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Uscirà mai un 24-105 f2.8 ?


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avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 17:53

OK non hai capito. Rileggi

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 17:57

Spiegami perché dovrei andare a 1600.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 17:59

Anzi vieni che ci troviamo che te lo dimostro macchine alla mano

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:24

Sono un esempio, ho preso i 200 perché ha come base i 125 e non i 100 della 6D.
Il calcolo dell'esposizione non c'entra nulla con la dimensione del sensore.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 18:26

Comunque con la mia g7x2 ho fatto ottime foto anche a 3200 iso di sera.
Ora sono da cell e sono via quando sarò a pc posterò qualcosa.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 19:42

Ci provo a spiegartelo. L'equivalenza tra formati diversi non implica soltanto la focale, ma anche l'apertura. Ma quello che ti sfugge è che l'apertura "equivalente" non influisce solo sulla profondità di campo, ma anche sulla qualità di immagine che posso aspettarmi dal sistema. Quindi un ottica f/2.8 su sensore da un pollice equivale ad una a circa f/8 su FF non solo perché daranno la stessa profondità di campo, ma anche perché a parità di esposizione (scena e tempi, le altre variabili in gioco) dovendo con il FF alzare gli iso ma avendo lo stesso una migliore "resistenza" al rumore le foto alla fine saranno confrontabili cone qualità (fermo restando che si confrontino macchine con tecnologia simile e quindi non con 10 anni di differenza)

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2019 ore 19:43

P.S. ho sia la g7mk2 che la 6D, e lo so perché ho fatto questa scelta

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 1:27

No siete voi 2 che non avete capito niente. Non me ne frega niente di quale macchina alza di più gli iso, o fa meno rumore. Si stava parlando della luminosità dell'ottica. Come ho spiegato nel mio esempio, un 36 mm f/2,8 su sensore da 1" illumina il sensore come un 100 mm f/2.8 su sensore FF, o come un 63 f/2,8 su apsc, mostrando la stessa porzione d'immagine, con la differenza che le profondità di campo saranno diverse a causa delle diverse lunghezze focali (e non solo quelle)

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 1:35

Nella tua spiegazione ci sono almeno due errori e una frase scritta malissimo.
Le variabili del calcolo dell'esposizione sono 2: apertura della pupilla (ovvero il diaframma) e tempo di esposizione.
Gli iso sono un metodo di aumento della luce fatto elettronicamente dalla macchina, sono una specie di post produzione (infatti nei sensori iso invarianti puoi non usarli).
Cosa sarebbe la variabile "scena"?

"Quindi un ottica f/2.8 su sensore da un pollice equivale ad una a circa f/8 su FF non solo perché daranno la stessa profondità di campo, ma anche perché a parità di esposizione (scena e tempi, le altre variabili in gioco) dovendo con il FF alzare gli iso ma avendo lo stesso una migliore "resistenza" al rumore le foto alla fine saranno confrontabili cone qualità"

Questa frase non significa niente.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 1:37

"restando che si confrontino macchine con tecnologia simile e quindi non con 10 anni di differenza)"
Facciamo che parliamo di ottiche e non di macchine né sensori?

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 6:26

Hai ragione

avatarsupporter
inviato il 24 Agosto 2019 ore 6:46

Come ho spiegato nel mio esempio, un 36 mm f/2,8 su sensore da 1" illumina il sensore come un 100 mm f/2.8 su sensore FF, o come un 63 f/2,8 su apsc, mostrando la stessa porzione d'immagine, con la differenza che le profondità di campo saranno diverse a causa delle diverse lunghezze focali (e non solo quelle)


Il 36mm f/2.8 illumina il sensore da 1'' come il 100/2.8 quello FF se ci riferiamo alla luce ricevuta da ogni mm2 del sensore.
Però la luce complessiva registrata dal sensore più grande sarà maggiore di un fattore pari al rapporto tra le superfici; è questo il parametro - il solo parametro - che rileva davvero ai fini della qualità dell'immagine finale, ovviamente a parità di output (dimensione di stampa o ingrandimento a monitor).
A parità di tempo, se chiudi a f/8 l'ottica su FF, sul sensore arriverà COMPLESSIVAMENTE (non per mm2) la stessa luce che il sensore da 1'' raccoglie con il diaframma f/2.8. La qualità sarà allora - più o meno, poi la realtà è un po' diversa - confrontabile.
Spero di essere stato chiaro.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 7:06

Si otto72, esattamente.
Ma la morale è che se inquadro la stessa scena con le 2 macchine esponendo correttamente e quindi scegliendo una tripletta di tempo/diaframma/iso, avrò sia dalla g7x2 (a 36 mm e ta) sia dalla 6D (con un 100 f/2.8) la stessa esposizione (almeno a livello teorico in quanto poi rientrano ulteriori variabili in gioco come la trasmettivita, la vignettatura, ecc).
In prima approssimazione dovrei vedere su entrambe le macchine lo stesso istogramma, non come hanno detto loro, che sulla g7x2 si debba alzarlo di 2-3 stop rispetto la 6D.

Poi che a 3200 iso la g7x2 metta molto più rumore della 6D di circa un fattore di 3 stop, grazie, lo so benissimo anche io.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 8:38

Ci riprovo un'ultima volta, poi ci rinuncio. Andiamo sul pratico che di più non si può...

Allora, siamo ad una fiera di paese, la sera, e ci sono i giocolieri. Di fronte ad un dato spettacolo, con poca luce, dobbiamo per forza alzare i tempi, e quindi con l'obiettivo verosimilmente a tutta apertura, alzare anche gli ISO. Questo ci porta a due compromessi, o avere la foto mossa o averla talmente rumorosa da non valer la pena di stamparla o salvarla nel formato che preferiamo. Quindi, di fronte ad una determinata scena (combinazione di quantità di luce e velocità di azione) avremo una fot che o "viene" o "non viene". Fino a qui spero sia chiaro.

Bene, la magia vuole che se hai una macchinetta con un sensore da un pollice ed obiettivo f/2.8 avrai un certo numero di foto che vengono. Se ti accontenti di più rumore, vengono più foto, se hai il palato fino ne vengono di meno. Ma una volta fissato il tuo limite di accettazione per la qualità minima accettabile, il numero è quello.

ora, se hai un FF con un obiettivo f/8 in generale verranno più o meno le stesse foto con la stessa qualità. Per questo dicevo che l'apertura è equivalente non solo per la profondità di campo ma anche per la qualità di immagine.

Se l'obiettivo è ad f/11 verranno meno foto.

Se l'obiettivo è ad f/5.6 verranno più foto.

La chiudo qui.

avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2019 ore 9:22

Se stai fotografando un evento in condizioni di bassa luce, sei a tutta apertura e devi tenere i tempi entro certi limiti per evitare il mosso è ovvio che se esponi correttamente sono gli iso che devono compensare e li una macchina con sensore più grande se la cava meglio di una con sensore più piccolo.

Ma tu, Marco, non hai ancora capito il tuo errore.
Se stai fotografando il tuo giocoliere (giusto per riprendere il tuo esempio) con la 6D e il 100 f/2.8 (ad esempio il macro) con tempo di 1/100 e la macchina ti pone gli iso a 1600 (è un valore realistico), se nell'altra mano ti prendi la g7x2, la porti a massimo zoom, ovvero 100 equivalenti, cioè 36 mm a f/2.8 e imposti 1/100 di sec, gli iso non saranno diversi da quelli calcolati dalla 6D, ovvero per la corretta esposizione saranno sempre 1600 (a meno di altri fattori da compensare quali trasmettività e vignettatura).
E' chiaro adesso?
NON ti ritrovi la g7x2 a 12800 iso! L'esposizione corretta è sempre quella.

Poi che a 1600 iso la 6D faccia un file enormemente più pulito della g7x2 su quello non ci piove.
Ma la luminosità dell'obiettivo è sempre quella.

Detta in altra maniera: ogni obiettivo a f/2.8 (o qualsiasi altro diaframma vuoi prendere) manderà sull'area illuminata del proprio sensore la stessa quantità di luce per la stessa unità di tempo su unità di area.

Quindi quando tu scrivevi
...e (magia...) con la Canon ad f/8 dovrai andare a 1600 iso

Stavi scrivendo una c.
Chiaro ora?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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