| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 0:29
All'autore de thread consiglierei, in merito alla tua disamina sullo stato attuale della fotografia... Di abbandonare completamente il web... almeno per un certo lasso di tempo per ciò che riguarda appunto il fotografico.
Qualora fossi interessato a reali approfondimenti... Fatti una cultura sulla storia della Fotografia e dei grandi esponenti e maestri che l'hanno fatta.
Da lì scoprirai, che di foto perfette ne sono piene i libri... ovviamente di pregio e d'autore. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 0:41
“ Da lì scoprirai, che di foto perfette ne sono piene i libri... ovviamente di pregio e d'autore. „
Non che le abbia viste tutte, ma... a me son sembrate sempre più significative che perfete. In genere...  |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 0:42
deh Francesco,avrai visto quelle sbagliate |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 0:49
“ deh Francesco,avrai visto quelle sbagliate „
Si, probabile  |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 1:03
“ Non che le abbia viste tutte, ma... a me son sembrate sempre più significative che perfete. In genere „
Certamente è anche quello un aggettivo adeguato, come generale definizione. Ma è diverso.
Ma per sfatare il mito che proprio quelle definibili perfette non esistano, se vuoi potrei caricarne a volontà per avvalorare la mia tesi.
Per chiarirci di cosa si intende come definizione:
La foto perfetta è quella che non mostra alcun difetto, e alcun aspetto migliorabile.
E questo senza riferimento alcuno alla variabile post produzione.
Poi di che livello questa risulti essere, quello è un altro discorso.
Comunque quelle a cui faccio personalmente riferimento, sono quelle appunto dalle connotazioni non migliorabili (ripeto riferito alla fase di ripresa) ma che sono anche classificabili ai massimi livelli.
Una curiosità personale... Ti va di quantificare il numero di libri fotografici (non i saggi) che hai in libreria, tu come pure gli intervenuti che vogliano esporsi.
Magari lo chiedo anche all'autore del thread, e a tutti quelli che non credono al "perfetto" fotografico.
Non è un esame, solo curiosità alla quale non porrò alcun commento o replica.
(Ovviamente il numero ha importanza relativa. E' solo un dato e non il più importante.
Infatti una libreria con 20 volumi di veramente tosti o assai significativi, può essere molto meglio o preferibile rispetto ad una con 100 "generici")
EDIT - Qualcosa mi dice che nessuno raccoglierà. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 6:20
E' una cosa un po' bischera, ma tocca raccogliere Remember
Anche se trovo sinceramente più interessanti le mostre: da appassionato del bianconero, a una stampa "vera" nessuna opera tipografica può essere equiparata.
E credo di avere visto praticamente almeno un'opera di quasi tutti quelli che contano qualcosa, perlomeno fino a Salgado.
Non a caso, uno dei libri più cari che ho è... il catalogo di "100 al 2000", mostra bolognese (del 2000 appunto) che proponeva 100 autori (con una sola foto per ognuno) per celebreare un secolo di foto (1900-2000 appunto).
Una sola immagine per autore è certamente riduttiva per un verso, e la cosa fu criticata. Ma vedere contemporaneamente stampe originali di Adams e Hine, Arbus e Newton, Lachapelle e Salgado, Ruff e Strand, Mapplethorpe e Modotti non ha prezzo (su 100, solo 3 erano riproduzioni, per indisponibilità di originali degli autori).
Circa i libri non sto fare pretestuosi elenchi: mi limito a dirti che ho perlopiù roba datata (con qualche edizione anche oggi divenuta di un certo valore) che va da F64 (un po' di cose di Adams e Weston) al loro detrattore Cartier-Bresson, con classicissimi come "Un paese" di Strand piuttosto che l'America devastata della Lange, passando per cose di Scianna e naturalmente Salgado, Newton, Man Ray o Capa. Eugene Smith, Hosoe, Abbott, Giacomelli, Doisneau, Araki, Fontana, McCurry, Neshat, più un po' di altra roba che adesso mi sfugge (parlando di edizioni buonine).
Poi ci sono in giro un po' di cataloghi, da Cartier-Bresson romano a Ghirri, a qualche Fotografia Europea reggiana, da "The birth of Magnum" ai resoconti delle performance della Beecroft (se non vuoi escluderla per scarsa pertinenza: io la trovo fotograficamente appagante).
Qualche mistone, dall'America delle pin-up al nudo variamenta fashion a cataloghi World Press e così via.
Numero complessivo non so, perché vado a mente e non andrò a contare 
Come poi sai bene la libreria di "altre arti" è sufficientemente fornita e anche se non conta, a mio sentire... conta
Ma detto questo Remember: a che serve tutto ciò?
Se hai voluto capire il senso del mio commento rispetto al "perfetto" bene.
Se sei in polemica bene lo stesso.
Sennò siamo semplicemente in disaccordo, ma felici, no?
Ma dai, non dirmi che è perché fotogarfie non ne ho viste, che è la parte deteriore della "roba da forum"
PS: li ho esclusi, ma ci sono saggi mica poi inutili allo scopo
PS2: per quanto riguarda me, non è che "non credo al perfetto". Semplicemente, detto senza contesto, non credo che sognifichi nulla. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 7:56
Grazie Remember per aver smosso un pò il web.
Sono d'accordo anchio che la vecchia scuola insegna
Anche i libri di testo ti aiutano a migliorare ed integrarti nella società di "oggi"
ma non tutti apprendono allo stesso modo,
c'è chi lo fa per se stessi e c'è chi lo fa per gli altri.
-come si evince il web oggi ti può dare opportunità in più rispetto a prima, ti consiglio anchio di allontanarti dai vecchi metodi e iniziare a chattare di più
Ho iniziato a inquadrare questo mondo della fotografia un pò tardi, proprio perchè venivo dal fumetto.
Iniziai a vederci chiaro quando Frank Miller, Will Eisner, Joe Kubert, Hugo Pratt etc..
portarono al mondo nuovi tagli di scena, nuove inquadrature, architetture che nel mondo non c'erano. Molti tagli e inquadrature cinematografici venivano per l'appunto dagli storyboard dei fumetti.
Quindi se tu mi chiedi di elencarti quali fossero i miei libri di testo posso elencarti una bella manciata di almanacchi e fumetti, io da qui mi sono fatto strada fino ad arrivare Lee Price un artista iper realista che compone la sua tela da uno scatto fotografico.
Non voglio essere esaustivo sul spiegarti come mi sono affacciato alla fotografia
Concludendo non è la lunghezza della tua sbruffonaggine che ti fà uomo,
ma come la vivi.
Tu come la vivi?
|
user170782 | inviato il 10 Ottobre 2019 ore 8:26
Io ho circa 1500 romanzi, 500 saggi storici, 150 libri fotografici di vari autori e una cinquantina di saggi sulla fotografia. Qualcosina di filosofia, fisica (per lo più saggi sul tempo e l'universo) grammatica italiana. Ho vinto qualcosa? |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 8:51
“ Una curiosità personale... Ti va di quantificare il numero di libri fotografici (non i saggi) che hai in libreria, tu come pure gli intervenuti che vogliano esporsi.
Magari lo chiedo anche all'autore del thread, e a tutti quelli che non credono al "perfetto" fotografico. „
Mi permetto di quotarti perchè il tuo intervento è interessante, ma credo che sia nello stesso post che hai fatto la confutazione della tua tesi.
Hai citato libri, la tua citazione è corretta perchè è ovvio che la conoscenza filtra il nostro giudizio e già questo confuta quello che dici perchè non a tutti la foto arriva nello stesso modo e non tutti la considereranno allo stesso modo.
Aggiungici oltre alla conoscienza la cultura intesa come insieme di costrutti mentali legati al luogo di nascita, religione, educazione ricevuta e se vogliamo generalizzare anche al tempo di cui parliamo e già li vedrai che quello che è accettabile e apprezzabile per qualcuno non lo è per altri.
“ Comunque quelle a cui faccio personalmente riferimento, sono quelle appunto dalle connotazioni non migliorabili (ripeto riferito alla fase di ripresa) ma che sono anche classificabili ai massimi livelli. „
Ovviamente so che ti riferisci al contesto, ma anche io userei aggettivo significativo e su una foto significativa cosa significa migliorabile? tecnicamente? nelle scelte fatte relative allo sviluppo o alla composizione?
Un discorso molto scivoloso, perchè al di la della capacità o meno di affermare che una fotografia importante sia migliorabile quelle migliorie avrebbero permesso alla foto di avere un impatto differente o sono banalità trascurabili?
Parlando di un esempio pratico a me piace molto Man Ray non solo come fotografo, ma come artista in genere, certe sue foto sono migliorabili? ma magari anche si, ma ha senso discuterne?
L'altra sera parlavamo di Robert Frank e in particolare della forza di questo scatto che per un amico era la più rappresentativa dell'autore:
maryeinbinder.files.wordpress.com/2012/11/robert-frank-paris.jpg
è una foto perfetta? mah che ti devo dire, per me è potentissima e indubbiamente bella, perfetta non so possiamo discuterne, ma ha davvero senso farlo?
Comunque a libri credo che sono intorno a una 25, meno di quelli che vorrei ma è una questione di spazio e soldi, sicuramente cerco di approfittare al massimo delle mostre che fanno e che posso raggiungere però se vuoi un elenco posso anche metterlo |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 9:14
Io ho solo Topolino... quasi completi anni fine anni 80, poi a scalare. Il più vecchio è del 1970. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 9:25
W topolino ho imparato a fotografare da li |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 9:32
@MatteoGroppi........“ Siamo tutti bravi a giocare con le parole, perché non ci posti la foto perfetta con la spiegazione di perché lo è?
Così magari la discussione diventa sulla fotografia e non sulla filosofia dove non sono molto bravo „
Non ho niente da dimostrare ne voglio mostrarti. ribadisco solo quello che ho detto.
Se una foto mi soddisfa al 100x100 per me è perfetta. Se per te non lo è pazienza |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 9:39
Ok non c'è problema, non hai nulla da mostrare e va bene così, ovviamente capirai perché non riesco a dare credito a quello che scrivi, pazienza |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 9:44
non è che non ho nulla da mostrare, è che non devo mostrare nulla.Cambia molto ! |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 9:45
se no c'è problema tanto meglio. per me non ce ne sono mai stati ! |
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