disturbare la fauna fino al punto di fuga. Il digiscoper è per sua natura più naturalista del semplice fotografo che a volte mette in fuga l'animale per avere una foto migliore. E' questo che mi piace del digiscoping (ho apprezzato i libri di Camusso sui caprioli ripresi da molto lontano e di cui Riccardo conosce i singoli individui). Non possiedo la P1000 ma avendo letto le prove di Ghizzi Panizza, presente qui su Juzaphoto, mi viene la curiosità e prima di spendere mille euro, vorrei essere sicuro di non buttarli. Finora con Apsc e 400 con 1,4 arrivo ad un corrispondente 896 di cui sono soddisfatto; un po' meno quando devo scarpinare in montagna con cavalletto al seguito. Guardate questo incredibile filmato con P1000: vimeo.com/295556745 |
user68000 | inviato il 23 Ottobre 2019 ore 18:54
ciao Stefano casualmente io uso il Celestron Ultima 80 con una mirrorless Panasonic GF-1 senza obiettivo in mezzo gli ingrandimenti che ho mi bastano e avanzano piuttosto, visto che sei un esperto, c'è una formula per convertire gli ingrandimenti del mio sistema in ingrandimenti da fotocamera in modo da fare una comparazione? avevo letto che è praticamente impossibile, ma magari una misura spannometrica si può cavare |
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