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La fine preannunciata degli allevamenti bovini


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avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 13:08

Ma che fine faranno poi gli animali che oggi vengono allevati?
Tutti a spasso?
E poi grazie,ma il tofu e i grilli ve li passo volentieri,da buon toscano mi tengo la bistecca.

user177356
avatar
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 15:39

Gli animali da allevamento finiscono presto, se non vengono rimpiazzati.

I toscani sono i più conservatori in fatto di cibo e cucina.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 17:11

il pollo vive circa 35 giorni,
è un pulcinotto di poco più di un mese allevato in batteria che si trova nei supermercati confezionato sotto il nome di pollo.

gli allevamenti collasserebbero, come dice l'articolo, solo se le ipotizzate alternative prendessero improvvisamente campo.

Ma ricordiamoci che c'è tutto il mondo del formaggio e dei derivati del latte che fa riferimento agli animali.

di sicuro quello dell'allevamento oggi non mi pare un settore dove addentrarsi tranquillamente se si è in cerca di lavoro stabile.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 17:36

Di sicuro comunque una dieta più consapevole sarebbe auspicabile e farebbe bene alla salute,anche io non amo comprare il pollo al supermercato dove si trovano animali cresciuti male in totale sfruttamento per il massimo profitto economico e difatti quando posso prendo polli e conigli allevati da conoscenti ma non sempre è possibile,purtroppo.

Mia nonna li aveva e posso garantire che erano "altro".


avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 17:42

Secondo me il consumo di carne va ridotto. Fa bene all'ambiente e a noi stessi.
Comunque il gallo è meglio del polletto.
Se volete sapere che gusto ha ogni tanto comprate un pollo di due chili.

magari avessi anch'io un aggancio Filtro,
per prendere qualcosa dal contadino ogni tanto.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 17:51

E' una delle tante ipotesi che si stanno facendo per evitare di affrontare il VERO PROBLEMA, cioè che il pianeta NON PUO' SOSTENERE miliardi e miliardi di esseri (più o meno) umani in continua crescita, e che se si vuole continuare a fare sesso (pratica divertente) bisogna farlo SENZA riprodursi.
Solo che dire in faccia al popolo beota che deve smetterla di riprodursi come le cavallette altrimenti morirà di fame non è "politically correct".

Secondo me piuttosto che mangiare merda in 100, meglio essere solo 50 e mangiare mucca.
So che la mucca è buona, la merda mi risulta che non sia tanto buona.

user175007
avatar
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:41

L'allenamento di insetti non prenderà mai piede, se vuoi ridurre il consumo di carne ci sono degli ottimi sostituti vegetali per assumere proteine, non serve arrivare a quel rivoltante menù

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 23:36

E di tutti i terreni adibiti a coltivazione per alimenti per gli animali che ne facciamo?

alimenti per umani.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 23:44

alimenti per umani.


conti di diventare una gallina???

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2019 ore 23:45

no, conto i chicchi di granoturco che posso mangiare al suo posto.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2019 ore 0:55

Cioè, i polli in allevati in batteria no ma gli insetti si?
Chi ha detto che un pollo soffre più di una cavalletta?

avatarjunior
inviato il 11 Ottobre 2019 ore 8:04

La cessazione di allevamenti sarebbe un disastro per gran parte dell'economia agricola. Già adesso sono visibili gli effetti dello spopolamento delle campagne in cui l'agricoltore é il primo presidio contro i dissesti. Bisogna aver ben presente che stiamo vivendo in un contesto non più naturale, ma in qualche modo già antropizzato e l'improvviso abbandono avrebbe dei danni incredibili. Il discorso é ampio, complesso e molto articolato, ridurre sempre le soluzioni ad articoletti giornalistici è riduttivo, semplicistico e crea false aspettative. Si parla delle carni alternative senza sapere effettivamente i costi ambientali, economici e sociali. Nessuno li può conoscere perché non ci sono dati reali sul consumo a grande scala. Ogni volta che se ne parla sembra che siano la salvezza del mondo..... la carne come ogni altro prodotto non si forma per generazione spontanea, ha bisogno di materie prime, va utilizzata dell' energia e produce scarti. Calma con i toni trionfalistici.... gli insetti.... ma voi li avete mai mangiati? Fateli mangiare a chi ha scritto l'articolo, nella nostra società il cibo non è un puro alimento, ma una forma di cultura. Apprezzo molto di più chi ha ridotto volontariamente il consumo di carne, chi propone alternative non sa cosa dice.... Nessuno si ricorda il periodo degli allevamenti di rane, di lumache, ecc, alla fine dopo 40 anni restano cose di nicchia....
È chiaro che qualcosa dobbiamo fare (altrimenti è meglio l'asteroide), ma credo che bisogna andarci con i piedi di piombo altrimenti siamo al "l'operazione é riuscita, ma abbiamo perso il paziente!"!!!

avatarjunior
inviato il 11 Ottobre 2019 ore 8:19

Convertire i terreni per le produzioni umane non è possibile. La maggior parte dei terreni non è adatta a colture ortive o frutticole, si possono fare cereali (consumo crollato a causa dei vari problemi di salute) avvicendati a foraggere (ma il foraggio chi lo mangia?). In alternativa alle foraggere si possono utilizzare le leguminose ma quelle per il consumo umano (lenticchie ad esempio) hanno esigenze specifiche... ripeto è molto complesso... queste pillole che vi sto dicendo non vogliono essere verità assoluta ma vorrei che siano uno stimolo a riflettere molto a fondo su questioni ripeto, molto molto complesse.

avatarjunior
inviato il 11 Ottobre 2019 ore 9:02

Senza negare che una auspicata riduzione non è la cessazione,
detto questo la maggior parte di queste analisi di vantaggi sono intrinsecamente fallaci, i metodi usati sono tali per cui basta un diverso approccio allo stesso set di dati per avere risultati diametralmente opposti.
E poi servirebbe che chi propone di passare a mangiare insetti & co come soluzione alle emisisoni di gas serra si informasse, non solo gli insetti stessi producono metano ma associati ai loro nidi/habitat si sviluppano colonie microbiche che producono metano (nota: effetto serra del metano >> della CO2). I lieviti? producono CO2. Senza considerare che non vedo molti ragionamenti su quanti insetti servano per fare una fiorentina da 1.5 Kg (ecco, adesso è salita la voglia anche a me).
Prima di passare a questi voli pindarici occorrerebbe capire come funziona il nostro pianeta, ci sono ancora 1.8 Peta (PETA!!) grammi all'anno sulle emissioni di CO2 che non si capisce dove vengano assorbite. Come un meccanico deve sapere come funziona uno specifico motore per poterlo aggiustare così per il pianeta.

My 2 cents

Andrea

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2019 ore 9:06

La cessazione di allevamenti sarebbe un disastro per

cessare deve essere un verbo con radice da cesso. MrGreen
cominciamo a togliere il piede dall'acceleratore e ridurre del 10% se abbiamo paura di farci male per una brusca frenata.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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